Fisioterapia e controllo dell'apparato muscolo scheletrico del ciclista.

Il corpo umano è asimmetrico. E fino a qui nessun problema, è tutto fisiologico. Può accadere però che l'asimmetria accentuata, celi una patologia o una disfunzione che sovraccarica i muscoli e le ossa. In tal caso i muscoli si contraggono oltre il limite e producono pressioni anomale sulle ossa. Compare così una distonia che determina una contrazione dei muscoli e un dolore per effetto di posture anormali cioè scomode e contorte. Se tutto ciò non viene curato è causa dell'insorgenza delle malattie dell'apparato muscolo scheletrico. Allo stesso modo, il muscolo, con il tempo e soprattutto con lo sforzo, diminuisce la capacità di estensione e non esegue in modo corretto l'operazione di estensione e contrazione. Anche in questo caso occorre intervenire per ristabilire la tonicità muscolare e recuperare la funzionalità. 
Pertanto l'apparato muscolo scheletrico può avere delle patologie pregresse o successive all'inizio della pratica sportiva del ciclismo, di per sé, molto oneroso per il nostro corpo. L'assetto in sella potrà essere la spia di eventuali problemi. Quindi il mio consiglio è quello di rivolgersi prima di montare in sella, ad un fisioterapista, il quale valuterà lo stato di salute, anche osservando il modo in cui si cammina. Successivamente e solo se non sono state riscontare patologie rivolgersi al biomeccanico. Faccio un esempio. Se l'aspirante ciclista, ha il bacino girato, è inutile persino fastidioso pedalare. Quindi occorrerà risolvere il problema e poi pensare alla bicicletta, altrimenti si finirà per attribuire la responsabilità del dolore o della limitazione postulare al telaio o all'altezza della sella o comunque alle quote dell'assetto. Altro consiglio. Con lo sforzo muscolare, i muscoli si contraggono e con il tempo diventano delle contratture dolorose che limitano o finanche impediscono il movimento, se non rimosse, con  massaggi e terapia strumentale come per esempio gli ultra suoni, si calcificano, e possono essere rimossi solo con un intervento chirurgico. La prevenzione agli infortuni muscolari si fa invece sia con la ginnastica posturale, utile per resettare l'apparato muscolo scheletrico dal sovraccarico degli allenamenti, per mantenere un coordinamento funzionale dell'apparato muscolo scheletrico ed anche per risolvere scompensi funzionali, sia con lo stretching, da eseguire prima e dopo l'uscita. In particolare segnalo il metodo Mézières inventato nel 1947 in Francia da una fisioterapista chiamata Françoise Mézières.
Postura_squadra_supina.jpgL'approccio Mézierista in via generale consiste nel normalizzare la forma  di un corpo, partendo dalla premessa che essenzialmente tramite il gioco di retrazione e accorciamenti muscolari (più spesso nella parte posteriore dell'abito muscolare) che si manifestano i dimorfismi (scoliosi, iperlordosi, cifosi, ginocchio varo o valgo, cancellazione delle curve, ecc).
Riassumendo, se la forma di un corpo è deformata la funzione che ne consegue è falsata e a ciò si può riporre rimedio con il metodo 
Mézières.
Dunque resettando il nostro corpo con questo particolare trattamento, si potranno recuperare le normali simmetrie e risolvere funzionamenti anomali dei muscoli che incidono sullo stato di salute delle ossa. 

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/postura/mezieres.html
In buona sostanza, consiglio di tenervi sotto controllo. Il ciclista è una "macchina" complessa che deve essere curata. Ovviamente rivolgetevi agli specialisti del settore, in caso di problematiche; non trascurate ogni piccolo segnale che il corpo vi manda. Potrebbe essere l'inizio di seri problemi. Saluti ciclistici




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