In questo drammatico momento mondiale, ed in particolare italiano, le piazze e le strade sono vuote, questo fa paura; ovunque aleggia la morte. A parte qualche idiota certificato e compiaciuto di esserlo, tutte le persone dotate di intelletto, di senso civico e di rispetto per il prossimo ( oltre che per se stessi), rispettano i provvedimenti restrittivi, e rimangono a casa, nelle modalità che più gli piacciono. Tra queste c'è quello del "rullare" con la bicicletta. In questo periodo i produttori e i negozi on line hanno fatto affari d'oro, svuotando i magazzini rimasti impolverati da tempo; pochi erano i ciclisti amatoriali ad averceli, prima dell'emergenza sanitaria. Del resto, è noto, che usare i rulli è cosa diversa dal pedalare sulla strada; effetto placebo, training indoor, moda, passatempo, condivisione social, gare virtuali, video giochi, chiamatelo come volete, ma questo, al momento è il "presente" per molti ciclisti, persino dei corridori professionisti che si sfidano. Sarà quella voglia di sentirsi aggrappato alle (buone) abitudini, nei momenti difficili, che fa sentire meno soli, tristi e persi, ma la rullomania dilaga. Come ho avuto modo di scrivere in questo post, CLICCA QUI , il rullo potrebbe diventare, l'unica alternativa alle pandemie, che come gli esperti sostengono, per il futuro, saranno ricorrenti, allora organizzatevi in tempo. Consiglio: scegliete il rullo che più vi piace, ma non servono (più) bici costose; per il futuro serviranno rulli dai più semplici, a quelli sofisticati chiamati smart (consiglio i roller o rulli liberi, più economici e più vicini alla realtà tecnica, capaci di migliorare l'equilibrio e l'abilità). Quando iniziai si utilizzava la bici in alluminio (usata) con due ruote sempre in alluminio, non leggere, con copertura da 350/400 grammi, più resistenti all'usura e allo stress; anche oggi, non avreste bisogno di altro, per pedalare in casa, al sicuro dai virus e dal pericolo degli automobilisti idioti o incapaci al volante. I rulli "stressano" il telaio, in misura non inferiore a quello che accade sulla strada, anzi, lo sollecitano intensamente, per via del fatto che il telaio, rimane fissato al rullo e contemporaneamente subisce una pressione costante e forte ( si storce rispetto ad un punto, e poi ritorna alla posizione iniziale, continuamente). Discorso a parte, per il rullo libero o altresì detto roller; in questo caso, il telaio si trova in una situazione analoga a quella su strada, ma di contro, questo è più complicato da usare, almeno per le prime volte. Provate a filmare, la bicicletta e il rullo, mentre pedalate, capirete cosa intendo dire. In questo periodo approfittate per migliorare la posizione in sella e il corpo con lo stretching, esercizi posturali e di potenziamento, recuperate dalla fatica, ed alzatevi dalla tavola con un pò di appetito, diminuirà il peso e il tempo di recupero quando ritornerete sulla strada, eviterete così che i cavalcavia diventino lo Zoncolan ! Detto ciò alcune considerazioni sociologiche. La pandemia dovrebbe servire a resettare le menti dalle "scelleratezze" di questi ultimi anni; tra queste lo sperpero di soldi per colpa del marketing; oggi se vuoi pedalare, è sufficiente un rullo da 200 € e una vecchia bici dimenticata in un garage, il resto non conta, è superfluo. Scegliete e amate la vita ( e pedalare, è vita), scegliete solo l'essenziale ( e la cultura). A proposito. Quando tutto finirà non torneremo a vivere come prima, almeno per il prossimo futuro; gli sport praticati in gruppo ( calcio, calcetto, basket, pallavolo, rugby, eccetera), e nelle palestre, potranno avere problemi, considerate le scontate limitazioni (pensate ai calciatori che dovrebbero giocare con le mascherine e rispettando la distanza di 1/2 metri). E allora molti di questi sportivi, sceglieranno di optare per il jogging e il ciclismo ( a questo punto, più che mai, da praticare da soli). Il mondo cambia e lo fa sempre più velocemente; per sopravvivere noi dobbiamo adattarci, ma, senza seguire il pensiero unico. Saluti ciclistici.
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