Previsione. Quando trasmetteranno in diretta alla Tv, le corse gravel, organizzate in tutto il mondo, sarà il tempo del Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta Espana gravel ! La TV è ipnotica per la massa e attira il business. C'è tutto un territorio da scoprire e da valorizzare. Se è possibile scalare il Mount Ventoux, lungo un parallelo percorso gravel, allora tutto è realizzabile, basta volere rompere gli schemi rigidi del ciclismo europeo, tendenzialmente ortodosso. Ovviamente i corridori prof userebbero bici gravel, stabili, comode e veloci sullo sterrato e fondi sconnessi. Le bici da corsa non sono adatte, anzi sono pericolose; il limite più evidente delle bici da corsa sono gli pneumatici slick, sia per il battistrada liscio, sia per la larghezza, il 32 mm non e’ sufficiente, ci vuole almeno il 38 mm con tasselli, per sterrati compatti; invece per sterrato con tanta ghiaia e rocce di piccole e medie dimensioni, ci vogliono pneumatici tassellati non inferiori a 40 mm, e quindi telai adatti. Sulla larghezza e altezza dei tasselli e sulla conformazione del battistrada si può spaziare, dal più veloce, al più grippante. Gravel a tappe. Del resto la storia del ciclismo (eroico) è gravel, nasce sulle strade bianche e dissestate. C'è bisogno di "tornare indietro" per "rinverdire" il ciclismo. C'è bisogno di togliere il sopore alle tappe corse sull'asfalto, più facili, meno spettacolari, con eccezione di quelle alpine, dove campioni permettendo, c'è spettacolo, ma oramai, le conosciamo tutte, le grandi salite su strade asfaltate del ciclismo su strada; la sfida sarebbe quella di scoprire le grandi salite o nuove salite entrambe in versione gravel ! Sappiate che una salita sterrata è più impegnativa di quella asfaltata per effetto di una pavimentazione meno stabile e per un maggiore attrito, come del resto può dirsi, anche una strada sterrata rispetto a quella in bitume. Ecco perché un km di sterrato vale il doppio se non il triplo di quello asfaltato ( la difficoltà aumenta in base alla densità maggiore della ghiaia o in presenza di sterrato/erba/rocce). Quindi si potrebbero ridurre i km e il tempo trascorso davanti alla Tv, aumentando però lo spettacolo; si concentrerebbe e quindi aumenterebbe l'attenzione dello spettatore anche sugli spot pubblicitari.
Il pubblico ama il gravel. Basti pensare al successo raccolto, quando si inseriscono le tappe sterrate nelle corse a tappe, per non parlare della Roubaix e delle Strade Bianche, corse straordinarie, emozionanti, perché sono più dure, lo sterrato e il pavéè ricordano il ciclismo eroico. La polvere dello sterrato è come la polvere del tempo, un viaggio temporale per rivivere la fatica eroica, è come la polvere dell'avventura.
Per ora, godiamoci il Campionato del Mondo UCI ( trasmesso alla TV in diretta) e i vari campionati nazionali UCI, oltre al Campionato del Mondo non ufficiale, disputato ad Emporia (USA), la Unbound Gravel (350 km con più di 4000 metri di dislivello da percorrere in un giorno) e le varie competizioni sparse in luoghi suggestivi del Pianeta Terra, persino in Africa, disputate tutte, senza scorta tecnica e assistenza meccanica. Gravel non è solo competizione, è anche scoperta del territorio suggestivo, libero e selvaggio. Ci sono tante strade secondarie non asfaltate da scoprire e da valorizzare anche per abituare i ciclisti alla sicurezza, e rimanere lontani dalle strade principali asfaltate ovvero percorrere il meno possibile le strade asfaltate principali. Gravel è un dialogo con la Natura, per capire che ne siamo parte, è un modo per sentirsi "eroicamente ciclista". Ecco il link del sito della Unbound Gravel, la decana delle corse gravel CLICCA QUI . Allargate gli orizzonti e gli pneumatici. E non dimenticate che il ciclismo su strada, trasmesso alla Tv, non appartiene alla realtà quotidiana dei ciclisti amatoriali, costretti invece a pedalare nel traffico, tra incroci e semafori, pedoni, cani, gatti, "zombie" che attraversano guardando lo smartphone, spesso, anche lungo strade dissestate e senza scorta tecnica. Saluti ciclistici.
ilGravel è ormai più che cresciuto e maturo. Organizzano una marea di manifestazioni più o meno agonistiche un pò ovunque in Italia, da capofila sicuramente le regioni centro settentrionali dove l'atrenativa gavel ha attecchito prima. vedo sempre più persone su asfalto con gravel, più o meno "inazaccherate" da polfere e fango magari di rientro dal giro o per il tratto asfalto di trasferimento.
RispondiElimina