giovedì 2 giugno 2022

"Mentalizzare" la salita #cycling #cyclist #ciclismo




Premessa. L'approccio più adatto per chi voglia migliorare la sua prestazione in salita, è semplice: la salita è lavoro. Lavoro come impegno costante, metodo, pianificazione. Ma salita è soprattutto mente, cioè bisogna  "mentalizzarla". E' trascorso molto tempo dalla "mia prima salita" (purtroppo). Mi ricordo la difficoltà; ero diverso nel corpo e nella mente, non avevo ancora "mentalizzato" la salita. Scusate il mio neologismo, ma penso che "mentalizzare" sia il modo migliore per descrivere l'adattamento necessario. In quelle prime salite, mi sembrava di non farcela, sentivo il bisogno di mettere il piede " a terra", davanti a me, solo un "muro". Decisi di diventare ciclista e di fare sacrifici e fatica, per diventarlo. Iniziai a fare la vita da ciclista; niente è gratis, quello che conta devi ottenerlo con la fatica. Imparai a "mentalizzare" la salita, ad abituare la testa e il corpo alla fatica della pendenza, alla forza di gravità; e ogni volta, memorizzando lo sforzo, passavo al livello superiore dell'allenamento, alternando il giusto riposo; la testa e il corpo si abituarono alla salita; imparai a gestirla, in modo istintivo. La "fatica alla salita" la feci diventare un abitudine. Scelsi una salita, la studiai ed imparai a memoria, in ogni tratto, percorrendola ad ogni uscita; i primi tempi iniziai a farla con il 39, poi passai alla compact, ed iniziai a percorrerla con il 36 ed infine con il 50; in cima, bevo, mangio un amaretto fatto in casa, scendo e la rifaccio e la seconda volta mi diventa più facile, sembra di sentire meno fatica; la terza volta diventa un potenziamento straordinario. E' una salita di riferimento con pendenza media non estrema, che ripeto più volte con il 50/17-19. La uso per testare la gamba, per ripassare il modo di andare in salita. "Mentalizzare" la salita è cosa diversa dalle SFR, che servono per aumentare la potenza in salita e per la salita. "Mentalizzare" significa abituarsi alla salita, e alla fatica della salita, significa anche fare e rifare la stessa salita più volte per abituarsi; ed è cosa diversa dalla regola che occorre inserire almeno una salita in ogni uscita; si tratta invece di dedicare una o più sessioni dell'allenamento solo alla salita, "nutrirsi" di salita, come se non ci fosse pianura; a forza di abituarsi, sembra di fare meno fatica, ma in realtà, la testa e il corpo si sono abituati alla salita, imparando a gestire, variazione di pendenza, la distanza. In salita tutti faticano, anche i più forti, ma il peso forma e l'abitudine alla "fatica in salita", "mentalizzarla", possono fare raggiungere ottimi risultati. Ovviamente alla salita di riferimento, alterno salite molto più dure, ma quella rimane sempre la salita dove "sgranchirsi" e "mentalizzare". Essere ciclista è uno stile di vita; è una scelta esistenziale. Il ciclista è istintivo, è votato alla salita, essenza del ciclismo. Un allenamento senza salita è solo una uscita "intorno a casa". Saluti ciclistici. 

1 commento:

  1. Ad averle salite così regolari e magari con asfalto decente, noi qui ne abbiamo una che sarebbe ideale, dal mare sale in collina, 15/20 min o poco meno, pendenze dolci ma è molto trafficata ed asfalto in condizioni pietose. Ci sono poi altre salite ad una decina di chilometri da costa ma sono corte, pendenze maggiori ma soprattutto asfalto da pianto. E poi si, senza una salita l'uscita è insipido.

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