martedì 7 febbraio 2023

La ruota dei sogni: Schmolke Carbon TLO 30 EXTRALITE Caliper (tubolare) .

Com'è noto il mio blog non è affiliato ed allineato al marketing; offre una informazione libera ed alternativa a quella pubblicitaria pagata dai marchi "scrivo" sulla strada per passione e propongo la soluzione alla massificazione, dominante anche nel web. Come sempre propongo prodotti di nicchia e di assoluta qualità, l'alternativa ai prodotti di massa, la prima scelta per ciclisti esperti e appassionati alla ricerca della soluzione ideale. Dopo avere presentato e testato la Schmolke Carbon SL 45 C  CLICCA QUI , ecco la Schmolke Carbon TLO 30 Extralite, ruota in carbonio per tubolare e freni tradizionali. 

La ruota Schmolke Carbon TLO 30 caliper è per tubolare e per freni tradizionali ( rim brakes). Il cerchio è prodotto in Germania dalla Schmolke Carbon, utilizzando il carbonio giapponese, per eccellenza, il Toray, modulo 1000. Standard di sicurezza DIN EN 14781 E 14766. Faccio chiarezza su una questione fondamentale. La costruzione della Schmolke Carbon TLO Extralite Caliper multi strato, cioè con più strati variabili e sottili di fibre, rende maggiore la resistenza alla fatica e migliora il peso. La struttura del carbonio del cerchio Schmolke viene realizzata in modo tale che l'urto esterno è distribuito su una superficie più ampia. Dunque una costruzione del carbonio "strutturata", è più adatta alle ruote, rispetto al carbonio unidirezionale. Mentre il tessuto del carbonio Schmolke è intrecciato in minuscoli filamenti, in un fascio di fibre avvolte in uno stoppino ( per esempio 3k significa 3000 filamenti intrecciati biassialmente per formare il tessuto e ciò incide sul peso e resistenza), con il carbonio unidirezionale, le fibre sono compattate, in una unica direzione e sono leggermente piegate a causa della tessitura e ciò porta ad una resistenza minore alla trazione. Le fibre unidirezionali non sono dritte come dovrebbero. In caso di rottura di un telaio UD, non c'è il rischio della caduta, perchè il ciclista è sostenuto da più tubi. Nelle ruote invece la cricca al carbonio unidirezionale comporta una rottura immediata con grave pericolo per il ciclista. Ecco perché è da preferire la ruota in carbonio intrecciato 1K, 3K eccetera. Il cerchio Schmolke non è verniciato: la vernice aggiunge peso, si graffia e perde lucentezza. La superficie del cerchio Schmoke è in resina epossidica, ruvida ed esteticamente più accattivante. I nipple interni sono necessari per migliorare l'aerodinamica.  Il cerchio ha una larghezza del cerchio 25,4 mm. Altezza 30 mm. Scheda tecnica: Cerchi in carbonio Toray T1000 ( la stessa tipologia e modulo di carbonio con il quale vengono prodotti alcuni telai di nicchia, lo scrivo,  per fare comprendere il livello di qualità del carbonio utilizzato -  livello di trazione superiore al 30% rispetto al carbonio Toray T700) - Larghezza Cerchi in carbonio 25,4 mm - Temperatura di resistenza al calore delle piste frenanti 230 Celsius  ( grazie a resine avanzate ) - Mozzi DT SWISS 180 ( con sfere in ceramica) - Raggi in acciaio SAPIM, con nipples interni al cerchio per migliorare l'aerodinamica: 20 assemblati in forma radiale sulla ruota anteriore; 24 raggi sulla ruota posteriore ( 12 incrociati lato cassetta, 12 assemblati in forma radiale lato opposto alla cassetta)- Peso reale coppia ruote: 1050 grammi - Limite di peso per utilizzo Schmolke Carbon TLO 30 Extralite (ciclista/bici): 105 kg ( ma se pesate più di 89 kg avete bisogno di ruote meno leggere) - Con le ruote Schmolke Carbon TLO30 Extralite Caliper si possono utilizzare qualunque modello di pattini per ruote in carbonio. Sganci rapidi e borse non sono comprese nel prezzo e sono disponibili in opzione. Prezzo di listino 2.320,00 euro. 

Nel modello TL30 con mozzi DTSWISS 180  i raggi sono tirati a 110 newton, mentre nel modello TL30 con mozzi EXTRALITE ( caliper-tubolare) i raggi sono tirati a 70 newton. DIFFERENZA: il modello con mozzi DTSWISS 180 è più rigido perché tensione dei raggi è maggiore. Quindi consiglio la versione con mozzi DTSWISS 180. 

 della versione TL30 con mozzi DTSWISS 180 sono tirati a 110 newton, mentre quelli  

CONSIGLIO. Tutti i raggi metallici ( alluminio/acciaio) di tutte le ruote, si allentano, è fisiologico, cioè la tensione dei raggi perde la tensione iniziale e ciò dipende dal peso del ciclista e della bici, dalle condizioni dell'asfalto e dall'utilizzo (lo stile race, "a tutta", è il più deleterio per la ruota). Una volta che i raggi si allentano, occorre smettere di pedalare e bisogna portarle dal meccanico o al centro assistenza per farli rimettere in tensione. Se si continua a pedalare con i raggi lenti, i raggi si rompono, è matematico. La colpa non sarà della ruota, ma dell'ignoranza del pedalatore. Saluti ciclistici. 

Info preventivi e vendite: Bike Passion GmbH ( distribuzione e vendita per l'Italia) team@bikepassion-gmbh.de - tel. 00497162/9470947 . 

                                      





8 commenti:

  1. Questo post lo dedico a chi si lamenta che non ci sono più ruote top di gamma per freni tradizionali. Nella gamma Schmolke Carbon ci sono ruote per copertoncino, tubolare e tubeless per freni tradizionali (rim brakes). Saluti ciclistici.

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  2. Ti seguo sempre con interesse, curiosità e perfino affetto, anche perché condivido tutto quello che scrivi e dici. Tranne che "i nipple interni sono necessari per migliorare l'aerodinamica.". Lo scrivo sorridendo: da te non me l'aspettavo.

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    1. Ciao Gabriele R. hai ragione.....non me lo sarei aspettato nemmeno io..... e te lo scrivo sorridendo!! Aahahahahah

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    2. ...però dovevo spiegare perché i produttori li mettono dentro ( i nipples) ! E anche questo dovevo dirlo. 😉 Grazie per il tuo commento. Saluti ciclistici.

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  3. Allora diciamo quello che c'è da dire. Conosco la materia, da 20 anni assemblo le mie ruote, tanto da poter affermare che l'unico motivo delle nipple interne è la maggiore semplicità di foratura dei cerchi e la maggiore praticità di tensionamento delle raggiature con le macchine. Viceversa, per l'utente è una disgrazia, perché ogni minimo ritocco di centratura esige la rimozione di copertone e flap di protezione. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole: prima si trova qualcosa da rifilare ai pedalatori e poi la si giustifica con una panzana. Così è stato per un'altra bufala, tra le tante: i cuscinetti ceramici.

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    1. Sono d'accordo ed aggiungo che i nipples interni sono scomodi soprattutto sulle ruote per tubolare dove sei costretto a scollarlo, ma è un operazione quella della ritensionatura dei raggi e della centratura della ruota che salvo situazioni eccezionali, si riesce a programmare senza particolari problemi, facendo in modo di farla coincidere con la sostituzione dei tubolari per usura; li togli e la porti dal meccanico e il problema non c'è. Del resto il controllo della tensione dei raggi dovrebbe essere fatto periodicamente e quindi lo si fa a ruota senza coperture. Comunque ho notato che i nipple interni si ossidano più difficilmente. Sui cuscinetti ceramici non mi trovi d'accordo. Personalmente ho testato ruote con e senza sfere in ceramica di qualità su cuscinetti in acciaio di qualità e la resistenza all'usura è totalmente superiore, la manutenzione è molto, ma molto più lunga rispetto a quella per sfere e cuscinetti in acciaio. Poi se vogliamo parlare di scorrevolezza, in discesa la resa è maggiore e su prodotti di qualità la differenza è netta. Ma parlo solo di ceramica di qualità che lavora solo su cuscinetti in acciaio di alta qualità; non altro. Ovviamente contano le gambe e l'allenamento. Vorrei concludere con una mia riflessione. In questo momento in cui il mercato sta puntando prevalentemente o quasi completamente su ruote disc, avere un produttore come Schmolke Carbon che consente al ciclista e al pedalatore di scegliere, e di acquistare ruote per freni tradizionali, la considero una cosa molto positiva, a cui dare visibilità, oltre al fatto che sono ruote di assoluta qualità e affidabili. In verità non è il solo, ma se ne contano pochi di marchi e marchi-produttori che danno ancora la possibilità di scegliere. Ecco ricordiamolo sempre e speriamo che continui questa loro scelta aziendale. Entrare in negozi e non vedere più ruote rim brakes o vedere l'offerta ridotta via web fa riflettere sull'importanza della mia recensione su questa ruota top di gamma prodotta ( cerchio) e assemblata in Germania con componenti europei (mozzi e raggi) e in pronta disponibilità, grazie al distributore per l'Italia. Certamente per ciclisti che come te si assemblano le ruote, la questione è relativa, ma per la maggioranza dei ciclisti e pedalatori questo è fondamentale per continuare a pedalare con bici rim brakes. In tal senso mi sono prodigato, in questo ultimo periodo di cambiamento epocale del mondo della bici, per trovare testare e consigliare telai e ruote rim brakes. E se permetti a questi produttori/marchi va il mio personale ringraziamento, come va il ringraziamento a tutti voi che leggete il mio blog. Saluti ciclistici

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  4. Standing ovation per questa levata di scudi sulle ruote/telai rim, una colossale bufala "marketing oriented" per il comparto bdc. Da assemblatore casalingo, testimonio tuttavia il fatto che il mercato s'è fatto totalmente randagio verso il "sistema disk", insomma è diventato complicato perfino trovare componentistica "rim" di qualche assortimento, anche in una logica artigianale. Viceversa c'è tanto usato di alta qualità a 4 soldi.
    Circa i cuscinetti ceramici, mentre è tecnologicamente vera la resistenza all'usura (una manutenzione ogni 100.000 km invece che ogni 25.000?) sono stati pubblicati vari test di scorrevolezza che smentiscono un qualche vantaggio di trasmissione. Ricordo che i cuscinetti ceramici hanno la loro applicazione (e genesi) dai 1.000 giri/minuto in su.

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    1. Ho personalmente e a lungo provato e provo ruote con e senza sfere in ceramica, con gli stessi tubolari, sulle stesse discese, con gli stessi telai, con le stesse pressioni, con le stesse misure del cerchio (altezza e larghezza), con le stesse gambe e testa, con la stessa posizione in sella e persino abbigliamento e peso totale bici/ciclista, con lo stesso vento e asfalto, e ti posso assicurare che la differenza in scorrevolezza c'è . Mi riferisco a sfere in ceramica di alta qualità che scorrono su cuscinetti in acciaio di alta qualità.
      Tutte le produzioni industriali, come quelle delle sfere in ceramica si allargano agli altri settori, come è accaduto per il carbonio.
      Non ogni cosa proposta dal mercato è sempre e comunque negativa. Ti ringrazio per il tuo commento. Saluti ciclistici.

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