lunedì 13 gennaio 2020

Un altro consiglio per chi pratica il ciclismo amatoriale.

 Abbiate cura di voi. I limiti fanno parte delle persone; siate umili, accettatelo. Diversamente, vivrete male e persino il ciclismo diventerà frustrante. Per migliorarsi nello sport amatoriale, occorre intelligenza e umiltà, con la consapevolezza che non è un lavoro, ma una passione che serve per migliorare la qualità della vita. La bicicletta ti porta lontano, aumenta la gratificazione personale, e lo stato di forma, ma può diventare uno "strumento di tortura", per chi non sa gestirsi. Non siate invidiosi di chi è più forte di voi, ma imparate, senza pensare di essere inferiore; ognuno di noi, può allenarsi, per spingersi gradualmente, oltre i limiti, ma senza barare e diventare un cattivo esempio. Cercate chi può aiutarvi, senza umiliarvi. Non è importante uscire con i gruppi dei big, per apparire migliori, farete solo brutte figure, finirete per  odiare la bicicletta, e coltivare il rancore verso gli altri. Ascoltate quello che racconto nel video e non dimenticatelo mai; potrebbe accadervi. Saluti ciclistici. 



2 commenti:

  1. Ciao Claudio,
    un’altra perla di saggezza… quante volte ho visto anch’io pedalatori tirarsi il collo per star dietro al gruppo o peggio che restano attardati e il gruppo li abbandona a se stesssi. Mi domando che senso ha per il pedalatore tirarsi il collo e qual’è il senso di gruppo che ha un gruppo, scusate il giro di parole, che ti lascia indietro…ma non ci sono solo i gruppi. Ci sono anche quelli che si tirano il collo quando vengono superati da uno che va più forte. Anche questo a mio parere ha poco senso e, in generale, per me ha poco senso misurarsi con gli altri perché ci sono troppo parametri in gioco che vanno considerati: quanta strada farà l’altro e quanta ne ha già fatta, quanta salita ha già fatto e quanta ne deve fare, quanto allenamento ha nelle gambe quanti impegni tra lavoro famiglia amici problemi da risolvere quotidianamente ha rispetto a me?
    Ecco io mi vedo in sintonia con te Claudio. Ognuno a mio giudizio deve fare i conti solo con se stesso senza misurarsi (per dimostrare cosa poi?) sempre e per forza con gli altri. Accettando serenamente I propri limiti personali e quelli legati alla preparazione non sempre ottimale.
    Questo per me resta il segreto per divertirsi e stare bene. Non farlo significa deprimersi stancarsi inutilmente e alla fine appendere la bici e passare ad altro.

    Ciao a tutti

    Lorenzo Sanvido

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lorenzo. Grazie per il tuo ottimo commento. Una perfetta appendice al mio post. Saluti ciclistici.

      Elimina