sabato 20 gennaio 2024

Funko per celebrare il nuovo test bike Pedemonte Altavia ! #IA

La versione Funko elaborata dall'intelligenza artificiale (IA) per celebrare il nuovo test Pedemonte Altavia CLICCA QUI ! Saluti ciclistici. 



giovedì 4 gennaio 2024

( Anche) In Italia e’ l'anno del Gravel.

Circa un anno fa, ebbi modo di parlare con un biomeccanico, a proposito di gravel. Era il tempo in cui avevo pubblicato il mio test Pedemonte Altavia, la nuova race gravel, fatta su misura a Genova. Il biomeccanico con tono saccente, mi "spiegava" che il gravel non poteva diventare un settore importante. Lui era il classico pedalatore "conservatore", attaccato alla tradizione, incapace di intuire persino le esigenze del ciclista. Già perché il gravel è quello che il ciclista ha sempre desiderato, senza saperlo ! Il tempo è galantuomo e così oggi, un lettore del blog, IVR, che ringrazio, mi gira su Instagram, la copertina di questo mese, della rivista mensile italiana, CT. Il titolo è eloquente e preciso, non ci sono dubbi, il Gravel è un successo, anche in Italia, dopo circa un anno dal lancio della mia "Nova Vita Gravel". Il gravel è l’espressione più spettacolare e libera del ciclismo. Aggiungo che in Italia, il gravel si afferma come l'unico settore in crescita, nonostante che le previsioni del settore bici da corsa, siano passate dal "pessimismo alla tragedia", per citare l'analisi del mercato, confidata da un addetto ai lavori. Sorrido pensando al biomeccanico che allora "mi spiegava" la sua "profezia" farlocca. Ma il gravel non è una novità, per gli esperti, e soprattutto per i ciclisti della prima ora. Il gravel è iniziato nel primo decennio del Novecento con il ciclismo Eroico ed è rimasto praticato, in Europa, nel mondo delle corse, in eventi prestigiosi, come la Parigi Roubaix e le Classiche del Nord, finanche alla recente Strade Bianche, insomma le corse più spettacolari. E del resto, non fu un caso, la nascita nei primi del 900 del ciclo cross, in Inghilterra, il quale, è gravel fatto in un percorso recintato. Posto la foto scattata negli anni 80 durante una corsa di ciclismo professionistico su strada; la bici era la Peugeot, probabilmente modello PRO10 in acciaio montata con gruppo Campagnolo (la Peugeot introdusse nel 1983 il modello PY10 con telaio in carbonio e forcella in acciaio). In quel tempo, le bici non avevano raggiunto la qualità e la specificità delle bici gravel moderne, anzi negli anni 80 ci si adattava, con bici da corsa.  Penso che la bici da corsa si sia evoluta nella gravel; il gravel è quello che il ciclista ha sempre desiderato senza saperlo. Le bici da corsa attuali, prodotte in serie, con misure standard impegnative, assemblate con ruote troppo rigide, e pneumatici stretti e slick, sono troppo estreme, anche per i corridori professionisti, figuriamoci per i ciclisti amatoriali e i pedalatori, non permettono margini di errore. Sappiatelo ! Pensate diversamente! Comunque ripeto il mio consiglio. Optate per la bici da corsa nuova, meglio su misura, il livello più alto, allo stato dell'arte, per esempio, come la Pedemonte Mutator RS, possibilmente rim brakes - freni tradizionali ( per leggere il test CLICCA QUI ), solo se pedalate su strade asfaltate perfettamente e volete "recuperare" cioè continuare ad utilizzare i componenti posseduti, altrimenti non perdete tempo, soldi e l'occasione per divertirvi, non rinunciate all'avventura e alla versatilità, percorrete tutte le strade, scegliete una race gravel o una gravel, meglio su misura, il livello più alto, allo stato dell'arte, come per esempio, la Pedemonte Altavia ( per leggere il test CLICCA QUI ). Le bici gravel costano di meno delle bici da corsa e risolvono l'annoso problema del ciclista, quello della noia a percorrere le stesse strade; non è un caso che il campione olandese Van Aert abbia pubblicato sulle storie Instagram, la foto dell'allenamento individuale con la gravel dotata di un piccolo parafango sopra la ruota posteriore (ringrazio per la segnalazione Christian). Intanto gli eventi gravel italiani si moltiplicano, registrando più iscritti delle GF, spingendo, rispettivamente, l'UCI e la FCI ad organizzare le prime due edizioni del mondiale gravel (2022 e 2023) ed il campionato nazionale gravel. Tuttavia occorre separare gli eventi gravel veri e propri, dalle competizioni race gravel. A differenza delle GF, che com'è noto, si distinguono per l'esasperata ed irragionevole competizione, fine a se stessa, gli eventi gravel sono feste a "pedale", con musica, cibo e giochi, un clima nuovo, dove conta la scoperta del territorio e la socialità, la competizione non è la caratteristica principale, essendo il gravel, uno stile di vita. Ovviamente, l'uomo è generalmente competitivo, ma si spera che gli eventi gravel rimarranno tali.  

La bici da corsa è costruita (solo) per la strada asfaltata. L'ho provata sullo sterrato leggero, riscontrando limiti nel grip soprattutto in caso di frenata, in particolare in discesa. Le coperture slick da 35 mm, compatibili con le nuove endurance, migliorano la trazione, ma non l'aderenza. Quindi se incominciate a sentire il bisogno di pedalare off road, senza passare alla MTB, più specialistica, allora scegliete la gravel. A quelli che non hanno mai pedalato sulla gravel e che pensano che possa essere utile solo per sterrati leggeri e semplici, allora dedico questo video, girato nei luoghi dove mi alleno 😉. 
La bici da corsa è costruita (solo) per la strada asfaltata. L'ho provata sullo sterrato leggero, riscontrando limiti nel grip soprattutto in caso di frenata, in particolare in discesa. Le coperture slick da 35 mm, compatibili con le nuove endurance, migliorano la trazione, ma non l'aderenza. Quindi se incominciate a sentire il bisogno di pedalare off road, senza passare alla MTB, più specialistica, allora scegliete la gravel. A quelli che non hanno mai pedalato sulla gravel e che pensano che possa essere utile solo per sterrati leggeri e semplici, allora dedico questo video, girato nei luoghi dove mi alleno 😉. 
Vantaggi testati con la Pedemonte Altavia : pedalare su strade secondarie, silenziose e tranquille, più lontani da auto/camion; possibilità di percorrere strade irregolari, acciottolate e accidentate come la MTB, rispetto alle quali avranno una posizione di guida più veloce ed efficiente; al passo di una bici da corsa; montare trasmissioni e pneumatici specifici per ogni strada; utilizzo di pneumatici più larghi (con la Pedemonte Altavia fino a 50 mm ) ; pneumatico più largo significa maggiore comfort, aderenza, controllo, meno affaticamento del corpo/mente, meno resistenza al rotolamento perché con mescole migliori ci sarà minore deformazione; perdita di aerodinamica minima rispetto alla versatilità ( rispetto al 35 mm, il 40 mm perde 2,3 watt, il 45 mm perde 5,8 watt; perdita irrilevante per un ciclo amatore e per chi non fa gare contro il tempo); maggiore stabilità e tenuta di strada in ogni condizione climatica; viaggiare con borse; con componenti leggeri, peso uguale a quello della  bici da corsa top di gamma 😉. Inoltre possibilità di installare forcella ammortizzata e andare ancora più veloci e comodi off road . Con la bici gravel e l'allenamento adatto si potrà andare anche su percorsi MTB. Non ci credete ? Allora guardate questo video realizzato sulle strade dove mi alleno......

Conclusione. Con la desertificazione che avanza nel mondo, ci sarà sempre più spazio per la gravel. La violenza e gli incidenti sulle strade asfaltate, a causa dell'alta velocità, all'uso delle droghe e dell'alcool, all'uso compulsivo dello smartphone, toglie spazio alle bici da corsa. Liberatevi dai limiti e fuggite dalla follia del traffico con un mezzo veloce e stabile. Gravel is life. No Nature No FutureSaluti ciclistici.