lunedì 8 giugno 2020

Anteprima Test Bike: Pedemonte Aurata Superleggera RS.

Per me fare un test significa sospendere il tempo, nutrirmi di emozioni, imparare e spiegare qualcosa di complesso, un impegno serio, ripercorrere test precedenti ( e sono tanti in più di 20 anni), per coglierne le differenze sostanziali, quasi un viaggio nel tempo e ogni volta è un ritorno. Come è mia abitudine, ho accettato la proposta della Pedemonte Bike, di testare la Aurata Superleggera RS, a condizione, che fossi libero di scrivere la recensione, anche se questa volta, è stato Sergio Pedemonte a chiedermelo direttamente, non mi ha sorpreso, segno di sicurezza professionale ed onestà intellettuale. 
Domanda: perchè scegliere un telaio su misura ? In sintesi: è l'evoluzione del ciclista ovvero è la scelta del ciclista evoluto.
Quando ero ragazzo mi dicevano:- “ Quando sarai grande ti farai un abito su misura !”. Già è proprio così, l'abito su misura è segno di crescita, distingue, è un emozione forte sentirsi così importante da vedere un professionista che lavora solo per te, alla creazione di un oggetto unico, così esclusivo, da avere un anima, una somiglianza diretta.
Davanti al fuoco del cammino, i ciclisti anziani, mi raccontavano che prima o poi, sarebbe giunto il tempo in cui avrei conosciuto il telaio su misura.
Voglio introdurvi quel momento, pensando che molti di voi, siano giunti al punto di chiedere qualcosa di più; e nel farlo abbiano bisogno di distinguersi da chi si preoccupa delle ultime novità standard, che si susseguono ad un ritmo incessante, persino snervante; vi penso ciclisti che non vogliono più approcciarsi alla scelta di un telaio, in modo compulsivo, ordinario, e spesso finire per vedere le aspettative diventare delusioni; vi penso ciclisti che cercano gratificazioni durature, novità sostanziali. Penso che il ciclista autentico non sia un ultrà,  un tifoso di un marchio, è una persona libera che ama la passione di pedalare, per gareggiare, per viaggiare, per vivere il ciclismo, un ciclista evoluto. Insomma, immaginate una piramide al cui vertice ci sia l'Olimpo dove sono quelli che definisco i ciclisti evoluti, cresciuti a migliaia di km, tanti da fare il giro del mondo, più volte, ciclisti consumati a forza di pedalare sotto il sole, al freddo, con umiltà, passione, che ogni anno si rimettono in discussione, con coraggio ed abnegazione, perché ogni volta è come iniziare da capo, in un corpo che cambia; ciclisti che fanno la vita da ciclista, anche a tavola, per plasmare il corpo secondo la prestazione, scelta dura, senza dubbio, ma che ripaga, alla lunga, perché essere ciclisti significa vivere con lo stile del ciclista, cercare la sostanza delle cose, niente chiacchiere, solo pedalare in silenzio, verso nuove emozioni, traguardi, miglioramenti.
Da tempo scrivo, il telaio deve adattarsi al ciclista, ed invece vedo tanti ciclisti, preoccuparsi di rincorrere la novità, di misura standard, che non gli "assomiglia", pagando cifre ogni anno sempre più alte, ma solo per avere un prodotto fatto per tutti, pur sapendo che ognuno di noi è unico, diversi, anche se uguali nella dignità; al ciclista normale, è sufficiente acquistare un prodotto usato dai corridori professionisti, pagati per farlo, per sentirsi appagato, forse un modo per sentirsi omologato al "gruppo", sentirsi più sicuri nella scelta, accettati dal “gregge”. Eppure un telaio top di gamma standard, di alta qualità, costa quanto un telaio top di gamma su misura, ma non può dare le migliori prestazioni, evitare dolori di adattamento ed infortuni, è un fatto oggettivo, incontrovertibile; standard significa adattarsi. Se è impensabile pedalare senza avere una scheda di assetto avanzato del telaio, è inaccettabile spendere cifre importanti per un telaio diverso dalle quote antropometriche personali ! In buona sostanza non pensate alla pensione dei big del ciclismo, pagati per convincervi ad usare i prodotti degli sponsor, pensate alla vostra salute e alla vostra tasca. Non abboccate all'amo del marketing; siate ciclisti evoluti e pensanti, imparate a riconoscere la sostanza. 
Questa è la situazione generale ed attuale per molti (troppi) ciclisti. Riflettete per un attimo prima che continuiate a leggere. Questa è la premessa. Mission del test: verificare se c'è una valida alternativa al telaio standard.
I test di Pedalare verso il Cielo sono sempre esclusivi, "su misura". Come scrivo da tempo, la prima cosa da fare prima di pensare a quale telaio scegliere, è misurare le quote antropometriche per avere una scheda del telaio su misura o le misure adatte da riportare al telaio standard, ma in questo caso si tratterebbe di un adattamento, ove sia possibile adattarlo alle misure del ciclista. Adattare è sempre una limitazione. Tutto ha inizio con la scheda dell'assetto avanzato personalizzata, elaborata dalla Pedimonte Bike, sulla base delle misure antropometriche, dello stato di allenamento e del modo di pedalare. 
Dal catalogo Pedemonte Bike ho scelto di testare il modello più adatto alle mie caratteristiche fisiche e al modo di pedalare, il più leggero della gamma, più specifico per la salita, l'Aurata Superleggera RS che nelle taglie più piccole ho visto pesare 666 grammi ( con 4 viti portaborracce e senza serie sterzo ), telaio+forcella (senza taglio del canotto) 985 grammi. Come vi ho spiegato, il peso leggero, non è tutto, se il telaio non è rigido, confortevole, reattivo, stabile, ma questo lo verificherò più avanti. Intanto l'Aurata Superleggera RS ha uno stile classico, ma adotta soluzioni estreme e complesse dal punto di vista tecnologico.
L'altro top di gamma strada, è il Rhinoceros, modello aero, premio Cosmo Bike Tech Award Premio Speciale Fulvio Acquati 2017, più adatto alle taglie medio/alte.
Il test Pedemonte Aurata Superleggera RS è work in progress, sarà quindi aggiornato, in tempo reale, con le foto dello stato di avanzamento dei lavori di costruzione, della pesa del kit telaio, e della bici test, fino alla prova su strada, la mia scrivania. In questi giorni inizierà la produzione del telaio test, pezzo unico, pregiato, esclusivo, made in Italy, realizzato con la scelta delle pelli del carbonio fatte da uno dei più grandi produttori in assoluto, la giapponese Torayca. Lo costruirà personalmente, l'artigiano Sergio Pedemonte nell'unica sede della ditta ubicata a Mele (GE). Il telaio test sarà realizzato nella versione più pregiata, la RS, con carbonio a vista, black and light, il massimo dell'appagamento, la trama del carbonio, le fasciature, invece della vernice, l'apoteosi per gli amanti del carbonio. Niente strati di vernice colorata, solo una soluzione protettiva trasparente. Ma c'è da aspettare, le cose importanti, hanno bisogno di tempo; ci vorranno molti giorni.
Domanda: come si fa a realizzare un telaio su misura resistente e performante ? A questa domanda la Pedemonte Bike risponde con un suo brevetto, la Tecnologia IWS, che consente di costruire, un telaio fasciato tube-to-tube, unendo la prestazione di un monoscocca con la flessibilità progettuale del fasciato; tubi monoscocca principali “fasciati” agli altri, con pelli di carbonio, a doppio strato (esterno ed interno), per ottenere una cottura in autoclave a temperature e pressioni superiori allo standard, in modo che tra le fasciature, necessarie per assemblare tubi su misura, e il resto del telaio, ci sia uniformità tale da renderlo di fatto un monoscocca, ma con misure personalizzate; per ottenere un prodotto come questo, occorrono rispetto alla procedura ordinaria, più alte temperature di cottura nell'autoclave e tanta qualità dei materiali.
Ecco le fasi salienti della costruzione del telaio: con la laminazione cioè con il processo che prevede l'inserimento delle pelli di carbonio negli stampi, si controlla il peso e la resistenza dei tubi, che vengono tagliati in base alle misure del cliente. A questo punto ci sono due modalità di costruzione: i vari tubi tagliati secondo le misure del cliente e le geometria elaborata, ed assemblati mediante fasciature fatte con pelli di carbonio; oppure da prima viene creato il “pezzo monoscocca” tubo piantone/scatola del movimento centrale con sede a incastro nel tubo obliquo e foderi orizzontali dove serve avere la massima compattezza strutturale; questo pezzo monoscocca viene fasciato al resto dei tubi, tutti messi in “posizione”, nella fase della lavorazione chiamata puntatura e incollaggio sulla dima, la simbiosi perfetta tra monoscocca/fasciato. La cottura a temperature più alte, è possibile solo grazie all'utilizzo del carbonio e di resine adatte, più costose, questo serve per rendere la struttura coesa e resistente. Per completezza, realizzare un telaio monoscocca su misura, richiederebbe uno specifico stampo per ogni ordine e avrebbe così dei costi elevati e prezzi altissimi. Il brevetto IWS è la soluzione della Pedimonte Bike. 
La versione RS ha una rigidità di 132 n/m, ed utilizza carbonio UD ( unidirezionale) Toray T 1100 G, con il vantaggio di avere una resistenza ed elasticità più elevati, ed un resina epossidica ad alto TG, altamente tenacizzata ( legante) con nanosfere in materiale plastico.
Forcella monoscocca in carbonio Toray T1000 di produzione WR Compositi, made in Italy per la versione rim brakes, mentre per la versione disc la forcella è prodotta dalla Pedemonte Bike. Serie sterzo conica integrata made in Italy, Columbus 1” 1/8 , 1” ½. ; movimento centrale standard 386 Press Fit. Reggisella monoscocca in carbonio Pedemonte Bike da 27,2 mm.
Altra caratteristica saliente dell'Aurata Superleggera RS è il passaggio dei cavi interno anche nel caso in cui si scelga di utilizzare l'affidabile gruppo meccanico. Essendo un telaio su misura è possibile optare per il passaggio esterno dei cavi, cosa che rende il telaio più leggero, e la trasmissione meccanica più efficiente, ma preferisco testare la versione con cablaggio interno per un motivo: valutare la capacità di lavorare le pelli di carbonio negli stampi della Pedemonte Bike.
A proposito del carbonio utilizzato per costruire la Aurata Superleggera RS, viene utilizzato quello di tipologia unidirezionale, per eliminare il peso dello stato contrapposto, ( in pratica pelli di carbonio con fili orientati in una direzione), alleggerire il peso specifico e facendo lavorare la trama uniforme solo nella direzione progettata per la loro funzione. Allo stato attuale, l'evoluzione più alta del carbonio per la costruzione del telaio.
Ho chiesto a Sergio Pedemonte, di cucirmi addosso un telaio che avesse non solo le mie caratteristiche antropometriche, ma anche il mio modo di pedalare, quindi un telaio aggressivo, reattivo, preciso da "ricamare" le curve, incollato all'asfalto, come se fosse una moto GP, sempre in presa diretta, comodo in modo da avere la massima prestazione anche sulla lunga distanza. Per questo gli ho indicato delle geometrie di riferimento, il carattere del telaio che piace a me. 
Ed ecco le geometrie del telaio test: telaio compatto con un orizzontale da 531 mm, carro posteriore da 408 mm, interasse da 970 mm, stack 528 mm e reach 378 mm; incollato all'asfalto con un bbdrop da 74 mm; altezza ottimale del tubo sterzo 122 mm, sloping pronunciato con un angolo tubo piantone da 74° e un angolo sterzo da 72,5°, un telaio geometricamente adatto al modo di pedalare che prediligo, ma ovviamente l'ultima parola la dirà solo la strada. 
Segnalo il sito ufficiale della Pedemonte Bike per approfondimento e contatti CLICCA QUI
In attesa del test su strada, allego il back stage della produzione del telaio test ( su misura), ad opera di Pedemonte Sergio nel suo stabilimento di Mele (GE). .......




Il telaio prima dell'incollaggio .....

Il telaio test Pedemonte Aurata Superleggera RS al termine dell'incollaggio, prima della fasciatura e della verniciatura RS......


e adesso passiamo ai pesi....

Continua l'anteprima del test. E' la volta di nuovi e unici scatti realizzati nel reparto verniciatura . Questa è una fase della verniciatura speciale realizzata dall'artigiana italiana Michela. Non pensavo che dopo 20 anni di test potessi ancora sentire l'estasi del carbonio guardando la trama del carbonio della Pedemonte Aurata SuperLeggera RS ! Meraviglia assoluta.






La trama finale ! Inarrivabile per la concorrenza !

La trama finale !!! Inarrivabile per la concorrenza !!

Il telaio test è stato ultimato ed ecco qua il peso del telaio 







la scheda biomeccanica di TWP 




Aggiorno il post. Per leggere il test su strada CLICCA QUI

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