lunedì 28 marzo 2011

Emanuele Sella vince la Coppi&Bartali edizione 2011

Un plauso ad Emanuele Sella che in sella alla sua Bianchi Oltre ha vinto la classifica generale ed una tappa dell'ultima edizione della Coppi&Bartali. Un bravo anche al DS Ganni Savio che dall'inizio dell'anno ha raccolto molti successi, tra i quali il Tour de Langkawi, con la sua Androni Giocattoli, team campione d'Italia 2010.

Io e Sella al giro del Lazio 2007

venerdì 25 marzo 2011

Test Bike: Kuota KOM 2011

Nel mese di maggio testerò la nuova Kuota Kom, il telaio top di gamma 2011. Nuove tubazioni, nuovo carbonio, nuova serie sterzo, nuove colorazioni. E' il telaio della AG2R La Mondiale, il team pro tour di Nocentini, Roche.

martedì 15 marzo 2011

150 ° anni dalla proclamazione del Regno d'Italia (1861/2011)



L'idea dell'unità nazionale è il motivo precipuo della celebrazione del 150° anni dall'unità d'Italia (1861-2011). Già allora l'idea dell'unità d'Italia era irrinunciabile. Oggi dobbiamo viverla e renderla feconda, amando la Patria e rendendola coesa e forte.
Bisogna superare gli steccati anacronistici, antistorici e stolti intesi ad anteporre all'interesse nazionale, quello delle regioni, delle province e dei comuni. Questo significa unità nazionale.
Come disse il patriota Massimo D'azeglio all'indomani della raggiunta e sofferta unificazione della nostra penisola, che all'epoca era composta da stati, principati e ducati, ciascuno sovrano ed indipendente: “ Fatta l'Italia ora bisogna fare gli italiani.”.
Allora sappiate essere orgogliosamente italiani, dimostrando ogni giorno, che il sangue versato dai nostri eroi del Risorgimento, non sia stato vano. Non dimenticate il  sacrificio di chi ha reso possibile che l'Italia diventasse una ed indivisibile.
Evviva l'Italia.

venerdì 11 marzo 2011

Carbon TI X Lock Special Road

Sono gli sganci rapidi più leggeri che offre il mercato. E' un prodotto italiano. La Carbon TI è già nota per avere prodotto la prima corona full carbon. Gli sganci rapidi TI X Lock Special Road hanno l'asse in alluminio 7075-T6 e leva in Titanio Grado 5. Peso totale 31 grammi la coppia !!!!!
Sono disponibili in diverse colorazioni.


Prova su strada: I Carbon Ti x lock special road hanno un design evoluto. Sono molto leggeri, ma assicurano un serraggio ottimale e preciso. E' di una facilità estrema assicurare la ruota con una minima pressione della leva. La lavorazione è precisa e priva di sbavature.

mercoledì 9 marzo 2011

Test Bike: Viner Mitus 04, italian bike.

Per questo test bike, la Viner mi ha consegnato un esemplare Viner Mitus 04, del catalogo 2011, realizzato appositamente con le mie misure. Non si tratta solamente di un telaio costruito interamente in Italia, con manodopera italiana: il Viner Mitus 04  è un telaio da competizione !
Ve lo presento: le tubazioni e le giunzioni sono realizzate con fasciatura manuale del carbonio T900, compresse in autoclave. Tubo sterzo maggiorato per un maggiore rigidità e serie sterzo da 1/2 e 1/8 per una migliore guidabilità. Scatola del movimento centrale tipo BSA Bottom Bracket.  Forcella full carbon Viner Surf, con forcellini in carbonio integrati nella struttura. Carro posteriore RS, imponente, con profilo studiato per migliorare i tempi di risposta allo scatto. Tubi alleggeriti  a profilo differenziato per avere una struttura specifica per la zona interessata  e sagomati per diminuire il peso e aumentare la rigidità. Tubo piantone con reggisella integrato. Peso nella misura media 1020 grammi e forcella 400 grammi. L'esemplare in prova realizzato con le mie misure personali ( taglia 49) invece ha un peso di 980 grammi, mentre il peso della forcella e del reggisella è, rispettivamente, 340 grammi e  229 grammi. Niente male per un modello che nel catalogo 2011 si colloca subito dopo il modello top di gamma 2011 della casa toscana, cioè il Maxima.
Il telaio può essere realizzato su richiesta con BB30,  con reggisella tradizionale e può essere predisposto per il montaggio del gruppo elettro magnetico Shimano DI2. Nulla è lasciato al caso e francamente la Viner ha voluto fare le cose in grande anche per questo modello di media gamma, apportando tutte le migliori e recenti soluzioni tecniche.  Come dicevo è costruito solo su misura, come ad un abito da sartortia. Superfluo osservare che anche le donne potranno avere finalmente un telaio specificamente realizzato per il loro assetto biomeccanico. Per questo che la Viner fornisce un servizio di biomeccanica per i suoi clienti. Insomma prima le misure e poi il telaio. Consultate il sito ufficiale
http://www.viner.it/index.php?option=com_content&view=article&id=57&Itemid=53&lang=it
Il test è realizzato in collaborazione con il rivenditore autorizzato Biko&Bike di Picozza Fabrizio.
I parametri di valutazione di un telaio sono reattività, leggerezza e confort. I costruttori devono scegliere e miscelare il carbonio per raggiungere in modo ottimale tali parametri. Non è facile. Spesso un telaio è confortevole, ma essendo troppo morbido, potrebbe non riuscire ad eccellere anche nella reattività. Come ancora, potrebbe accadere che un telaio sia leggero, ma non reattivo, perchè tende a piegarsi in sede di spinta sui pedali. L'obiettivo è dunque realizzare il tris.
Il Mitus 04 si è dimostrato su strada, rigido e reattivo. Quando parlo di rigidità mi riferisco a quella laterale, fondamentale nella pedalata e nello scatto sui pedali necessaria per rilanciare la velocità. Il carro posteriore RS con la sua costruzione specifica contribuisce a diminuire i tempi di risposta. In termini di confort l'assetto e la rigidità del Mitus 04 sono influenzati dalla scelta della ruota e del tubolare. Ho usato ruote in alluminio a profilo medio, con tubolari Vittoria evo con sezione da 22 mm, su un fondo non perfetto, e qui in termini di confort qualcosa si perde, ma è poca cosa se si valuta la decisa spinta in fase di rilancio. Confort che invece sale decisamente con l'uso delle Hyperon Ultra two pur montata con tubolari Tufo S3 Lite con sezione da 21 mm. Ancora una volta la scelta della ruota caratterizza la prestazione della bici, ma nel caso del Mitus 04 può dirsi che è adatto ad uso nelle gran fondo, ma anche nelle corse in linea. Un eccezione nel panorama, trattandosi di telaio di media gamma, con un assorbimento delle vibrazioni e un equilibrio tra la rigidità e il confort che nel complesso è di valore buono.
In pianura e nei percorsi vallonati ho apprezzato la reattività e la capacità di accelerazione.
In discesa la serie sterzo integrata con sezione da ½ e 1/8 e la robusta forcella, agevolano l'inserimento in curva, anche ad alta velocità, dando una sensazione di maneggevolezza e di controllo assoluto del mezzo. Sul punto è interessante la perfetta sintonia tra il freno dual pivot posteriore Campagnolo Chorus revolution e il carro posteriore RS della Mitus 04. Non ho mai avuto la sensazione di slittamento della ruota posteriore, anche in condizioni difficili. Ovviamente il carico della frenata è stato giustamente distribuito tra il freno anteriore e appunto posteriore, proprio per evitare ogni possibile problema di aderenza sull'asfalto, ma è stato istintivo, immediato ed efficace l'uso adeguato di questo freno a doppio fulcro, riscoperto dalla Campagnolo, a ragione, vista la non sempre adeguata capacità di frenata dell'altra soluzione mono pivot per il posteriore che troviamo ancora nel catalogo 2011. Quello che occorre è la giusta regolazione della distanza dei pattini.
Dunque la prestazione dell'avantreno del Mitus 04 consente di percepire un controllo ottimale della bici.
In salita la valutazione ha bisogno di una premessa essenziale. L'assemblaggio della Mitus 04 non era adatto per prestazioni in salita e non ha consentito di valutare compiutamente le potenzialità del telaio testato che a mio parere sono notevoli. Infatti se si escludono le mie Hyperon ultra Two, da sempre la ruota che eccelle in salita, il resto della componentistica fornita dalla casa toscana è di gamma media.
Ma tale premessa non deve far pensare che ci troviamo di fronte ad un prodotto non competitivo. Anzi. Il peso del kit telaio della Mitus 04 è decisamente più leggero di quello tipico della gamma media: 980 grammi nella taglia 49, a cui vanno aggiunti i 340 grammi della forcella con tubo tagliato e i 220 grammi del reggisella, per un totale di 1540 grammi del kit telaio. Tant'è che l'ottima qualità del telaio, si è palesata con l'uso delle Hyperon Ultra two, le quali ne hanno migliorato molto la performance in salita. La spiccata reattività del Mitus 04 è emersa decisamente anche in salita, dove in fase di spinta sui pedali, ho riscontrato un rilancio buono.
TEST SU STRADA.


Conclusioni.
Il test bike della Viner Mitus 04, mi consente di consigliare questo telaio ai ciclisti che vogliono avere un telaio polivalente, personalizzato con le proprie misure, quindi unico nelle geometrie, di fattura ottima, visto il carbonio impiegato e la lavorazione artigianale,con prestazioni di buon livello, per un carattere ben sopra i valori tipici di un telaio di gamma media. Non da ultimo il design italiano lo rende molto bello e ben curato nei punti di raccordo dei tubi, grazie alle  fasciature interne. La garanzia convenzionale di 5 anni e l'assistenza biomeccanica offerta dalla Viner, rendono il Mitus 04, come tutti gli altri telai della gamma 2011, un prodotto di assoluta qualità ed affidabilità. E' questo il vero made in Italy. Saluti ciclistici.

Pagella:
Reattività: 10
Rigidità torsionale e laterale: 10
Peso: 8
Confort: 7
Rifiniture: 10
Precisione di guida e maneggevolezza: 9
Verniciatura: 10



La Viner fornisce al proprietario un certificato di consegna e di garanzia convenzionale di 5 anni sul telaio e la forcella, con indicazione delle limitazioni di peso fino a 90 kg. Una garanzia in più di qualità.

martedì 8 marzo 2011

Viner Mitus 04, italian bike: foto dalla strada.

Ecco le foto scattate durante il test Viner Mitus 04. Ovviamente il percorso era selettivo: salita e percorso vallonato, con il vento a sfidare la pedalata. Ma poichè amo il bello e non lascio nulla al caso, la prova su strata non poteva che avvenire in una giornata di sole, davanti ad uno scenario unico, dove il mare si perde nel cielo. Siete curiosi di sapere come è andato il test drive ? Bene. Ma è troppo presto per parlarne, vi lascio intanto le foto.