Sulla quarta pagina del diario-test NOVA VITA GRAVEL scrivo "...... Target is life cycling change. Test target is all road......". Sarà la nuova Pedemonte Altavia, la macchina scelta per essere "Novum est", per iniziare Nova vita ciclistica, per percorrere Nova viarum e per continuare quelle strade che ho potuto percorrere solo a metà con la bici da strada. E' un anteprima assoluta.
In quanto tester devo provare tutto, per valutare, comparare e consigliare; non c'è un limite. Così è accaduto con le bici rim, poi con le bici disc, i telai road industriali con misure standard e i telai road artigianali su misura. La bici da strada industriale, omogenea nella forma e nella sostanza, viene comunemente aggiornata, con differenze infinitesimali nella prestazione. Il telaio da strada industriale non distingue più, ha perso l'originalità della creazione, nel momento in cui è diventata "di tutti" e prodotto “da tutti”, nell'era della bici da strada di massa. Non mi sento attratto dal “casto” pedalare omologato; non posso consigliare "l'indifferenziato" o "l'indifferenziabile". Ora mi guardo intorno e attualmente l'opzione più interessante da proporre è la bici gravel, la più venduta, è all road, uno stile di vita alternativo, senza limiti e regole: la bici per tutte le strade, single track o strade bianche, strade nere (bitume), monti o colline, pianura e salita, gare, gita, da soli o con il gruppo, avventura nel viaggio, allenamento; tutto e ovunque; il tempo e il ritmo non sono più un ossessione, non sono più il metro della prestazione, ma un modo per andare lontano.
Il concetto di bici gravel ha assunto varie declinazioni. Dall'analisi comparativa delle geometrie dei telai industriali gravel con misure standard, ho capito che ogni marchio, propone geometrie e forme, secondo un proprio concetto di gravel; più affine alla bici da strada (diciamo, gravel race) oppure secondo il concetto classico (endurance). Nella classificazione del ciclismo, il settore gravel è relativamente nuovo e ciò comporta, inevitabilmente, una continua e costante evoluzione delle bici gravel, che tenga conto anche delle indicazioni del mercato.
Per questo motivo alcuni costruttori hanno creato due linee diverse in base all'utilizzo e quindi due geometrie distinte. I produttori che lavorano su misura non hanno queste esigenze e realizzano le geometrie della gravel bike, tenendo conto anche di quelle che sono le indicazioni del cliente e/o del suo biomeccanico; un approccio analogo a quello messo in pratica nei precedenti test bike road realizzati in collaborazione con la Pedemonte.
Per quanto riguarda la geometria della Altavia test, la Pedemonte mi ha proposto di avere una gravel abbastanza coerente con la postura che adotto sulle BdC; questa scelta mi consentirà di ottenere un feedback più accurato attraverso il confronto su strada, e in fuoristrada, delle prestazioni di questi due mezzi, diversi per utilizzo, ma simili per concezione.
Un telaio su misura, in quanto tale, è unico, viene fatto solo per un cliente, quindi deve essere realizzato secondo geometrie personali, che non possono essere realizzate tramite stampo monoscocca, se non a costi eccessivamente elevati. Per la costruzione dei telai, la Pedemonte utilizza una tecnica denominata tube-to-tube, dove le tubazioni che compongono il telaio vengono assemblate tramite fasciatura ma con l’esclusivo sistema brevettato IWS (Internal Wrapping System), in tal modo grazie al doppio strato esterno ed interno, è possibile la cottura in autoclave a temperatura e pressione controllate superiori rispetto allo standard restituendo la completa continuità dei tessuti della fibra. In pratica è come avere un monoscocca, ma su misura. Un bel vantaggio in termini di prestazione e personalizzazione del telaio; è resistente come un monoscocca e può essere realizzato senza limiti di taglia. La livrea della Pedemonte Altavia si contraddistingue per la disposizione dei filamenti di carbonio secondo il disegno pattern romboidale, un' opera d'arte anche grafica. L' Altavia si può avere con o senza predisposizione per il bikepacking mentre il passaggio di cavi e idraulica può essere completamente integrato, sia per gruppi meccanici che elettronici o esterno; come per altre scelte è il cliente a poter decidere anche questo aspetto. Caro diario Test Nova Vita Gravel, in più di 30 anni ho testato telai in carbonio completamente monoscocca, monoscocca parziali, fasciati e a congiunzioni...tanti, molti....poi ho iniziato a testare telai della Pedemonte costruiti con la tecnologia brevettata IWS e ho capito che si può avere un telaio in carbonio, su misura, con le prestazioni del telaio completamente monoscocca. La forma particolare del fodero orizzontale, lato cassetta (destro) della nuova Altavia consente l'installazione delle varie tipologie di guarnitura, dal mono corona alla doppia da strada. Abbassando il fodero lo si allontana del punto di tangenza più arretrato della corona evitando di lasciare uno spazio troppo esiguo tra la corona stessa e il fodero. Per quanto concerne, quelle che chiamo "le geometrie del carbonio", per la costruzione della Altavia viene utilizzato il seguente tipo e modulo di carbonio secondo una precisa funzione e collocazione nei vari punti del telaio :
-tubo obliquo-orizzontale-piantone : 3 layer di carbonio
1°- 1k satin 150gr Torayca T700 (è il layer più esterno)
2°- UD 200gr Torayca T700
3°- BX 400gr Torayca T700
-foderi orizzontali e verticali: 3 layer carbonio+rinforzi UD
1°- 1k satin 150gr Torayca T700 (è il layer più esterno)
2°- UD 300gr Torayca T700
3°- BX 400gr Torayca T700 . Il tutto è "legato" con resina tenacizzata.
Inoltre: telaio su misura; Fibra di carbonio Torayca UD (unidirezionale) Alto Modulo – Alta resistenza + Fibra di Carbonio Torayca 1K Satinato in Modulo Standard ( valore di rigidità torsionale 110 n/m ottimo per gravel); Forcella in fibra di carbonio Torayca UD Alta resistenza – Alto modulo con rake variabile 45/50 mm, predisposizione bike packing e parafango;serie sterzo integrata 1-1/5; perni passanti 100x12 anteriore, 142X12 posteriore specifici Pedemonte; forcellino deragliatore anteriore su richiesta; passaggio ruota max 700X50 / 650 BX50, Triangolo posteriore con fodero orizzontale sinistro ribassato per passaggio catena; passaggio guaine e tubi idraulici integrato; movimento centrale PF386 EVO; reggisella 27,2 mm con bloccasella integrato; colorazione standard cangiante con grafica
Altavia come Alta Via, il nome che indica il percorso off road dei monti liguri, percorribile in più giorni e suddivisibile in più tappe. Questa traccia, si snoda dal confine francese alla Toscana percorrendo la dorsale montuosa che separa il Mare Mediterraneo dalla Pianura Padana; una lunga ed impervia strada, dura persino per una MTB. Altavia un idea, un nuovo sogno, una strada su cui scrivere una nuova storia-test. Per la cronaca, la Pedemonte Altavia è stata selezionata per il Compasso d'Oro 2023 ( premio internazionale design).
Per leggere le prime due pagine del diario Nova Vita Gravel CLICCA QUI e CLICCA QUI . Il test sarà realizzato in collaborazione con la Pedemonte Bike. Per info e contatti: info@pedemonte.bike (scrivete che siete lettori del blog 😉).
Per consultare il sito della Pedemonte Bike CLICCA QUI
Intanto inizio a scrivere la terza parte del diario test... Saluti ciclistici.
inutile scrivere, che lo pensavo, lo pensavo. come sempre preciso e coinciso nelle descrizioni, un bel telaio. direi interessante ed utile l'idea di creare un telaio che possa essere flessibile alle esigenze del ciclista sulla rapportatura. stupendo il disegno del carbonio dalla semplice (per cosi dire) lavorazione.
RispondiEliminaCaro diario Nova Vita Gravel....e se un giorno tutte le bici da strada diventassero gravel e non ci fossero più limiti a percorrere le strade ? Per ogni terreno si potrebbe avere la massima prestazione sostituendo solo le ruote e/o le coperture. Gravel bike, nuova matrice, nuovo archetipo ? Saluti ciclistici
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