Le prime sono state consegnate alla Bora Hansgrohe nell'ottobre 2019, quindi in largo anticipo, sulla prossima presentazione ufficiale. Sinteticamente, la Tarmac S Works SL7 ha affinato l'aerodinamica, adottando nuovi foderi alti, con la conformazione molto simile a quelli della Venge. A guardarla, sembra una Venge più "magra". L'originalità incomincia a scarseggiare anche in casa Specialized, del resto sono tempi duri, per tutti i marchi, che oramai cambiano poco. Si nota anche un collarino del tubo sterzo, di forma ovale, di quelli che di solito si installano con manubri aero integrati, anche se, nella foto, i corridori della Bora hanno preferito installare una curva ed un attacco classico e devo dire con pessimo risultato dal punto di vista estetico, dato che stilisticamente questa soluzione evidenzia uno stridente contrasto. Il tubo sterzo invece sembra rimasto invariato. La Specialized anche con la SL7, ribadisce la mission, concentrarsi sulla resistenza al vento, e non ne fa mistero, "l'aerodinamicità è tutto", è il suo slogan. Del resto, l'evoluzione dal punto di vista aerodinamico, c'è stato con la SL6, anzi c'è stato più cambiamento dalla Tarmac SL5 al modello SL6, che tra la SL6 alla SL7. Verosimilmente il modello SL7 sarà presentato come più aerodinamico, più leggero e più rigido ( Fact 13 r ?), come è consueto, leggere nel lancio dei nuovi modelli, in questi ultimi anni, dove si assiste ad un affinamento delle caratteristiche delle versioni che si susseguono. Se ci sarà un effettivo miglioramento delle prestazioni, questo potrà dirlo solo la prova su strada. Dal punto di vista estetico invece ognuno dirà la sua. Resta ancora da sapere se ci sarà la possibilità di scegliere anche la versione rim brakes, come è avvenuto con la Tarmac SL6, sarebbe la scelta migliore per non perdere le vendite; del resto sono molti i marchi che garantiscono la possibilità di scelta con le top di gamma polivalenti, basti pensare, alla Factor Bikes, alla Canyon, alla Giant, alla Time, alla Cervelo, Look, Colnago, Pinarello, tanto per fare qualche nome. Detto ciò, penso che i produttori stiano raschiando il "fondo del barile", assistiamo più che altro, ad un remake, qualche ritocco, un affinamento della prestazione ( ma non tutti i ciclisti sono in grado di percepirne le differenze, difficilmente sono nette), è sempre più complicato oramai inventare un telaio, cioè farlo completamente nuovo, ab origine, come dicono i padri latini. Concludo con una chiosa: guardando le novità, in generale, viene sempre più voglia di non cambiare telaio, di mantenere gli ottimi predecessori, del resto molti marchi cambiano molto lentamente o non cambiano, basti pensare, ai telai polivalenti della Canyon, e della Factor Bikes. Ovviamente rimane la possibilità di farsi realizzare un telaio su misura, realizzato da un artigiano italiano, su misura e con il migliore carbonio di classe Toray per esempio, ma sull'argomento, avrò modo di ritornare dettagliatamente. Termino qui la spy story, corredandola con delle spy shot della probabile versione definitiva della Specialized Tarmac S Works SL7. Saluti ciclistici.
28.07.2020 AGGIORNAMENTO POST.
Oggi è stata ufficialmente lanciata sul mercato la Tarmac SL7 che sarà disponibile solo nella versione disc. Alcune considerazioni. Il prezzo è circa 4200 € davvero tanti per un telaio con misure standard che pesa 874 grammi ( verniciato), dunque circa 30 grammi in meno della Tarmac S Works SL6, come da foto postate, anche nel post del mio test Tarmac SL6. La nuova Tarmac SL7 utilizzerà lo stesso carbonio della Tarmac SL6, cioè il Fact 12r. Evidentemente erano già arrivati al (loro) top con il carbonio. Quindi la cosa più importante non è cambiata ! Certo la Specialized punta tutto sull'aerodinamicità, ma in salita conta solo il rapporto peso/watt del ciclista, la leggerezza e la rigidità del telaio. Ovviamente il Tarmac è un telaio polivalente e quindi qualcosa si perde in termini di prestazione assoluta in salita e in pianura rispetto ai modelli specifici. Se togli peso diminuisci rigidità, a meno che si utilizzi un carbonio costoso, ma a quel punto occorre alzare il prezzo ed arrivare almeno a 5000 € ! La Specialized scrive anche che questo telaio fa risparmiare 40 secondi rispetto al Tarmac SL6! Ma vale ancora la pena puntare a questo tipo di marketing ? C'è ancora qualcuno disposto a pagare così tanto per avere un telaio più aero, e magari in sella, non piega nemmeno le braccia e la schiena ? Il ciclista rappresenta il 90% del limite aerodinamico, è un fatto noto. Come glie lo spieghi allora al ciclista che pedala dritto come un cobra ? Ovviamente lo stipendio ai campioni dei team sponsorizzati dalla Specialized, qualcuno dovrà pur pagarlo. Certamente il prezzo è comprensivo di margini di guadagno e soprattutto dei costi delle sponsorizzazioni sempre più alti e questo a danno di cosa? Indovinate un pò ! Anche in questo modello della Tarmac le calotte esterne a pressione inserite nella scatola del movimento centrale sono state sostituite dalle calotte avvitate modello Threaded. Come ho avuto modo di recensire le calotte a pressione, adattatori per il perno da 24 mm, producono scricchiolii sotto sforzo, in salita. Ma la Specialized non le ha sostituite gratuitamente. Politica commerciale censurabile. Comunque la Tarmac SL7 S Works sarà meno comoda in quanto ha il tubo sterzo più basso rispetto alla SL6 S Works. Quindi molti clienti dovranno aggiungere spessori sotto l'attacco del manubrio, con peggioramento della prestazione su strada, ed effetto anti estetico, è davvero brutta una bici con tanti spessori. Saluti ciclistici.
Peso reggisella Tarmac S Works SL7
Tarmac S Works SL7 completo di attacco manubrio, reggisella, telaio e forcella.
Non la comprerei mai.. Non mi piace per niente
RispondiEliminaCiao sconosciuto. Nel prossimo commento scrivi il tuo nome, è gratuito, non si pagano le tasse. Saluti ciclistici.
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