venerdì 23 ottobre 2020

Più ciclisti e meno pedalatori deejay.

Trasmette Radio corsa libera. Non cercate emozioni in TV guardando il Giro o il Tour o la Vuelta! L'ultimo dei corridori che emozionava è stato Pantani. Alzatevi dalla poltrona e cercatele dentro di voi. Siate ciclisti praticanti e non pedalatori deejay; non pensate di fare ciclismo per imitazione, ma siate ciclisti imparati da pedalatori. Ne approfitto per esaminare la bicicletta da non imitare, tutta sbagliata, ultimamente ne vedo molte, troppe in questo modo. Molti spessori sotto il manubrio; dislivello sella/manubrio quasi inesistente; bottiglia di plastica con liquido presumibilmente latte oppure orzata (fa male alla salute e scolando rovina la vernice del telaio); borsetta anzi borsa attrezzi molto ingombrante e pesante, se si sgancia, fa cadere il pedalatore; ulteriore "Burraccia" porta attrezzi. Occorre solo il kit per riparare in caso di foratura e/o un tubolare/camera d'aria/copertoncino.
Motivi della bicicletta settata come da foto: assenza di flessibilità della schiena, oppure scelta della taglia o settaggio fatti senza un preventivo contatto con biomeccanico, oppure scelta del telaio non corretta (oggettivamente il telaio ha un tubo sterzo molto corto, non adatto alla maggioranza dei ciclisti, se volessero usarlo correttamente senza spessori). Il resto che non va, lo potrete immaginare da soli, non serve che lo scriva. Ecco cosa significa troppa TV e poco ciclismo praticato. Saluti ciclistici.


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6 commenti:

  1. Ciao Claudio secondo te qual è il limite massimo di compatibilità degli spessori del tubo sterzo, 1 cm 2 cm?

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    1. Ciao Gaetano. Non è tanto la questione quanti spessori, ma quale altezza del tubo sterzo ! Evidentemente con un tubo sterzo da 100/110 mm per esempio, considerato un ciclista amatoriale, medio, con normale elasticità, è inevitabile installare almeno 1,5 cm ! Se poi si parla di ciclisti con elasticità della schiena scarsa, allora si parla di almeno 2/3 cm! Quello che voglio dire è che i produttori devono invertire la tendenza del mercato, cioè devono pensare ai ciclisti e non all'aerodinamica. Certo l'80% dei ciclisti non piega le braccia e la schiena e quindi in qualche modo rimanendo dritti si sente meno il disagio di un tubo sterzo non adatto ai ciclisti. Attualmente sto usando un tubo sterzo da 126mm cioè poco più di 12 centimetri e mezza, senza spessori, ma ho un ottima elasticità, e ti posso assicurare che ho visto altri ciclisti usarlo con uno spessore di 5 mm o addirittura di 1 cm !. Saluti ciclistici.

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    2. Aggiungo per precisare meglio. Se pieghi braccia e schiena, il dislivello sella/manubrio si sente di più. Se non si piegano si rimane troppo dritti, con penalità non solo per l'aerodinamica, ma anche per il comfort, perché se è vero che non piegandosi si soffre di meno, è altrettanto vero che le vibrazioni e le asperità della strada, arrivano tutte alla schiena e alla cervicale. Superfluo aggiungere altro per la salute e il comfort non solo sulle lunghe distanze. Saluti ciclistici.

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  2. Risposta come sempre approfondita e non banale. Grazie, Claudio

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  3. Il problema per me è che la maggior parte dei pedalatori non conosce le più elementari regole dello sport ossia la cura dell'atleticità di base. Si pensa, bella migliore delle ipotesi, a pedalare e basta. Curare la mobilità articolare e la flessibilità muscolare, a mio avviso, è un investimento per la qualità della vita e comporta, come conseguenza, la riduzione degli spessori di cui sopra.

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