Mi ha contatto la Souke Sports proponendomi di testare un capo del suo abbigliamento estivo 2022. Ho accettato pensando di riuscire a trovare un prodotto nuovo con un buon rapporto qualità/prezzo. L'attuale offerta è piena di marchi e i prezzi in crescita, non sono alla portata di tutti. Souke Sports è un marchio inglese, agli esordi, con un proprio stabilimento di produzione in Cina. Ecco il sito della Souke Sports CLICCA QUI sul quale è possibile acquistare direttamente ( al prezzo va aggiunto il costo del dazio doganale); ecco lo stabilimento di produzione della Souke Sports in Cina CLICCA QUI. La Souke Sports è alla ricerca di rivenditori in Italia. Quindi al momento è un prodotto nuovo che si propone anche al mercato italiano.
TEST su STRADA e LAVATRICE.Anche l'abbigliamento, lo devi stressare, con l'uso frequente, per testarlo veramente; altrimenti devi capire se sei veramente un ciclista oppure solo un pedalatore oppure un web magazine pro marketing. Il tessuto della maglia è morbido e confortevole; la salopette è altrettanto morbida e le bretelle non tirano; il tessuto è aderente sulle cosce e il bordo della salopette si attacca alla palle con l'adesivo di silicone (lasciando come di consueto un temporaneo e leggero segno sulla pelle); il fondello ha un buon comfort con la mia sella con scafo in carbonio ( sottilmente foderata) e con il mio soprassella magro (soprassella cioè la zona del perineo). Saluti ciclistici. Saluti ciclistici.
I miei allenamenti, anche d'estate, iniziano a mattina, molto presto; più ossigeno, meno caldo, più energia e concentrazione. Stamattina voglio farvi vedere il "mio" panorama; eccezionalmente ho allietato il digiuno notturno pre-allenamento con un espresso decaffeinato (per non alzare i battiti; la caffeina è un eccitante). Non faccio colazione, quindi pedalo 1 ora, prima di mangiare in sella; ottimizzo il digiuno notturno, utilizzando le energie disponibili. Lo scrivo non per consigliarlo ( ognuno ha abitudini e modalità di allenamento diversi). Nell'ultima foto, il cancello del centro visitatori del parco (chiuso), dove è terminata la prima parte dell'allenamento circolare.
A proposito di allenamenti. Conosco un gruppetto di pedalatori che si "distinguono" anche quando non pedalano in stile "comitiva" ( occupando la sede stradale, in maniera disordinata, pettegolando, urlando, succhiando le ruote); non riescono a migliorare la prestazione, pur pedalando da molto tempo. Ebbene questi personaggi, nei giorni dispari, quando non fanno comitiva sulla strada, si riuniscono a pettegolare, in un posto strategico, per "spiare", quelli che si allenano e dirgli "Stai sempre a pedalare; scendi ogni tanto dalla bici "!!! Ecco a voi, un altro categoria di pedalatori, i peggiori: quelli invidiosi ( e sono migliaia). A loro ripeto una frase celebre : " L'invidia è come prendere un veleno e aspettare che l'altro muoia" ( McCourt). Aggiungo. Per Schopenhauer "l'invidia è il segno dei difetti propri". Dunque anche in questo caso, trattasi di un problema di cultura. Saluti ciclistici.
Sullo sfondo alcune salite Caffè espresso decaffeinato
Le foto scattate nello stabilimento di Genova durante la produzione del telaio
Peso del telaio prima della fasciatura ( a sinistra) e dopo la cottura in autoclave ( a destra):
5.880 grammi è il peso della nuova Mutator RS con Dura Ace 9100 ( Catena Shimano Ultegra), Darimo Elipse, Darimo IX4, Speedplay Zero, Lightwegth Gipfelsturm, Selle Italia SLR Tecnoflow, Veloflex Pro Tour da 23 mm, portaborraccia Pedemonte, nastro Deda Elementi.
Com'è noto il mio blog non è affiliato ed allineato al marketing; offre una informazione libera ed alternativa a quella pubblicitaria pagata dai marchi/distributori; "scrivo" sulla strada per passione e propongo la soluzione alla massificazione, dominante anche nel web. A chi mi chiede un alternativa, ai prodotti di massa, consiglio il telaio su misura fatto da un artigiano esperto, la soluzione ideale per chi non voglia adattarsi al telaio standard. Con il telaio artigianale si possono scegliere le misure personali, la colorazione, i componenti e i freni ( tradizionali o disc). Nessun telaio standard, consente una scelta totale. Un telaio su misura invece è "tuo" in ogni senso e diventa una parte del corpo del ciclista; il telaio su misura di qualità elevata è sempre al top. Per questo ho lanciato #onebikeforever , un denominatore comune, per ciclisti evoluti e per coloro che vogliano salire di livello.
Ma il telaio su misura per essere un ottima scelta deve essere realizzato con il taglio giusto, cioè con le geometrie e l'assetto avanzato corretto per il ciclista. Quindi è fondamentale, la misura esatta delle quote antropometriche, da parte del bio meccanico, sulla base delle quali il telaista taglia le tubazioni a regola d'arte. E' altrettanto fondamentale la successiva elaborazione dell'assetto avanzato, con il quale il bio meccanico fornisce le misure per regolare la distanza retro sella/centro manubrio, l'altezza sella, il dislivello sella/manubrio, la misura dell'attacco e del manubrio. Errori peggiorano la prestazione e rendono inutile la qualità della costruzione. Errori compromettono il risultato finale. "Patti chiari, amicizia lunga".
Premessa. Regola n°1: il telaio deve adattarsi al ciclista e non il contrario.Regola n°2: il telaio su misura è realizzato sulle misure/watt del ciclista. E' tempo di evoluzione; è tempo di #onebikeforever .
Aggiorno dopo un anno e mezzo, il test del prototipodella Pedemonte Mutator RS, con tubi e fasciature in carbonio a vista senza vernice aggiunta, coperto solo da una mano di trasparente, con le scritte e la parte interna della forcella in vernice nera; non mi piace la vernice, amo il carbonio e vederlo splendere sotto il sole, in tutta la sua affascinate trama; la vernice serve ad aggiungere peso e con il tempo si scolorisce a causa dei raggi UV e spesso, copre i difetti di fabbricazione del telaio; preferisco il telaio non verniciato, per valutare de visu il livello e la qualità di lavorazione del carbonio. Ogni tubo della nuova Mutator RS è come una corda del violino; esegue la sua nota alfine di comporre una melodia; ogni tubo è diverso nella forma, secondo la funzione a cui serve. Impressionante la cura dei particolari, come nelle fasciature visibile, interna ed esterna dei tubi. Il test è stato realizzato sul prototipo fornitomi dalla Pedemonte Bike; pubblico il test solo dopo averlo valutato positivamente, come è prassi del mio blog; pubblico solo quelli che superano la mia prova. La bici test mi è stata consegnata con il gruppo Dura Ace 11v usato e con la pedivella sverniciata in molti (troppi) punti.
Analisi delle geometrie (elaborate dal CEO Sergio Pedemonte sulla mie misure antropometriche). Telaio compatto (tubo orizzontale virtuale, fodero del carro posteriore, reach e stack) con interasse corto ( 964 mm ! ): estrema reattività e spiccata agilità. Il prototipo è geometricamente realizzato per essere iper reattivo; e questo mi piace; cerco solo "lame" in carbonio che incidono l'asfalto. Ovviamente la parola finale la scriverò sulla mia "scrivania", cioè la strada. Analizzando anche la scheda dell'assetto avanzato, il prototipo della Mutator RS è geometricamente accattivante, con armonioso rapporto fuorisella (196 mm) - dislivello sella/manubrio (34 mm), senza aggiungere spessori sotto il manubrio. Dunque un assetto ottimale.
Il prototipo Pedemonte Mutator RS è polivalente, adatta a tutti i segmenti della strada, salita, pianura e vallonato; 798 grammi reali per 145 n/m di rigidità torsionale !!! Ottimo rapporto peso/rigidità. Come da tempo scrivo, il peso del telaio non è tutto, la prestazione dipende da più fattori, Contano anche la rigidità, la reattività, il comfort e la maneggevolezza . Il kit telaio troppo leggero diventa ingestibile soprattutto in discesa, si sente quello che chiamo "l'effetto gomma", cioè il telaio flette troppo, sotto sforzo, in particolare in salita, e fa perdere i watt scaricati sui pedali. Meglio avere più grammi sul telaio/forcella e meno grammi sul peso finale della bicicletta assemblata in modo ottimale: cosa te ne fai del telaio leggero con componenti economici, come per esempio, l'Emonda SLR disc offerta dalla Trek con assemblaggio Ultegra!!! Assurdo! Il peso dei componenti, soprattutto quello delle ruote, è essenziale per il peso totale e quindi della prestazione. Il peso è parte della prestazione.
Il profilo multiforme del prototipo Pedemonte Mutator RS è un "unicum", un insieme funzionale da cui deriva la straordinaria rigidità torsionale: tubo over size obliquo rettangolare nella parte superiore e semi ovale nella parte inferiore; forcella WR Compositi FK4 in carbonio undirezionale Toray T1100/ T800 per coperture fino a 28 mm, rake 45 mm, forcellini in carbonio protetti da placche in alluminio ( come quelli del carro posteriore); scatola del MC BB386 EVO (il migliore standard) over size con pedivelle innestate senza la necessità di adattatori esterni, quindi nessuna flessione laterale sensibile (e niente rumori) quando si spinge soprattutto sui pedali; foderi bassi semi curvi verso l'esterno con tre lamelle di rinforzo strutturale evidenziate nella forma sinuosa; pendenti alti piatti e aero; bloccaggio della sella interno al tubo orizzontale; reggisella aero; tubo sterzo over size. La forma dei tubo obliquo e orizzontale sono a "goccia", la struttura tipica delle aero bike. Tutto questo è unico, ed è finalizzato a rendere la nuova Mutator aero, rigido e scattante; tutto questo è artigianato di livello assoluto, progettato e realizzato da chi sa plasmare il carbonio perfettamente; sono particolari d'autore. Basti vedere la forma del tubo orizzontale: il profilo si appiattisce gradualmente, man mano che sfila verso il tubo verticale, diminuendo l'ampiezza dell'angolo. Il buon comfort dipende dall'orientamento delle fibre, come stratificate e dal reggisella aero: l'assenza del collarino reggisella, lo rende più flessibile, e quindi più comodo.
Ma come realizzare un telaio su misura, con la compattezza di un monoscocca ? Premesso che attualmente i telai monoscocca presenti sul mercato, in realtà, sono costruiti innestando il carro posteriore nel triangolo anteriore monoscocca (unico pezzo). Ciò premesso va detto che iltelaio monoscocca, su misura, implicherebbe costi di produzione elevati: ci vorrebbe uno stampo per ogni telaio su misura. Ecco allora l'invenzione di Sergio Pedemonte, cioè il processo di fasciatura denominato IWS: la fasciatura interna ed esterna al tubo consente di realizzare telai su misura, ma con la struttura rigida/coesa del monoscocca; inoltre la cottura in autoclave a temperatura e pressione controllate superiori rispetto allo standard, restituisce la completa continuità dei tessuti della fibra di alta qualità. La gamma RS è realizzata con carbonio Torayca T1100G (più resistenza e moduli elastici più elevati) e resina epossidica ad alto TG, altamente tenacizzante, con nanosfere in materiale plastico. La gamma RS è realizzata esclusivamente con fibra unidirezionale, in modo da eliminare lo strato contrapposto, alleggerendo la struttura e facendola lavorare solo nella direzione utile alla funzione specifica delle diverse tubazioni. Passaggio dei cavi interno. Forcella in carbonio monoscocca Toray T800/T1000 con finitura 3K e forcellini in carbonio con protezione in alluminio. Il telaio/forcella è compatibile con dimensioni massime delle coperture di 33 mm. Lo standard del movimento centrale è BB386 EVO Press Fit, quindi scatola del movimento centrale del telaio larga 86,5 mm, con diametro interno di 46 mm. I vantaggi: scatola del movimento centrale molto larga quindi più rigida. Inoltre questo standard permette di costruire tubo obliquo e foderi del carro posteriore over size, aumentando ulteriormente rigidità e leggerezza. L'asse del movimento centrale è di 30 mm, ma nel test, sarà utilizzato asse di 24 mm ( Shimano), con adattatori interni, mantenendo tutti i vantaggi dello standard BB386 Evo: massima rigidità e appoggio in fase di spinta e nessuna flessione laterale della pedivella. In pratica si può installare qualsiasi pedivella. Va precisato che i produttori adottano il fattore Q a 147 mm, quindi non ci sono problemi di adattamento e l'ingombro della pedivella non sarà maggiore, nessun sfioramento con le caviglie. La nuova Pedemonte Mutator RS, è stata pensata per portare la luce e la speranza in una valle di lacrime chiamata mercato massimizzato.
TEST su STRADA.
Il mercato massimizzato omologa prodotti e prestazioni. Quindi le differenze nelle prestazioni dei telai con misure standard, oramai sono infinitesimali, quasi impercettibili, non sempre ci sono, considerato che quasi sempre si sovrappongono, sono identiche, tanto che un ciclista bendato non saprebbe riconoscerli. Pedalando invece sul prototipo Pedemonte Mutator RS, la differenza è precisa, è evidente; la sintetizzo:rigidità torsionale reattivasu misura. 145 n/m ( valore di rigidità) tagliati su misura per un peso di 798 gr (telaio) e 290 gr ( forcella): rapporto peso/ rigidità elevato. Nonostante 5 kg e 880 grammi, il telaio sotto spinta, non si è mai piegato sensibilmente, è rimasto composto, dandomi il piacere di guidare la leggerezza, senza perdere watt, quindi senza "effetto gomma", ricorrente invece nei telai leggeri, ma non rigidi. Il prototipo Pedemonte Mutator RS è ottimo su ogni percorso: salita ( qui mi ha sorpreso favorevolmente), pianura, vallonato e assolutamente preciso e facile da guidare in discesa, così maneggevole e sensibile da essere intuitivo guidarlo persino in una discesa tecnica. Il Prototipo è maneggevole, si inserisce in modo preciso e facile nelle curve tecniche; buono il comfort. Ottima la stabilità su manto stradale dissestato. In salita è ottima l'accelerazione in sella e sui pedali; la rigidità torsionale e laterale è uniforme, marcata, netta, non puoi avere dubbi che pedali su un telaio ultra rigido; il Prototipo "suona" intonato; ogni parte del telaio è rigida, e lo è nel modo in cui Pedemonte ha deciso di orientare con maestria, la fibra di carbonio UD (unidirezionale); il prototipo Pedemonte Mutator RS è così rigido che è persino meno agevole montare la ruota posteriore !!! Occorre spingere all'interno i forcellini (in carbonio) del carro posteriore ( asimmetrico), per agevolare l'entrata sul mozzo. Spiegazione: le pelli di carbonio UD sono messe in tensione, per renderlo più rigido; in questo modo la costruzione tende a tirare il carbonio e il carro si stringe di un paio di mm; poi una volta cotto in autoclave, il telaio si comporta come un cavo di acciaio che tira. Date un occhiata al video che ho girato, mentre cerco di flettere con una mano, i forcellini del carro posteriore: è incredibile la rigidità ! A proposito di forcellini; i 4 i forcellini in carbonio, sono protetti da una placca in alluminio, in modo da impedire l'usura! Il mio modo di pedalare: scatto sempre, ho bisogno di un mezzo che sia agile e maneggevole, non devo perdere watt, non sono un passista, quindi devo ottimizzare la velocità di manovra e scattare facilmente; ho bisogno di rigidità e leggerezza per cambiare il ritmo costantemente e con il prototipo posso farlo anche senza scattare sui pedali, come è mio solito fare. In salita, mi piace rimanere a pedalare sui pedali, costantemente e con il prototipo posso farlo più facilmente ed efficacemente perché tubo obliquo, scatola del movimento centrale e foderi bassi del carro posteriore, sono molto rigidi e compatti come un unico pezzo. Per quanto concerne la forcella, ho riscontrato stabilità alle alte velocità anche su fondo sconnesso, precisione nell’ingresso ed uscita di curva; è netta la rigidità torsionale. In discesa, l'entrata in curva a gomito, è buona. La miglioreprestazione della Mutator RS si sintetizza con l'utilizzo dei rapporti della trasmissione: 2/3 rapporti più lunghi in salita e in pianura, più veloce sia in salita che in pianura; il telaio è molto rigido torsionalmente, quindi la forza scaricata sui pedali è ottimizzata, si fa meno fatica; con gambe allenate si possono spingere meglio rapporti più lunghi ( più duri) che sviluppano più metri. Il comfort è buono, ma è un telaio estremo, le geometrie sono quelle della bici da corsa ultra reattiva e rigida torsionalmente; l'ottima prestazione/resa penalizza un pò il comfort; le vibrazioni della strada si sentono con ruote rigide; sconsiglio pressioni alte.
CONCLUSIONI. Prototipo Pedemonte Mutator RS, il paradigma evolutivo del telaio. Il prototipo Pedemonte Mutator RS è hyper bike, di livello superiore a top frame di alta gamma prodotti a livello industriale La "rigidità reattiva" e "l'aggressività" della nuova Mutator RS è totale, avvolgente; salita dura, pianura, percorso ondulato, strade sterrate, vento, pioggia, niente di tutto questo, ne limita la prestazione; solo le gambe del ciclista sono il limite; è silente e filante; è incredibilmente aggressiva, il sogno di ogni ciclista;personalizzata e calibrata sulle misure/watt del ciclista. Nessun prodotto industriale con misure standard è paragonabile al prototipo: è come comprare un abito su misura invece di quello confezionato; farlo fare dal sarto invece di prenderlo ai grandi magazzini, ma allo stesso prezzo (dei top di gamma industriali standard). Il prototipo Mutator RS è adatto agli scalatori, ai scattisti, ai passisti scalatori.C'è un ulteriore valore aggiunto: la bellezza del carbonio a vista sotto la luce artificiale e il sole è affascinante, mi piace rimanere e guardarlo; unico in ogni senso e non solo perché ogni successivo esemplare, non sarà mai uguale agli altri. Il telaio artigianale su misura è da sempre una scelta di stile, di carattere, di massima prestazione, ma non può piacere a tutti, anzi direi che non deve piacere a tutti, perché significherebbe non avere stile, non avere carattere, perdere la prestazione più estrema, per diventare una creazione di massa #esserechiaricontutti Detto ciò, dopo tanti anni di test, posso concludere che esistono ottimi telai top di gamma e telai hors category. Saluti ciclistici.
Pagella (dopo un anno e 1/2 di test):
Reattività: 10
Rigidità torsionale/laterale: 10 ( talmente rigido che non solo si risparmia energia, ma si devono spingere all'interno i forcellini del carro posteriore per fare entrare la ruota !!! Mai vista prima una cosa simile )
Rapporto peso/rigidità : 10 ( 145 n/m x 798 grammi x Toray T1100 x UD !!!!)
Stabilità: 9 ( sulla strada asfaltata)
Peso kit telaio: 9 ( il giusto compromesso)
Maneggevolezza: 9 (agile nelle discese tecniche; dato influenzato dall'interasse corto)
Comfort: 8 ( voto riferito all'assetto biomeccanico estremo con ruote ultra rigide del test, serviva per renderla una macchina da corsa, un oggetto per corridori, un "arma" da corsa in linea; con ruote diverse e assetto biomeccanico normale il voto aumenta)
Bellezza: 10+ ( un oggetto da collezione, si vede solo il carbonio).
Difetti: da migliorare lo scorrimento del filo del freno posteriore.
Il test è stato realizzato con il prototipo fornito dalla Pedemonte Bike.
AVVISO PER I PEDALATORI: il test si riferisce al telaio artigianale su misura e non al telaio artigianale con misure standard. #onebikeforever si riferisce solo al telaio artigianale su misura.
Per info e preventivi info@pedemonte.bikeoppure pedemonte.bike@gmail.com(scrivete che siete lettori del blog 😉).Saluti ciclistici.
Questo è lo screen shot della mia email in risposta ad un famoso brand che si ostina ad inviarmi comunicati stampa, pensando che glie li pubblichi e gli faccia pubblicità ! Adesso basta !!
Caro marchio ci sono persone che non "barattano la dignità per un piatto di fagioli". Spero di essere stato chiaro. "Non pettino le bambole", ma testo e recensisco su strada, veramente, gratuitamente e senza vincoli di contratto. Per la pubblicità esistono canali a pagamento che peraltro tu usi abbondantemente; evidentemente saranno poco efficaci, visto che continui ad inviarmi comunicati stampa cioè la pubblicità. Addio.
Marco Pantani è come Achille. Dai tempi di Omero, si narrano le gesta del prode Achille; ieri, oggi e domani, racconteremo, racconteranno, lo "scatto secco" di Pantani, quello che faceva saltare dalla sedia ed urlare, milioni di appassionati e ciclisti, riuniti sulle strade, nei bar, nelle case; Pantani, orgoglio italiano, prode eroe dei tempi moderni.
Achille figlio della mitica ninfa marina Tedeide; Marco Pantani figlio di una donna straordinaria e forte, quale mamma Tonina.
Ancora oggi, Marco Pantani, è capace di riunire ed unire migliaia di persone in Italia, e nel mondo; com'è possibile che il tempo non abbia cancellato (e non cancellerà) le emozioni straordinarie donate dal Pirata? Il tempo passa inesorabile, ma il ricordo di Marco Pantani è indelebile. Mamma Tonina, donna coraggiosa e tenace, è con noi, a ricordarci che Marco, non ci ha lasciato, è ancora in mezzo al gruppo dei tifosi. Ringrazio mamma Tonina per esserci stata anche oggi a ricordare suo figlio, il nostro campione, all'inaugurazione della Cima Pantani a Fondi.
Ho pedalato sulle strade di Pantani, al Tour e al Giro; l'anno scorso sono salito sui tornanti micidiali del Carpegna, per "rivederlo pedalare", "sentire il suo respiro avanzare" e "seguire la sua ombra allontanarsi", lungo quei tornanti micidiali, celati nel silenzio del bosco. Sono andato a rendergli omaggio al cimitero di Cesenatico e ho terminato il pellegrinaggio, allo Spazio Pantani; dopo tutto questo, per me diventa impossibile interessarmi di ciclismo professionistico; non riesce più ad emozionarmi. Niente è più come prima.
E da oggi, c'è un'altra salita sigillata da Marco Pantani, di cui mi pregio, con umiltà e soddisfazione, di essere stato il primo a svelarla sul web e alla stampa CLICCA QUI : la salita delle Crocette, a Fondi (LT), la Salita di Marco Pantani, la nuova Cima Pantani; una scultura di marmo ed un pannello illustrativo della storia del Pirata, lo ricorderanno, a quanti vorranno ripetere la sua salita di allenamento, su un manto stradale completamente rifatto ed asfaltato. Ringrazio il Comune di Fondi, l'amministrazione della Provincia di Latina, il Parco regionale dei Monti Aurunci, la Fondazione Pantani Onlus e gli sponsor locali che hanno reso possibile questo sogno. Immaginavo che un giorno sarebbe stato bello intitolargli almeno quella salita, tra le tante che il Pirata, percorreva nei ritiri invernali trascorsi in Terra Pontina per preparare Giro e Tour. Da Cesenatico a Terracina dove Pantani faceva base per allenarsi.
Dopo l'inaugurazione sono ritornato a trovare Marco Pantani, come del resto mi capita di fare spesso, ma questa volta c'era la stele e il pannello con la storia del Pirata. Ricordatevi sempre di non fermarvi quando siete stanchi, ma quando avete finito.
Saluti ciclistici.
La stele in marmo è stata realizzata dallo scultore Salvatore Quinto. Le due sfere colorate rappresentano le vittorie del Giro (rosa) e del Tour (giallo) nel 1998. La scultura ha due tipologie di contorni laterali, una liscia, che rappresenta la salita, e l'altra grezza e dura, come la roccia della montagna. La firma autografa di Marco Pantani, che penetra la roccia significa che il Pirata l'ha autografata penetrando la roccia delle montagne e rimarrà per ciò solo impresso per sempre.
e......." comunque pure in spiaggia bisogna metterci per forza il muro...." (un altro commento d'autore di Gianpaolo Martelli al video pubblicato sul profilo You Tube del Blog). Grazie Gianpaolo, al prossimo. Saluti ciclistici.
Chi legge il mio blog è consapevole del fatto che niente sia perfetto, che tutto si rompa e che il marketing ricorra agli effetti speciali per confondere il consumatore. La mia rubrica Officina Bike è dedicata a chi voglia vedere quello che accade dietro le quinte del grande spettacolo chiamato mercato globale della bici. Ecco un altra esclusiva, che non troverete nel web e nei magazine: la puleggia (gabbia) spaccata del cambio elettronico Campagnolo Super Record EPS 12 velocità. Causa: la catena mentre scendeva dal 53 al 39 è uscita fuori, aggrovigliandosi nella puleggia; il ciclista continuando a pedalare, ha tirato la catena strappando la puleggia. Ora potete venirmi a dire che è un caso raro, o tutto quello che più vi piace e che vi suggerisce il marketing, ma resta un fatto incontrovertibile: la catena può uscire fuori anche utilizzando il cambio elettronico di ultima generazione, e come in questo caso, parliamo di un cambio costoso e avanzato dal punto di vista tecnologico. Ora mi rivolgo al pedalatore che "vive di e per il marketing": guarda la foto, memorizzala; zitto e pedala senza fermarti al bar ( se ce la fai). Saluti ciclistici.