domenica 29 aprile 2012

Stamane ho "sverniciato" Giuda Iscariota.

Dal Vangelo di Matteo : - "Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse loro: "Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno ?" Ed essi gli fissarono trenta sicli d'argento". 

sabato 28 aprile 2012

Trek Domane e Ridley Noah FB, incontri ravvicinati.

Stamane ho preso la mia Madone e sono andato a Pontecorvo, a trovare Falasca. Lo faccio spesso perchè è un percorso allenante, lungo e bello dal punto di vista paesaggistico; si parte dal mare, si salgono i Monti Aurunci, fino a sconfinare nella provincia di Frosinone e giungere a pochi km da Cassino. Un percorso che ha una forte valenza storica: fu teatro di una delle più violente battaglia della seconda guerra mondiale, la battaglia di Cassino. Per questo l'hanno chiamato il Percorso della memoria. 
Una volta giunti al Falasca Cicli ci si trova "accerchiati" da molte bici; sono ovunque, nel reparto vendita e nell'officina, in attesa del tagliando di manutenzione. Metto la mia Madone sul cavalletto, vicina alla nuova arrivata, la Domane. Finalmente un contatto ravvicinato. Devo dire che l'assemblaggio non è dei migliori: Ultegra e ruote Bontrager entry level. Meritava di più. Ma la Trek l'ha spedita in questa versione per rendere più competitivo il prezzo. 
Da vicino da l'idea di un prodotto avanzato tecnologicamente e rifinito con cura. La taglia è una 54, troppo grande per poterla testare. Peccato. Non saprò mai come è efficace il più avanzato reggisella fino ad oggi prodotto.

Il  Domane è stato realizzato dagli ingegneri americani della Trek in collaborazione con il campione italo svizzero Cancellara.  http://pedalareversoilcielo.blogspot.it/2012/03/anteprima-con-il-botto-la-nuova-trek.html
Vista da vicino: http://pedalareversoilcielo.blogspot.it/2012/06/trek-domane-semplicemente.html

Nell'ampio locale di Falasca Cicli ho trovato anche la Ridley Noah FB, appena arrivata, le cui caratteristiche peculiari sono: freni integrati nella forcella e nei pendenti in modo da diminuire le turbolenze, denominati F-Brake; per eliminare le turbolenze viene anche montata una forcella con i foderi sdoppiati che convogliano i flussi d'aria lontano dai raggi delle ruote, la F- Splitfork; profilo a goccia del telaio in modo da penetrare meglio l'aria. Insomma è un prodotto realizzato nella galleria del vento. C'è un altra tecnologia applicata a questo telaio: la vernice. Grazie alla tecnologia " OilMapping" che consente di mappare i flussi d'aria per individuare i punti in cui creare controturbolenze e far restare il flusso a filo del telaio, i tecnici belgi, hanno laminato le parti del telaio con la vernice F-Surface, riducendo la resistenza di un 4%, a qualsiasi velocità. Una vernice molto costosa. La sua disponibilità è limitata, perchè sono previsti solamente 500 pezzi. 
La bici si evolve. E questi due esemplari lo confermano. Oggi il reggisella ISO Speed della Trek Domane e i freni integrati applicati ad un telaio da strada come la Noah FB, rappresentano alcuni dei progetti più avanzati esistenti sul mercato. C'è più tecnologia in questi due modelli di telai che in molte auto utilitarie composte da plastica, ferro zincato e stampi utilizzati anche per altri modelli. Insomma molte auto, confrontate con questi "bolidi" a due ruote silenziose, non solo costano troppo, ma sono molto vecchie. In più le ruote silenziose non inquinano, e tengono in forma i possessori. E pensare che esiste una parte della popolazione italiana convinta del fatto che andare che guidare un auto,  renda importanti e alla moda. Gente involuta che considera sfigato il ciclista. Forse lo pensano solo perchè la bici è fatica. Paposciari !!!!!



La mia Madone !!!!


Trek Domane










La batteria dell'Ultegra Di2 montata sotto la sella del Noah FB

Complimenti a Pippo Pozzato


Oggi Pippo Pozzato ha vinto la 36^ edizione del  Gran premio Industria e artigianato a Larciano. Complimenti dal Blog. 

venerdì 27 aprile 2012

Perchè ?

Mi hanno chiesto perchè non monto più il computerino. Rispondo qui:
perchè sono entrato in una fase della vita in cui amo guardare il cielo, sentire il vento in faccia e cercare il limite nella mia mente...e ogni giorno spostarlo più in là.  

mercoledì 25 aprile 2012

Qui finisce l'appennino....davanti al mare.

Qui finisce l'Appenino...davanti al mare di Terracina.

Piccola grotta realizzata in epoca risalente allo Stato Pontificio, con l'uso di marmo di epoca romana, visibile sulla scale e sulla parte superiore..da notare la scritta verniciata opera di un delinquente  e contenente un espressione tipica di un idiota. 

martedì 24 aprile 2012

Un saluto al mio amico Bastianella


Il Blog è come una grande casa. Uno spaccato di vita personale condiviso con il mondo. Una riflesso della vita di una persona. Nella mia vita ho conosciuto tante persone, non solo per motivi professionali. Molte di loro, sono passate, altre sono rimaste e spesso mi vengono a trovare. E quando un amico ti passa a trovare ti porta un dono: un momento della sua vita. Bastano poche parole e la realtà. Nessuna finzione, solo la certezza che si è sinceri. Esse sono quelle persone che sanno condividere le passioni comuni e la semplicità di gesti importanti e sentiti, come lasciare un commento sul blog. Tra queste persone, c'è Bastianella. Ve lo presento con questa foto. Un istantanea della sua vita da sportivo. Ciao Bastianella. 

Allenamento quotidiano: scatti dal cellulare. La Madone non è nata per essere usata da chi riesce solo a chiacchierare di bici !!!! E' una macchina da guerra che ha vinto 9 Tour.

L'ologramma del Lupo ( commento del mio amico Lelebici)



  

domenica 22 aprile 2012

E la chiamano civiltà.

La vita vale meno del default !!!!!
E' questo il pensiero aberrante dei liberisti che governano l'Italia e la Comunità Europea. Apprenderlo anche dopo i numerosi suicidi di questi ultimi mesi, fa montare la rabbia. Io penso che ogni persona dotata di buon senso e di una cultura di base, possa capire, che coloro che sono preposti alla guida della comunità europea hanno intrapreso una strada senza via d'uscita, che ci porterà non solo ai suicidi di molti di noi, ma anche al dissesto dei patrimoni personali accumulati con sacrifici e lavoro. La loro linea guida economica ha fallito. Se fossimo nel 1788, all'epoca della prima rivoluzione francese, fatta dal popolo affamato, e noi andiamo verso quella condizione, avremo avuto un altra presa della Bastiglia. Oggi visto che in Italia, repubblica fondata sul calcio e sulla corruzione, si pensa a tirare avanti, dobbiamo solo attendere che in Francia le elezioni non le vinca, l'amico della cancelliera tedesca, anche lei causa del disastro economico in atto, ma il suo rivale principale, in quanto quest'ultimo ha promesso di rivedere la politica economica della comunità europea. Per questo la cancelliera tedesca si è affrettata a fare campagna elettorale per l'attuale presidente, cosa peraltro senza precedenti: un capo di uno stato estero che fa la campagna elettorale ad un candidato di un altra nazione non si era mai visto fino ad oggi ! Solo i tedeschi potevano pensarla, nella loro usuale logica di dominio.
Qualcuno ha detto che bisogna fare sacrifici (noi) per non diventare come la Grecia. Peccato che qui in Italia ci sono più disoccupati che nella Grecia. Qualcuno ha detto che bisogna rilanciare i consumi, ma aumenta l'i.v.a. . Qualcuno ha detto che la logica del posto di lavoro fisso (quello degli altri) è superata. Potrei continuare ancora. Ma tanto lo sapete quello che è stato detto e chi lo ha detto. Ma vi siete chiesti se c'è qualche cosa che non va sotto questo cielo ?  
Signori siamo arrivati al fallimento. Che l'euro abbandoni il liberismo e recuperi lo stato sociale. Un disastro che ricorda quello causato dalla prima e dalla seconda guerra mondiale, dal punto di vista economico, nonostante i proclami di ripresa fatti ad arte dai governanti italiani. Rieccoci dunque nel disastro e ancora una volta c'entrano anche le scelte della Germania, come allora; la quale continua ad arricchirsi, riuscendo persino ad esportare in tutta europa ( pensate alle loro auto, costose e inquinanti). In verità non è la sola ad avere tratto dei vantaggi da questo crollo economico dei paesi della CE. La responsabilità ce l'hanno anche i potenti banchieri e i finanzieri mondiali. Ve ne siete accorti oppure pensate che sia un film ?
Occhio che questi ci faranno vendere anche le bici, se non le tassano prima !!!!!!

sabato 21 aprile 2012

Ritorno al cielo

Era un uomo solo che pedalava senza pace. Veniva dal cielo. Aveva una grande fretta di farvi ritorno, senza più voltarsi dai giorni andati e dalle illusioni. Come ogni mattina, pedalava, pensando ai giorni passati e al futuro che sentiva allontanare, sempre di più. Quante volte gli era capitato di andare in fuga verso il traguardo, allungando forte il ritmo della pedalata, senza gregari con i quali accodarsi per risparmiare fatica. Tagliava il vento con veemènza, sentendolo frusciare sulle spalle, fino a diventare come un alito fresco, che lo accarezzava, come un padre sa fare con un figlio. Il tempo inclemente, cambiava i giorni, le emozioni, come le persone. Correva e capiva che quella sarebbe stata la sua ultima fuga. Aumentava il passo, allungava la distanza, voleva raggiungere presto l'orizzonte, mentre il sole stava nascendo. Era ancora nella nebbia di una giornata troppo lunga per le forze rimaste; per la sua mente che lottava contro i fantasmi di un passato che non gli apparteneva più. La morsa della fatica gli attanagliava le gambe, premeva forte sul petto. Correva sempre di più. Era in fuga. Ma dalla realtà non si fuggiva. E lui no, non ne aveva più voglia; gli mancava la forza degli anni passati a correre; ad alzarsi sui pedali, per rilanciare sempre di più; ad attaccare la salita senza smettere mai di misurarsi con se stesso, fino a raggiungere la vetta. Questa volta non avrebbe visto nascere il sole."C'è sempre un tempo per ogni cosa". Ora aveva compreso. Il suo tempo gli ricordava che nulla era come prima; tutto era cambiato e bisognava accettarlo per non sentirsi più lacerare il cuore e ardere l'anima.
Era giunto il momento di rallentare e guardare altrove. La sua strada volgeva al termine mentre il cielo lo attendeva, prima del sole nuovo. Pensò: "Rallenta la pedalata, vecchio campione. Lascia che il gruppo segua la corsa. La tua fuga è finita. E' tempo di ritornare al cielo." .
Prese allora la strada laterale. Dietro di sè la nebbia si richiudeva. Passò tra file di cipressi. Un raggio di sole attraversò i rami. La strada prendeva a salire. Sorrideva ricordando le vette delle sue amate Alpi. Questa volta non serviva più spingere. Non si alzò sui pedali, ma si lasciò andare al silenzio che lo pervase e abbandonò le gambe al loro vecchio lavoro: raggiungere la vetta ed inseguire le emozioni. Tutto era alle sue spalle. Questa volta stava per ritornare al cielo. Non gli rimaneva molto da attendere. Prese a salire con un ritmo sicuro, la strada scorreva silente sotto i suoi pedali. Le fila dei cipressi, lunghe ed ordinate, si paravano ad onore del vecchio campione. L'azzurro del cielo gli sembrava più vicino. Il vecchio campione diventava un punto sempre più lontano. Il cielo lo stava accogliendo per non lasciarlo più. Addio vecchio campione. 

giovedì 19 aprile 2012

L'Ultima curva, dell'ultimo passo.



Pedalo sulla strada di montagna. E salgo dove il silenzio è più denso. Più vicino a Dio. La forza rigenera ogni parte del corpo. L'azzurro colora il cielo e la mente ricorda il sorriso di un bambino che pedala e cade con la forza dell'uomo che verrà. Sulla pelle il sudore ravvivato dalla carezza del vento. Ti sento dentro e ti cerco dietro la curva. Accelero con il cuore in gola. Il mio pensiero ti segue. Pedalo con la forza del tuo ricordo. Sento il bisogno di rivederti, di ricordare i tuoi occhi; le mani che accarezzavano il cuore; la pelle colorata dalla luna. L'aria diventa dura e il respiro si fa forte. Pedalo verso le nuvole e sembra tutto irreale. Lo sforzo si fa dolore. Ti sento ancora più forte. Il desiderio ottenebra la mente e sento le tue labbra sussurrare parole infinite. Non c'è più tempo che saprà donarmi ancora il tuo amore. La salita non perdona come la malinconia di un ricordo. Attendo che arrivi, l'ultima curva. Spingo  forte sui pedali, nell'illusione di ritrovarti sul passo. Lì mi attende il destino. Non c'è più tempo di pensare.  Il volo dell'aquila segna il limite della terra. Il cielo e poco più in là. Sentirsi libero dall'amore, errante senza più cuore. Lei non ci sarà. Continuo a pedalare. Ora l'azzurro è diffuso e innalza la roccia più candida. Non sento più dolore, ma solo pace. Una luce immensa e il profumo delle montagne. Il candore si irradia negli occhi. Ti ritrovo alfine, ma sei vento. Ti sento, ma sei silente. Ti accarezzo, ma non ti tocco. Ci sarà ancora un'ultima curva dell'ultimo passo, dove ritroverò il ricordo.


Claudio Cobiani

Il paese di montagna

"La vita è come un paese, un piccolo paese di montagna, caduto nell'oblio. Vecchie case, abbandonate, con le porte aperte, dove è rimasto solo il vento a rincorrere il silenzio. Strade strette, foglie dimenticate dal tempo, non hanno più colore non hanno più memoria. Cammino nei vicoli dove non odo passi, ma solo l'incedere dei giorni, tutto è lontano, è andato. Sassi venuti giù dalla montagna, testimoni silenti di quello che fu, prima che l'urlo levatosi dalle cime alte,  implorasse pace per la vita. Quando il cielo era azzurro e l'aquila vegliava dall'alto. Quando non c'era la malinconia ad accogliere il visitatore, ma le grida felici dei bambini che si rincorrevano nelle viuzze, prima che le madri li chiamassero per la cena. Ora solo la desolazione e il vuoto. Eppur si odono le note di un pianoforte, giunte fino a qui, per allentare la tristezza, per ricordare l'attimo fuggente. Ovunque è memoria. E pensare che il cielo c'è ancora, come la notte ed il giorno. Ma tutto è cambiato, tutto sembra averlo dimenticato questo piccolo paese di montagna. Come quello che viveva tra le sue mure, quello che non appare più, anche sé è stato qui. Ma è solo la vita, questa vita che fa così paura, che trasforma le cose e le persone. Dove tutto non è per sempre. In fondo si diventa come questo paese, in un giorno che non conosciamo. E allora senza illusioni, senza tristezza, non mi rimane che sedermi su un gradino spezzato, altare di una casa vuota e ricordare quello che è stato, prima che si compia l'ultimo volo, prima che la vita mi lasci per sempre. Qui il silenzio è verità e lo senti entrarti dentro e chiedere conto dei tuoi giorni. Al silenzio non puoi nascondere nulla. Intanto il vento urla tra le fessure delle case e porta via i sospiri. Verrà il momento di fermarsi, anche per me.  L'anima mia rimarrà qui, in questa valle, tra queste cime maestose, dove si è più vicini a Dio. E in una notte di plenilunio, l'ululato del lupo, richiamerà il mio spirito. Tributo all'ultima salita. O forse è già arrivato. Un alito di vento mi soffia tra i capelli, una carezza del cielo. Non ho voglia di andare via. Mondo l'anima dal peccato. Con il crocefisso nella mano, prego per un giorno nuovo e per la notte annunciata dalle stelle. Ritornerò qui per fermarmi per sempre ? "


mercoledì 18 aprile 2012

Prima che sia troppo tardi


Quando non odi più le parole del vento;
quando la voce del mare non parla più al cuore;
quando non senti la carezza della notte e la luna non illumina i sogni;
quando non segui più il pensiero nel cielo azzurro;
quando il tramonto non colora la speranza;
quando il fuoco non accende più l'anima e intona la passione;
quando il silenzio non eleva lo spirito,
allora è giunto il momento di fermarsi prima di perdersi per sempre.
Corri lontano, fino ad arrivare sulla montagna più alta, dove tutto è distante da quello che non sei, ad un passo dal cielo, così vicino a Dio da sentirlo respirare.
Chiudi gli occhi e ascolta le voci lontane; sentirai l'odore di terre sconosciute che il vento ti porterà; attendi il richiamo del lupo e il volo dell'aquila e sarai per sempre libero.

( maggio 2011)

Claudio Cobiani











martedì 17 aprile 2012

Per vincere la Vita.


Io penso che quando un uomo combatte la sfida impari contro il cancro, una volta sopravvissuto, diventa un survivor, un invincibile e niente e nessuno può fermarlo. La storia personale di Lance Armstrong è un esempio dedicato agli uomini, alle donne e ai bambini affetti da questa terribile e maledetta malattia. Forza ragazzi, anche voi potete farcela a guarire e a vincere il premio più grande, la vita.
Dedico ai malati questo video e queste parole di Lance Armstrong: " He have to fight" ( devo combattere)..."never give up" ( non mollare mai).

domenica 8 aprile 2012

Complimenti a Tom Boonen

Vincitore di 4 vittorie prestigiose del Tour World 2012 alle classiche di E3 Prijs Vlaandren - Harelbeke, Gent -Wevelgem, Fiandre e parigi-Roubaix !!!!!




venerdì 6 aprile 2012

Manifestazione Salvaciclisti 28 aprile 2012.


Partecipiamo TUTTI..affinchè gli automobilisti, i motociclisti e i camionisti comprendano che anche i ciclisti hanno diritto di vivere; affinchè anche la società italiana comprenda che esiste una emergenza nazionale perchè ogni giorno muore un ciclista; affinchè la società italiana comprenda che la bicicletta fa bene alla salute, all'ambiente e all'economia delle famiglie; affinchè la società italiana sappia che l'Italia è una paese sottosviluppato culturalmente e socialmente e lo è anche perchè non concede spazio ai ciclisti sulle strade urbane ed extraurbane, come accade nei paesi più avanzati del mondo. 


http://www.salvaciclisti.it/