lunedì 27 febbraio 2017

Gruppo Bricolage. Trova l'intruso. 🤔😄


Mi hanno inviato questa foto. Direi che L'assemblatore e' stato fenomenale nel mettere "tutti" d'accordo ! Ruote Campagnolo, leve, deragliatore e cambio Sram ETap, freni e guarnitura Shimano Ultegra 🤔. Insomma un variegato gruppo 😄. E se la scelta invece fosse tecnica ? 🤔 Vuoi vedere che l'assemblatore ha valutato migliori i freni e la guarnitura Shimano Ultegra 😉 ? Comunque potrebbe essere una moda da lanciare: componi quello che più ti piace oppure colma i "difetti" prestazionali a piacere 😄😉.  Comunque c'è poco da meravigliarsi o da storcere  le labbra. In molti sostituiscono guarnitura e freni di serie dei gruppi, per non parlare delle ruote di diversa marca da quelle prodotte dal marchio del gruppo 😉. Per "dovere di cronaca ciclistica", segnalo l'action cam Sony, la luce posteriore e i pedali MTB. Saluti ciclistici. 

Se queste sono persone !

Umberto Veronesi diceva : “Una bella pedalata, in bicicletta, è un vero toccasana… Aiuta chi ha problemi di cuore, abbassa la pressione e favorisce la perdita dei chili in eccesso.” Del resto tutto ciò è riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale.  Inoltre la bicicletta è l'unico modo economico per risolvere problemi di mobilità e di inquinamento. Ciò nonostante, un idiota ha scritto che non c'è posto per i ciclisti sulle strade. E' da tempo che scrivo su questo blog, la necessità di introdurre un divieto di sorpasso per i ciclisti ad una distanza inferiore a 1,5 metri, cosa che in altri paesi europei è già legge. Sembra che tale obbligo  diventerà disegno di legge, e forse sarà approvato dal Parlamento italiano. Spero che non si tratti della solità operazione di facciata, per dare visibilità alla politica, anche perché sulla strade si continua a morire, per colpa di idioti e vigliacchi, come quello che ha imbrattato il cartello stradale della foto. Magari questo idiota avrà la pancia, sarà in sovrappeso oppure obeso, con problemi di salute, legati all'assenza di attività fisica e così ci costerà curarlo, dato che per sopravvivere verosimilmente  avrà bisogno di medicine e visite a carico del servizio sanitario nazionale. Mi piacerebbe che sul cartello dell'ospedale ci fosse scritto che non c'è posto per lui. Comunque sicuramente questo idiota ha problemi psichiatrici di natura ossessiva compulsiva, in pratica è affetto da turbe psichiche che lo rendono pericoloso al volante. Una persona normale e civile non scrive una cosa del genere. E' appena il caso di precisare che il maniaco imbrattando il cartello stradale mi ha provocato e non poco. Invito pertanto le persone che lo conoscono a segnalarlo alle Autorità competenti, per verificare la sua idoneità alla guida. C'è poco da stare tranquilli con un idiota del genere. O forse più semplicemente, e' un anonimo vigliacco, con una profonda frustrazione a causa del tradimento consumato dal partner con un/una ciclista. Purtroppo di mascalzoni al volante, noi ciclisti ne incontriamo spesso; c'è chi ci taglia la strada, chi ci insulta, c'è chi ci apre lo sportello dell'auto mentre passiamo, c'è chi ci sbatte fuori dalla carreggiata divertendosi a spostarci con la scia del camion, c'è chi manda fuori strada, c'è chi ci sfiora o colpisce con lo specchietto, c'è chi taglia le curve in discesa, c'è chi ci suona pur avendo la strada libera davanti, c'è chi ci impedisce di passare al semaforo, c'è chi ci suona inveisce e scappa, c'è chi non ci vede perché parla al telefonino o chatta con lo smartphone, c'è chi ci umilia e ci vuole fare del male divertendosi a scaricarci addosso i fumi neri dello scarico delle loro auto e camion, insomma il campionario di stupidità al volante, è vario. A loro va tutto il mio disprezzo con l'augurio che un giorno si ammalino e il medico gli prescriva attività fisica per curare malattie legate al cuore, diabete, pressione alta, eccetera. In effetti è vero, non c'è posto per tutti sulle strade; non ce ne è sicuramente  per gli idioti e vigliacchi con manie omicide, come lui. Se queste sono persone, io sono Napoleone. Saluti ciclistici.   


domenica 26 febbraio 2017

La nuova Cervelo R5 (2018) testata sul percorso del Mondiale 1999 e sulle Torricelle.

Eccola ! In diretta dalla corsa a tappe Abu Dhabi Tour. E' usata dai corridori del Team Dimension Data. Chissà se dietro la livrea da "serpente" si nasconde il segreto del telaio🤔. Telaio con slooping pronunciato. Freni non integrati. Forcella con lieve angolo. Passaggio interno dei fili. Foderi irrobustiti. Carro posteriore asimmetrico. Tubo obliquo e tubo orizzontale over size e con forma aerodinamica. Tubo sterzo alto. Reggisella con collarino direi nuovo. A lume di naso, il peso non dovrebbe essere super leggero, secondo la nuova tendenza del mercato, salvo che come appunto dicevo, il carbonio utilizzato sarà ultra VHM o avrà una nuova composizione. In questo ultimo caso bisognerà vedere se il prezzo subirà un aumento. Rispetto al precedente modello c'è stato un sostanziale cambiamento, almeno valutando le forme dei tubi. Comunque rimane il classico telaio da salita. Stay tuned. Saluti ciclistici 

AGGIORNAMENTO POST ( 12/04/2017). 
E' passato un po' di tempo da quando è stata avvistata nel mondo delle corse. Eppure la Cervelo fa finta che non esista e non ne parla sul suo sito !! Il marketing è diventato una "giostra colorata". Da allora sappiamo solo quello che vediamo nelle foto. Evidentemente la Cervelo sta innovando il marketing con la formula " Non devi sapere quello che vedi, così lo desideri di più" !!!!😉😀



AGGIORNAMENTO.
Ecco il mio test su strada della nuova Cervelo R5   CLICCA QUI   . 


















sabato 25 febbraio 2017

Il ciclismo ha bisogno del riallineamento ed allungamento dei muscoli.

Il ciclismo fa bene, ma ad un patto: occorre mantenere l'equilibrio dell'apparato muscolo scheletrico. In buona sostanza il ciclismo ha bisogno del riallineamento ed allungamento dei muscoli. Occorre decontrarre i muscoli che con lo sforzo della pedalata si contraggono. Pedalare accorcia i muscoli, nel senso che li contrae, e con il tempo se non vengono riallungati possono insorgere problemi muscolo scheletrici. In pratica il muscolo contratto può creare distonie. Allora bisogna fare tanto stretching. E ciò vale per tutti, nessuno escluso. Occorre impararlo a fare e perderci tempo a praticarlo nei tempi e nelle modalità corrette. Anch'io faccio stretching e "resetto" con  un esercizio specifico ideato dalla fisioterapista Mezieres, che riequilibra ed allunga tutti i muscoli posteriori, quelli responsabili prevalentemente delle distonie. Sul punto allego la foto scattata mentre eseguo l'esercizio. E' un esercizio molto impegnativo che bisogna imparare a fare con un fisioterapista e occorre eseguire molto attentamente e correttamente, altrimenti ci si fa male. Al termine dell'esercizio formicolii, fame e freddo. E' il prezzo da pagare. A seguire rilassamento a pancia sotto. Così mi hanno insegnato. E in bicicletta si vede chi pedala in "sofferenza" posturale. Soprattutto le persone non più giovani ( da 40 anni in su) e quelli con patologie più o meno conosciute. Quindi vi consiglio di rivolgervi ad uno specialista per farvi controllare e di imparare a fare correttamente gli esercizi di stretching partecipando ad un corso di ginnastica.  Consiglio la lettura di questa pagina del blog CLICCA QUI. Saluti ciclistici. 
Aggiungi didascalia

giovedì 23 febbraio 2017

La Colnago C60 di Valerio Conti.

Un altra esclusiva del blog più letto dai ciclisti, la Colnago C60 di Valerio Conti, usata dal corridore romano nella scorsa stagione agonistica. Taglia 48S. E' in vendita presso il rivenditore autorizzato Colnago, Falasca Cicli. In collaborazione con All Bike Store. Saluti ciclistici. 












mercoledì 22 febbraio 2017

1 milione di visite !!!

Il blog più letto dai ciclisti ha ricevuto più di 1 milione di visite!! Un risultato eccezionale che voglio condividere con tutti voi. Un milione di volte grazie. Saluti ciclistici.

Barrette energetiche e sali minerali in polvere ! 🤔

Barrette, sali minerali in polvere ! Ma fatemi il piacere ! La natura fa molto di più e ci aggiunge il sapore. Aprite le menti e acculturatevi. Il marketing e' come il gatto e la volpe, sempre in cerca di affari! Vi serve un esempio: la migliore barretta è la banana e i fichi secchi. I sali minerali : c'è tutto nell'acqua della borraccia. E per il recupero da assumere entro 1 ora dal rientro ? C'è tutto nella foto, in più metteteci del riso e del parmigiano reggiano o del grana padano, come recovery food 🔝 ! Se poi non vi basta, allora sarà un medico a dirvelo dopo le analisi del sangue,  ma in quel caso, vorrà dire, che sarete ammalati. Saluti ciclistici 

sabato 18 febbraio 2017

Essere e non apparire. Luciano Berruti.

Il ciclista e’ materia emozionale. Quando vedo persone come Luciano Berruti, un ciclista Eroico, mi sento orgoglioso di appartenere al genere umano; e mi capita di esserlo, ogni volta che incontro un ciclista anziano, rispettosamente, chiamato Vécio, nella forma dialettale del Nord Italia. Penso che in questa foto, ci sia il ciclista; uno stile di vita ciclistica, una scelta di vita personale, quella di essere e non apparire. L'età non è un ostacolo all'essere, per questo, stimo e rispetto i ciclisti, che come lui, non mollano mai. Le gambe scolpite dalla fatica naturale, a base di "pane ed acqua", sono un trionfo dell'onestà e della passione. Chi invece non va a "pane ed acqua", ciclisticamente parlando, dura poco e fa la fine del "botto a muro",  cioè fa molto "rumore" e sparisce male e presto di scena. Se fosse una statua del Michelangelo, Luciano Berruti potrebbe chiamarsi “Un ciclista senza età, Il ciclista non ha età”.  Berruti non possiede la bicicletta aero, il cambio elettronico, il computer, il misuratore di potenza, lui "è solo un ciclista", uno di quelli di una generazione,  inossidabile ed autentica . Essere un uomo libero, significa anche essere ciclista, oltre alle convenzioni, alla moda, all'apparire, essere fuori dalla massa, sostanza e non omologazione. Quanti ciclisti raggiunta la sua età rimarranno a ruota del vecchio leone ?! I ciclisti con le 🎾🎾, quelli veri, non artefatti, alla moda,  si vedono al traguardo della vita. Ho incontrato tanti pedalatori, pochi ciclisti. Pedalatori, come quelli che mollano, saturi delle tabelle e delle medie, quelli che per trovare motivazioni devono acquistare la bici nuova vista alle corse trasmesse alla TV. Si pedala per il piacere della fatica, del gesto atletico; ma per capirlo, bisogna imparare a farlo da ragazzi, altrimenti lo si potrà solo immaginare ! Il ciclista ama la bicicletta, ma solo come proiezione del proprio essere. Lui non assomiglia a nessuno, perché non appare, lui è. 
Questa foto vorrei dedicarla a tutti i ciclisti saccenti che ostentano una gioventù effimera; tra qualche anno saranno spazzati via dalla fatica e schiacciati dal peso degli allenamenti, confezionati dai preparatori, magari per vincere un prosciutto e "divorati" dalla noia, nessuno li ricorderà; non sanno emozionarsi, non sanno divertirsi. Il ciclismo è uno sport per gente semplice, come il gesto della pedalata, rivoluzionario, istintivo, intelligente e faticosamente forte. Chiunque voglia sofisticarlo, lo renderà marketing. 
Essere e non apparire nella vita, come essere e non apparire ciclista. Essere sempre. Essere ciclista. Siate ciclisti e non pedalatori. Saluti ciclistici

AGGIORNAMENTO. Luciano Berruti, un icona del ciclismo eroico, rivissuto nei giorni nostri, un autentico appassionato, un cultore della bicicletta, un CICLISTA, è morto all'età di 73 anni. E' stato ritrovato morto, lungo la strada, accanto alla sua bicicletta. Probabilmente è stato colpito da un malore improvviso. Mi piace pensare che Luciano sia andato via mentre faceva quello che più gli piaceva nella vita, pedalare ed emozionarsi. Mi piace anche pensare che Luciano mentre pedalava, abbia deciso di svoltare e prendere la strada verso il cielo, seguendo il frusciare dei tubolari. In fondo i ciclisti non smettono mai di pedalare, nemmeno nei ricordi. Ciao Luciano. 

CREDIT PHOTO PAOLO MARTELLI

giovedì 16 febbraio 2017

Grazie ragazzi 😘😘

In questi anni di avventure alpine mi hanno fatto compagnia anche due straordinari fotografi in erba, i miei figli. A loro sono grato per la compagnia prestata durante le ascese alpine (ancora più dure se fatte da solo). Quando solo il rumore della catena c'era a farmi compagnia, eccoli apparire all'improvviso, nei tornanti, tra le rocce, a gridarmi "Dai Lupo Solitario la salita non fa male", ad ascoltare in silenzio il mio respiro che  lottava contro la fatica e  l'ossigeno rarefatto dell'alta quota, quasi che con i loro sguardi volessero aiutare il battito del mio cuore; mi incoraggiavano gridando dal finestrino dell'ammiraglia, mi passavano al volo la borraccia piena di acqua fresca e soprattutto erano felici di vedermi spuntare dai tornanti e di vedermi arrivare su in cima. In questi lunghi viaggi, ho cercato di insegnargli a non mollare, il coraggio, il sacrificio, la forza mentale, a tenere duro anche quando sembra finita. Ai miei figli dedico questo piccolo book fotografico, un piccolo compendio tra le centinaia di foto che mi hanno regalato, questi straordinari ragazzi. Un abbraccio cuccioli. Grazie per esserci stati. Ne approfitto per ricordare questo post CLICCA QUI . 
A farmi compagnia ci sono state anche le incredibili marmotte, animali che vivono in alta quota. E tutte le volte, prima di vederli, li sentivo. Le marmotte si preannunciano con brevi e forti fischi. Le sentivo echeggiare nelle immense vallate alpine, ed ogni volta, erano lì ad incoraggiarmi e a dirmi che era salito fino a quota 2000 metri. Già perché le marmotte fischiano ai ciclisti coraggiosi che pedalano verso il cielo . La cosa straordinaria è che le marmotte si intrattenevano, seppure a debita distanza, con i miei figli, mentre attendevano il mio passaggio. Momenti unici. Saluti ciclistici. 








Amarcord Cycling

Una foto di "qualche" anno fa.....


domenica 12 febbraio 2017

Laigueglia 2017.

Qui la vedete prima della Rai. Questa edizione è stata vinta da Fabio Felline, in solitaria. La Rai la trasmetterà in differita come è consuetudine, quando tutti conosceranno già il vincitore. Fatemi diventare direttore di Rai Ciclismo o Mediaset Sport e vi faccio vedere in chiaro, la diretta del Laigueglia, la corsa di apertura della stagione (quelle del deserto non fanno testo). Saluti ciclistici.



venerdì 10 febbraio 2017

Perché scegliere Shimano Dura Ace R9100.

Ci sono ciclisti che acquistano in nome del marchio, altri per imitazione degli altri, altri ancora per emulazione dei prof, e persino per fede ultrà; ci sono altri che invece scelgono in base ai consigli degli esperti oppure dopo che hanno conosciuto il prodotto. Ai primi è inutile che spieghi le cose, tanto parlano a prescindere. Personalmente scelgo e  consiglio sulla base dell'esperienza diretta. Per me non esistono fedi calcistiche . Quando si parla di tecnologia si deve valutare soprattutto, la resa su strada, e per l'effetto l'innovazione e la qualità. In questi anni ho spaziato tra un gruppo e l'altro. E ciò mi consente di valutare compiutamente. Shimano con questo nuovo gruppo rilancia la sfida spostando il livello tecnologico più avanti. Un esempio. La gabbia del cambio consente di utilizzare pignoni fino  a 35, praticamente è un cambio perfetto per gli scalatori. Montando una compact (50/34) si arriva  su qualunque cima asfaltata. Il nuovo pacco pignoni 11/30, con pignoni in alluminio, 5 in titanio e due spider in carbonio, è ottimo per ogni situazione e consente uno sviluppo metrico ideale per le Alpi. L'11 fa mantenere rotonda la pedalata lunghe le discese veloci e il 30 è l'over drive per la salita più ripida. E prima del 30 si possono utilizzare il 21, 24 e il 27 ! Agilità è la chiave di lettura della pedalata su ogni salita. Se non si pedala agili le gambe si stancano prima e aumenta il rischio  crampi. E si sa. Sulle Alpi, con i crampi, bisogna chiamare l'elicottero per ritornare alla base 😉😬.
Pubblico questo post che compendia i miei test sullo Shimano Dura Ace R9100, per coloro che vogliono informarsi compiutamente. A quanti mi chiedono consigli sull'acquisto rispondo in modo semplice e preciso. Leggete il mio test SU STRADA CLICCA QUI, e i seguenti post CLICCA QUI , CLICCA QUI. A chiosa di questo post pubblico questo video che spiega la differenza di funzionamento tra il nuovo deragliatore DURA ACE R9100 e quello dell'Ultegra 6800, la cui struttura e funzionamento è uguale a quello del Dura Ace 9000 e al deragliatore Campagnolo Super Record Evolution ispirato e successivo ai modelli Dura Ace/Ultegra. Quando una cosa è chiara è inutile spiegarla. 😉 Va precisato che il mio test Dura Ace R9100 sarà aggiornato e quindi continuera' per testare l'affidabilità dei materiali ( dei pignoni in particolare) e la tenuta della prestazione complessiva. 
Saluti ciclistici.




Una nota di approfondimento anche per il Dura Ace R9100 Di2.
Non serve più l'utensile per il montaggio del supporto del deragliatore
Come alla Campagnolo, la Shimano ha sviluppato un grasso specifico per cuscinetti, mozzi e movimenti centrali

E ora guardate questi due deragliatori. A sinistra il Campagnolo Super Record. A destra lo Shimano Dura Ace 9000. Il primo è successivo al secondo. Sono praticamente uguali, materiali a parte. Ebbene sono rimasto deluso da questa scelta da parte della Campagnolo. Il suo deragliatore manca di originalità. E' arrivato il momento per la Campagnolo di accelerare sui brevetti. La Shimano viaggia a 300 all'ora. Consiglio alla Campagnolo, di risparmiare soldi sulle sponsorizzazioni delle Gran Fondo, inutili al marketing. Saluti ciclistici. 
 


Anteprima: Zipp 454 NSW


Un altro scoop del blog. E' la ruota per copertoncino di prestigio della Zipp. Il cerchio ha una forma ondulata. Il motivo delle "onde" ? Secondo i tecnici della Zipp, servirebbero a garantire la massima rigidità ed eliminare la sensibilità laterale al vento. Al momento questa coppia di ruote è introvabile. Ne approfitto per presentarla ai lettori del blog. La ruota con il cerchio in carbonio per copertoncino, la sconsiglio perché si potrebbe scheggiare sull'asfalto il bordo del cerchio in caso di foratura. In tal caso il cerchio sarebbe irreparabile. In genere la ruota in carbonio per copertoncino viene acquistata da coloro che non sanno sostituire il tubolare, nonostante il rischio derivante dall'afflosciamento improvviso in caso di foratura. In collaborazione con il rivenditore autorizzato Falasca Cicli e AllBike. Un ringraziamento a Silvio Satini. Saluti ciclistici.