Come scrivo da anni, il componente importante, l'unico capace di migliorare o peggiorare le prestazione di qualunque telaio, è la ruota. Quindi se usate delle ruote top di gamma e di qualità, con un telaio di media gamma, lo renderete, in termini di prestazione, come un telaio top di gamma montato con ruote di media gamma. Dunque non risparmiate sulle ruote; sono quelle che vi fanno "volare" sulla strada e vi portano a casa. E mentre i pedalatori sprecano soldi e tempo per fare la manutenzione ai freni idraulici delle bici disc road, in continuo aggiornamento tecnologico, i ciclisti pedalano con bici road rim brakes, affidabili, performanti, belle e leggere. Tanto per fare capire l'ordine delle cose, di cui scrivo da anni sul blog, condivido le foto di una coppia di ruote per bici da corsa con freni rim brakes, le AX LIGHTNESS Ultra 25 T. Le ruote disc road, sono ancora in fase di sviluppo, e soprattutto sono fisiologicamente imparagonabili in termini di peso, stile, di prestazione e affidabilità (le ruote disc road hanno le pareti del cerchio più sottili per togliere peso al disco, inserito nel mozzo, quindi sono meno resistenti agli urti). Insomma invece di seguire-inseguire la massificazione e il consumismo, che rende tutti uguali e più poveri, "aprite gli occhi" e abbandonate le bici disc road, con le ruote goffe, anche le vostre gambe vi ringrazieranno. E anche se i marchi commerciali hanno deciso di fare vedere alla TV solo bici disc road, per convincervi una volta per tutte, "non credete all'asino che vola", il mercato lo fa il ciclista, con le scelte di acquisto. Insomma mi rivolgo a quelli che non sanno o fanno finta di sapere che esistono alternative migliori alle solite bici disc commerciali. Basta ipocrisie. Saluti ciclistici.
AX Lightness Ultra 25 T ( tubolare) ( cerchio made in Germany):
peso reale e totale senza sganci, pignoni e tubolari ( peso anteriore/posteriore): 799 grammi ;
mozzi: Extralite Cyber SP-T ( posteriore), Extralite Cyber SP-X ( made in Italy) - sfere in acciaio;
altezza del cerchio: 25 mm( 700C) - larghezza del cerchio: 20,5 mm ;
raggi: Megalite Aero (piatti) acciaio anodizzato, 20 lato opposto al pacco pignoni, 8 lato pignoni, 16 anteriore; nipples esagonali interni in alluminio 7075 T6 anodizzati.
Ho dei cerchi simili un po' più pesanti (890gr la coppia) ma comunque prestanti. Li considero delle ruote estreme, da salita. Principalmente le monto in estate quando devo fare uscite con oltre 2300 metri di dislivello e con salite lunghe oltre i 7km. Sui percorsi più vallonati o addirittura uscite con diversa pianura preferisco ruote con un profilo più alto che mi aiutano con il loro effetto volano, quando sono lanciate si dura meno fatica a tenere alta la velocitá
RispondiEliminaIn effetti le ruote a profilo basso "perdono" velocità in pianura e sui percorsi vallonati con poco altimetria, mentre sono perfette per le salite e i percorsi con molto dislivello; dal punto di vista estetico le ruote a profilo basso sono adatte a telai di piccola taglia, mentre quelle a profilo alto sono perfette con i telai aero e di media e grande taglia. L'effetto "volano" c'è e si sente con le ruote a profilo alto, che anche su salite di media pendenza, almeno quelle più leggere, perdono poco, potendo contare su molta rigidità torsionale, adatta al fuori sella; perdono rispetto a quelle a profilo basso, negli scatti, negli allunghi secchi in salita, dove il profilo basso garantisce maggiore accellerazione, anche spingendo seduti. Tendenzialmente si consiglia la ruota a medio profilo, diciamo fino al 32/25 mm, perché è un compromesso, anche dal punto di vista estetico. Le ruote estreme come queste AX Lightness sono la migliore soluzione per una cronoscalata e per gareggiare con la bilancia e comunque sia sono da collezione, ruote da mostrare con piacere ed orgoglio. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio. Queste ruote bellissime sono fatte per uno scalatore leggero come te. Spero che tu abbia la possibilià di testarli e paragonarli con i Lightweight Gipfelsturm (ho sentito che purtroppo sono fuori produzione), che pur essendo un po più pesanti sono sicuramente più rigidi e magari più scattanti in salita. Saluti da Bolzano. Markus
RispondiEliminaCiao Claudio,
RispondiEliminaquanto mi ritrovo a condividere il tuo pensiero… sto notando anch’io quanto sia massiccio l’attaco dei vari marchi sulle bici disc; vorrei dire al limite del lavaggio del cervello o dello stolking…faccio un esempio: dogma F: esiste rim e Disc ma io una rim sul sito o in giro non ne ho vista ancora una..non mi piace questo atteggiamento volto alla coercizione sull’acquisto. Hai proprio ragione..lasciamo che i ricchi pedalatori cool e i polli continuino a spendere soldi in bici nuove, tempo e soldi in manutenzione ed energie in strada. Tra l’altro, su un terreno ancora tutto da esplorare e in continua e rapida evoluzione che comporta quindi rapida evoluzione e continui cambi di bici per tenere il passo dell’innovazione, pena trovarsi bici che invecchiano rapidamente e non valgono più niente nel giro di poco. Anche qui faccio un esempio: Lightweight è già alla seconda generazione di disc..proprio loro che quando escono con prodotto nuovo è così ben fatto che di solito resiste almeno 8 anni…figuriamoci quelli abituati a uscire ogni 2-3 anni cn qualcosa di apparentemente nuovo e che il marketing è così bravo a promuovere da illuderti di essere prodotti da fantascienza facendo sembrare il vecchio (di 2-3 anni ripeto) un reperto archeologico…se uno guardasse oggettivamente capirebbe che se fosse realmente così il cammino tecnologico dei vari marchi sarebbe lastricato di prodotti tutti sbagliati…tra l’altro mi chiedo continuamente perché portarsi in salita un chilo in più quando ne servirebbe semmai uno in meno mentre in discesa il chilo in più dà comunque fastidio perché riduce la maneggevolezza e aumenta gli spazi di arresto…eh ma frenano meglio…peccato però che sotto la neve o la pioggia ho visto diversi pedalatori con le disc fermi…e allora?
Per finire vorrei spendere qualche parola sulla mia esperienza con una ruota ad alto profilo aero di cui avete parlato nel commento… io ho una coppia di Meilenstein 24 ed una di Fernweg 63 entrambe tubolare e ceramicspeed.. bene un giorno ho guardato le Fernweg e ho detto loro: “oggi andiamo in montagna!” Detto fatto, sono stato in montagna vera a 1600m e devo dire che non hanno sfigurato. In particolare, negli scatti da bassa velocità ai primi colpi di pedale impressionano: sono granitiche, hanno una rigidezza elevatissima e dunque una trazione infinita. Inoltre, con l’inerzia alta dei cerchi riescono a sfruttare al meglio i ceramicspeed. Poi è senz’altro vero che andando al proprio limite sul passo medio perdono ma non così tanto come si potrebbe pensare…stanno dietro alle Meilenstein ma non si perdono..tanto che ogni volta che le uso in salita mi ritrovo a dire che è impossibile che una ruota con profilo 63 larga 25 e che pesa 1435g possa scalare così bene.…per non parlare della discesa…tra effetto aero e volano e cuscinetti ceramicspeed prendono velocità in maniera impressionante a volte incutono timore e per fermarle ci vogliono il freno aerodinamico e il doppio paracadute…ma che bella sensazione…
Scusate la prolissità.
Grazie Claudio che ci fai riflettere!
Lorenzo
Ciao Lorenzo, grazie per i tuoi ottimi commenti. A proposito delle ruote top a profilo alto, in salita, in effetti essendo molto rigide, consentono di perdere poco in termini di watt, quindi vanno bene ai passisti, che come è noto, pedalano di passo, seduti, anche in salita, in modo regolare; per loro una ruota a profilo basso non cambierebbe nulla. Diversamente per gli scalatori una ruota a profilo basso consente di cambiare ritmo, di accelerare, in salita, spingendo sui pedali, di rilanciare continuamente, e allora in questo caso, il peso e il profilo basso o medio, fanno la differenza, danno qualcosa in più. Compimenti per le tue ruote, sono di livello superiore e quindi consentono di avere ottima prestazione anche in salita, nonostante il profilo alto, sono anche dotate di Ceramic Speed, quindi la massima scorrevolezza, sempre, anche in discesa, e mi fa piacere del tuo feedback, che conferma quello che scrivo da tempo, e cioè che con ceramic speed in discesa ci voglia il "paracadute". Al tuo prossimo commento. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio,
RispondiEliminami scuso se mi faccio ancora presente ma volevo spiegare meglio la mia frase finale:” grazie Claudio che ci fai riflettere”.
Ti ringrazio perché in questi anni in cui ti seguo sono maturato molto sotto l’aspetto tecnico dei componenti ma anche della preparazione mentale e fisica. Ho maturato un approccio più scientifico a questo sport che mi ha sempre affascinato e divertito ma, leggendo le tue recensioni, ho cominciato a farmi una mia cultura ed esperienza che mi aiuta a muovermi negli acquisti in questo mondo complesso e nebuloso soprattutto in questi anni in cui si subiamo l’attacco massiccio delle disc. Ora quando acquisto un componente non è il negoziante che mi consiglia sulla base di ciò che deve vendere ma sono io che dico a lui cosa mi serve. In sintesi ho maturato una coscienza consapevole sugli acquisti. Dico queste cose non per vanagloria ma per dire a tutti voi che leggete che di Claudio ci si può fidare. Sotto tutti gli aspetti. Provare per credere. Un ringraziamento anche perché tutto questo bagaglio di conoscenze arriva gratuitamente da una persona che ha avuto un’idea finalizzata al prossimo e ad essa dedica studio, tempo ed energia.
Come si dice…chi ha orecchi per intendere…
Saluti a tutti e scusate se mi dilungo molto.
Lorenzo
Ciao Lorenzo. Ti ringrazio per il Tuo commento; mi fa enorme piacere averlo letto. Le tue preziose e precise parole rappresentano la mission del mio blog, non devo aggiungere altro, se non ancora, un altro GRAZIE. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio,
RispondiEliminaperdonate se ancora intervengo..ma vorrei esprimere completamente il mio pensiero..
io penso alle tue uscite prima del blog in cui ti sarà capitato di imbatterti in ciclisti improvvisati con bici improbabili…magari io…qui dalle nostre parti avresti potuto tranquillamente dire: eh me spiaze par v’altri..ma..rangéve (credo non serva tradurre)…invece no..hai scelto altruisticamente di fermarti e trovare un’idea per condividere la tua esperienza a vantaggio di tutti…a pensarci bene, quindi, mi sento di poter dire che il GRAZIE è tutto mio.
Saluti ciclistici.
Lorenzo
Ciao Claudio , è sempre un gran piacere leggerti per le utilissime info che ci fornisci , ritieni che queste ruote possano essere utilizzate per tutta l'estate su e giù per le mie montagne ( vivo in Irpinia e qui le belle salite non mancano anche se purtroppo molto spesso il manto stradale è pessimo ) oppure le ritieni delicatine ( soprattutto nei mozzi superleggeri che potrebbero richiedere continua manutenzione ) e quindi da utilizzare quasi solo in cronoscalate ? Può essere utile farle assemblare sostituendo i mozzi con dei DTSwiss 180 per avere delle ruote che abbiano le stesse ridotte masse rotanti ma dei mozzi estremamente robusti ( già li utilizzo da anni ) e con cuscinetti con sfere in ceramica ?
RispondiEliminaSaluti
Salvatore
Ciao Salvatore. Certamente possono essere utilizzate a tutto tondo. Questa versione è montata con mozzi Extralite ceramizzati, molto scorrevoli; la manutenzione deve essere solo periodica, una volta all'anno, come è prassi. Queste ruote hanno una limitazione di peso totale ( ciclista/bici) di 100 kg.
EliminaOttima rigidità torsionale e comfort, considerato il profilo basso da 25 mm. Se poi hai strade rovinate, metti un 25 mm.
Ecco il link del prodotto che preciso è attualmente disponibile.....https://www-benobikes-com.translate.goog/de/fahrrad-teile/laufraeder/rennrad/ultra-25t/?_x_tr_sl=de&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=sc
saluti ciclistici.
Buongiorno, da buon grammomaniaco rimango sempre piacevolmente impressionato da prodotti di estrema qualità come queste ruote. Inoltre il bello di pedalare con degli autentici TOP di gamma sta proprio nel metterli alla frusta durante tutto l'anno in tutte le circostanze come piace a me. Il pensiero di spendere molto, ma spendere bene per spendere una volta sola è un autentico investimento! Come dire, avere la consapevolezza di pagare il prodotto e il suo sviluppo e non solamente il marketing.
EliminaBuone pedalate