domenica 6 febbraio 2022

Bici da corsa. Quando "scoppia" il tubolare.

Spesso i lettori del blog mi raccontano le loro esperienze, dandomi lo spunto per spiegare cose importanti. Nelle foto, il tubolare montato sulla ruota anteriore "scoppiato" in discesa a 40 km/h; è stato per caso o per fortuna che il ciclista, lettore del blog, non sia caduto sull'asfalto, ma sia rimasto in equilibrio, appoggiato sul cerchio protetto dalla gomma della carcassa. Il tubolare è un Vittoria Corsa da 25 mm montato con il mastice Vittoria, installato da un anno con circa diecimila chilometri. Il caso si presta come occasione per dare consigli importanti a lui e a tutti i lettori del blog. Preciso. Non è scoppiata la camera d'aria, ma si è decomposta la struttura del battistrada. 

Il caso. Il lettore del blog aveva sostituito solo il tubolare posteriore usurato, lasciando quello anteriore, pensando di risparmiare; egli non sapeva che il tubolare anteriore invecchiando ( si secca), perde prestazione e sicurezza, pur sembrando ancora buona la consistenza del battistrada. Il problema si presenta anche per il copertoncino. Insomma si potrebbe fare ancora qualche chilometro in più, con la copertura anteriore, ma si rischia di andare oltre fino al successivo cambio della posteriore ! Consiglio. Al primo cambio della copertura posteriore, smontate anche quella anteriore, così non rischiate di usarlo oltre; a questo punto: a) mettetela nella tasca e usatela come copertura di scorta; b) oppure nella scatola, conservatela nel garage, da usare in caso di emergenza. 

I tubolari sono composti da diversi strati, a seconda del modello. Per esempio quelli della Veloflex sono composti esternamente dal battistrada, attaccato alla carcassa, con in mezzo la cinta di protezione; all'interno c'è la camera d'aria in lattice, protetta da un nastro interno, al quale viene aggiunto un nastro esterno, quello che viene incollato nella gola del cerchio. Quindi non è un pezzo unico. 

Il tubolare posteriore va sostituito, al massimo, a circa 3000/4000 km, invece quello anteriore, al massimo, a circa 5000 km, anche se non si sono forati. Il chilometraggio dipende anche dal modo di pedalare e dalle condizioni dell'asfalto. I chilometri che ho consigliato sono indicativi, in quanto l'usura dipende anche dal calore generato dall'attrito con l'asfalto e soprattutto dal calore dei raggi UV. Il tubolare non si invecchia solo per l'uso. La gomma  si "cuoce", perde elasticità, grip, prestazione e si invecchia diventando non più sicuro. La gomma "cotta" dal calore, presenta delle piccolissime crepe che facilitano la foratura,  si indurisce e tende a perdere coesione, quindi può accadere che il battistrada si stacchi come in questo caso.  Per non confondervi con il chilometraggio, consiglio di sostituire anche il tubolare anteriore, quando cambiate quello posteriore ( si usura più facilmente). Non risparmiate mai sulla sicurezza. 

Altro consiglio. Il tubolare fotografato è stato installato con il mastice. Come scrivo da anni, il mastice altresì detta carogna, perché si appiccia ovunque e si toglie bene solo con la raspa, tende a indurirsi, e quindi a far perdere aderenza al tubolare. Uno degli errori comuni è quello di fare riferimento al mondo delle corse professionistiche; anche in questo caso, è sbagliato, prenderlo come esempio, essendo un mondo diverso. I meccanici cambiano i tubolari al massimo ogni due tappe e devono farlo in meno tempo possibile, cambiando tanti tubolari. Dovendo necessariamente pulire la gola del cerchio, usano la raspa per rimuovere la colla secca, altrimenti se non rimossa, la colla vecchia forma un ulteriore strato, a cui si aggiunge quello della colla nuova, strati che sovrapposti "alzano" il tubolare, impedendo che entri perfettamente nella gola del cerchio. La sostituzione continua impedisce che il mastice invecchi e perda la capacità di "trattenere" il tubolare. Uno dei segnali che il mastice non tiene è il rumore della valvola che si muove e sbatacchia nel foro del cerchio, quando si pedala fuori sella e quando si frena. Il tubolare incollato con il mastice deve essere utilizzato dopo 24 ore. Detto ciò, il ciclista a cui è accaduto questo incidente durante l'allenamento, non ha potuto sostituire il tubolare, per i motivi spiegati, ed è stato costretto a ritornare con l'auto di un amico. 

Dopo tanti anni che li uso, sulle Alpi e nelle lunghe e veloci discese, posso dire e spiegare con assoluta certezza, che il problema della sicurezza del montaggio lo si risolve con il biadesivo, il quale tiene perfettamente il tubolare e consente di rincollarci sopra quello di emergenza, quando non sia possibile riparare il tubolare forato o nel caso di un tubolare danneggiato irrimediabilmente. La colla del biadesivo non si indurisce avendo una diversa composizione rispetto al mastice che invece una volta applicato si indurisce e non attacca più. Ma v'è di più. Il biadesivo attacca subito e quindi il tubolare può essere utilizzato subito dopo il montaggio, diversamente dal mastice che invece deve essere lasciato asciugare per 24 ore. La colla del biadesivo Tufo si toglie con il liquido Tufo, lasciato applicato sulla colla vecchia; dopo circa 1/2 ore si scioglie e si rimuove completamente con una pezza; quello Mariposa è ancora più facile toglierlo direttamente con una pezza. Il tutto senza danneggiare il cerchio. Consiglio di rimuove il tubolare vecchio o danneggiato, tagliando con un taglierino la parte centrale della gomma, praticando due tagli esterni, all'altezza della valvola, in modo da togliere prima la valvola e poi il resto del tubolare. All'interno di un borsellino che sta comodamente nella tasca posteriore, metterete un taglierino, una spilla da balia, il piccolissimo gira valvola, il liquido Tufo per riparare la foratura, una bomboletta di Co2 con l'apposito dispensatore, una valvola di scorta, oltre ad un tubolare di emergenza ( per i più prudenti); non vi servirà altro. All'interno del blog troverete post e foto dedicate al biadesivo utilizzato personalmente con successo dopo lunghi test. Saluti ciclistici. 


 

14 commenti:

  1. il risparmio si paga, purtroppo, farlo poi quando si spende e spande per bici, gps e pure calzini è controsenso. magari non è il caso del nostro ma il battistrada che si vede nella foto frontale mi ricorda gli pneumatici antichizzati che mi capitava spesso di trivare sulle auto controllate durante il servizio, spesso pneumatici con battistrada tipo "cotica", duro come il marmo e piendo di crepe anche sulle spalle. magari sbaglio ma da ultima foto il battistrada sembra, appunto, "na cotica". la sicurezza prima di tutto ed il tuo messaggio sui tempi del cambio "scarle" è chiaro e cristallino. volevo chiederti, saltando di palo in frasca, ma i tubelessssss? hai poi avuto modo di testarli e cosa ne pensi?

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    1. Ciao Sergio. Esattamente ! Sulla sicurezza non si risparmia mai. Per quanto riguarda la tua domanda sui tubeless, non mi hanno più inviato le ruote tubeless, pur avendo avuto la coppia tubeless test sotto mano che alla fine ho preferito restituire per impossibilità di testarli; non è facile avere ruote test tubeless, anche se non mi sono interessato più di tanto al test. Comunque non sono molto entusiasta del tubeless dal punto di vista della manutenzione; occorre tenerli sott'occhio con il liquido, eccetera e comunque il peso è troppo alto per i miei standard, preferisco una coppia di ruote più leggere per i test. Sono anni che il marketing cerca di spingerli, ma ad oggi, rimane la terza scelta, in termini di preferenze. Saluti ciclistici.

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  2. Ciao Claudio,
    mi chiamo Massimo e abito a Bergamo.
    Sono 35 anni che vado in bicicletta e con lei ho vissuto tante bellissime esperienze e giornate con amici ma anche in solitaria. Adesso dopo tanti anni ho deciso un cambiamento: anche coi tuoi consigli, ho lasciato i copertoncini e mi sono comperato una bella coppia di ruote per tubolari , le LW Obermayer Swartz, quelle coi cuscinetti ceramici con una scorrevolezza impressionante.(no disc, ma con freni RIM tradizionali)
    Le migliori in assoluto, come anche tu sostieni e come anche io ho potuto constatare.
    Per me è la prima volta che ho a che fare con i tubolari, e ho sinceramente alcuni dubbi.
    Ho sempre il timore di uscire e forare (mai successo fino ad ora con i tubolari) come tanti ciclisti suppongo. Ma se succedesse avrei mille dubbi, porto sempre con me la bomboletta PIT STOP ma non l'ho mai usata, e sinceramente con una foratura non so se la procedura del suo utilizzo che ho visto sul web sia in grado di rifarla esattamente (mi chiedo....e se non gonfiasse a sufficienza il tubolare? Oppure...Se la schiuma non entrasse dalla valvola e andrebbe persa? Che faccio dopo? Chiamo l'ammiraglia?
    Ho letto tempo fa sul tuo blog che esiste in questo caso l'utilizzo del liquido Tufo, utile per
    prevenire le forature nei tubolari. Ti vorrei chiedere a tal proposito se secondo te sia meglio il pit stop , oppure meglio il tufo, usandolo magari come prevenzione inserendolo prima ed evitando una fastidiosa foratura. Anche se appesantisce i tubolari, io sarei per la prima soluzione. Però mi chiedo anche se questo tufo non vada a tappare la valvola e quindi il tubolare resterebbe inutilizzabile.
    Avrei altre domande ma per ora basta cosi

    Ti ringrazio per la tua disponibilità, e complimenti per tutti i tuoi fondamentali consigli,

    Massimo

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    1. Ciao Massimo. Benvenuto nel blog. Intanto ti invito a leggere questo post. Inoltre è sempre meglio portarsi quello che ho spiegato in questo post; la bomboletta gonfia e ripara non consente di riparare tagli estesi sul tubolare, funziona solo con piccoli tagli e spesso la pressione non è sufficiente per gonfiare il tubolare. Quindi è meglio il liquido per riparare la foratura che va inserito smontando la valvola e poi lasciato girare all'interno prima di rigonfiare con la bomboletta Co2. Sai usare l'erogatore della bomboletta Co2 ? Nei casi più estremi occorre invece sostituire il tubolare con uno di emergenza. Comunque tutto dipende dalla propria capacità di manualità; impara per esempio a smontare e montare i tubolari con il biadesivo, in modo che ti impratichisci. Puoi usare una spilla da balia prima di rimontare la valvola, in modo che liberi lo spazio dai residui del liquido. Può accadere che il liquido seccato possa ostruire parzialmente la valvola quando la giri per gonfiare; tuttavia con molta calma la giri e la chiudi e ripeti l'operazione in modo che si liberi; se non ci riesci smonti la valvola la pulisci e la rimonti o ne rimonti una nuova e poi gonfi il tubolare. Il liquido anti foratura funziona relativamente; come forare dipende dalla pressione bassa, dal peso ciclista/bici, dalla sfortuna, dalla strada sporca e dal ciclista che non guarda la strada. Insomma essere ciclisti consta delle problematiche, ma con il tempo dci si abitua e si impara; fa parte della scelta. Posta tutte le domande che vorrai. Nel blog comunque troverai molte risposte alle domande più comuni. Saluti ciclistici.

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  3. Grazie Claudio per le risposte
    Acquisterò il liquido tufo e le bombolette Co2
    Riguardo la tua domanda, non ho mai usato l’erogatore della bomboletta , su queste cose che girano intorno
    ai tubolari devo farmi ancora una cultura
    Ma avrei un paio di domande:
    Ne basta una di bomboletta per tubolare?
    Questa è importate: ma in che senso smontare le valvole dei tubolari?
    Non pensavo si potessero smontare
    Grazie mille di nuovo

    Massimo

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    1. Ciao Massimo. Ne basta una di bomboletta Co2, prendi quella da 16 grammi. Quello che conta è che impari ad usare bene l'erogatore. Prima di avvitare la bomboletta devi chiudere l'erogatore, girandolo, in senso anti orario altrimenti appena finisci di avvitare la bomboletta perde aria dal dispensatore e tu rimani senza ! Altra cosa importante; non tenere la bomboletta con la mano nuda finiresti per gelartela, quindi usa un indumento o il guanto lungo, insomma copriti le dita. La valvola la devi smontare con l'apposito utensile di plastica piccolo altrimenti non puoi immettere liquido nel tubolare; una volta inserito il liquido all'interno del tubolare, avviti la valvola, la chiudi e fai girare la ruota alzandola in modo che il liquido giri dentro e tappi il foro; dopo qualche minuto gonfi il tubolare. Ma attenzione; prima di gonfiare devi accertarti che si sia tappato il foro; te ne accorgi perché non esce più il liquido bianco Tufo, in quel caso il liquido si è addensato e ha creato il "tappo". La valvole si smontano per riparare e si devono controllare perché a forza di gonfiare si allentano e perdono pressione, quindi controllale periodicamente sempre con l'apposito utensile piccolo nero di plastica ( portalo con te). Saluti ciclistici.

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    2. Ciao Massimo, ho messo nel post, la foto del mio borsellino, con il kit antiforatura; spero che ti sia utile. Saluti ciclistici

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  4. Ciao Claudio, purtroppo non avevo ancora letto questo post nel tuo blog sennò non ti avrei fatto la domanda via mail, è che non sono sempre in rete e quando ci vado magari è per altri motivi, comunque ti ringrazio e come sempre sei stato molto esaustivo; i complimenti per i tuoi servizi non te li faccio più , non voglio essere ripetitivo.
    saluti ciclistici anche a te

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  5. Ciao Claudio
    Ti ho appena scritto per chiederti consigli sull'uso del tufo sealant.
    Solo adesso ho visto la foto sul kit antiforatura e ti assicuro che mi è utilissima.Ma perché porti tante valvoline?
    Ti ringrazio molto
    Massimo

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    1. Ciao Massimo. La foto l'ho aggiunta per te, in modo che potesse essere chiaro. Le porto perché a volte possono rompersi; è meglio averne la scorta e non rischiare di rimanere per strada o a casa; ogni tanti controlla che la valvola non si sia allentata (te ne accorgi perché perde troppa pressione il tubolare). Saluti ciclistici.

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  6. Ok Claudio me ne procurerò qualcuna…
    Ti vorrei fare una domanda riguardo il tufo sealant.
    Quando viene inserito nel tubolare(togliendo la valvolina) meglio inserirlo con la valvola rivolta verso l’alto e poi fare girare la ruota per distribuirlo in tutto il tubolare?
    Grazie ancora e saluti ciclistici anche a te…

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    1. La valvola la devi posizionare a ore 6, quindi in basso, altrimenti il liquido esce fuori. Portati anche una spilla da balia per bucare l'eventuale "tappo" di liquido addensato che potrebbe ostruire il foro del flacone; con il tempo e il non uso, il liquido tende a seccarsi; quindi ogni tanto agita il flacone. Saluti ciclistici

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  7. Ciao Claudio
    Ti vorrei chiedere cosa ne pensi dei freni "Direct Mount", in particolare dei Cane Creek G4, molto leggeri. Adesso monto i tradizionali della Dura ace, non direct mount, e avrei la possibilità di avere questi Cane creek seminuovi a metà prezzo e con un peso di soli 160 gr. circa (chiaramente con modifica telaio e cambio forcella). Se ne sai qualcosa, sto cercando info in generale, ma da parte di chi ne sa veramente qualcosa o di chi li ha avuti, soprattutto come si comportano in frenata essendo molto leggeri. Perché chiaramente se leggi le caratteristiche di chi ne fa pubblicità, saranno sempre i migliori al mondo e non senza difetti. Ma si sa, tante volte la realtà é tutt'altra cosa...
    Grazie mille
    Massimo

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    1. Ciao Massimo. Un commento sui freni in un post di tubolari !! Sarebbe stato meglio postarlo sul post dei freni Cane Creek G4. Comunque penso che non sia corretto quello che scrivi, nel senso, che per montare freni direct mount ci vogliono SOLO telai compatibili; non è possibile cambiare forcella anche perché il freno posteriore si monta sul telaio ! Vorresti fare "bucare" forcella e telaio per montare i freni direct mount !!!???? O cambiare la forcella ( con quale ?) e bucare comunque il carro posteriore??!!!!! Impensabile !! Piuttosto la soluzione esiste è quella dei freni THM Fibula pubblicati sul blog; sono adatti al tuo telaio. I freni direct mount non frenano di più dei regolar mount come i tuoi Dura Ace, tra i migliori freni in assoluto, peraltro disponibili anche per il nuovo Shimano Dura Ace 12 velocità; sono gli stessi dell'11 velocità. Ho provato sia i direct mount che i regolar mount, e ti posso dire che non c'è nessuna differenza sostanziale nella frenata, ma solo estetica, in quanto sono pensati per i telai aero. Tutto qui. Per quanto concerne la frenata dei Cane Creek G4 nei prossimi giorni, il relativo post sarà aggiornato. Stay tuned. Saluti ciclistici.

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