sabato 19 febbraio 2022

Consiglio ai ciclisti evoluti. il peso forma del ciclista e altre cose spiegate ai pedalatori social !

Il ciclista "fuori peso" è un ossimoro, una parodia. Nella foto c'è il mio peso odierno ( periodo invernale - percentuale massa grassa - 4,461%, quasi al limite; girovita 29 cm; fianchi 30 cm; collo 14,5 cm; altezza 163 cm). La foto del peso del ciclista è la foto più importante, poi c'è quella del peso della bicicletta. Essere ciclista è uno stile di vita. Dimmi quanti battiti hai e quanto pesi e poi parliamo del resto !  E' come discutere delle prestazioni di un auto con chi non abbia la patente di guida; come faccio a spiegarvi come si diventa e si è ciclisti ! Lasciate stare le discussioni sulle biciclette disc o non disc, aero o non aero; è tutto inutile; per voi diventa come una chiacchiera da bar; un ciclista è in grado di "sverniciarvi" cioè umiliarvi staccandovi implacabilmente, anche con un "cancello" cioè con una bici di qualche anno fa; contano le gambe.  In questi ultimi anni tutti sono "diventati ciclisti", ad honorem!  Complice anche la pandemia. E' semplice sembrare di esserlo, secondo il pensiero comune, autoreferenziale; è sufficiente pubblicare nei social, foto e video di lunghe e chiassose soste ai bar, davanti a cornetti (una delle cose peggiori da mangiare) e caffè (aumenta il battito cardiaco, quindi non raccomandato durante gli allenamenti); di noiose bici disc (sono tutte uguali) alla moda ( poco performanti nonostante che costino come un auto); di gambe da polli, teste rasate, barbe lunghe ( la nuova "conquista dell'aerodinamica") e bracci e corpi con infiniti tatuaggi ( molto belli, ma non sono aerodinamici e non servono a pedalare più forte ); di smorfie con linguacce ( gesto maleducato); di "manzi" ( pedalatori over 70 kg) seduti sul tubo orizzontale (danneggia il telaio); di pose con sguardo cattivo e serio ( nessuno si spaventa, siate sereni), eccetera.  Tuttavia in questo "carnaio" di "potenti" pedalatori, non vedo le foto del peso (e questo vale anche per i corridori amatoriali e prof , soprattutto nel periodo invernale). Ed è molto strano considerato che pubblicate persino le foto dei vostri calzini colorati. E allora come pretendete di essere ciclisti. Prima di apparire, conta essere ciclisti ed esserlo è una delle cose più difficili ! Non ne posso più di questa confusione, di questo disordine, di questo apparire, di questa costante assenza di verità. Il peso forma non si compra, ma si impara a raggiungerlo con sacrifici ( il primo allenamento è a tavola) e passione ( tanti chilometri con il vento in faccia e salite, altro che succhiare le ruote in gruppo). O voi pedalatori, che pretendete di influenzare il pensiero comune, di essere influencer, sappiate che il pensiero comune vi ha influenzato, ancor prima, omologandovi alla massificazione: bici disc, abbigliamento all'ultima moda (peccato che stringa troppo le vostre generosi carni), tatuaggi, viaggi  organizzati nel periodo invernale, scrivere sempre e solo quello che il marketing "indottrina", insomma apparire invece di essere. "Cazzate" omologate da una società debole e viziata. Per colpa soprattutto vostra i prezzi delle biciclette da corsa sono aumentati, in modo esponenziale; cambiate bici senza nessuna necessità, in modo compulsivo, pensando di migliorare la prestazione, invece aumentate solo la domanda del prodotto e quindi i prezzi del mercato ( è una regola dell'economia, una questione di cultura). Tra qualche settimana, inizieranno a trasmettere alla TV, le corse dei corridori professionisti; non le perderete mai, altrimenti come farete a imitare; imparerete a memoria quello che diranno ( sono sempre le stesse cose e spesso errate!) e lo direte sui social e nei forum e al negozio di bici, magari qualcuno penserà che sarete degli "esperti"; e soprattutto correrete al negozio ad ordinare la nuova bici del vostro corridore preferito! Nauseante ! Per il bene dei ciclisti e della bicicletta da corsa, datevi al padel o scegliete l'e-bike, creata a vostra immagine e somiglianza. I marchi hanno capito che siete una risorsa economica. Infatti l'offerta del mercato della bici da corsa, si è adattata a voi: poco e/o male allenati, in sovrappeso, solo uscite di gruppo soprattutto nel week end, paura della discesa, amanti della tecnologia, ed eccovi le brutte  bici disc, non leggere, costose e complicate nella manutenzione, con ciclo computer o SRM che contano pure i sospiri, dotate di sistemi tecnologici che cambiano il rapporto, quando parlate al telefonino o perdete lucidità per la fatica ! Pedalatori si nasce. Saluti ciclistici. 


3 commenti:

  1. Ciao Claudio, condivido quanto letto sopra e non avendo null'altro da aggiungere dico solo : ma per fortuna si può scegliere nella vita da che parte stare prendendosi oneri e onori.
    Saluti a tutti i ciclisti

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    1. Ciao LucaG8. Fino a qualche tempo fa, i ciclisti erano pochi, semplici, forse erano giudicati "folli" per la scelta fatta di fatica e sacrifici, appassionati della bicicletta da corsa, e del fare ciclismo, erano tranquilli, non erano un fenomeno di moda, erano la minoranza, della minoranza, spesso si vestivano con le divise sociali usurate e le bici le tenevano per anche per anni. Oggi sono arrivate le orde dei pedalatori, gente proveniente da ogni altro hobby, amanti del consumismo, pensano di sapere tutto loro, e di insegnare agli altri, non hanno rispetto per chi non può permettersi di spendere quello che spendono loro, gente senza passione per la bicicletta, per loro le bici contano fino alla prossima, per loro conta solo apparire, gente che magari tra qualche anno passerà a fare altro. Il ciclismo amatoriale è stato stravolto ad ogni livello. E questo mi dispiace molto, perché sto assistendo ad un impoverimento sociale e culturale della società.......saluti ciclistici.

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  2. una asfaltata a ventaglio direi.
    nulla da aggiungere, il fattore peso è veramente importante direi la base che si forma e si plasma con dedizione, allenamento ed attenzione.
    ma non è facile, anzi, è complicato trovare la giusta via tra impegni di lavoro e le esigenze della famiglia, perchè si, essere ciclista è un credo uno stile di vita un viaggio che si intraprende ma seguire la retta via non è facile, spesso per fattori esterni, cito per mia esperienza, figli piccoli, moglie che lavora, nessuno aiuto, e diventa un incastro continuo anche per il solo mangiare.
    personalmente ho raggiunto la mia migliore forma arrivando ai 66,5 kg, uscite costanti durante tutto periodo invernale ed in estate a luglio ero a 66,5 e le differenza la sentivo eccome, sono m. 1,71. ricordo una corsa continua anche quando non in bici per riuscire ad incastrare le uscite in settimana ma cavolo poi da giugno ad agosto il più dovuto a questa dedizione l'ho sentita eccome.
    concordo con l'impoverimento sociale e culturale che purtroppo si è allargato pian piano andando ad infettare ovunque, la bici come la moto per citare altra mia passione.

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