Come leggere ( e valutare) le geometrie del telaio per capire la prestazione della bici e come si interfaccerà con il ciclista/pedalatore/corridore rispetto alle loro caratteristiche antropometriche e atletiche. Questo sulla carta. Poi occorre valutare la qualità e le modalità di lavorazione dei moduli carbonio rispetto alle parti del telaio, oltre alla qualità manuale e il metodo di produzione tecnologica del prodotto industriale/creazione artigianale. Fondamentale è anche la prestazione delle ruote montate sulla bici. Ruote top di gamma di alta qualità, migliorano la prestazione di qualunque telaio/bici; di converso, ruote di media gamma e/o di bassa qualità peggiorano la prestazione di qualunque telaio/bici. E in questo parametro è fondamentale anche la tipologia (tubolare, tubeless e copertoncino), il modello, i materiali e il disegno del battistrada degli pneumatici, finanche la pressione di utilizzo e lo stato di usura.
Telaio più grande meno rigido rispetto al telaio più piccolo. Generalmente il telaio più piccolo non lascia molto spazio per le ruote da 700C e per evitare contatto punta scarpe/pneumatico sarebbe meglio montare ruote più piccole 650 b, per avere una distribuzione più bilanciata del peso e renderla più maneggevole. Ma la ruota 650b più agile, è meno scorrevole, rispetto alla ruota da 700C e generalmente, la si utilizza con la MTB e Gravel Bike in assetto estremo per percorsi impervi. Inoltre il telaio più grande avrà anche un angolo sterzo meno inclinato e quindi sarà meno agile ( reattiva) rispetto al telaio più piccolo, come spiegherò nel proseguo.
Parametri di riferimento per "leggere" telaio/forcella = bici da corsa, bici Gravel.
1) Reach distanza orizzontale tra asse MC ( scatola del movimento centrale) e asse del tubo sterzo. Reach con misura maggiore posizione più distesa ( più a pancia a terra) con le mani sui comandi in presa alta/bassa – si compensano con attacchi manubrio più corti ( Gravel) – interasse più lungo bici più stabile
Stack distanza verticale tra asse MC e asse del tubo sterzo. Stack con misura maggiore posizione più eretta ( più seduta) con le mani sui comandi in presa alta/bassa.
La correlazione tra stack e reach è fondamentale ( anche tenuto conto della lunghezza del tubo orizzontale). Il risultato è di importanza rilevante. Come lo si misura ?
Si prende il valore dello stack e del reach e lo si divide . Il risultato lo si compara a 1.5 Generalmente un valore più alto di 1.5 denota una prestazione più rilassata; di contro, un valore più basso di 1.5 denota una prestazione più aggressiva.
2) Importante la correlazione tra altezza del tubo sterzo e reach . Generalmente con tubo sterzo più corto posizione più bassa - spianata ( ideale per bici da corsa), con tubo sterzo più lungo/alto posizione più eretta e seduta.
3) La lunghezza del tubo orizzontale rispetto al passato quando c'erano telai senza slooping ha perso importanza con l'avvento dei telai slooping, nel senso che il tubo orizzontale oramai non è mai tale quindi quasi sempre è inclinato; meglio considerare reach/stack. Comunque tubo orizzontale più lungo posizione più distesa, più corto posizione più rannicchiata, con le ginocchia che toccano i gomiti. Lo stesso parametro, cioè quello della lunghezza della bici, è valutato meglio con la misura del reach ; il reach più lungo significa posizione più bassa, distesa, aggressiva.
Se l'interasse misura una distanza inferiore a 1020 mm la bici sarà molto reattiva, maneggevole nel cambio di direzione, reattiva e più agile. Con un valore tra 1020 mm e 1040 mm la bici sarà invece più stabile alle alte velocità e in discesa, ideale per terreni tecnici ( OFF ROAD - accidentati) e bike packing.
4) La lunghezza del tubo sella misura la quantità del reggisella che rimane fuori ovvero il “fuori sella”. Più fuori sella, più flessione del tubo sella, più comodo. Meno fuori sella, bici più rigida sulla schiena, meno comfort.
5) La stabilità della bici si misura principalmente con angolo tubo sterzo cioè l'angolo in cui si trova al ruota anteriore rispetto al tubo sterzo. Angolo più alto, significa ruota anteriore più avanti, quindi interasse più lungo, bici più stabile alle alte velocità. La stabilità della bici si valuta anche con il parametro del BB DROP ( Off Set MC – altezza del movimento centrale) il quale misura la linea orizzontale che passa (distanza) tra la scatola del movimento centrale e i mozzi delle ruote.
BB DROP maggiore baricentro più basso = bici più reattiva, agile, meno stabile
BB DROP minore baricentro più alto = bici più stabile, meno reattiva, agile.
Rake forcella = distanza asse tubo sterzo - asse mozzo anteriore espressa in mm.
Trail forcella = distanza tra prolungamento a terra asse sterzo e asse ruota anteriore espressa in mm.
Angolo di direzione della forcella espresso in gradi. Generalmente telai piccoli hanno un angolo sterzo tra 70° e 72 ° ( più inclinato) ; telai più grandi il valore sarà invece tra i 73° e 73,5 ° ( meno inclinato).
Angolo sterzo/Rake forcella = a parità di angolo sterzo - valore rake più basso = trail maggiore = + stabilità; valore rake più alto = trail minore = minore maneggevolezza ( agile e rapida).
Trail ( avancorsa) = valore maggiore più stabile , meno agile e rapida ( maneggevole).
Generalmente rispetto al valore 70 mm, valori inferiori significa trail corto = bici più agile e rapida (reattiva) ideale per le gare; valori maggiori = aumento della stabilità alle alte velocità e in discesa adatta per lunghe distanze, terreni tecnici e bike packing.
Ruote da 650 b hanno un maggiore trail; ruote da 700 C comportano minore trail.
6) L'angolo tubo sella rispetto al piano orizzontale, misura si sta sui pedali e sul MC. Le bici da corsa devono stare più sui pedali e ciò comporta una posizione più bassa e uno stress minore sui muscoli delle cosce.
7) La misura del carro posteriore e in particolare dei foderi orizzontali è determinante per la misura dell'interasse ( lunghezza orizzontale tra gli assi delle ruote). Foderi orizzontali più lunghi significa interasse più lungo, bici più stabile; foderi orizzontali più corti, bici più reattiva e agile. Le bici disc necessitano di ruote più larghe e quindi di foderi orizzontali più lunghi rispetto alla bici con freni tradizionali ( no disc). Ecco uno dei motivi per i quali la bici con freni tradizionali è più agile e scattante.
8) Fondamentale la conformazione dei comandi posizionati sul manubrio, dalla quale dipende l'altezza e l'allungamento della posizione rispetto al fine sella (distanza asse sterzo/retro sella). Leve Shimano implicano una impugnatura e distanza più lunga rispetto a quelli della Campagnolo e Sram, quindi occorre valutare anche questo parametro nel posizionamento in sella, unitamente alla conformazione del manubrio e distanza attacco manubrio.
Due ultime note tecniche e non solo.
a) Nella scelta del telaio/forcella rientrano anche la scelta del manubrio e dell'attacco, i quali, servono per compensare le geometrie del telaio. Quindi la scelta incide la posizione in sella, in particolare, con riferimento alla distanza retro sella/centro manubrio e retro sella/presa alta-bassa sui comandi. E' essenziale sceglierli nelle forme e nelle misure con riferimento delle geometrie ( misure) del telaio/forcella. Incide anche la scelta del modello dei pedali e dell'asse del pedale. Pedali con perno ridotto sono adatti a bacini stretti per esempio - 3; oppure modelli tipo Speedplay ( oggi Wahoo) comportano una sella più bassa di 5 mm rispetto ai pedali Look.
b) Lo spazio degli pneumatici ovvero la compatibilità del telaio/forcella con la larghezza degli pneumatici ovvero quanto spazio residua dopo il montaggio è cambiata . Telai e forcelle sono diventati più larghi e lunghi, causa freni a disc. Quindi si sono allargati gli pneumatici, oramai la misura minima è la 28 mm, la massima 32 mm per le bici da corsa, mentre per le gravel 40 minima, massima 50. Tutto è più voluminoso anche se più aerodinamico. Pneumatici più larghi = maggiore comfort = maggiore resistenza al rotolamento ( e non confondetela con la maggiore scorrevolezza del tubeless gonfiato a pressione bassa che in un certo senso la compensa). Questo è necessario per i telai disc che devono ospitare freni a disco che necessitano di maggiore spazio. E su questo punto si aprono scenari di “guerra” tra le "bande degli ultrà", pro disc VS pro rim. Comunque la si valuti, è tutto una questione di freno e soprattutto di approccio esistenziale alla bici. Sul punto ho scritto molto sul blog, approfonditamente e libero dal marketing.
Saluti ciclistici.
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