domenica 31 dicembre 2023

( Anche) In Italia e’ l'anno del Gravel.


Il 2024 si preannuncia l'anno del Gravel, anche in Italia. La bici da corsa è costruita (solo) per la strada asfaltata. L'ho provata sullo sterrato leggero, riscontrando limiti nel grip soprattutto in caso di frenata, in particolare in discesa. Le coperture slick da 35 mm, compatibili con le nuove endurance, migliorano la trazione, ma non l'aderenza. Quindi se incominciate a sentire il bisogno di pedalare off road, senza passare alla MTB, più specialistica, allora scegliete la gravel. A quelli che non hanno mai pedalato sulla gravel e che pensano che possa essere utile solo per sterrati leggeri e semplici, allora dedico questo video, girato nei luoghi dove mi alleno 😉. 
Vantaggi testati con la race gravel Pedemonte Altavia: pedalare su strade secondarie, silenziose e tranquille, più lontani da auto/camion; possibilità di percorrere strade irregolari, acciottolate e accidentate come la MTB, rispetto alle quali avranno una posizione di guida più veloce ed efficiente; pedalare al passo di una bici da corsa; montare trasmissioni e pneumatici specifici per ogni strada; utilizzo di pneumatici più larghi (con la Pedemonte Altavia fino a 50 mm); pneumatico più largo significa maggiore comfort, aderenza, controllo, meno affaticamento del corpo/mente, meno resistenza al rotolamento perché con mescole migliori ci sarà minore deformazione; perdita di aerodinamica minima rispetto alla versatilità (rispetto al 35 mm, il 40 mm perde 2,3 watt, il 45 mm perde 5,8 watt; perdita irrilevante per un ciclo amatore e per chi non fa gare contro il tempo); maggiore stabilità e tenuta di strada in ogni condizione climatica; viaggiare con borse; con componenti leggeri, peso uguale a quello della  bici da corsa top di gamma 😉. Inoltre con la gravel c'è la possibilità di installare forcella ammortizzata e andare ancora più veloci e comodi off road . Gravel is life. No Nature No Future. 
In occasione del test della Pedemonte Altavia, scrissi di avere fatto il tempo sulla mia salita di riferimento CLICCA QUI. Francamente pensavo di essere stato l'unico. Questa sera invece ho scoperto che anche il grande Aurelio Fontana lo ha fatto. Per me è un onore. Certamente contano le gambe allenate e motivate, ma quello che mi preme rimarcare e’ che la race gravel top è sostanzialmente una bici da corsa! Ovviamente la si sceglierà, se si vorranno percorrere tutte le strade, ovvero più strade rispetto a quelle fatte con la bici da corsa; è una bici versatile che potete "preparare" a seconda del percorso. Per la cronaca, la salita usata da Fontana per il test, l’ho “domata” tempo fa Clicca qui Evolversi e adattarsi senza rimanere ostaggio della rigidità dei pensieri; provare prima di pensare. Saluti ciclistici.    

sabato 16 dicembre 2023

I sogni dei ciclisti si realizzano ancora ! La nuova Pedemonte Mutator RS #grammomania

Non e’ solo una questione di leggerezza perché contano anche la rigidità torsionale, il comfort e soprattutto un telaio su misura😉. Eccone un perfetto esempio: telaio in carbonio Toray T110 G @pedemonte_bike Mutator RS, rim brakes, 756 grammi costruiti su misura da artigiani italiani per bici da corsa completa di soli 5 kg e 350 grammi, peso comprensivo di pedali 😉! Un altro lettore del blog felice e soddisfatto per essere riuscito a realizzare un sogno seguendo i consigli di @pedalareversoilcielo senza pagare la pubblicità delle corse trasmesse alla TV 📺 😉😉, ma solo la qualità e la competenza degli artigiani italiani del carbonio. Tutto il resto e’ marketing 🤫. Questo ciclista aveva il sogno di possedere una bici su misura, ultra leggera, performante, personalizzata nella verniciatura/livrea, quindi una bici unica; il blog lo ha aiutato a fare la scelta giusta. Auguri e complimenti al forte ed esperto ciclista che la cavalcherà.

La nuova Pedemonte Mutator RS (consegnata nel dicembre 2023) è un telaio polivalente, ottimo in pianura e con spiccate doti in salita, allo stato dell'arte rappresenta la massima e definitiva evoluzione della bici da corsa in carbonio rim brakes. Per chi volesse conoscere meglio la Pedemonte Mutator RS, consiglio la lettura del test del prototipo CLICCA QUI e il post scritto per un altro lettore del blog, felice e soddisfatto della sua Pedemonte Mutator RS CLICCA QUI, perché condividere le proprie esperienze è più bello ed aiuta a scegliere, in un mondo "confuso e strumentalizzato" dal marketing. 

Per info e contatti: info@pedemonte.bike oppure pedemonte.bike@gmail.com (scrivete che siete lettori del blog 😉). Saluti ciclistici . 

mercoledì 6 dicembre 2023

Bici da corsa Vs Bici da Gravel sulla strada asfaltata.

Un anno fa ricordo scrissi nel test della Pedemonte Altavia che non avevo riscontrato differenze sostanziali rispetto alla bici da corsa, soprattutto in salita. Oggi, posto questo video, segnalato dal lettore UB789, 

sulla prestazione comparativa tra una bici da corsa aero e una bici gravel, peraltro di quelle meno leggere (ammortizzata), fatta su strade asfaltate, in discesa, in pianura e in salita, mostrando le relative tabelle di rilevamento dei dati. Il commentatore parla in inglese, ma le tabelle sono numeriche, quindi tutti possono leggerle. Ovviamente il video si riferisce alla comparazione tra un dato modello di bici da corsa e un altro da gravel, quindi utilizzando altre bici gravel, come per esempio la race gravel Pedemonte Altavia, la differenza migliora o forse..... Com'è andato il test sull'asfalto ? La bici da gravel in pianura, impiega 38 secondi in più ( velocità massima raggiunta dalla bici da corsa 35,78 km/h, contro i 34,54 km/h della bici gravel); in discesa 7 secondi in più (velocità massima raggiunta dalla bici da corsa 68,2 km/h contro i 63,5 km/h della bici gravel ), in salita 7 secondi in più (velocità massima raggiunta dalla bici da corsa 12.2 km/h contro i 12 km/h della bici gravel) ! Quindi differenze minime comunque migliorabili con bici gravel più performanti rispetto a quelle utilizzate nella prova comparativa del video. Ovviamente queste differenze esigue, non influenzano la prestazione di un ciclista amatoriale, fermo restando, che la gravel non serve a fare le crono, e, rispetto alla bici da corsa, è versatile, più comoda, più stabile in ogni condizione e nettamente superiore off road, ecco spiegato, quindi, il successo nelle vendite e nel gradimento. Concludo. Considerate che le bici gravel tendono ad evolversi, e quindi a diventare più performanti. Oramai la bici gravel, visto il successo delle vendite, è diventata una piattaforma di sviluppo tecnologico. Detto ciò. Perché pubblicare questo video ? Per dimostrare che sul mio blog non si pettinano le bambole. Saluti ciclistici.  

lunedì 4 dicembre 2023

Elogio della fuga ciclistica.

Il corridore in fuga, è colui che sa parlare al vento con un dialogo fitto, intenso, senza respiro, vortice infinito, corto circuito cuore-mente. Il corridore in fuga è un "ribelle" che esce dal gruppo, dialoga con la follia, si esalta nella solitudine, celebra il coraggio. Fuga è interpretare sogni; è la speranza sacrificata sul tempio della vittoria.
Il ciclista in fuga prende la bici e va via, il mondo lo cercherà; viaggerà oltre la linea infinita dell'orizzonte, morbido profilo di un sogno, per arrivare in un nuovo tempo. 
Due ciclisti diversi, due modalità di andare in fuga, un unico insegnamento: la fuga ciclistica serve per continuare a sognare.  E allora andate in fuga e non abbiate paura; chi va in fuga, vince sempre, con la bici, come nella vita. Buona fuga a tutti.

sabato 2 dicembre 2023

L'ambiente e il lavoro nella Costituzione della Repubblica italiana. Spunti e riflessioni per il cittadino costituzionalmente orientato.

La Costituzione è la legge costitutiva e fondamentale della Repubblica italiana, approvata il 22 dicembre 1947 dall'Assemblea Costituente, eletta contestualmente al referendum sulla forma istituzionale dello Stato fra Repubblica e monarchia del 2 giugno 1946 e riunitasi per la prima volta il 25 giugno dello stesso anno.

La Costituzione è composta di 139 articoli, divisi in quattro sezioni:

    I principi fondamentali (art. 1-12), Diritti e doveri dei cittadini (13-54), Ordinamento della Repubblica (55-139), Disposizioni transitorie e finali.

I principi fondamentali della Costituzione rappresentano i presupposti della nostra società e i suoi obbiettivi, esprimendone il carattere laico, democratico, lavorista, di uguaglianza e di solidarietà, formulati in norme costituzionali aventi un contenuto generale, cioè rappresentanti i valori ai quali si devono conformare le altre norme dell'ordinamento giuridico.

I principi fondamentali della Costituzione sono inderogabili, cioè devono essere osservati dalle norme dello Stato. In buona sostanza, le norme contenute nelle leggi dello Stato dovranno rispettare i principi fondamentali indicati dalla Costituzione altrimenti sarebbero incostituzionali, e quindi verrebbero abrogate dalla Corte Costituzionale. Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato. L'art. 2 della Costituzione “riconosce e garantisce” i diritti. In che senso “garantisce” i diritti ? Nel senso che i diritti abbiano tutela e che si possa reagire, per il tramite dei giudici, alla violazione di un diritto.

Ma vediamo alcuni dei principi costituzionali fondanti la Costituzione, ritenuta la più bella costituzione al mondo, per il dettato normativo che la contraddistingue.

Iniziamo con la natura primaria e assoluta dei beni tutelati dall'art. 9 della Costituzione. Nell'art. 9 c'è il nostro il passato (patrimonio storico e artistico), il presente e il futuro del Paese, cioè la cultura, la ricerca scientifica e tecnica, l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi. Tutto si origina e si sviluppa da e per questi principi, non solo costituzionali, ma anche universali, dal quale non si può prescindere nello sviluppo pragmatico ed economico, e nel progresso sociale e politico del Paese. Senza questi principi costituzionali (e la loro attuazione) non ci sarebbe e non ci potrebbe essere, la vita reale e piena, nonché la bellezza nell'universo e nelle opere umane. E' la norma rivolta in particolare alle nuove generazioni.

Con l'entrata in vigore, il 9 marzo 2022, della legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1, che ha modificato gli artt. 9 e 41 della Costituzione italiana, è stata introdotta, la tutela dell'ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione. In particolare è stato rafforzata la tutela ambientale nella carta costituzionale in modo ulteriore rispetto alla menzione della “tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali” previsto dall'art.117, secondo comma, lettera s) della Costituzione.

Con il primo comma dell'art. 9 della Costituzione, “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.”

Con il secondo comma, l'articolo 9 “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”; mentre con il terzo comma “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

La tutela è completata anche mediante la modifica dell’art. 41 Cost., il quale ora prevede che l’iniziativa economica privata non può svolgersi in modo da recare danno, in primo luogo, «alla salute, all’ambiente», demandando alla legge ordinaria di determinare i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata «ai fini sociali e ambientali».

E la norma costituzionale dell'art. 41 risulta fondamentale anche in materia di lavoro. Infatti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, la Costituzione della Repubblica italiana agli articoli 2, 4, 32, 35 e 41, prevede la tutela della persona umana, nella sua integrità psico-fisica, come principio assoluto ai fini della predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri. In particolare, con l'art 2, la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale; l'art. 4 la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto; l'art. 32 stabilisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge; l'art. 35 stabilisce che la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni; l'art. 41 stabilisce l'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.


Le norme primarie ed inderogabili della Costituzione della Repubblica italiana citate, costituiscono l'indirizzo fondamentale, cioè l'orientamento, anche per lo sviluppo del quadro normativo che disciplina la materia della sicurezza sul lavoro costituito:

    - da disposizioni del codice civile (articolo 2087);

    - dalla disciplina-quadro, attualmente contenuta ne D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell'articolo 1 della L. 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

    - dallo Statuto dei lavoratori, per quanto attiene agli aspetti legati al controllo dell’applicazione delle misure antinfortunistiche;

    - dalla contrattazione collettiva stipulata tra le organizzazioni sindacali e le imprese pubbliche e private.

Per completezza, la c.d. rigidità della Costituzione implica che per integrarla o modificarla è necessario un apposito atto normativo chiamato legge costituzionale, adottata con una procedura aggravata rispetto alle altre leggi dello Stato.

Ai sensi dell'art. 139 Cost., l'unico cosa che non può essere modificata è la forma repubblicana della Costituzione, perché è indicato espressamente che : “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”.

L'organo dello Stato che può modificare la Costituzione è la Camera.

Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.

La modifica della Costituzione possono richiederla gli elettori mediante la raccolta di 50 mila firme, a corredo di un progetto di legge espresso in articoli o 5 Consigli regionali oppure 1/5 dei membri di una delle due Camere del Parlamento italiano. Per la validità del referendum non è richiesto un quorum minimo di votanti. È sufficiente che i consensi superino i voti sfavorevoli.

Da quando è entrata in vigore, ossia dal 1° gennaio 1948, la Costituzione italiana è stata modificata, circa una volta ogni quattro anni. Più precisamente, alla data del 3 novembre 2023, in 75 anni sono state approvate 46 leggi costituzionali, tra cui 20 di riforma della Costituzione.

Riflessioni per un cittadino costituzionalmente orientato. Spinoza diceva che chi detiene il potere ha sempre bisogno che le persone siano affette da tristezza. E la felicità dei cittadini non può prescindere dalla cultura, dalla bellezza del paesaggio, dalla natura ( noi siamo natura, noi siamo la natura), dalla ricerca, dal lavoro sicuro, tanto che sono stati previsti e tutelati dalla Costituzione.

Dunque fate dei principi riconosciuti e tutelati dalla Costituzione, la vostra “bussola” per il presente e il futuro. Siate cittadini costituzionalmente orientati. Siate cittadini (attivi) e non sudditi. Pretendete l'osservanza della Costituzione, patrimonio degli italiani. La felicità è nelle vostre scelte e la Costituzione fornisce un formidabile strumento. Siate anche cittadini dell'Europa. La costituzione dell'Unione Europea è un altro strumento imprescindibile per il cittadino attivo.