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peso comprensivo di tappo protettivo |
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peso comprensivo di tappo protettivo e di ghiera |
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Le Borse in dotazione |
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Peso del tappo protettivo |
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peso della ghiera dt Swiss Campagnolo, non fornita in dotazione |
Quando le ho tirate fuori dagli imballaggi sono rimasto di stucco per la loro bellezza! Le Bontrager Aeolus 3 sono curate nei minimi particolari: esse presentano un cerchio in monoscocca dal profilo medio di 35 mm e dalla sezione di 27 mm, completamente in carbonio unidirezionale, le cui fibre sono realizzate negli stabilimenti della Trek, nel Wisconsin (USA) e compattate con l'esclusiva tecnologia OCLV, la stessa che viene usata per la costruzione dei telai Trek Madone. Il cerchio delle Aeolus D3 è costruito negli USA nello stabilimento di Waterloo della Trek ( mentre il cerchio della versione per copertoncino è costruito sempre in USA ma dalla Zipp nello stabilimento dell'Indiana.). Il mozzo invece è realizzato dalla DT Swiss in Svizzera.
Il cerchio presenta 18 raggi anteriori e 24 posteriori in alluminio, prodotti anch'essi dalla DT Swiss e sono del tipo Aerolite con ancoraggio Alpina, quindi con il minor impatto laterale al vento. I raggi sono dotati da nipples esterni per consentire una manutenzione rapida e quindi senza dovere rimuovere il tubolare. Il peso è leggero: 1181 grammi al netto dei tappi di protezione ( peso totale 10 grammi) e ghiera Dt Swiss per Campagnolo ( peso totale 14 grammi). Dunque ci troviamo davanti ad una ruota versatile, tanto leggera da potere affrontare la salita e tanto aerodinamica da filare a tutta in pianura. Le ruote vengono fornite con una coppia di sganci rapidi in acciaio Bontrager, quattro tacchetti per i freni in sughero Bontrager dal costo di 80 €, da due borse imbottite con tasca interna e doppio manico personalizzate Bontrager, applicazione protettiva di plastica per la ruota posteriore, libretto di istruzioni in italiano, due prolunghe per le valvole dei tubolari. Garanzia di due anni. Non ci sono restrizioni di peso del ciclista in modo che tutti possano utilizzarle. E questo conferma la particolare resistenza della ruota.
La Bontrager è un marchio satellite di proprietà della Trek, il secondo più grande produttore al mondo di bici. La Bontrager ha realizzato queste ruote con l'obiettivo di ripensare il profilo aero della ruota.
La tecnologia D3 applicata su tutta la gamma delle ruote in carbonio Bontrager ha le seguenti caratteristiche:
- Doppio disegno direzionale.
- Il D3 profilo riduce la resistenza sia sul bordo del tubolare e che del cerchio. Questo non solo rende più veloce, ti dà più controllo in un vento laterale.
- La forma è più importante dell'altezza del cerchio.
- D3 forma del cerchio è così aerodinamica che anche il cerchio più basso di altezza che utilizza la tecnologia brevettata dalla Bontrager è in grado di competere con le ruote più alte di altre marche.
- Meno profonde è meglio.
- Perchè si riduce il peso, diminuiscono i watt necessari per salire ( 10 grammi di risparmio di resistenza al vento si traducono in 0,75 watt di risparmio energetico in un ciclista che viaggia a 40 kph a 25 mph), aumenta l'accelerazione in uscita dalla curva e migliora la gestione nelle giornate di vento.
- OCLV Carbon:la Trek lo definisce il miglior carbonio al mondo.
- Costruito a mano in USA, è un carbonio di derivazione aerospaziale. La ruota più rigida, più forte, più leggera è migliore.
- Allacciatura in pila, rende la ruota più rigida.
- Modello innovativo di raggi nailhead diritti che allarga l'angolo di rinforzo sulle ruote posteriori per una maggiore rigidità laterale.
- Precisione affidabile nel tempo dei mozzi.
- Mozzi DT superlight 180 interni su tubolari.
Lo studio condotto dalla Bontrager nella sua galleria del vento ( in pochi sono in grado di farlo in stabilimenti di proprietà) ha consentito di comprendere che la ruota nell'impatto con il vento è composta da due sottoparti: la prima metà è quella che affronta per prima l'aria con il tubolare, mentre la seconda metà è quella che segue e affronta l'aria con il cerchio. Il tubolare quindi funge da "punta".
Per questo motivo la sezione del cerchio si presenta arrotondata. La forma del cerchio D3 è talmente aerodinamica che anche con un minore altezza del profilo può competere con quelli più alti. E ciò grazie ad un valore critico di stallo, all'azione del vento, talmente avanzato che secondo lo studio della Bontrager è quello che stalla più tardi rispetto alle sue dirette e più competitive concorrenti, quali Hed e Zipp. Dunque un profilo meno alto è meglio, non solo perchè si riduce il peso e quindi la forza necessaria per affrontare le salite,ma consente di aumentare l'accelerazione in uscita e migliorare la maneggevolezza e la guidabilità nelle giornate ventose.
Per questo motivo la sezione del cerchio si presenta arrotondata. La forma del cerchio D3 è talmente aerodinamica che anche con un minore altezza del profilo può competere con quelli più alti. E ciò grazie ad un valore critico di stallo, all'azione del vento, talmente avanzato che secondo lo studio della Bontrager è quello che stalla più tardi rispetto alle sue dirette e più competitive concorrenti, quali Hed e Zipp. Dunque un profilo meno alto è meglio, non solo perchè si riduce il peso e quindi la forza necessaria per affrontare le salite,ma consente di aumentare l'accelerazione in uscita e migliorare la maneggevolezza e la guidabilità nelle giornate ventose.
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La sezione del cerchio della Aeolus 3 ( a sinistra) confrontata con quella di cerchi dal profilo più alto e con diversa sezione |
Le ruote test sono assemblate con tubolari Tufo Hi Composite Carbon da 22 mm da 244 grammi ciascuno ( contro i 260 grammi dichiarati dalla Tufo) e testate con una Trek Madone 6.9 SSL. Informo che sul cerchio Aeolus 3 D3 non possono essere montati tubolari con una sezione inferiore a 22 mm. Le ruote Bontrager Aeolus 3, come tutta la gamma Bontrager e Trek sono disponibili presso Falasca Cicli.
Le caratteristiche minime
che deve avere una ruota performante sono: leggerezza; scorrevolezza e bassa
resistenza al rotolamento. Le caratteristiche ottimali sono:
rigidezza, stabilità, manovrabilità e confort. Le caratteristiche
massime sono: la resistenza all'usura e all'impatto.
Ma l'aerodinamicità
rappresenta un aspetto complicato e soprattutto non sempre utile al ciclista che pedala in salita e a velocità inferiori ai 40 km/h.
Una ruota da
competizione non è mai una sola cosa; ma l'insieme delle
caratteristiche minime, ottimali e massime.
Mi viene da sorridere
quando ascolto qualcuno che pensa ancora che contino solo le gambe.
Mi viene altrettanto da sorridere quando sento che viene scelta una
ruota si sceglie solo in base al prezzo, coniando un sillogismo
grottesco, costa molto quindi valgono di più !!!!
Prima di scegliere una
ruota bisogna conoscere il prodotto. Non limitarsi a quello che si
vede. Ma cercare quello che non si vede. Per fare una ruota
performante, ci vogliono investimenti e risorse tecnologiche e umane,
che pochi marchi possono permettersi.
Unico mio dubbio che ovviamente solo il tempo e l'uso prolungato potrà chiarire, e se, la pista frenante realizzata con lo stesso carbonio del cerchio, quindi non con una pista frenante specifica, come nel caso della Aeolus in prova, capace di dissipare il calore generato dalla frenata e avere più grip in fase di frenata, possa scongiurare una deformazione, quindi la comparsa di "bolle", cosa che ho potuto riscontrare con modelli di altri marchi.
Sul punto non posso esprimere alcuna valutazione. Posso solo consigliare di usare i tacchetti consigliati dalla Bontrager.
Mi piace la Bontrager Aeolus 3. Dopo averla ammirata nella sua bellezza, l'ho fatta girare sotto la Trek Madone 6.9 SSL. Sembrano un corpo unico. Si vede che il carbonio è realizzato dalla stessa mano. Bontrager è un marchio satellite della Trek. La ruota Bontrager ha vinto 9 Tour de France, come la Trek Madone. La Bontrager Aeolus 3 è usata dal team Radioshack Nissan Trek ed è stata progettata e costruita negli U.S.A. .
Mi piace la Bontrager Aeolus 3. Dopo averla ammirata nella sua bellezza, l'ho fatta girare sotto la Trek Madone 6.9 SSL. Sembrano un corpo unico. Si vede che il carbonio è realizzato dalla stessa mano. Bontrager è un marchio satellite della Trek. La ruota Bontrager ha vinto 9 Tour de France, come la Trek Madone. La Bontrager Aeolus 3 è usata dal team Radioshack Nissan Trek ed è stata progettata e costruita negli U.S.A. .
La Aeolus 3 è costruita
a mano, nello stabilimento negli U.S.A con carbonio prodotto dalla
Trek e lavorato con il processo OCLV, utilizzato anche per la
realizzazione del telaio Trek Madone. Un processo che riduce
l'utilizzo della resina, con risparmio del peso e una maggiore
resistenza, in quanto compatta le fibre del carbonio, rendendole
uniformi.
La Bontrager Aeolus 3
utilizza un sistema innovativo di montaggio dei raggi della ruota
posteriore, denominato nailhead, il quale consente che il raggio
rimanga dritto e ne allarghi l'angolo; tale disposizione alternata
comporta un rinforzo della ruota posteriore e una maggiore rigidità
laterale.
I
mozzi e i raggi sono costruiti in Svizzera dalla DT Swiss e assemblati sulla ruota in
U.S.A. Montano cuscinetti e sfere in acciaio. La Bontrager Aeolus 3
monta il mozzo nella versione 180, super leggera.
L'abbinamento della ruota
con il telaio è fondamentale. Per questo la Bontrager Aeolus 3 è
disponibile in una gamma di colori, per consentire la scelta migliore
dal punto di vista cromatico.
La linea rossa è relativa alla prestazione della Aeolus 3 con il profilo da 35 mm.
La linea rossa è relativa alla prestazione della Aeolus 3 con il profilo da 35 mm.
La linea nera è relativa
alla prestazione di una ruota con il profilo da 32 mm.
La linea grigia è
relativa alla prestazione di una ruota con il profilo da 45 mm.
Test su strada.
Ovviamente ho testato la versione per tubolare, per avere il massimo della prestazione. Premetto che con la Trek
Madone 6.9 SSL ho testato diverse ruote. Quindi ho potuto constatare
che ogni ruota mi ha dato una risposta diversa. Va comunque detto che
influenzare le caratteristiche di un telaio top di gamma, come è
compito di una ruota top di gamma, è meno facile rispetto ad un
telaio di media o bassa gamma. Il telaio top di gamma ha un suo
carattere marcato, forte. E i nuovi telai in carbonio, sono spinti al
massimo nelle loro caratteristiche. Per quanto riguarda il Trek
Madone 6.9 SSL si trattava di vedere in che modo le sue
caratteristiche potessero essere influenzate dalle Bontrager Aeolus 3. Diffidate di coloro che vi dicono che contano solo le gambe; diciamo che sono neofiti oppure non hanno mai usato materiali top di gamma.
La Bontrager Aeolus è una buona ruota, non esaltante nella prestazione in termini di elevata performance, diciamo che è una ruota da media prestazione. Le ruote sono state testate con tubolari Tufo Hi Composite da 22 mm. Il punto di forza di questa ruota, stando a quello che scrive il produttore, cioè l'aerodinamica, non è valutabile, su strade comuni, e nella pratica tipica del ciclismo su strada, che prevede percorsi misti, trafficati e soprattutto con velocità non superiori a 40 km/h, pedalando in solitaria. Ci vorrebbe il tunnell e apparecchi elettronici per verificarlo.
Un nota positiva è
la buona capacità della Aeolus 3 di assorbire le asperità del
terreno. Preciso che il tubolare era gonfio a 9 atm. In pianura
sono andato silente e veloce. Nessun problema a mantenere la
velocità. Nessun problema a rilanciare l'andatura, uscendo dalla
scia del gruppo, e a sprintare. Sono rigide al punto che quando si
sprinta, stringendo forte il manubrio, e spingendo a tutta sui
pedali, in fuori sella.
Quando la strada ha
incominciato a salire è stato
tutto così immediato e spontaneo, quanto basta per capire che la
Aeolus 3 è una ruota docile, ma non nervosa, cioè non consente uno scatto secco e immediato; è appena meno reattiva, rispetto alle mie aspettative.
In discesa la traiettoria
presa con la ruota anteriore è stata morbida e precisa.
La ruota posteriore ha
garantito sia una trasmissione efficiente della potenza spinta sui
pedali, sia una buona rigidità e reattività.
La frenata è morbida,
silenziosa, ma un pò lunga. In effetti la mancanza di una posta frenante specifica, rende la frenata meno dura. Ho notato infatti un grip più liscio. Spero che i tecnici della Bontrager rivedranno il progetto e doteranno il prossimo modello di una pista frenante specifica. La pista frenante è il limite più importante di questa ruota.
La scorrevolezza dei
mozzi non è eccezionale; è nella norma e francamente mi attendevo di più. I mozzi Dt Swiss montati sulla Aeolus 3 hanno il corpo
centrale in carbonio unidirezionale, mentre è in alluminio la parte
che ospita la sede dei raggi. La flangia è oversize.
Raggi Dt Swiss a sezione
variabile aerodinamica che nel punto massimo raggiungono la larghezza
di 23,6 mm.
La Bontrager Aeolus 3 pur
essendo una ruota abbastanza leggera con i suoi 1176 grammi pesati sulla coppia
test ( 1150 grammi dichiarati), non ha limitazioni di peso. E questo
la dice lunga sulla robustezza di questa ruota.
Curiosità: dopo la prima
uscita ho notato una piccola goccia di lubrificante che dal nipple è
andata a bagnare appena il cerchio. Una goccia d'olio viene messa tra il nipple e il cerchio in fase di montaggio ( centratura) e tensionatura, in modo da ridurre l'attrito e la possibilità di consunzione del nipple.
Non ci sono limitazioni di peso. Quindi tutti i ciclisti possono utilizzare le Aeolus 3.
Ecco un difetto evidenziato dopo le prime uscite su un cerchio anteriore Bontrager Aeolus 3D3: la pista frenante non specifica si è cotta per effetto del calore generato durante la frenata CLICCA QUI. Per la cronaca è stato sostituito in garanzia.
Ecco altre foto della gamma TLR Bontrager
CLICCA QUI
La modifica dei mozzi DT Swiss assemblati sul cerchio Bontrager Aeolus 3D3 con upgrade Ceramic Speed CLICCA QUI
Non ci sono limitazioni di peso. Quindi tutti i ciclisti possono utilizzare le Aeolus 3.
Ecco un difetto evidenziato dopo le prime uscite su un cerchio anteriore Bontrager Aeolus 3D3: la pista frenante non specifica si è cotta per effetto del calore generato durante la frenata CLICCA QUI. Per la cronaca è stato sostituito in garanzia.
Ecco altre foto della gamma TLR Bontrager
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La modifica dei mozzi DT Swiss assemblati sul cerchio Bontrager Aeolus 3D3 con upgrade Ceramic Speed CLICCA QUI
Pagella Bontrager Aeolus 3D3 tubolare:
Costruzione: 10 (curata
nei minimi particolari)
Scorrevolezza: 7
Confort: 9
Frenata: 6,5
Reattività: 7
Reattività: 7
Permangono le differenze prestazionali rispetto alla versione per tubolare, in termini di scorrevolezza, in quanto il tubolare è più performante; per il resto la raggiatura, il raggio e il mozzo in carbonio DT SWISS ( a parte il colore) sono uguali.
Le doti della Aeolus 3D3, full carbon, versione per copertoncino, sono rigidità torsionale, stabilità e ottima frenata.
La pista frenante è ben curata ed è specifica, a differenza della versione per tubolare; è distinguibile per la diversa trama del carbonio. Il motivo è dovuto al fatto che usando un cerchio senza pista frenante specifica, l'elevata temperatura, causata dalla frenata, avrebbe potuto causare lo scoppio della camera d'aria che è separata dalla copertura; in tal modo, la pista frenante è più dura e capace di sopportare la diversa temperatura. La frenata della versione qui testata, è migliore a quella per tubolare testata, per merito della pista frenante specifica.
La frenata, con freni Bontrager Speed Stop, si è dimostrata ottima, con presa forte e pronta dei tacchetti. Solo nelle prime uscite, in caso di frenate impegnative ho sentito lo stridore dei tacchetti; successivamente, la fenata è stata silenziosa. Ovviamente ho usato i tacchetti Bontrager, forniti in dotazione con le ruote.
Il peso è in linea con altri modelli top di gamma, full carbon, per copertoncino: poco più di un chilo e 420 grammi ( senza sganci). L'Aeolus 3 D3 ha una buona reattività.
Buona la prestazione del copertoncino Bontrager R4, in termini di aderenza sull'asfalto, di tenuta in curva e di resistenza alle forature.
Saluti ciclistici
Le doti della Aeolus 3D3, full carbon, versione per copertoncino, sono rigidità torsionale, stabilità e ottima frenata.
La pista frenante è ben curata ed è specifica, a differenza della versione per tubolare; è distinguibile per la diversa trama del carbonio. Il motivo è dovuto al fatto che usando un cerchio senza pista frenante specifica, l'elevata temperatura, causata dalla frenata, avrebbe potuto causare lo scoppio della camera d'aria che è separata dalla copertura; in tal modo, la pista frenante è più dura e capace di sopportare la diversa temperatura. La frenata della versione qui testata, è migliore a quella per tubolare testata, per merito della pista frenante specifica.
La frenata, con freni Bontrager Speed Stop, si è dimostrata ottima, con presa forte e pronta dei tacchetti. Solo nelle prime uscite, in caso di frenate impegnative ho sentito lo stridore dei tacchetti; successivamente, la fenata è stata silenziosa. Ovviamente ho usato i tacchetti Bontrager, forniti in dotazione con le ruote.
Il peso è in linea con altri modelli top di gamma, full carbon, per copertoncino: poco più di un chilo e 420 grammi ( senza sganci). L'Aeolus 3 D3 ha una buona reattività.
Buona la prestazione del copertoncino Bontrager R4, in termini di aderenza sull'asfalto, di tenuta in curva e di resistenza alle forature.
Saluti ciclistici
Pista frenante specifica nella versione per copertoncino |