domenica 19 aprile 2020

Abbigliamento del ciclista: il fondello.

Introduco questo post con due aneddoti. Un anziano ciclista, mi disse:- " Quando ritorni a casa, non serve lavare l'abbigliamento, è sufficiente stenderlo all'aria aperta e farlo asciugare.". Un altro più giovane mi disse:- " Il fondello antibatterico serve ad eliminare i batteri; non serve lavarlo."Tutto sbagliato e non vi nascondo, che il loro abbigliamento aveva un cattivo odore. Non solo. Entrambe soffrivano di fastidiose foruncolosi batterica al sottosella che spesso li costringeva a saltare gli allenamenti. Ecco la premessa. Ora parliamone. In generale, il tessuto antibatterico ha la funzione di sterilizzazione antibatterica ed evita la formazione di cattivo odore causata dall'accumulo batterico, in due modi: effetto negativo sulle condizioni di vita dei micro organismi ( tessuto anti batterico passivo); aggiunta di un trattamento anti batterico che viene aggiunto al tessuto ( tessuto anti batterico attivo).  Nel ciclismo si usano tessuti anti batterici passivi, in quanto, la presenza di un agente anti batterico chimico, nel tessuto anti batterico attivo, può comportare reazioni cutanee o allergie, considerata la particolare sensibilità e delicatezza della zona cutanea in questione, oltre al fatto che la frequenza dei lavaggi, finirebbe per rimuovere lo stesso agente anti batterico; ci sarebbe la possibilità di aggiungere micro molecole di argento, ma è una soluzione poco efficace, e se non è perfettamente calibrata, è inutile. Detto questo, un fondello realizzato con tessuto anti batterico passivo è importante, ma la protezione è limitata nel tempo, all'incirca un anno, a causa della frizione, nell'utilizzo e nel lavaggio. Dunque la cosa fondamentale è sempre e solo una, quella di un lavaggio perfetto della salopette e del fondello, con prodotti non aggressivi e specifici. Il motivo è che la finzione anti batterica passiva, non garantisce mai, la eliminazione totale dei batteri, la cui funzione è solo quella di rallentarne la formazione, i quali, dal canto loro, trovano, nel fondello "sporco" un habitat ideale. I ciclisti, che si allenano a lungo ed intensamente, sono soggetti, al calo del sistema immunitario, nell'arco di tempo, ( appunto viene chiamato "open windows" cioè "finestra aperta") che va dalle 3 alle 72 ore, dopo l'allenamento, periodo in cui, si finisce per essere vulnerabili, anche ad infezioni cutanee. Ecco perché viene raccomandata l'alternanza carico/scarico ovvero lavoro pesante/lavoro leggero o meglio riposo assoluto. Per quanto concerne la pulizia del fondello e dell'abbigliamento, al detergente liquido non aggressivo, aggiungo liquido anti batterico, durante il lavaggio, fatto a mano ( sfregando accuratamente il fondello) o in lavatrice (usando opzione lavaggio delicato), subito dopo ogni allenamento, lasciando agire il detergente almeno mezz'ora, a 30 gradi. Altra raccomandazione. Non riciclate abbigliamento logoro, regalato da compagni di uscita e soprattutto ogni anno, cambiate la salopette, il cui fondello è oramai logoro, inconsistente ed "inquinato". Non risparmiate sulla qualità del fondello, la salute non ha prezzo e anche il comfort in sella. Saluti ciclistici. 
Il mio bucato 


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