martedì 31 ottobre 2023

Oggi sono andato a trovare Marco Pantani.

La mia generazione è quella che quando scende dalla bici sente una specie di malinconia; forse a forza di fare salite, qualcosa ti cambia dentro, e così oggi, sono andato a trovare Marco Pantani, sulla salita dedicata a lui, per ricordare oggi, come ieri, che Lui "vive", qui e nell'eternità. Lo faccio spesso, ma in questo periodo dell'anno, non posso mancare. Le salite sono come la vita, devi sempre lottare e alla fine diventano una cosa  normale, come ritornare quassù. C'è un tempo per ogni cosa, e questo è il tempo per ricordare le emozioni e vagabondare con la gravel, a stretto contatto con la Natura, mentre tutto scorre e non torna più. Saluti ciclistici.

 

Rispondo qui a chi mi ha inviato email per chiedermi il mio tempo su questa salita: non lo so, non lo guardò mai, la faccio tutta di una fiato, come quando hai sete e bevi un bicchiere di acqua fresca; non voglio perdere tempo per arrivare in cima. La salita non è una cosa razionale, è follia, è istinto. Per chi volesse venire a trovare il Pirata, sulla salita a lui dedicata dal Comune di Fondi, consiglio di leggere questo post CLICCA QUI e quest'altro CLICCA QUI . Per i post scritti sulle salite del Carpegna, del Giro e del Tour di Marco Pantani CLICCA QUI . Saluti ciclistici. 

mercoledì 25 ottobre 2023

Perché scoppia la camera d'aria ? #quellocheglialtrinonsanno

La camera d'aria può scoppiare o perdere aria repentinamente, senza foratura; può esserci il caso della camera d'aria difettosa o vecchia o gonfiata troppo, ma la causa principale è la lacerazione causata da errato montaggio, soprattutto quando ci si trova a montarla in fretta e furia, o a farla montare dal volontario di turno, durante l'uscita con il gruppo. Lo scoppio della camera d'aria, durante lunghe discese, con i freni sempre tirati, causato dall'alta temperatura sulla pista frenante in carbonio, non può accadere più, con le piste frenanti in basalto o carbonio di alta qualità delle ruote di ultima generazione. Se con i cerchi stretti, la camera d'aria può finire per essere pizzicata, con i cerchi larghi, invece, la camera d'aria non rimanendo distesa uniformemente lungo la gola del cerchio, forma delle grinze soprattutto all'altezza della valvola e con l'uso si lacera e quindi scoppia/perde aria improvvisamente, soprattutto con le camere d'aria in termo plastica, molto leggere. Il consiglio è quello di evitare che la camera d'aria rimanga intrappolata tra copertoncino e cerchio, altrimenti la camera non potendo raggiungere il suo diametro pieno, manifesta un avvallamento (si vede il copertoncino leggermente abbozzato) e con l'utilizzo, lo sfregamento della camera d'aria tra cerchio e copertoncino, comporta, presto o tardi, una lacerazione. Il paradosso. Se con i cerchi larghi si pensava di risolvere il problema della pizzicatura della camera d'aria che schiacciata tra il bordo del  cerchio e il copertoncino, finiva per forarsi quando la si rigonfiava, oggi, pur avendo più spazio, la camera d'aria può rimanere accartocciata ovvero appallottolata e sfregando si strappa/scoppia ! Con il tubolare ciò non accade perché la camera d'aria, parte integrante del pneumatico, in guisa da formare un tutt'uno, viene installata dal produttore; come non accade con il tubeless, al cui interno non c'è la camera d'aria, ma solo aria e liquido sigillante, tenuti "dentro" dalla valvola. Ma siccome niente è perfetto, anche con il tubolare e il tubeless ci sono altri tipi di guasto meccanico e per risolverlo, bisogna imparare a gestirlo sempre, fa parte della vita del ciclista Occorre essere auto sufficienti, come i corridori gravel prof e amatoriali che per regolamento UCI e delle Federazione di appartenenza devono gestire il guasto meccanico, senza l'ammiraglia/servizio corse Shimano, come invece permesso ai corridori prof strada. Approfittate del tempo trascorso nei negozi per dare un occhiata a quello che fa il meccanico scrupoloso 😉 . Saluti ciclistici.



Per evitare pieghe camera inserirla gonfia a 0,8 atm circa all'interno del copertone durante l'installazione 

domenica 1 ottobre 2023

Gravel e Natura. La grotta di Zì Checca e cavern hard gravel #nolimits #avventuragravel

Ci sono ciclisti che scelgono il traffico e indifferenti allo smog, praticano il "pellegrinaggio bar"; altri ciclisti invece praticano il panismo e con il mezzo adatto salgono veloci e sicuri anche dove la bici da corsa si ferma. Stamane, avventura hard gravel sui monti,  tra caverne e paesaggi carsici affascinanti e selvaggi, oltre l'asfalto, immerso nella bellezza e nel mistero della Natura. Per completezza la grotta "di Zì Checca" è profonda 110 metri ed è visitabile solo da speleologi esperti. Sono cavità carsiche verticali all’interno di un vasto campo carsico, classificato Monumento Naturale dall'UNESCO  e primo Monumento Naturale del Lazio CLICCA QUI  Saluti ciclistici.