giovedì 19 dicembre 2013

La resistenza di un telaio Trek Madone 5 !!!!!!!

Le immagini parlano da sole !!!!!!!





Clenbuterolo. L'antidoping rischia di diventare una " Santa Inquisizione" ?

Ci risiamo. Rieccolo: il clenbuterolo. I ciclisti professionisti Michael Rogers e Breyne, sono stati trovati positivi a questa sostanza, rispettivamente, al Japan Cup e al Tour of Taihulake ( Cina). E non ci voleva poi molto, visto che sia in Giappone, che in Cina, l'uso del clenbuterolo, è permesso, negli allevamenti di carni suine e bovine. La questione andava risolta già da tempo; all'indomani del giugno 2011, allorquando il direttore scientifico della WADA, il sig. Oliver Rabin, rilasciò una dichiarazione che preoccupa e deve preoccupare gli sportivi professionisti: " In alcuni paesi esiste la probabilità che la carne sia contaminata dal Clenbuterolo". E' appena il caso di precisare, che la quantità di clenbuterolo, rinvenute  nelle urine di Rogers e Breyne, e ancor prima di  Contador, della nuotatrice americana Hardy e del boxer messicano Morales, è irrisoria, tale da rendere improbabili effetti dopanti, ovvero efficacia causale sulle prestazioni degli atleti squalificati. In molti paesi, tra i quali, oltre al Giappone e la Cina, il Messico, Taiwan e Cile, l'uso di tale sostanza, in particolare delle ractopamine ( composti a base di clenbuterolo), è prassi, in quanto consente di avere carni magre. Nella pratica sportiva, il clenbuterolo, quale antiasmatico ( B2 bloccante), viene assunto per aumentare la capacità di metabolizzare il grasso corporeo, favorendo il dimagrimento. Gli effetti sono gravi: danni al cuore, depressione, paranoia e altri disturbi al sistema nervoso. Gli effetti collaterali, sembra che siano possibili in caso di alti dosaggi; spesso si è riscontrato, mediante analisi, che il clenbuterolo, assunto dagli sportivi, viene contaminato da steroidi anabolizzanti, ormone della crescita ed eroina. Superfluo osservare che tale farmaco crea dipendenza. Se è vero che il clenbuterolo può essere presente nelle carni di animali di allevamento contaminate, è altrettanto vero, che è disponibile come integratore, in centri di vendita specializzati. Dunque nel dubbio, la WADA, ha ritenuto che la sua presenza nelle urine degli atleti è pur sempre doping; sul punto va detto che l'assunzione di questo farmaco, permane nelle urine per diversi giorni, e non viene espulso dal corpo completamente, tanto che piccole quantità rimangono nel fegato e nel tessuto corneale. Tuttavia sempre nel dubbio, a mio avviso, bisognerebbe trovare una soluzione, che tenuto conto della possibile contaminazione incolpevole alimentare, possa evitare che vengano comminate squalifiche nei confronti degli atleti ignari dell'assunzione. A tal proposito sarebbe cosa giusta e basterebbe, inserire nel regolamento WADA, un comma che consenta di escludere la squalifica per positività al clenbuterolo, nel caso, e solo, di quantità minima, la cui assunzione appunto, non consente di avere effetti dopanti efficaci e non è tale da potere essere ricondotta all'assunzione volontaria, che prevede dosaggi maggiori. Non è un caso che la Federcalcio messicana, assolse due calciatori, trovati positivi al clenbuterolo, ritenendo la presenza di tale sostanza nel loro organismo, fu "circostanza eccezionale" e in quanto tale, involontariamente assunta. Il fatto che la positività al clenbuterolo è rara, e in quantità minime, consente di ritenerne l'assunzione, occasionale e probabilmente incolpevole, ritenuto, che per avere un effetto dopante sicuro ed efficace, occorre assumere quantitativi notevoli; si parla di una dose giornaliera da 40 a 160 microgrammi e considerato che un assunzione maggiore a 100 microgrammi può causare pericolosi effetti collaterali. Dunque niente di simile, alle modeste quantità di clenbuterolo rintracciate nelle urine di Contador. Ciò basta, a ritenere, quantomeno, necessario, una valutazione caso per caso, delle infrazioni rilevate. E' auspicabile un intervento della WADA sulla normativa antidoping, al fine di non trasformare, atleti incolpevoli, in vittime sacrificali. Il tempo della Santa Inquisizione non deve ritornare. 

              
                   Nella foto Scottona di 1^qualità
                  Diffidate della carne molto magra.

lunedì 16 dicembre 2013

Jim Colegrove spiega il destino del carbonio e parla dei test.

Tempo fa parlavo con il mio amico Vecchia a proposito dell'evoluzione dei telai in carbonio; concludemmo che l'industria ha raggiunto un punto di arrivo, per quanto riguarda il peso, e forse non solo quello, oltre il quale non può andare. Siamo stati lungimiranti. Ho letto un intervista realizzata da Guy Andrew, giornalista della rivista Rouleur fatta a  Jim Colegrove, tecnico esperto nella produzione dei materiali compositi, che dal 1992 (anno della produzione del primo telaio in carbonio), segue l'evoluzione del carbonio per la Trek. Io e Vecchia non ci eravamo sbagliati. Secondo l'esperto Colegrove:- " Ciò che più mi ha messo in difficoltà  è che stiamo asintoticamente ( n.d.r. l'asintoto è una funzione che tende infinitamente allo zero. Nella tabella delle X e delle Y, l'asintoto continua ad avvicinarsi allo zero, sempre di più, senza mai toccarlo) arrivando al punto in cui non saremo più in grado di realizzare telai più leggeri e non ho idea di quanto stiamo lontani da quel giorno...Ci avviciniamo sempre di più al punto teorico in cui non potremmo più proseguire, in cui non potremo produrre bici più leggere, perchè il materiale ha dei limiti". 
Colegrove prosegue l'intervista rispondendo ad una sua domanda " Cosa succederà quando arriveremo al punto in cui non potremo togliere altro peso ? Così ho pensato di non concentrarmi più tanto sulla leggerezza e sulla robustezza ( n.d.r. l'altro requisito richiesto dal mercato) e di tornare a porre l'attenzione su questo aspetto più indefinito che è l'esperienza di corsa  e di cercare di analizzarlo per ottenere bici sulle quali i ciclisti possano sentirsi a loro agio."
Colegrove conclude che " ..anche i ciclisti meno esperti che pensano di non riuscire a cogliere le differenze, quando provano due bici completamente diverse tra loro riescono immediatamente a distinguerle. Magari non sanno spiegare con esattezza cosa ci sia di diverso, ma lo sentono." 
Dunque anche secondo un esperto prestigioso come Colegrove è possibile cogliere le differenze tra le biciclette, e possono farlo persino coloro che non hanno particolare esperienza. E allora perché molte riviste del settore, anche on line, continuano a pubblicare test, non realizzati sulla strada e da ciclisti esperti, limitandosi a scopiazzare, cambiando qualche parola ? Le parole di Colegrove sono chiare, precise, competenti e sicure. Chi vuole capire capisca, gli altri facciano quello che vogliono. "Ascoltare una bici" è come porsi in una stanza insonorizzata mentre suona un pezzo di musica: c'è chi ascolta il suono completo con tutti gli strumenti; c'è chi ascolta solo pochi strumenti. Ma tutti ascoltano, se ne hanno voglia. 





Oggi e' il mio compleanno: auguri Vecio.

Crostata con farina di riso e letterina. Gli anni avanzano, ma la "lotta" non è terminata.
                                     


giovedì 12 dicembre 2013

Anteprima con il botto: Trek Speed Concept, versione 2014: disegnata dal vento.

Mentre mi aggiravo nel reparto officina del Falasca Center, ho scoperto la nuova Trek Speed Concept 2014, arrivato direttamente dal Wisconsin (USA). Perfetta la lavorazione. Da vicino fa paura. Si avverte la sensazione di una macchina imponente disegnata dal vento. Da comprare anche solo  per tenerla in casa, meglio di una tela d'autore; in fondo questo è un capolavoro di "arte moderna". 
                                  
                                               
                                  


                                              

Il passaporto biologico. Istruzioni per l'uso.

Tutti ne parlano, ma cosa sia di preciso, questo sfugge a molti. Il passaporto biologico dell'atleta (ABP) è un documento elettronico che consente la raccolta e un confronto di tutti i dati biologici di un atleta; ciò è utile per stabilire se l'atleta è drogato-dopato. Gli orientamenti operativi  dell'ABP sono stati approvati dal Comitato Esecutivo Wada e sono in vigore dal 1 ° dicembre 2009. Il principio fondamentale del passaporto biologico ( ABP) si basa sul monitoraggio eseguito nel tempo dei biomarcatori selezionati,  cioè quelli che possono rivelare  gli effetti del doping o di una patologia. Superfluo osservare che il fair play ( il rispetto delle regole e la correttezza)  e la tutela della salute degli atleti rappresentano lo scopo fondamentale di qualsiasi programma anti-doping, e pertanto i benefici derivanti dall'adozione dell'ABP sono di vasta portata. Le federazioni internazionali e le organizzazioni antidoping stanno integrando il passaporto biologico dell'atleta, all'interno di un quadro più ampio di programma anti-doping, al fine di identificare gli atleti ed indirizzarli verso specifici test analitici, in modo da interpretare efficacemente e tempestivamente i dati del passaporto biologico. E' appena il caso di precisare che il fine è quello di perseguire eventuali violazioni alle regole anti-doping, sulla base di un passaporto anomalo, ai sensi dell'articolo 2.2 " Uso o tentato uso da parte un atleta di una sostanza vietata o di un metodo proibito, del codice mondiale antidoping" (Codice WADA). Nell'emocromo completo vengono assunti campioni di sangue con i seguenti marcatori: HCT: ematocrito HGB; Emoglobina RBC; Numero di globuli rossi RET%; la percentuale di reticolociti RET; reticolociti contano MCV; volume corpuscolare medio MCH; emoglobina corpuscolare media MCHC; concentrazione media di emoglobina corpuscolareOFF-hr . Il valore ematico - spia è quello dell'emoglobina: un valore alto, mal depone nei confronti dell'atleta. Il cerchio si stringe, la lotta al doping, continua senza sosta.






Doping: a proposito delle analisi delle urine.

Una delle procedure che vengono eseguite nel test anti - doping è quello delle urine. La procedura è la seguente. Dopo che l'atleta ha fornito l'urina necessaria (90 ml), l'atleta deve versarla in due kit di raccolta dei campioni (SCK, Sample Collection Kits), da lui/lei scelti. In questo modo, l'organizzazione anti doping, non può sapere se il contenitore è collegato all'atleta. L'atleta poi versa 30 ml nel SCK contrassegnato come il campione B. Il resto viene versato nel SCK contrassegnato come campione A. Il motivo per cui è necessario fornire più urina per il campione A è perché coloro che analizzano il campione non sanno quale sostanza dopante potrebbe avere assunto l'atleta, quindi hanno bisogno di più urina, per eseguire le analisi necessarie. Se i risultati del campione A e del campione B, coincidono, allora essi sanno già cosa cercare. Molti si chiedono se il campione B è più importante del campione A? No. Il campione B viene raccolto solo per confermare i risultati della prima analisi eseguita sul campione A. In alcuni casi, l'analisi del campione B non conferma le conclusioni del campione A, e così l'atleta non ha violato le regole antidoping ed è libero di competere nuovamente se è stato provvisoriamente sospeso. In buona sostanza il campione B contribuisce a confermare che si è verificata una violazione del regolamento antidoping e tutela i diritti degli atleti per il protocollo rigoroso. 


martedì 10 dicembre 2013

Nella vita gli esami non finiscono mai. L'esame del lattato eplicometrico.

Molti ciclisti in questo periodo hanno già iniziato la preparazione per la nuova stagione. Alcuni si affidano al "fai da te", altri invece preferiscono affidarsi a preparatori qualificati, assistiti da medici dello sport. 
Alcuni preparatori, per valutare la soglia anaerobica, usano il test Conconi, un test universale, forse datato, che si concretizza nella classica (curva) deflessione della linea retta, che mette in relazione frequenza cardiaca e l'intensità dell'esercizio (watt). Nel punto della deflessione si individua la soglia lattacida. Secondo gli esperti, il limite del test Conconi sta nel fatto che in molti soggetti l'andamento della frequenza cardiaca in funzione dell'intensità dell'esercizio, non permetterebbe di identificare un punto di deflessione, in modo certo, e per tale motivo, oramai la maggioranza degli addetti ai lavori, preferiscono misurare la quantità del lattato nel sangue, ad intervalli di tempo prestabiliti, durante un test incrementale, che determina la soglia aerobica ed aerobica, in funzione della frequenza cardiaca, lattacidemia  e potenza (watt). Il test  Conconi, secondo gli esperti, in un soggetto sedentario, sarebbe anche rischioso per l'impegno cardiaco richiesto durante le misurazioni e comunque darebbe risultati confusi. 
Dunque la nuova frontiera è l'esame del lattato. Il test si svolge con step incrementali da 5 secondi con incrementi tra i 20 e 25 watt; al termine di ogni step, 1 secondo di recupero. Al termine di ogni step, si preleva del sangue dal lobo dell'orecchio o dal polpastrello. Il sangue prelevato viene analizzato con un apposito strumento, simile a quello che misura la glicemia. Il risultato indica la lattacidemia. A quel punto il dato estrapolato dal/dai campione/i biologico/i viene elaborato secondo i parametri suidicati, dal quale si ricava la curva della lattacidemia, con il quale si riesce a misurare in modo esatto, il picco del lattato e  i tempi di smaltimento durante il recupero. Durante il prelievo del sangue, occorre fare attenzione a non contaminarlo con il sudore.

Macchina tra le tante in commercio, utilizzata nell'esame del lattato
il prelievo del sangue durante l'esame del lattato

Test del lattato
test conconi

Ma cos'è l'acido lattico ematico o lattato presente nei muscoli ? In termini semplici, il lattato viene prodotto naturalmente, principalmente dai globuli rossi e dai tessuti muscolari. Il corpo umano possiede un sistema di difesa per proteggersi dall'acido lattico, e può riconvertirlo in glucosio, grazie all'attività del fegato. Il cuore lo metabolizza a scopo energetico. L'acido lattico viene smaltito ogni 2/3 ore: il 65% dell'acido lattico viene convertito in anidride carbonica e acqua; il 20% in glicogeno; il 10% in proteine; il 5% in glucosio. Erroneamente si pensa che i dolori muscolari avvertiti il giorno dopo un intenso allenamento, siano provocati dall'acido lattico. In verità la causa è da ricercare  nelle micro lacerazioni muscolari che provocano infiammazioni. I rimedi naturali sono il magnesio, il bicarbonato e il carbonato di sodio. Per completezza occorre precisare che nuovi studi hanno dimostrato che il principale responsabile dell'acidità ematica è lo ione idrogeno. 
Altro esame importante è quello plicometrico. Serve per misurare lo spessore delle pliche cutanee in vari parti del corpo, per valutare lo stato nutrizionale. Le pliche cutanee sono espressione del pannicolo adiposo sottocutaneo. Esso viene misurato con un apposito misuratore, il plicometro, in sette punti : tricipite, torace, petto, ascelle, sottoscapola, soprailiaca, addominale e cosce. L'alimentazione è fondamentale per la salute e la forma fisica; l'allenamento dunque non può prescindere dal  peso corporeo. Pensare alla soglia aerobica ed anaerobica, tralasciando la dieta alimentare, è del tutto inutile. L'assunzione di sostanze alimentari non adatte in termini quantitativi e qualitativi, per il nostro corpo, è come usare della benzina con un numero di ottani bassi per la nostra cilindrata. Un ciclista deve avere una dieta personalizzata, stilata con un esperto, previa analisi del sangue. 

mercoledì 4 dicembre 2013

Una nuova stagione di strade, fatica e sudore.

Il ciclismo è la migliore metafora della vita. Sacrifici, progetti, vittorie, sconfitte, salite ovvero difficoltà. Ogni volta che scendo dalla sella, sono pronto a ricominciare. Una corsa che procede insieme alla vita. Non c'è un arrivo certo, ma solo possibile, perché l'arrivo è solo quando penso alla prossima volta che pedalerò. E tutto quello che vivo pedalando, diventa unico: altri colori, altre prospettive ed altri pensieri. E' immanente. Salire in sella e andare via, è un gesto di autentica libertà; non è fine a se stesso; una manifestazione di incredibile forza dinamica, che mi svela emozioni, paesaggi, incontri, e nuove occasioni. Una fuga contro il vento, lontano dallo scialbo quotidiano, e dal tempo. Il pensiero e l'istinto mi portano lontano,come le ruote che scorrono sulla strada. Vado incontro al mio destino; inutile contare i chilometri, come i giorni; comunque passano inesorabili, verso l'ultimo traguardo. Quando vi giungerò, lascerò la bicicletta appoggiata al muro, custodita dal silenzio. Intanto un anno sta finendo, e nell'incertezza del domani, sarò pronto ad una nuova stagione di strade, fatica e sudore. Forse c'è del tempo per farlo ancora.




    


martedì 3 dicembre 2013

Test sicurezza UCI per ruote.

L'UCI proseguirà il programma di sicurezza delle ruote. Si tratta di un test di valutazione,e consiste in una prova di rottura. Le ruote che hanno superato il test sono indicate nel sito dell'UCI. 
Il test eseguito nel laboratorio dell'UCI, è in fase di perfezionamento, al fine di valutare ulteriori parametri di sicurezza della ruota. Pertanto l'apposizione del bollino UCI, come avviene già con i telai, è rinviato ai prossimi mesi. 
La ruota standard non è sottoposta al test. Le caratteristiche della ruota standard sono: devono avere almeno 16 raggi metallici e i quali non devono avere una sezione maggiore di 2,4 mm; mentre la sezione del cerchio non deve superare 2,5 cm per ogni lato. 
La ruota non standard che viene sottoposta al test  rottura UCI ha le seguenti caratteristiche: cerchio con una sezione superiore a 2,5 cm, meno di sedici raggi con spessore superiore a 2,4 mm.
Il test consiste: al momento dell'impatto, nessun elemento della ruota deve staccarsi ed essere espulso verso l'esterno; la rottura non deve presentare elementi frantumati o rotti, o affilato od essere seghettate le superfici in modo da danneggiare l'utente, gli altri ciclisti e / o di terzi; l e caratteristiche di rottura non devono rompere il mozzo e farlo staccare dal cerchio in modo che la ruota si stacchi dalla forcella e dal telaio. Il test riproduce in laboratorio la collisione frontale con un corpo solido, con un marciapiede e con una buca. 
Il test UCI eseguito in un laboratorio sito in Belgio, costa ai brand, 1100 € per il primo modello di ruote e 500 € per ogni ulteriore modello.  







lunedì 2 dicembre 2013

"Se questo è un Uomo" di Primo Levi. Passato e presente.

YI libri scritti dagli autori contemporanei sono molto diversi da quelli di ieri. Sono diverse le anime, sono diverse le idee e le motivazioni. Quando ti trovi tra le mani, un libro, come quello scritto da Primo Levi, dal titolo " Se questo è un uomo", capisci subito, che non si tratta di un opera comune, di una storiella destinata alla classifica dei libri più venduti, un ennesimo trionfo dell'apparire, fatto di pagine che servono per trascorrere il tempo in modo migliore; qui non si tratta di un libro comune, ma di un opera letteraria, di pregio e di valore assoluto, una testimonianza indelebile, immortale; questo è un dono di una mente eccelsa, sopravvissuta, un messaggio finale per l'umanità e per questo patrimonio dell'umanità
Levi lo ha scritto per i posteri, affinché, non cercassero altrove, le risposte alle molte domande,anche di oggi. Ed è sensazionale, perchè è un libro scritto nel periodo 1945 - 1947, dopo l'esperienza devastante nel lager di Auschwitz. Levi è un sopravvissuto al campo di sterminio tedesco più famoso, anzi al campo di annientamento, come egli lo definisce, dove tutto era pensato da chi odia Dio e l'umanità, per distruggere la persona; non una follia, ma un efferato,argomentato e lucido disegno della mente umana. La legge del lager tedesco secondo Levi è:  " mangia il tuo pane e se puoi quello del tuo vicino.." ed era tale che non lasciava posto alla gratitudine, al rispetto del prossimo. Un sistema verticistico repressivo, fatto di logiche aberranti, quanto primitive, che si fondava sull'ordine e la disciplina, il cui immane dolore, si levava straziante, in ogni momento del giorno e della notte, in quel posto, dove anche il sole indugiava ad affacciarsi, così fuori dal mondo e dal tempo. Una scritta in lingua tedesca, capeggia ancora all'entrata del campo di sterminio di Auschwitz: Arbeit Macht Frei ( il lavoro rende liberi): la più grande provocazione, la più grande bestemmia, mai scritta con il dolore umano.
Lo stile realistico di Levi ha scritto pagine che vanno dritte al cuore e accendono l'anima del lettore; pagine dove la lettura si fa persino timorosa ed incredula, durante la narrazione precisa dei sentimenti e delle vicende personali dei compagni di prigionia e dello stesso autore, uno dei pochi sopravvissuti. Leggendole sembra di vederli quegli internati, lontanamente simili alla persona, con il loro corpo scheletrico e martoriato, le loro menti allucinate dal dolore, dalla fame e dall'odio.  
Credo che questo libro vada letto da tutti i cittadini del mondo, non solo perchè questo è lo scopo voluto dall'autore, ma perché aiuta a comprendere i dubbi dell'esistenza umana. Levi spiega che le pene i dolori simultaneamente sofferti, non si sommano per intero nella nostra sensibilità, ma si nascondono, i minori dietro i maggiori; questo secondo l'autore è provvidenziale e ci permetterebbe di esistere, motivando il perché la persona è incontentabile; non una incapacità allo stato di benessere assoluto,bensì, una insufficiente conoscenza della natura complessa della infelicità, le cui cause sono molteplici. Per Levi la causa dell''infelicità umana si chiama Causa Maggiore. Una volta che la causa maggiore, quella che rappresenta il "problema" contingente, viene superata, allora, ci si stupisce, che dietro ce n'è un altra, anzi una serie di altre cause. Un dolore senza fine, in questo consisterebbe dunque l'esistenza umana.
Ma la straordinaria attualità delle pagine del libro, va oltre. Levi spiega che " l'agire dei tedeschi, segue la loro natura e il destino che si sono scelti"; e chiosa: " ..distruggere l'uomo è difficile quasi quanto crearlo, non è stato agevole, non è stato breve, ma ci siete riusciti tedeschi". 
La condizione esistenziale dei prigionieri del lager, è senza precedenti: ebrei, militari inglesi, civili ungheresi, polacchi e greci e persino criminali tedeschi internati, scarti della società "ariana"; tutti insieme alzarono la nuova torre di babele, ovvero la maledetta ciminiera del campo. Un sistema repressivo, quello dei campi di concentramento, che leggendo le pagine drammatiche del libro, scritte in presa diretta, era stato congegnato per fare perdere "la speranza e anche la fiducia nella ragione"; perchè nel lager, " il pensare era inutile" ; "la sensibilità era fonte di dolore". Nel lager si smetteva di essere persone, e si diventava numeri, da sommare, detrarre cancellare, nell'operazione sociale, finalizzata alla supremazia della razza tedesca. Il sistema di governo del campo, l'economia, le condizioni degli internati, il controllo, la selezione della "specie", i kapo ovvero i prigionieri eletti a controllori crudeli e spietati, scelti con scienza psicologica. Un sistema che metteva i prigionieri gli uni contro gli altri.  
Allora come non pensare alla crisi economica corrente, a questa nuova "guerra" che si combatte con i profitti, con lo spread, i titoli di stato, con la borsa, con la ricchezza delle banche private, con i tagli alla spesa pubblica, con la crisi del debito di bilancio, che crea disoccupazione, miseria, lacerazione umana, che aumenta il conflitto sociale, istituisce una società che non si prende cura di tutti i cittadini, che crea "deportati" ovvero emigranti , che ripudia il senso vero della vita e la dignità della persona. Una crisi economica "guidata" da una nazione, che crea solo effetti negativi, sulla felicità dei cittadini europei; la stessa nazione che non ha rinunciato alla pretesa di essere padrona dei destini dell'Europa; l'unica nazione ad essersi arricchita, senza che nessuno possa smentirlo, in questa crisi che sembra essere infinita. Dunque un dato obiettivo, un dato storico. Nessuno può negarlo, oggi come allora. Il progetto ambizioso ed irrealizzabile della Comunità Europea è diventato un "campo di prigionia" degli europei, dove muoiono le speranze per il nostro futuro. Un gruppo di politici, alti dirigenti, burocrati, finanzieri, banchieri, ha deciso il piano folle, manipolando le regole dell'economia, guadagnando sulla pelle della gente, cedendo la sovranità nazionale, ai mercati e alle banche. Del resto oramai tutti hanno capito, la follia: lo stato acquistando denaro dalle banche private, è costretto a pagare interessi, aumentando la pressione fiscale, tagliando i costi sociali, come la sanità, la scuola e la giustizia, impedendo lo sviluppo e l'occupazione. 
Oggi, la nostra condizione esistenziale e sociale è quella di "prigionieri" d'Europa, costretti a subire una realtà che ci vede impotenti, "reclusi" in una gretta esistenza, di cittadini che vivono senza la speranza del domani; oggi come allora, il destino della gente è manipolato, la disperazione non può nulla contro lo strapotere della finanza, che decide e comanda; e non importa che aumentino i disperati, gli emarginati, i suicidi, non importa perché le persone sono solo numeri, non hanno importanza in quanto tale, gravano sulla spesa pubblica; che ognuno pensi per se; che ognuno cerchi di prevalere sul prossimo se non vuole soccombere; che ognuno "rubi" il tozzo di pane, come avveniva nei campi di concentramento.    
Oggi come allora, le gente, ammaestrata e rassegnata, giunge al punto di credere che "loro", siano nel giusto, che il dolore dei nostri giorni, è un castigo per la nostra incapacità di essere migliori; e nessuno ha la forza di ribellarsi, ma subisce, in silenzio, fino all'annientamento, all'emarginazione. Economisti e politici di regime, giustificano il disastroso andamento economico e sociale, con scellerate teorie liberiste, bocciate dalla storia e conosciute nei libri di economia, come irrealizzabili. Il nuovo "negazionismo", un meschino alibi, oppure una semplice questione di ignoranza ? L'austerità è il sistema di selezione dei cittadini europei ?
In questa Europa non c'è spazio per la felicità, ma solo per il lavoro "forzato"come quello imposto dalla UE, che obbliga a lavorare fino all'età di 70 anni, prima di andare in pensione; saremo costretti a trascinarci, senza più energie, per non gravare sul bilancio dello stato, strumento dell'alta finanza. 
Buona fortuna a tutti, nella speranza che, domani, come accadde allora, qualcuno arrivi per "liberarci" dal Male; e quel giorno,sarà di nuovo, il 27 gennaio 1945, giorno in cui i russi, abbatterono i cancelli del campo di annientamento di Auschwitz e liberarono gli "zombie", i pochi sopravvissuti. 
Regalatevi " Se questo è un uomo", e regalatelo a chi vuole capire anche l'economia e la società dei giorni nostri.
A tutti i negazionisti  e a tutti coloro che credono nel principio della razza e della nazione superiore dedico queste parole...... 

 

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

 

Primo Levi ( Se questo è un uomo)