venerdì 30 giugno 2023

Anteprima: la nuova Pedemonte Mutator RS 2023 ! La nuova era della bici da corsa rim brakes.

E’ il gioiello 💎 esclusivo e leggero, costruito a Genova, dalla Pedemonte Bike, e realizzato sulle misure antropometriche di un lettore del blog, esperto ciclista e forte corridore, a cui vanno i miei complimenti e gli auguri; è curato nei minimi particolari, con assemblaggio al top. La livrea della gamma RS è unica nella sua bellezza; il telaio e la forcella non sono completamente verniciati; una scelta che rende l'ultima trama del carbonio visibile, opzione esclusiva ed ideale per gli amanti del carbonio. La possibilità di personalizzarlo ha reso possibile aggiungere anche i particolari desiderati dal fortunato ciclista, come la scritta BC50, acronimo del suo progetto di bici. La bici è esperienza di vita ciclistica e per questo può diventare un progetto personale, da "scrivere" con il carbonio, un regalo alla propria carriera ciclistica, ad ogni livello, alla passione. Ai ciclisti non serve una bici come le altre; da sempre cercano una bici unica! Il ciclista evoluto ha bisogno di bici artigianali, come la Pedemonte Mutator RS, calibrate nelle misure, nella livrea e nei watt. #onebikeforever.
Scrivo questo post per dimostrare, ancora una volta, che la mia IDEA di bici è concretamente realizzabile: rim brakes o disc brakes, personalizzazione nelle misure e colorazioni. Lo scrivo per dimostrare, ancora una volta, che i miei test bike sono obiettivi e apprezzati anche da chi acquista i prodotti consigliati dal mio blog, scritto per passione sulla strada, senza contratti e pubblicità.
Dunque, ecco svelata, la nuova Pedemonte Mutator RS 2023. Con essa è iniziata la nuova era per la bici da corsa assemblata con freni tradizionali; il nuovo modello lo dimostra compiutamente, oltre ogni ragionevole dubbio. Chi sceglie i consigli del blog, "pedala sempre in testa al gruppo" e sorride al vento. Come va su strada ? Seguite gli aggiornamenti 😉. Per completezza. La nuova Pedemonte Mutator RS 2023 è un progetto artigianale, iniziato qualche anno fa, con il test del prototipo ( per leggerlo CLICCA QUI) . La nuova Pedemonte Mutator RS presenta delle differenze unicamente sul triangolo anteriore, nuovi sono infatti il tubo sterzo, quello obliquo e l'orizzontale, pur mantenendo le stesse forme, ma leggermente più grandi, grazie ad un nuovo processo di laminazione interna dei tubi, quindi meno spessore, per ottenere rigidità torsionale, senza aggiungere peso inutile. Il tubo sterzo è più grande per consentire il montaggio della serie sterzo integrata da un pollice e mezzo. Infine è stata eliminata la finestrella che dava accesso al passaggio dei cavi, a tutto vantaggio della solidità e dell'aspetto estetico. La nuova Pedemonte Mutator RS è disponibile anche con i freni a disco (in modo da realizzare una produzione in economia di scala).
Conclusioni. Scegliete bici di qualità, che sappiano emozionarvi, uniche, personalizzate, perché la bici è una cosa seria, è una cosa sola con il ciclista. Saluti ciclistici.
Per info e preventivi info@pedemonte.bike oppure pedemonte.bike@gmail.com (scrivete che siete lettori del blog 😉).
PESO TELAIO su misura (custom WEIGHT FRAME): 748 GRAMMI.

martedì 13 giugno 2023

Storie di bici e di ciclisti. Quando le biciclette ( e i ciclisti) erano fuorilegge !

Era il 1898, in carica, c'era il governo di Antonio Starabba, marchese di Rudini, destra conservatrice. Nel maggio 1898, i ceti popolari protestano contro il carovita che li riduceva alla fame.  A Milano, adunate e cortei inducono il re Umberto I a nominare un commissario straordinario per Milano, il generale Bava Beccaris, conferendogli pieni poteri per reprimere le proteste della piazza; " il feroce monarchico Bava", così lo bollò una canzone dell'epoca ! Venne proclamato lo stato di assedio e il commissario Bava Beccaris, fece cannoneggiare e mitragliare, la folla dei protestanti, al riparo delle barricate. Il popolo si organizzò per resistere. Fu una dura e sanguinosa lotta. Stante il fatto che i messaggeri dei rivoltosi utilizzavano le biciclette per portare ordini ed informazioni nei vari quartieri di Milano, il commissario straordinario Bava Beccaris, con un ordinanza ( che allego nel post) interdice " nell'intera provincia di Milano la circolazione delle biciclette, tricicli, tandem e simili mezzi di locomozione" precisando che " i contravventori saranno arrestati e deferiti ai Tribunali di guerra". Vennero sequestrati centinaia di mezzi a pedale, poi restituiti ai proprietari, previa asportazione del manubrio, per impedirne l'uso in quei giorni di protesta. Ci furono più di 100 morti tra i protestanti e due tra le forze dell'ordine, migliaia di arresti. La magistratura milanese infliggerà a 668 imputati, ben 1448 anni di carcere. Finisce in prigione anche il direttore della Gazzetta dello Sport, Eliseo Rivera. Ma v'è di più. I pregiudizi contro la bici, quale strumento di eversivo sono stati inculcati addirittura ( e non sorprende) dal padre della criminologia italiana, Cesare Lombroso, che nel saggio Il ciclismo nel delitto (apparso nel 1900 sulla "Nuova antologia di lettere, scienze ed arti" e riproposto nel 1998 dalla Sciarelli), sciorinò tale ardita tesi: " Nessuno dei nuovi congegni moderni ha assunto la straordinaria importanza del biciclo, sia come causa che come stromento ( si proprio "stromento")) del crimine; e a tal punto che se una volta si pretendeva ...di trovare nella donna il movente di ogni delitto virile....si potrebbe con forse minor esagerazione sentenziare ora: Cercate il biciclo, in gran parte dei furti e delle grassazioni dei giovani, soprattutto della buona società, almeno in Italia".  

La storia insegna che la bici è democratica e muove la gente, senza distinzioni.  Amen. Saluti ciclistici. 



venerdì 9 giugno 2023

Salvini vuole ( voleva) introdurre l'obbligo dell'assicurazione e della targa per le bici muscolari !

Salvini vuole introdurre l'obbligo dell'assicurazione e della targa per le bici ! Incredibile, ma vero. E' una scelta politica non solo decontestualizzata dalla realtà, ma inutile per la sicurezza stradale,  che non rende le strade sicure per i ciclisti, potenziali vittime della strada. L'unica misura efficace sarebbero le strade per ciclisti, eppure il ministro della Lega, non ne parla rispondendo al Question time nel video linkato, annunciando invece, misure contro i ciclisti ! E' evidente che una certa parte politica non perde l'occasione per dimostrare di non avere come priorità, l'ambiente e la salute degli italiani,  e di essere, concretamente, contraria alle soluzioni Green, persino quelle a costo zero per le casse dello Stato, come la bici, e la mobilità sostenibile. Questa misura costosa annunciata dal politico della lega, è una tassa per le tasche di chi sceglie di muoversi senza inquinare, e nel concreto, una misura contro i ciclisti e l'ambiente; sarà forse un modo per toglierli dalla strada, cercando di risolvere in modo grossolano, il problema delle morti sulle strade ? Insomma si preannunciano strade più "larghe" per gli automobilisti (sarà questo il fine della sua scelta politica?), e spesa sanitaria pubblica più alta: è noto che la bici faccia bene alla salute e sia consigliata dai medici. Previsione: una tassa in più per gli italiani che scelgono la bici per muoversi senza inquinare e mantenersi in forma; un crollo delle vendite delle bici e crisi del settore ! Indubbiamente, sarà una misura "finanziaria" contro la libertà, l'ambiente e l'industria della bici e degli accessori. Quando si dice che la politica "lungimirante" aiuta gli italiani e il made in Italy !!!! E' appena il caso di precisare che il numero dei ciclisti non è inferiore a quello degli automobilisti, anzi, e nella politica attenta ai sondaggi, questo è un dato che conta. Informatelo. Conclusione. Bisogna incentivare l'utilizzo della bici per migliorare la qualità dell'aria e la salute degli italiani; è un modo semplice, ma molto efficace. Ogni tassa e balzello alla bici è invece un disincentivo.Se il proposito ministeriale diventasse legge, potrebbe ( de iure condendo) comportare la sanzione pecuniaria amministrativa (e il sequestro)  per le bici e quindi i ciclisti, ovviamente compresi i ciclisti bambini ( sic !), in circolazione, senza assicurazione, frecce e targa.  In buona sostanza, la bici muscolare sarebbe equiparata alle auto e ai veicoli a motore ! Saluti ciclistici. 


AGGIORNAMENTO ( 23.01.2024). Il Ministro Salvini ha successivamente fatto dietro front escludendo le bici muscolari dall'obbligo della RC e della targa. E' appena il caso di precisare che la direttiva UE 2021/2118 esclude l'obbligo dell'assicurazione RC anche le e-bike, in quanto non ne fa espressa menzione, come peraltro ribadito dalla Corte di Giustizia Europea, in quanto si riferisce solo ai veicoli tradizionalmente ed esclusivamente mossi da forza motore ed ha come obiettivo quello di proteggere la vittime degli incidenti stradali causati dagli autoveicoli. La Corte di Giustizia UE ha escluso le e-bike da questa direttiva, in quanto la veclocità di 25 km/h è tale "da non causare danni fisici e materiali analoghi a quelli che possono causare i motocicli, le autovetture, gli autocarri, potendo quest'ultimi circolare in modo sensibilmente più veloce". E' noto infatti che il motore elettrico delle e-bike assiste la pedalata e si blocca a 25 km/h. Ciò detto il decreto legislativo varato dal Governo e che recepisce tale direttiva europea in materia di RC Auto prevede l'obbligo dell'assicurazione per alcuni mezzi elettrici, senza fare cenno però all'obbligo della targa, il quale però è previsto per tutti i mezzi che hanno l'obbligo dell'assicurazione, in quanto devono essere identificati in modo certo. Tuttavia servirà un ulteriore decreto per l'attuazione del predetto decreto legislativo, che ad oggi non è stato emanato. Seguiranno aggiornamenti. 

 

domenica 4 giugno 2023

Test Bike Race Gravel. Dal Monte Circeo alle paludi della Foresta del parco nazionale del Circeo. #NovaVitaGravel

Caro diario test Nova Vita Gravel … stamattina in una giornata nuvolosa, parto per il test race gravel, con la Pedemonte Altavia, veloce su ogni segmento di strada. Itinerario: salire e scendere "a tutta" dal monte Circeo, nota e suggestiva location dove la Saeco di Simoni, Cunego e Di Luca provavano "la gamba" prima di iniziare la stagione agonistica, per poi planare sulla foresta del parco nazionale del Circeo, dichiarata Riserva della Biosfera dall'UNESCO percorrerla per arrivare alle "piscine" dove viene conservata la zona originaria delle paludi, pedalando sulla sabbia e la ghiaia. Un modo esplicativo per spiegare che la bici da corsa si è evoluta ed è diventata race gravel, come la Pedemonte Altavia. ”Tornemo indrio” ( dialetto veneto), back to the roots …torneremo indietro .. le nostre terre torneranno paludi, come quelle che vedi nella mia foto e nel mio video, conservate per ricordare com’erano prima della bonifica del 1930 ….i ciclisti torneranno a pedalare con una bici adatta per tutte le strade....a pedalare come ai tempi del ciclismo eroico …forse sarà per questo che avranno anticipato i tempi ed inventato le bici gravel…..o forse solo per aiutarci a tornare a pedalare nella Natura, a tenerci più lontani, almeno per un pò, dagli automobilisti drogati, ubriachi, distratti dagli smartphone e violenti, quelli che odiano i ciclisti perché non riescono ad essere come loro ! Gravel è un grande abbraccio con la Natura … e’ libertà ma anche un modo nuovo per amare la Natura, il filo che ci tiene legati alla Vita, rispettare la Natura e’ proteggere la Vita ! Quando mi trovo a pedalare nel bosco, perdo la misura del tempo, non mi sento concentrato sui problemi, ma assorto dalla bellezza del paesaggio, affino i sensi, mi sembra di vivere emozioni più intense. E' tempo di cambiamento, è tempo  di gravel. E' una bici per tutte le strade, l'evoluzione della bici da corsa. Serve di più ? !Per leggere il test completo CLICCA QUI   Saluti ciclistici. 

 



giovedì 1 giugno 2023

Salita gravel e salita road: differenze e allenamento.

Sulle "mie" colline ci sono percorsi gravel/road, in modalità salita/discesa, non c'è pianura, lassù c'è da farsi la gamba, a seconda della cilindrata, sono palestre naturali e suggestive. Stamane ho percorso questa mulattiera, nel silenzio del bosco in altura ( circa 500/600 metri dal livello del mare). Mi piace saltare dalla salita asfaltata a quella gravel, senza soluzione di continuità, come se fosse un unica e lunga ascesa, soluzione ideale per "mentalizzare" la salita. 
Fondamentale la differenza salita gravel/road. Per esempio, le mulattiere sono salite tipicamente gravel, rampe verso il cielo con pendenze a 2 cifre (partono dal 10% circa), in terra battuta e pietre di diverse dimensioni. Difficoltà doppia: "ascesa abile" giacché richiedono anche abilità ed equilibrio per scartare o passare sopra pietre di varie dimensioni. In generale la salita gravel è più impegnativa della salita asfaltata, il fondo è precario, non ci si può alzare sui pedali, bisogna tenere il corpo bene bilanciato sulla bici per non slittare e continuare a spingere rimanendo seduti, non si può rilanciare fuori sella, bisogna andare di passo nei tratti più impegnativi. Poi c'è la discesa gravel, ma ne parlerò in un altra occasione, perché il gravel non lo fa la barba alla moda, ma la gamba e il coraggio, come sempre. 
Detto ciò, il mio allenamento in salita e per la salita è un esercizio psico/fisico, la "mentalizzo" cioè mi abituo all'ascesa, per fare in modo che diventi un esercizio quasi normale. Variare il ritmo, abbassare il battito cardiaco, lavorando oltre la soglia a sessioni: si spinge a tutta, come se ci allenasse in apnea e si rallenta per 10 secondi e poi si riparte, per più volte, fino a sentire male alle gambe, o poco prima. Così mi alleno a variare il ritmo, in modo che diventi quasi un abitudine, allungare e rallentare continuamente, la migliore tattica per fare "boccheggiare" l'avversario e alzare la soglia e/o mantenerla alta. 
Su come pedalare gravel CLICCA QUI
Se si  pedala in salita, poco, in modo discontinuo, non si abitua la mente e il corpo alla salita, e ogni volta che da soli o in compagnia si ritorna a farla, inizia quella che chiamo, la " via crucis ciclistica", una sofferenza oltre quella normale, dato che tutti, anche i campioni, soffrono in salita, e non c'è possibilità di stare a ruota, ognuno pensa per sé, in modalità " si salvi chi può", un pò come accade nella vita quotidiana, la migliore metafora della vita. Diciamocelo: che ciclismo sarebbe senza salita ?!  Saluti ciclistici. 

La Frittata di Pedalare verso il Cielo #topfood

E dopo la ricetta degli amaretti  CLICCA QUI, ecco la frittata: versare del latte in un piatto di medie dimensioni, e aggiungere due uova, avena, parmigiano reggiano, prezzemolo ( sale e pepe per chi lo gradisce); mescolarli per circa 20 minuti e poi si lascia il tutto addensare da solo per altri 15 minuti; si versa il tutto nella padella anti aderente preparata con olio d'oliva; si gira, tre volte per lato, utilizzando un coperchio largo. Piatto super energetico, gustoso e bilanciato. A colazione consumare due ore prima dell'allenamento. Personalmente preferisco mangiarla raffreddata. Buon appetito e saluti ciclistici.