mercoledì 18 gennaio 2023

L'allenamento sul rullo libero.

Il rullo libero è il modo più realistico per allenarsi al coperto; inoltre il telaio usato sul rullo libero non subisce deformazioni sotto sforzo, non necessita di energia elettrica. Ma v'è di più. Se non pedali perdi equilibrio e cadi quindi sei costretto a pedalare sempre, in tal modo si impara a farlo anche su strada; se non scegli il rapporto giusto pedali troppo agile e perdi equilibrio e questo insegna ad usare i rapporti; se non pedali coordinato e sciolto perdi equilibrio e cadi, quindi è utile per imparare a fare girare le gambe in modo simmetrico e coordinato, senza strappi e senza spingere maggiormente con una gamba sola; se non sai pedalare correttamente fuori sella, perdi equilibrio e cadi, quindi impari a spingere sui pedali, allontanando il corpo dal manubrio e mantenendo l'equilibrio verso il centro della bicicletta, quindi movimento centrale/sella, in modo che su strada non si perda aderenza sulla ruota posteriore e quindi velocità. Il rullo libero è utile anche per imparare a pedalare agile, cioè ad alta frequenza con rapporti duri (lunghi). Ci sono inoltre rulli liberi dotati di una resistenza al rotolamento che consentono di simulare salite di media difficoltà. Comunque l'importanza fondamentale è tale che dovrebbe essere incluso come allenamento specifico, a prescindere dal fatto che fuori piova, in quanto migliora la pedalata e il rapporto con la bici. Tant'è che se non si ha voglia di pedalare è meglio non usarlo; è talmente impegnativo che un ora di allenamento sul rullo libero corrisponde quasi al doppio di quello fatto sul rullo smart e fisso, tanto per capirci; provare per credere. Se poi si sceglie di allenarsi esclusivamente sui rulli, allora, i rulli tradizionali, smart e fisso, dovranno essere affiancati necessariamente al rullo libero, per completare le modalità dell'allenamento e per non perdere l'abitudine di pedalare su strada; ecco quest'ultima è la caratteristica esclusiva del rullo libero. Il rullo libero lo sconsiglio ai principianti e ai pedalatori che non sanno pedalare, se non in mezzo al gruppo. Per capirlo è sufficiente che queste persone provino a pedalare sul rullo libero almeno per qualche secondo; capiranno quanto ci sia ancora da imparare e gli errori commessi negli anni, nell'illusione di sentirsi un ciclista esperto. Il rullo libero è come un professore severo che non perdona le cazzate. Vi allego qualche minuto di uno dei miei allenamenti sul rullo libero, dove alterno la pedalata in sella e fuori sella; spero di dare l'idea più precisa di cosa significhi pedalare sul rullo libero, sfruttando la ripresa dall'alto. Il rullo libero è l'unico modo per "ricordarsi più facilmente della strada". Per i curiosi: il mio allenamento sul rullo libero non è mai inferiore ad un ora, e si attesta mediamente su un ora e mezza. Si consiglia la visione anche di questi video sull'argomento; per vederli CLICCA QUI - CLICCA QUI - CLICCA QUI  - CLICCA QUI      Saluti ciclistici. 

giovedì 12 gennaio 2023

Gli sfoghi dei ciclisti sono un grido di sofferenza contro la società automobilistica italiana.

Servono gli sfoghi di ciclisti professionisti per comprendere l'entità del problema, in un Italia socialmente e culturalmente involuta, divenuta "società automobilistica" ? In Italia, ogni anno troppi ciclisti muoiono o rimangono gravemente feriti per colpa degli automobilisti/camionisti! E ' un bollettino terrificante. Ma v'è di più. Sarà capitato anche a voi, di essere vittima di prepotenze da parte di automobilisti violenti e repressi, educati al mal costume nazionale, personaggi che odiano anche i ciclisti, e che cercano un pretesto per aggredirli, persino con gesti estremi. E' capitato anche a me di essere stato vittima di bullismo stradale, di subire angherie, prepotenze stradali, aggressioni, da parte di  personaggi sinistri, che magari se ne saranno persino vantati al bar di avere aggredito un ciclista; è capitato anche a me di essere sfiorato con lo specchietto laterale di auto, e che qualcuno di loro mi ha tagliato la strada per svoltare dopo qualche metro !! In particolare, ricordo l'automobilista rabbioso, alla guida di un furgone rosso, quaranta anni circa, che mi ha tagliato la strada, costringendomi a fermarmi; solo per un caso non sono caduto; poi abbassato il finestrino, mi ha gridato tutta la sua rabbia immotivata, delirando un odio incomprensibile, con frasi sconnesse, tipo " qui non vi ci faccio più venire", aggiungendo parole volgari e dopo essersi sfogato verbalmente, ma senza scendere dal suo furgone, ha invertito la direzione di marcia e se ne è andato ! In pratica il personaggio sconosciuto mi aveva inseguito! Il pensiero va a Michele Scarponi e Davide Rebellin, e a tutti i ciclisti vittime della strada. Ad oggi sono stati gli automobilisti ad avere ucciso e ferito ciclisti ! Il consiglio: 1) pedalate il meno possibile sulle strade principali asfaltate, percorrete strade secondarie, sterrate, sentieri nei boschi, lungo piste battute (cani a parte, gli animali non aggrediscono come le persone); 2) installate bike camera per registrare atti di bullismo stradale e violazioni del codice della strada di cui si è vittime per tutelarvi nelle sedi competenti senza pietà; 3) lo stress che il ciclista sopporta sulle strade asfaltate per colpa degli automobilisti toglie energia alle gambe e concentrazione alla mente; si fatica il doppio. Un monito alle istituzioni: educate i giovani a rispettare il prossimo. Mi fermo qui. Le migliori parole sono quelle non dette. Saluti ciclistici. 


lunedì 9 gennaio 2023

Come cambiare il mercato della bicicletta da corsa.

La gente con le proprie scelte determina l'offerta del mercato. Quindi se si vuole modificare il mercato della bicicletta da corsa, è meglio non acquistare. No domanda, no offerta. Il consumo dipende dalla domanda del consumatore; tutto viene monitorato e valutato con le statistiche periodiche, anche il mercato dell'usato. Acquistare, ma lamentarsi è solo una bugia detta a se stessi. Un esempio. E' inutile lamentarsi perché i freni a disco fanno rumore perché si storcono e si sporcano con il residuo delle pastiglie, se costa troppo manutenerli, se pesano, eccetera; non comprateli e basta. Fatti non foste per essere pedalatori, ma ciclisti; il ciclista non ha bisogno di acquistare ogni cazzata del mercato e rincorrere l'ultima novità  per esserlo; del resto l'ultima novità non sarà sempre migliore della precedente. Il marketing tenterà di convincervi invece che l'ultima novità, sarà sempre migliore e servirà per andare più forte, per essere/sentirsi alla moda. "Rispondetegli" che siete ciclisti e non pedalatori. Il ciclista ha gambe e disciplina per andare forte, e testa ed esperienza per scegliere; anche per lui conta essere e non apparire. Un altro esempio. Se i marchi/produttori/negozianti preferiti non vendono/producono telai per freni tradizionali, nessun problema. L'unica soluzione per farli riflettere è quella di non comprare o di scegliere dal mercato dell'usato o seguire i consigli per l'acquisto sul mio blog non affiliato con il marketing; a mali estremi, estremi rimedi; si pedalerà comunque, con più soldi nella tasca e meno grane, mentre i marchi/produttori/negozianti si ritroveranno con la merce invenduta ed accatastata in magazzino e nei negozi. Il consumatore ha il diritto e la libertà di scegliere. Non comprare è una ribellione contro la "dittatura" del mercato che rende le persone non padroni del loro destino. In fondo il ciclista è un ribelle; in un mondo che si muove con le auto, lui pedala e se ne frega del tempo. Saluti ciclistici.