La Bianchi suddivide i suoi telai in base alle categorie, Hors Categorie ( modelli Oltre e 928 SL IASP), Born for Performance ( Sempre, 1885 Hydro) e la Coast to Coast ( Infinito, Via Nirone, 100 Strade). Ognuna delle categorie risponde ad una precisa filosofia progettuale.
AGGIORNAMENTO
LA BIANCHI INFINITO come quella in prova HA VINTO CON ADAMA SPRATT IL GIRO DELLA REPUBBLICA CECA (13 LUGLIO 2011).
QUESTO MODELLO NON E' PIU' PRODOTTO DALLA BIANCHI. E' STATO SOSTITUITO CON UN NUOVO MODELLO 2013.
La Hors categorie è ricerca estrema delle leggerezza/prestazioni, geometria reattiva e prestazioni estreme per un consumatore esigente. La Born Performance è polivalenza, rigidità, peso, geometria da competizione. Infine la Coast to Coast è confort in sella, ideale per granfondo e lunghe distanze.
La premessa è essenziale per comprendere bene il telaio Bianchi che si vuole conoscere. Ogni produttore crea offerte diverse per esigenze e prestazioni variegate.
Il test bike di aprile 2011 è dedicato alla Bianchi Infinito. Le sue principali caratteristiche sono: telaio in carbonio monoscocca, costruito attraverso l'utilizzo cinque categorie di carbonio ( UMS40, IMS60, UTS50, Kevlar e Basalt), finitura in carbonio 3K, nanotecnologia, k-vid ( utilizzo di kevlar con finitura 1k per garantire il massimo assorbimento delle vibrazioni con conseguente riduzione dell'affaticamento e migliore confort), Bat ( Bianchi active Technology per avere una diversa rigidità in base a diversi carichi/forza durante la pedalata), tubo sterzo più lungo per evitare l'utilizzo eccessivo di spessori sotto l'attacco ed incrementare la rigidità della zona sterzo, ovviamente con ampio effetto confort sulla schiena del ciclista, non costretto a inclinare eccessivamente il busto, forcella full carbon con foderi semi diritti per migliorare la reattività.
L'Infinito è stato utilizzato al Giro e al Tour 2009 dal team Barloword. Il modello Infinito è disponibile nelle taglie 47, 50, 53, 55, 57, 59 e 61. .
Il modello in prova è l'Infinito versione Dama Bianca, la cui colorazione è destinata al pubblico femminile, ma le caratteristiche e le misure sono identiche alle versioni per uomo.Come le altre versioni anche questa ha una verniciatura e le finiture ben curate e questa in particolare ha una vernice con effetto brillante. L'Infinito è disponibile nelle versioni: Ultegra 10v ( colore bianco o nero/bianco); Veloce 10v ( colore rosso/rosso o bianco); Chorus10v (colore celeste Bianchi/bianco); Dama Bianca con il 105 come quello in prova.
La componentistica è new entry, francamente deludente per un modello di media-alta gamma come l'Infinito: gruppo Shimano 105 nero, guarnitura FSA Gossamer Pro mega Exo Compact, ruote Fulcrum racing 7 con copertoncini Vittoria Zaffiro Pro Slick da 23, attacco FSA OS 190LX, curva FSA Wing Compact, sella FiZiK Vesta, reggisella FSA SLK Carbon. Tuttavia l'Infinito è disponibile anche con gruppo Chorus 11v e ruote DT Swiss RRC Carbon Tubolareda 46 mm per un peso intorno al chilogrammo. Questo per fare capire le potenzialità di questo telaio.
Il prezzo della bici in prova è assolutamente concorrenziale. 5 anni di garanzia.
Test Bike.
La prova è stata condotta su percorsi pianeggianti, ondulati e in salita con pendenza massima 10%. La sensazione immediata appena montato in sella è quella di pedalare su una bici che fa del confort la sua principale caratteristica. La presa della curva è agevole, anche in presa bassa, in ogni condizione e nelle lunghe percorrenze, e non si avverte mai alcun fastidio. E' una sensazione che non ho mai riscontrato su altri modelli testati. Il tubo sterzo più alto consente una minore tensione nel collo e nelle braccia. Il carro posteriore più lungo garantisce un maggiore assorbimento delle vibrazioni, una maggiore stabilità del mezzo. L'interasse più lungo consente una maggiore facilità di guida anche in discesa e la rende più docile nelle reazioni. Si ha sempre la sensazione di stare comodi e di essere sicuri in ogni condizione. Non è mai estrema, anche in condizioni difficili, come l'entrata in curva ad alta velocità. La stabilità del mezzo è netta. Colpisce in particolare un confort di assoluto livello nel lungo periodo di percorrenza. In pratica non si avverte mai la sensazione di affaticamento, in ogni posizione, anche su fondi sconnessi. La cosa che sorprende è la buona rigidità torsionale sul movimento centrale della pedalata e la bassa rigidità verticale con carichi verticali estremi, come nella percorrenza di un fondo accidentato. In salita si ha la necessità di alzarsi sui pedali solo ove si voglia rilanciare decisamente l'andatura. Danzando sui pedali si può contare su di una buona reattività anche sulle pendenze più dure. In pianura con il vento contro si ha un impatto più forte considerata la posizione più rialzata del tubo sterzo. In questi casi si consiglia di impugnare la curva nella presa bassa per non avere problemi aereodinamici. Il peso del telaio è di 1,030 grammi nella taglia 50, a cui bisogna aggiungere i 365 grammi circa della forcella. Consiglio di ottimizzare il telaio con componentistica after market di gamma media-alta per esaltare le caratteristiche del telaio e della forcella, sfruttando il buon prezzo del kit telaio.
Ottimo lavoro Bianchi.
Dedico questo test alle lettrici del blog ed in particolare a quelle che mi hanno chiesto di presentare l'Infinito Dama Bianca.
AGGIORNAMENTO
LA BIANCHI INFINITO come quella in prova HA VINTO CON ADAMA SPRATT IL GIRO DELLA REPUBBLICA CECA (13 LUGLIO 2011).
QUESTO MODELLO NON E' PIU' PRODOTTO DALLA BIANCHI. E' STATO SOSTITUITO CON UN NUOVO MODELLO 2013.