mercoledì 29 giugno 2022

Non prendo la marchetta dal marketing ! #cycling #bike

Questo è lo screen shot della mia email in risposta ad un famoso brand che si ostina ad inviarmi comunicati stampa, pensando che glie li pubblichi e gli faccia pubblicità !  Adesso basta !!

Caro marchio ci sono persone che non "barattano la dignità per un piatto di fagioli". Spero di essere stato chiaro. "Non pettino le bambole", ma testo e recensisco su strada, veramente, gratuitamente e senza vincoli di contratto. Per la pubblicità esistono canali a pagamento che peraltro tu usi abbondantemente; evidentemente saranno poco efficaci, visto che continui ad inviarmi comunicati stampa cioè la pubblicità. Addio. 

4 commenti:

  1. mai come oggi la "pubblicità a pressa" viene utilizzata in ogni sua forma. loro di provano, loro mestiere, o magari è cambiato chi ricopre incarichi di ricerca spazi pubblicitari e chi ti ha scritto non ha mai avuto risposta a picche da te. Ma poi oggi questa pubblicità a tappeto su ogni mezzo di comunicazione è fastidiosi. Ho iniziato a leggere una rivista settore bici, era una roba nuova, interessante e fuori dai canoni delle altre riviste del settore, poca pubblicità a confronto delle altre, bellissime foto ad una e due pagine, articoli interessanti e scritti da diverse penne, ergomenti a 360° sulla bici in ogni sua forma. ebbene da alcune uscite ho notato un cambio di rotta, più pubblicità rispetto a prima e paginate intere di malcelata direi esplicità pubblicità, sto infatti pensando di abbandonarla, mi spiacerebbe perchè le foto sono veramente belle.

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    1. Il marketing è una pubblicità che si serve in particolare della psicologia commerciale, cioè è una vera e propria branca della psicologia, che studia come fare sorgere nelle persone, bisogni (desideri). Oggetto: conoscenza del mercato, bisogni e attese psicologiche dei consumatori per realizzare determinati prodotti che attraverso la psicologia della pubblicità verrano presentati come idonei a soddisfare determinate esigenze. Web magazine, riviste del settore, vendono pubblicità con le loro inserzioni, foto e campioni, sorridenti e vincenti, rassicurano che quel prodotto sia quello giusto. Oramai non c'è più modo di distinguere per chi non ha esperienza, che alla fine, si affida alla pubblicità e si sente rassicurato e incluso nel "gruppo" dei consumatori che segue le mode. Questo crea un circolo vizioso dal quale non se ne esce più fuori; ogni 2/3 anni uscirà la novità e ci si ritroverà a svendere per acquistare il nuovo pagando prezzi sempre più alti e non proporzionali ( si parla di una bici, e come tale, non può costare come un auto!!! Il senso della misura si è perso dolosamente). E allora caro Sergio se ti va segui i miei consigli ed esci dal giro dei consumatori compulsivi; impara che c'è un mondo fatto di artigiani, soprattutto italiani, che sanno crearti prodotti su misura e calibrare persino la prestazione in base ai tuoi watt. #Onebikeforever ho creato.....ti rimando a quanto ho scritto su quel post. Se poi invece vorrai leggerti le riviste allora devi accettare il fatto che i costi e gli stipendi dei giornalisti li paga il marketing. Sul mio blog non c'è pubblicità e soprattutto ho trovato la soluzione per chi voglia avere un prodotto di nicchia e non spandere soldi inutilmente, pensando solo a pedalare. Prova a pedalare su una Pegoretti, su una Pedemonte, per esempio, e poi capirai quanto tempo e soldi avrai perso. Spero di essere stato esaustivo. Saluti ciclistici.

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    2. Aggiungo. Il marketing non ha rispetto per le persone e lo si capisce dal tenore di quello che scrive o quello che fa scrivere sui canali di informazioni. Ovviamente la pubblicità serve a tirare acqua al suo mulino, ma c'è un limite, oltre il quale si sconfina nella fantasia. Per cui la questione è perché le persone si fidano della pubblicità ?! Perché le persone non si evolvono ? Perché piace farsi prendere in giro dalla pubblicità ? Una delle cose utili per essere felici è togliere il superfluo. E come scrissi in un post a cui ti rimando, la pubblicità non vuole persone felici. Vi ho segnato la strada alternativa per pedalare con macchine di assoluta qualità, uniche nelle prestazioni e nelle misure, oggetti di nicchia personali, in modo da avere la massima prestazione, evolversi come ciclista, ed evitare di spandere soldi ed inseguire l'ultima novità in modo compulsivo. Io l'ho segnata; adesso sta a voi scegliere. Caro Sergio ho scritto tanto e per esperienza diretta su questo blog anche su questo argomento e l'ho fatto per aiutare chi vuole imparare e migliorare. Saluti ciclistici.

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  2. La penso esattamente come te e ciò anche grazie a quanto da te mostrato e dimostrato. Al momento ho dovuto accantonare discorso #Onebikeforever per dar sfogo a progetti familiari ma quando sarà, nel futuro più o meno prossimo, il progetto è quello del telaio su misura cui montare un bel paio di ruote - su questo sto lavarando stile formichina ("ce vole pazienza e persevefrenza"). Per le riviste, ne ho semore acquistate per la prima passione due ruote, la moto, mentre per la bici poco o nulla essendo solo pubblicità spinta. La rivista di cui parlo mi ha colpito all'inizio per il progetto, grafica e contenuti scritti diversi dai soliti, scoperta poi per caso durante periodo di convalescenza e fermo bici e quindi mi sono detto perchè no. Ma oggi a distanza di mesi, come scritto, noto che si sta omologando alla musica delle altre, magari in forma minore, ma le quasi monografie a scopo pubblicitario di bici ed abbigliamento non mi piacciono e penso che finirò col numero di questo bimestre. Saluti ciclistici.

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