martedì 26 marzo 2024

Test bike. Mono o doppia corona ?

All'inizio la standard ( 53/39) poi la tripla; ma venne il tempo della semi compact (52/36) e della compact (50/34) e tutto cambiò per sempre, nonostante qualche sacca di resistenza degli integralisti della standard. La compact, ha permesso di non fare più "sollevamento pesi"( cioè spingere rapporti duri da sviluppare),  e di migliorare l'agilità, senza spaccarsi le gambe, soprattutto quelle non allenate al 100%,  7 giorni su 7. Finalmente i ciclisti amatoriali scoprirono che si poteva pedalare più agili senza perdere velocità e farsi del male. Tempo ne è trascorso d'allora. Ora è giunto il tempo della mono corona. Con il tempo tutto si "dimentica", si "normalizza", dopo ogni novità sostanziale, occorre un periodo di adattamento nella mentalità dei ciclisti e dei pedalatori, soprattutto quelli amatoriali.  Dopo avere provato tutte le soluzioni, posso parlarvene. 

Vantaggi. Senza il deragliatore anteriore e con i denti della corona più lunghi, irregolari e bracci della pedivella asimmetrici non c'è più il rischio e la preoccupazione che la catena cada fuori e righi il telaio, anche off road e si pedala sempre con "l'over drive" inserito, non dovendo saltare da una corona all'altra, non ci sono più tempi "morti", ideale per il gravel, quando spesso si finisce improvvisamente in bilico tra sassi, fango e sabbie; peso relativamente minore ( manca il deragliatore, la guaina e il filo, la fascetta o il supporto integrato nel tubo verticale, ma occorre aggiungere pignoni più grandi e bilanciere cambio più lungo); la registrazione del cambio è più facile e c'è bisogno di meno manutenzione; il telaio senza il supporto del deragliatore integrato è più rigido e più "aero" avendo il carro posteriore più corto e meno largo; non ci sono combinazioni di rapporti sovrapponibili e non occorre più fare attenzione a non utilizzare la catena con incroci estremi; ampia disponibilità di combinazioni corone/pignoni. Svantaggi. Il salto dalla catena da un rapporto all'altro è maggiore, anche se con le nuove combinazioni corone/pignoni, " lo scalino" è attenuato; l'usura della (mono) corona è maggiore. La mono corona può essere utilizzata  anche sulla bici da corsa, sia chiaro. 

Ma qual'è la differenza nello sviluppo metrico ? 

Lo sviluppo metrico si calcola dividendo i denti della corona per il numero dei denti del pignone; il risultato lo si moltiplica per la circonferenza della gomma, nell'esempio per uso strada, è 2150 mm (distanza misurata dal centro del mozzo al pavimento con pressione consigliata dal produttore) misurata con copertura da 28 mm. 

Esempio per i rapporti lunghi: doppia corona 53:11 X 2150 = 10 metri e 359 mm; mono corona 48:10 X 2150 = 10 metri e 320 mm.  Esempio per i rapporti corti: doppia corona 34 con pignone 30 risultato 2150 mm oppure 2437 mm con il 34-30. Con la mono corona 50 e il pignone 44 lo sviluppo metrico sarà 2443 mm oppure 2345 mm utilizzando la mono corona 48 con il pignone 44 . Pertanto ci sono differenze minime, irrilevanti  per un pedalatore cresciuto a forum e corse alla TV ! 

Dunque una mono corona 48 con scala pignoni 10/44 riesce ad avere lo sviluppo metrico simile a quello della doppia corona 53/34 o 36 abbinata alla scala pignoni 11/30 o 32.  

Ma v'è di più. Confrontando ruote strada / ruote gravel per esempio Campagnolo, il dato si ribalta completamente. In questo caso, confronto modelli a campione nel catalogo 2024, e vedo che le ruote strada hanno una circonferenza inferiore e più precisamente 23C, rispetto alla Campagnolo Levante (gravel) testata, con valore 25C. Quindi dimensioni ruote strada 700X23C [ 700 diametro esterno X 23 diametro interno], e ruota gravel Levante 700 X25C [ 700 diametro esterno X25 diametro interno]. Circonferenza ruota : 2096 mm ruota strada ( 700X23), 2105 mm ruota gravel Levante ( 700X25).  Sviluppo metrico: ruota strada con 53:11X2096 = 10,098 mm; Levante gravel con 48:10X2105= 10,104 mm. Dunque la Levante gravel testata con mono corona ha uno sviluppo metrico leggermente superiore a quello della ruota strada con doppia corona. Ora se faccio il calcolo della circonferenza effettiva della Campagnolo Levante con tubeless Pirelli Cinturato M, quindi tenendo conto dell'altezza dei tasselli dei tubeless, la distanza dal centro del mozzo al pavimento con pressione minima consigliata dal produttore, misura 360 mm (36 cm) e la circonferenza della ruota, 2261 mm. Pertanto lo sviluppo metrico è ancora maggiore rispetto alla circonferenza della ruota strada assemblata con coperture slick (lisce), quindi senza tasselli. Probabilmente anche questo dato avrà inciso sul KOM personale realizzato con la Pedemonte Altavia. 

A voi la scelta. Saluti ciclistici. 

mercoledì 20 marzo 2024

Ciclismo "naturalistico"


 
Oggi è Primavera e festeggio quello che definisco il ciclismo naturalistico. Aria fresca e pulita con profumo di alberi e muschio, il frusciare del vento tra le piante, passi di animali, suoni di uccelli, quiete diffusa, intima connessione con la Natura di cui siamo parte....cos'altro ! Ho pedalato sulla bici da corsa sin dall'età di 10 anni ( era quella in acciaio di mio padre), tra regole e etichette, cultura di massa e competizione; ne ho la nausea. E' tempo di ciclismo "naturalistico", in una nuova dimensione bio-centrica, che metta al centro la vita (bios), la vita umana è intimamente connessa alla Natura. Percorro prevalentemente strade secondarie (anche asfaltate) e off road, per rimanere immerso negli ambienti e nei suoni naturali, imparandoli. Amo la bellezza e l'innocenza della Natura. Nelle prime due foto, guardo il volo libero di un Biancone, dopo averli raggiunti  sui monti,  in un luogo sperduto e selvaggio. Nella 3^ e 4^ foto e nel video a destra mi trovo invece davanti all'ingresso di una grotta carsica, posta in un luogo Wild, isolato e montano. Vuoi conoscere la grotta di Zi Checca ? CLICCA QUI Nel video a sinistra e nell'ultimo invece mi trovo in un ambiente unico, a 770 metri, davanti ad un panorama meraviglioso, con vista mare e lago. Il gravel è quello che il ciclista ha sempre desiderato, quello che lo stradista desidera, senza saperlo. Il gravel è la dimensione naturale del ciclista. Saluti ciclistici primaverili. 
 
 

lunedì 18 marzo 2024

Anche Aurelio Fontana fa il tempo con la gravel.

In occasione del test della Pedemonte Altavia, scrissi di avere fatto il tempo sulla mia salita di riferimento CLICCA QUI. Francamente pensavo di essere stato l'unico a pensare di farlo. Questa sera invece ho scoperto che anche il grande Aurelio Fontana lo ha fatto. Per me è un onore. Certamente contano le gambe, ma quello che mi preme rimarcare e’ che la race gravel top è sostanzialmente una bici da corsa ! Ovviamente la si sceglierà, se si vorranno percorrere tutte le strade, ovvero più strade rispetto a quelle fatte con la bici da corsa; è una bici versatile che potete "preparare" a seconda del percorso. Per la cronaca, la salita usata da Fontana per il test, l’ho “domata” tempo fa Clicca qui . Consiglio. I limiti esistono solo nella mente. Evolversi e adattarsi senza rimanere ostaggio della rigidità dei pensieri; provare le cose prima di giudicarle. Punto. Saluti ciclistici. 

  

domenica 17 marzo 2024

TEST BIKE: NZERO 100% Organic Waxes WET LUBE e DRY e Sgrassante.

Il meglio passa prima sul mio blog. Continuano i test dei lubrificanti di ultima generazione, alternativi all'olio sintetico, per avere chilometraggi "lubrificati" maggiori, maggiore durata della catena, minore sporcizia; è la volta di un prodotto fatto in Spagna, NZERO. E' un marchio spagnolo interessante, in linea con la sostenibilità ambientale e lo sviluppo tecnologico; solamente i prodotti obsoleti, non possono coniugare ambiente e tecnologia. Ho scelto di testare il lubrificante NZERO ORGANIC WET LUBE  e lo sgrassatore NZERO, realizzati con prodotti vegetali e biodegradabili, e destinati alla bici da corsa, bici gravel, MTB, Trial bike e Track. Utilizzerò la race gravel bike per avere una prova più selettiva, non solo sulla strada asfaltata, ma soprattutto sullo sterrato e terra compatta, dove la trasmissione è più sollecitata, anche dallo sporco. Le informazioni tecniche inviate dalla NZERO mostrano che i prodotti sono effettivamente naturali e biodegradabili al 100%. Segnalo il sito web NZERO anche per acquisti on line  CLICCA QUI . Il responso è scritto sulla "strada", come sempre, ma nel frattempo la NZERO fornisce le seguenti caratteristiche del lubrificante NZERO ORGANIC WET LUBE  ( versione umida ) :

  • Formula 100% organica e biodegradabile a base vegetale.
  • Privo di PTFE, PFOA, ceramica, paraffine e silicone.
  • Privo di nano componenti.
  • Garantisce la massima efficienza della trasmissione 
  • Respinge l'acqua e inibisce la corrosione 
  • Ultra resistente, di lunga durata 
e NZERO ORGANIC WAX DRY LUBE (versione secca):

  • Formula 100% organica e biodegradabile a base vegetale.
  • Privo di PTFE, PFOA, ceramica, paraffine e silicone.
  • Privo di nano componenti.
  • Garantisce la massima efficienza della trasmissione
  •  Respinge l'acqua e inibisce la corrosione.
  • Ultra resistente, di lunga durata.

e  sgrassatore NZERO  : 
  • Formulazione efficace e senza coloranti artificiali.
  • Per rimuovere grasso e sporcizia da catene, ingranaggi e tutte le parti in movimento.
  • 0% colori artificiali.
  • Efficienza totale con meno prodotti chimici sintetici.

Modalità d'uso: sgrassare la catena e applicare NZERO ORGANIC WET LUBE, ma senza esagerare. Le gocce d'olio sono molto dense. Lo sgrassante è efficace ma occorre attendere che lo sporco scoli bene;  occorrono almeno due passate. I test sono realizzati in collaborazione con la NZERO. Di fatto sarà un test bike “vegano” 😉. 

Lubrificante secco o umido ? Se prevedi di pedalare anche off-road in condizioni di asciutto e polvere (es. ghiaia), per distanze medio-brevi (fino a 60 km), è fondamentale che la trasmissione rimanga il più possibile  pulita, e che pulirai e riapplicherai il lubrificante a fine giro. In questo caso, è preferibile usare un lubrificante SECCO, come NZERO Dry Wax.  

Se, invece, si preferisce  incrementare al massimo l’efficienza della pedalata in condizioni sia di asciutto sia di bagnato, oltre che l’intervallo maggiore tra un’applicazione del lubrificante e l’altra, e’ preferibile usare un lubrificante UMIDO, come NZERO WET LUBE, provato in questo test.

TEST su STRADE NZERO WET LUBE e SGRASSATORE I miei test non sono opinioni ma “fatica esperta”. I ciclisti esperti dicono " Oggi non sento la catena" quando la gamba gli gira forte " senza sentire la fatica" ovvero sono in forma, pronti alla "battaglia". Ma c'è un altro motivo per dirlo: quando la catena è lubrificata ottimamente, cioè nessun rumore metallico, sensibile diminuzione dell'attrito della catena, e conseguente agevolazione dello sforzo atletico. Testando il lubrificante organico umido, 100% naturale, posso dire che "non sento la catena", è alto il livello di lubrificazione della catena. Alla prima applicazione sulla catena sgrassata, NZERO Organic Waxes, WET LUBE (umido) risulta molto denso. L'efficacia lubrificante di NZERO Organic Waxes è ottima, la migliore fino ad oggi, nei test dedicati ai lubrificanti non sintetici; dopo 150 km non si sente il rumore metallico dello scorrimento della catena. Le maglie salgono e scendono sui pignoni in modo perfetto, in ogni condizione ed incrocio; sul 40/44 la catena pur scorrendo in modo non perpendicolare, ma trasversale, non fa rumore. NZERO Organic Waxes "colora" la catena e si sente un odore particolare, direi "vegetale". Con una applicazione di NZERO WET LUBE si percorrono più di 300 km con ottima lubrificazione, senza sentire rumore metallico e con la massima scorrevolezza, ma si sporca, essendo umido. Lo sgrassante deterge molto bene e l'applicatore non si inceppa mai. Detergere a fondo, con sgrassante NZERO, la catena, dopo 2/3 uscite o a seconda della necessità. La sporcizia attaccata alla catena dipenderà dalle strade pedalate.

TEST su STRADE NZEROWAX DRY LUBE: applicato alla catena sgrassata con NZERO Sgrassatore, risulta denso e secco. Non bisogna attendere prima di utilizzarlo, ma è preferibile, fare girare la catne apiù volte prima per rendere la cera fluida. Tende a diventare una cera secca trasparente che non dovrebbe attirare lo sporco. Con la catena sgrassata, consiglio di applicarlo due volte per due giri di catena. Il lubrificante è secco, quindi non attira lo sporco, perché si trasforma in una patina di cera secca trasparente. Ideale per chi fa gravel o pedalare su strade polverose. Consiglio di rinnovare l'applicazione e di pulire la catena con uno straccio ogni 2/3 uscite o a seconda della necessità. Test realizzato in collaborazione con NZERO.  

Conclusioni.  Consiglio i prodotti NZERO. Come scegliere i lubrificanti NZERO ? 

NZERO WET LUBE o NZERO DRY ? > NZERO DRY = catena più pulita, ma meno chilometri;  NZERO WET LUBE = catena più sporca, ma chilometri in più. Saluti ciclistici.  


 
  

 

lunedì 4 marzo 2024

Il negozio ciclistico 3.0 #evoluzione #ciclista3.0 #custombike #onebikeforever

Officina a tre "corsie", meccanici aggiornati ad alta competenza, assistenza biomeccanica e nutrizionale con specialisti del settore, rapporti diretti solo con marchi artigianali per la vendita di telai su misura, ritiro e consegna di bici al domicilio del cliente, assistenza-spedizione a distanza con consegna in officina, zona bar, vendita abbigliamento su misura, libertà dai vincoli d'acquisto annuali richiesti dai marchi industriali. L'evoluzione del negozio ciclistico è connessa all'evoluzione del ciclista, cioè "all'essere ciclista", ciclista 3.0, con la propria specificità antropometrica e atletica, che opta per il "su misura", per liberarsi dai prodotti standard e dalla massificazione. Saluti ciclistici.