domenica 8 marzo 2020

Pedalare ai tempi del Corona Virus.

Il primo post dell'era italiana del corona virus. Da ogni emergenza bisogna trarre dei vantaggi. Allora è il momento buono per molti ciclisti di imparare a pedalare e migliorare la performance. No, non vi preoccupate, non c'è bisogno del doping o del preparatore, c'è bisogno di imparare a pedalare da soli, per ascoltare il corpo, riflettere, prestare attenzione alla rotazione corretta della gambe, concentrarsi sulla posizione aerodinamica del corpo, quindi gomiti e braccia stretti, spalle basse, schiena piegata diritta, ma senza incurvarla, cioè senza fare la gobba, gambe più strette cioè vicine al tubo orizzontale e se non ci riuscite potreste avere problemi di posizionamento (sella troppo bassa). Pedalare da soli, significa alzare il ritmo cardiaco e la soglia, ed imparare a farlo senza succhiare la ruota, significa imparare a pedalare contro il vento, fondamentale per ogni ciclista, non solo per i corridori che amano andare in fuga, ma per tutti quelli che pedalando contro il vento, migliorano la forza di volontà, la forza muscolare delle gambe, si adattano al vento, imparano ad assumere una posizione aero, impugnando in basso, la curva, i comandi, ma piegando le braccia e il corpo. Un ciclista che non sa pedalare contro il vento, non è un vero ciclista, ma solamente "uno che esce con la bici", un pseudo "Michele", " Elia" o "Fabio", alias troll. Se poi riuscite anche ad allungare contro il vento, approfittando della scia di qualche Ape o trattore, oppure spingendo sui pedali, senza scia, simulando una volata, allora si alza ancora di più il ritmo cardiaco e la soglia. Ma non finisce qui. Pedalando da soli, a differenza della pedalata con il gruppo, non ci si distrae, non si fa salotto, perché in bici non si parla, si "mena" solo, le chiacchiere si fanno al bar e nei forum, e soprattutto veniamo al punto di questo post, si impara a pedalare ai tempi del corona virus. Vi spiego. Pedalando con il gruppo, si rischiano non solo gli incidenti, ma anche il contagio del corona virus, quando chi ti precede, sputa o soffia il naso alla ciclista, ( cioè senza fazzoletto), oppure ti parla e le sue gocce di saliva ti finiscono sul viso ! Altro consiglio, non fermatevi al bar, dove le occasioni di contagio sono più alte. Ricordatevi che il virus si può contrarre ad ogni età, ed in caso di polmonite, non c'è posto per tutti nei reparti di rianimazione. I medici devono scegliere chi ventilare. Non ci sono ancora vaccini contro il corona virus; si può solo sopravvivere con la ventilazione forzata e grazie al sistema immunitario. Ciclista avvisato, mezzo salvato. Saluti ciclistici.
P.S. In questi giorni di emergenza mondiale, vedo ancora molti gruppi di ciclisti ! Mi chiedo se questi ciclisti siano immortali oppure abbiano un "vaccino contro il corona virus" !!!!!!!!!!!



AGGIORNAMENTO al 9/3/2020.
Gli eventi si susseguono ad un ritmo incalzante. C'era bisogno di aggiornare il post. Da oggi la zona rossa si estende a tutto l'intero territorio nazionale. Allego il DPCM del 9/3/2020, in vigore da oggi. Lo sport e le attività motorie sono ammesse a condizione che si rispetti la distanza interpersonale di un metro, come stabilisce il comma 2. Sono sospese le competizioni sportive ad ogni livello. La ratio del decreto è spiegata al comma 1, e cioè quello di evitare l'assembramento in luoghi pubblici o luoghi aperti al pubblico e quindi il contatto tra le persone. Motivo per cui si può fare pratica sportiva o attività motoria da soli per evitare ogni questione sul rispetto della distanza interpersonale non inferiore a 1 metro. Non pedalate fuori dal comune di residenza, è vietato, viene considerato come spostamento non autorizzato; si viene denunciati, ai sensi dell'art. 650 c.p.  Ma fate attenzione anche in questo caso. Ci possono essere delle ordinanze dei Sindaci che possono vietare tutti gli spostamenti diversi da quelli di necessità e in quel caso considerare l'attività motoria e sportiva come vietata. In questo caso le forze dell'Ordine possono fermarvi e denunciarvi. La normativa rimarrà in vigore fino al 03/4/2020. La questione è caotica. 
Aggiornamento al 12/3/2020.
Sul sito istituzionale del Ministero dell'Interno è stata pubblicata la Circolare n° 15350/117 (2) / Uff. III Prot. Civ. del 12.3.2020, inviata ai Prefetti, con la quale viene indicato e spiegato che:- " Per quanto riguarda le situazioni di necessità si specifica che gli spostamenti sono consentiti per comprovate esigenze primarie non rinviabili ( come ad esempio l'approvvigionamento alimentare o per la gestione quotidiana degli animali domestici o svolgere attività sportiva o motoria all'aperto rispettando la distanza interpersonale di almeno 1 metro" spostamenti da fare all'interno dello stesso comune. Ecco il link dove è possibile consultare e scaricare la predetta Circolare CLICCA QUI .
Inoltre nello stesso sito istituzionale sono pubblicate le risposte alle domande più frequenti; per leggerle CLICCA QUI . Alla domanda "Posso utilizzare la bicicletta ? " segue la seguente risposta:- " La bicicletta è consentita per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza, nonché per raggiungere i negozi di prima necessità e per svolgere attività motoria. È consentito  svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche in bicicletta, purché sia osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. " .
Aggiornamento al 20/3/2020.
Game Over. Gioco finito. Il Ministero della Salute ha emanato con l'ordinanza del 20.3.2020, con la quale all'art. 1 lett.b)  ha stabilito:non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona....". La disposizione sarà valida dal 21.3.2020 ed avrà efficacia fino al 25.3.2020. Dunque da domani e fino al 25 marzo prossimo, non si potrà più pedalare all'aperto, considerato che girare intorno al palazzo o in prossimità della propria abitazione, non è cosa da ciclisti, e nemmeno da podista, quindi tutti a casa, così siamo tutti più sicuri e tranquilli. 

Aggiornamento al 27/4/2020.
Ieri sera il Premier Conte ha presentato il nuovo DPCM contenente le misure che entreranno in vigore dal 4 maggio prossimo, in attesa della pubblicazione della Gazzetta Ufficiale che lo renderà efficace. Per quanto concerne l'attività fisica o motoria si potrà svolgerla individualmente purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività ( articolo 1 comma 1 lettera f) D.P.C.M. del 26 aprile 2020). Tenuto conto anche dell'art. 1 comma 1 lettera a) del DPCM del 26.4.2020 il quale stabilisce il divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa da quella di appartenenza rispetto a quella in cui attualmente si trovano, si desume che l'attività sportiva o motoria non potrà essere svolta al di fuori della regione di appartenenza. Tradotto tutte le persone che praticano il ciclismo per hobby, per mantenersi in salute, possono pedalare senza autocertificazione, all'interno della regione di appartenenza , DA SOLI, o comunque, rispettando la distanza di almeno 2 metri. Tuttavia vi consiglio di evitare di pedalare in compagnia o in gruppo per motivi di salute e per evitare che le Forze dell'Ordine possano contestarvi di pedalare ad una distanza inferiore. 
Per gli atleti professionisti e non professionisti ( tesserati) gli allenamenti sono consentiti nel rispetto delle norme di distanziamento e senza alcun assembramento ( e a porte chiuse per gli atleti di discipline sportive individuali e nel rispetto delle linee guida che saranno emanate dagli organi competenti ( art. 1 comma 1 lettera g del D.P.C.M. del 26.4.2020). 
Ovviamente l'appello del blog ai ciclisti è quello di comportarsi correttamente e di evitare assolutamente pedalate di gruppo e in compagnia anche di un solo ciclista. Dovete pedalare da soli. Punto. 
Mi raccomando, dal 4 maggio prossimo, pedalate da soli , evitate di pedalare in gruppo o in compagnia, per scongiurare questioni attinenti al rispetto della distanza interpersonale di almeno 2 metri, per evitare sanzioni, per impedire la diffusione del contagio, per non rendere possibili provvedimenti governativi che ristabiliscano il lockdown totale e il "tutti restino a casa"; il COVID 19 è il nostro avversario. Sia chiaro, le nuove disposizioni seguiranno l'andamento del contagio, quindi ove la curva dovesse risalire, il Governo potrà ( dovrà) revocarle. 
Un consiglio. Dal 4 maggio, e almeno per i primi giorni, potremmo incontrare gente incazzata per problemi economici e personali, oltre agli idioti al volante. Il consiglio: evitate di uscire subito, e soprattutto state attenti ai conducenti dei veicoli al motore, molti di loro odiano i ciclisti; potrebbero dimostrarci ancora una volta che la strada è tutta per loro; pedalate in zone poco trafficate. 
Adesso permettetemi una battuta, tanto per sdramatizzare. La norma che prevede la distanza di almeno 2 metri, sottende motivi di tutela della salute, ma è chiaramente una norma "anti succhiaruote" !!  Basta con i succhia ruote; che rimangano a casa. 

Aggiornamento al 01.5.2020.
Sono state emanante o sono in corso di emanazione ordinanze sindacali e regionali che limitano  l'allenamento con la bicicletta da corsa solo all'interno del territorio del comune di residenza. Tralasciando ogni questione giuridica, posso solo consigliare di attenersi scrupolosamente, a quanto indicato nelle predette ordinanze, per non incorrere nelle sanzioni previste. 
Allenamento consigliato: fase iniziale sul rullo ( 1 ora) e menata a tutta su una salita vicino casa, da ripetere due volte. In alternativa riscaldamento sui rulli e ripetute sulla salita. 

Buona fortuna. Saluti ciclistici. 

Stralcio del DPCM 26.4.2020



7 commenti:

  1. Come sempre impeccabile.Grazie Claudio

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  2. Preciso e chiarissimo. Grazie Claudio.

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  3. domanda alla doppia competenza, proprio per evitare traffico, idioti e scegliere strade anche poco frequentate in generale potrebbe essere utile lo spostamento in auto per raggiungere(sempre all'interno della regione) il punto di partenza dell'uscita, sarà possibile?

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    1. Ciao Gianpaolo. No, non è possibile. E' consentita solo l'attività sportiva sic et simpliciter, tout court. " L'ammiraglia" non è concessa nemmeno ai prof. Occorre solo localizzare un percorso meno trafficato con una salita finale, per fare gamba e fiato. Consiglio di integrare l'uscita con rulli. Saluti ciclistici.

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    2. ciao ho letto le nuove faq sembra che lo spostamento sia consentito ma se puoi dare un'occhiata (io eviterei parecchi centri abitati e relativi rischi) http://www.governo.it/it/faq-fasedue#

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    3. Ciao. Sul DPCM non c'è scritto nulla in tal senso; nessuna parola spiega che puoi utilizzare un mezzo per andare a fare attività sportiva. Quindi diciamo che questa è una cosa in più indicata al di la della norma, per essere chiari. Comunque anche questa indicazione va interpretata in un contesto. Mi spiego. Se per andare a fare attività sportiva devo prendere un mezzo per recarmi sul posto allora potrei farlo. Mi spiego ancora meglio. Sono un pattinatore, e vivo in un paese di montagna; devo recarmi alla pista di pattinaggio, che dista 10 km da casa, allora in questo caso, stando a questa faq, che non è una norma, potrei farlo. E' cosa diversa dal dire, vado con l'auto, in una tale località con l'auto per pedalare ?! Si potrebbe rispondere puoi raggiungere quel posto con la stessa bicicletta, dato che è anche un mezzo di trasporto, e da lì continuare per dove vuoi arrivare. Spero di essermi spiegato. La mia indicazione nasce dalla norma del DPCM, che come è noto, non prevede niente al riguardo consentendo solo l'attività sportiva o motoria all'aperto. Se proprio ritieni necessario rischiare potresti al limite portare con te l'autocertificazione e spillare sul foglio, la stampa di questa faq, sperando che l'appartenente alle Forze dell'Ordine, sia d'accordo. Saluti ciclistici.

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  4. buon consiglio, il problema è che sono a più di 60 km dalla prima salita decente...si può fare ma poi sarei molto lontano in caso di problemi meccanici anche se sono più o meno preparato a tutto l'ordinario, però ....

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