sabato 24 dicembre 2022

Battito cardiaco e ossigenazione del sangue del ciclista.

Il battito cardiaco e il livello di ossigenazione del sangue indicano anche il livello e la qualità dell'allenamento. L'allenamento corretto consente di diminuire i battiti. Ma come fare scendere il numero dei battiti della frequenza massima e di conseguenza della frequenza a riposo ? In estrema, ma chiara sintesi. Principalmente lavorando sulla soglia massima con ripetute intervallate gradualmente ad un ritmo sempre più serrato ( in salita). Diversamente lavorando solo sul fondo lento non riuscirete ad abbassare il ritmo dei battiti del cuore; ciò capita quando si esce con un gruppo di pedalatori che chiacchierano ovvero fanno salotto sulla strada. Se volete migliorare dovete allenarvi con/contro il vento e prevalentemente da soli (così eviterete di succhiare la ruota e di distrarvi) o con ciclisti allenati appena più di voi, ma appena, altrimenti finirete per odiare la bici. L'allenamento classico sono le ripetute: scegliete una salita (diventerà la vostra salita di riferimento per i tempi e per gli allenamenti) con pendenza media non alta, più lunga possibile, dividetela per tratti, per ogni tratto, allungate fino al massimo della vostra forza, cercando di mantenere la spinta massima il più a lungo possibile, poi rallentate, e ripartite, con pause di intensità graduale ( con distanza sempre più serrate). L'alternativa alle ripetute classiche sono quelle che definisco le "ripetute lunghe", cercando di farvi una salita media ad un ritmo alto ( ma ad una soglia massima appena più bassa) e più a lungo, lavorando su rapporti lunghi (duri). Con il tempo vi abituerete allo sforzo più alto, ma in modo naturale. I rapporti devono essere commisurati/proporzionati al livello di allenamento: dovete tendere a pedalare in salita con rapporti più lunghi (duri), anche per potenziare la vostra massa muscolare e la capacità di abituarvi allo sforzo maggiore, più a lungo ed in modo costante. Se sarete passisti spingerete da seduti, se invece sarete degli scalatori, allungherete sui pedali, prevalentemente e in modo naturale; dipenderà dal vostro peso. In buona sostanza, dovete abituarvi allo sforzo, alla fatica vera; sarà la fatica  a "farvi soffrire di meno", cioè in modo naturale. La bici è una pillola della salute e un modo per migliorare la condizione fisica; non è un modo per intrattenevi con i compagni di pedalata; la strada è pericolosa, fare comitiva è un modo per esporsi maggiormente al pericolo, distrae e occupa maggiormente la sede stradale; fare salotto con la bici è un grande cazzata e non vi fa allenare correttamente. E' appena il caso di precisare che dovete dimagrire, e raggiungere il peso forma. Meno peserete, meno sarà lo sforzo; più sarete magri, meno peso spingerete in salita, oltre a quello della bicicletta. Un ultimo consiglio. L'allenamento di qualità non deve essere inferiore a 2 ore e 1/2 - 3 ore. Quindi non fate il giro dei bar. Testa bassa e vento in faccia; anche in pianura ci si allena, da soli, e contro il vento, imparando a posizionarsi correttamente in modo aerodinamico. Si può essere aerodinamici anche con una Graziella anni 70 ( non credete al marketing che a fronte di miglioramenti infinitesimali a 40-50 km/h all'ora vi fa spendere migliaia e migliaia di euro). Quello che conta è pedalare con schiena arcuata (non ingobbita), braccia e gambe strette, gomiti bassi. Alternate lavori di qualità a riposo, altrimenti impedirete la supercompensazione e quindi il miglioramento graduale, e potreste infortunarvi con i muscoli. Fatti non foste per essere pedalatori, ma ciclisti. Saluti ciclistici. 

I miei valori odierni: 42  (battiti al minuto, a riposo, dopo una tazza di tè) e 99 (ossigeno nel sangue).

domenica 18 dicembre 2022

Ciclismo amatoriale e poesia: come capire se ci si allena ottimamente.

Il ciclismo amatoriale vero è quello vissuto sulla strada. Pratica, tanta pratica. Vedo pedalatori non lucidi; si spremono oltre "la loro cilindrata" e durante e/o al termine del giro diventano irascibili, persino violenti, soprattutto nei confronti di chi ha la "cilindrata più alta". Imparate a gestirvi: dosate le forze e non esagerate mai, allenatevi con gradualità, ci vuole tempo per andare forte a "pane ed acqua", abbiate costanza ed umiltà, dovete competere solo con voi stessi. Chi va in bici da tempo, sa benissimo, che la prima cosa che  capita, se si esagera con lo sforzo atletico, è quella di non ragionare più e di perdere la lucidità, in gergo "non arriva più sangue la cervello" ! Figuriamoci se si riuscirebbe a ricordare una poesia lunga e articolata. Il consiglio. Controllate lo stato di forma con la poesia 😉: al termine di una lunga salita,  a ritmo corsa, se riuscirete anche voi a declamare i versi dell'Infinito di Leopardi, come riesco a fare nel video, allora vorrà dire che vi sterete allenando ottimamente. Se invece non riuscirete a ricordarla, allora vorrà dire che vi state sbagliando, vi allenate male, non avrete " la mente, le gambe e il cuore della cilindrata giusta"! Provateci e capirete. Saluti ciclistici. 



martedì 13 dicembre 2022

Test Bike: lubrificante naturale Effetto Mariposa Flowerpower Wax.

Oggi più che mai occorre fare scelte eco compatibili e autenticamente innovative, motivo in più, per il passaggio alla lubrificazione della catena, naturale; è tempo di cercare l'alternativa all'olio sintetico  e del resto non ne posso più della sporcizia oleosa anche sulla ruota posteriore, cerco una lubrificazione più efficace e duratura, e soprattutto ho bisogno di mantenere la catena pulita il più a lungo, considerato che pedalo in ogni condizione, e che la sabbia rappresenta, "l'avversario" scorretto, il motivo principale per cui sono costretto a pulire la catena ogni due uscite, una perdita di tempo e di risorse, che invece ho deciso di ottimizzare. Così ho acquistato FlowerPower Wax, un lubrificante a base di cera di girasole, biodegradabile, venduto dalla svizzera Effetto Mariposa. Secondo la stima fornita dalla Effetto Mariposa (CLICCA QUI), un flacone garantirebbe, in normali condizioni di uso ( no pioggia), 15 mila km. 
Intanto mi è arrivato il pacco. Nei prossimi giorni provvederò a preparare la catena sgrassandola, e lubrificandola correttamente. Quindi ad applicare una goccia per maglia, anche due volte (la prima volta), fare girare la catena per almeno 10 giri completi, attendere 3 ore che l'acqua aggiunta al composto naturale a base di cera, evapori, in modo tale che sulla catena, rimanga una patina "appiccicosa" al tatto, capace di resistere alla contaminazione dello sporco e di lubrificare, per un chilometraggio stimato per ogni applicazione, di  almeno 600 km ( senza pioggia). Ovviamente valuterò anche la resistenza della catena alla sollecitazione meccanica, all'attrito, all'usura del lubrificante contraddistinta dal caratteristico rumore metallico, parametri che la Effetto Mariposa sostiene notevolmente migliorati rispetto all'olio sintetico (600 km per ogni applicazione in normali condizioni - no pioggia forte). Non aggiungo altro; non sono uno spot e soprattutto sono un ciclista evoluto al punto tale da non credere al marketing. La parola, come sempre, passa alla strada; sarà la strada a dire la verità. 
TEST su STRADA. Durante la prima uscita, inizialmente la catena l'ho sentita meno scorrevole ( per effetto dell'effetto cera che la rende come semi solida), poi si è come lentamente "liberata", al punto che adesso la pedivella gira bene anche se la faccio girare senza pedalare (cosa che non avveniva dopo le prime due preliminari applicazioni); nessun rumore della catena sulla strada, anche se alla fine dell'uscita mi è sembrata leggermente meno silenziosa; lubrificazione ne più, ne meno di quella fatta con l'olio sintetico. Dopo la prima uscita nessun residuo di sabbia o di altra sozzura sulla catena, puleggia e pignoni, nessuno residuo/schizzo della cera su ruote e telaio.  La catena non  diventata nera dopo la prima uscita, come invece accade se lubrificata con l'olio.  
Dopo 400 km circa la catena è rimasta pulita da residui di sabbia e sporcizia, a parte un piccolissimo residuo rimasto compatto e non "spalmato" sulla catena; la catena non è sporca di olio nero (consumato), ma presenta solo grumi di cera meno densi che si assottigliano con l'aumentare dell'uso. Sui pignoni centrali con l'aumentare dei chilometri percorsi, la catena diventa meno silenziosa, ma non si sente il rumore metallico forte, come accade con la catena lubrificata con l'olio, quando la catena si sporca e diventa rumorosa già dopo la terza uscita. A questo punto è impensabile ritornare all'olio sintetico; il progresso riscontrato è evidente ed effettivo. 

Conclusioni.  Effetto Mariposa Flowerpower Wax effettivamente mantiene quasi pulita la catena durante l'uso, non imbratta dischi e ruote, ma la durata non è più longeva dell'olio sintetico. Comunque è preferibile utilizzare lubrificante in cera perché la catena lubrificata con olio sintetico, si sporca e imbratta dischi e ruote, perde viscosità, in media, dopo 4 uscite, e va lavata perché completamente sporca. Saluti ciclistici. 

 
Sabbia mista ad acqua il migliore banco di prova ......

AGGIORNAMENTO TEST ( 2023/2024).

Sul flaconcino del prodotto c'è indicato che può essere utilizzato non solo per le 4 stagioni, ma anche per "Road/ Off Road, Strada/ Fuoristrada", ma per quanto riguarda l'utilizzo gravel/strada con trasmissione Campagnolo Ekar 13 velocità, la lubrificazione diminuisce drasticamente con i chilometri percorsi; c'è una maggiore volatilità del prodotto, quindi la catena si secca prima, oltre a sporcarsi di più. C'è la necessità di ripristinare la lubrificazione con più frequenza, nonché quella di sgrassare la catena. Saluti ciclistici. 
                              

venerdì 2 dicembre 2022

Il meccanico di biciclette a domicilio !

E' possibile contattare e prenotare, il meccanico "mobile", per farlo venire a domicilio ? E' possibile fare la manutenzione/riparazione, senza perdere tempo ? Si ! Non ci credete ? Ecco per esempio, il link di un meccanico mobile statunitense CLICCA QUI, ma anche in Italia e in altri Paesi, ce ne sono, basta cercarli nel web. Allargate gli orizzonti. Saluti ciclistici.