La
Bianchi Specialissima CV, mi è stata consegnata per il test, in un giorno di inverno, presso il rivenditore
autorizzato Falasca Cicli e da quella scatola, oltre al telaio elegante e racing, carbonio naturale, opaco, con loghi lucidi e verniciati, dalle
sfumature multiformi accese dal sole, sono usciti anche emozioni e ricordi.
Il
fascino e la bellezza della Bianchi Specialissima CV è unica, come
la sua storia. Il nome Specialissima, è primordiale. Gimondi correva
con un telaio Bianchi Specialissima. Del resto la storia della
bicicletta passa prima a casa Bianchi, quando gli altri
produttori, quelli di oggi, non c’erano ancora. Correva l’anno
1885, quando l’ingegnere Edoardo Bianchi, in Via Nirone 7, apriva
un officina per la costruzione e la riparazione di biciclette,
spostata in via Bertani e nel 1980 in via Borsetto, con la
denominazione di Fabbrica Italiana Velocipedi Bianchi. Egli trasforma
i velocipedi, nella bicicletta moderna, con la riduzione del diametro
della ruota anteriore e l’utilizzo della catena per la trasmissione
del movimento. Una decina di anni più tardi, l’azienda milanese
inventa il primo ciclo a motore e qualche anno prima persino la
bicicletta femminile, quasi uno scandalo per il costume dell’epoca;
un modello venne usato anche in casa reale, tant’è che Bianchi
impartisce lezioni di guida alla regina Margherita nei giardini di
Villa Reale a Monza. Nel 1902, il costo di una Bianchi varia dalle
290 lire per il modello economico, alle 600 lire per il modello lusso
extra viaggio. Prezzi abbastanza sostenuti, anche allora, considerato
che la paga giornaliera di un operaio è di 2 lire e mezza. Era il
tempo di Milano, la capitale del ciclismo. Oggi è il tempo della
Bianchi Specialissima CV, l'unico telaio da salita con profili aero dei tubi !
Era da tempo che attendevo l'occasione per testare uno dei modelli più interessanti del mercato. Cerco di testare prodotti di nicchia e comunque prodotti che hanno una tecnologia esclusiva, che vadano oltre il prodotto commerciale. Mi sono documentato sul modello top di gamma Bianchi, in occasione dell'anteprima pubblicata sul blog CLICCA QUI . La
caratteristica tecnica saliente della Specialissima CV è la sua
costruzione con il materiale in carbonio viscoelastico protetto da
brevetto, denominato Countervail, da cui deriva l’acronimo CV,
verniciato sul telaio. In pratica le pelli di carbonio avvolgono una
membrana composta dal materiale Countervail brevettato dalla statunitense MSC e sviluppato per il settore dalla Bianchi. La Bianchi spiega che il Countervail, elimina fino all’80%
delle vibrazioni, aumentando al tempo stesso la rigidità torsionale
e la robustezza. Il brevetto è depositato dalla Materials Sciences
Corporation ed è stato elaborato dalla Bianchi per il
ciclismo, differenziandone le caratteristiche a seconda del modello in produzione. Per la Specialissima, ha sviluppato la formula più leggera. La Oltre XR4, la Infinito CV e l'Aquila CV sono gli altri modelli arricchiti dal brevetto. Il materiale
innovativo è utilizzato dalla Nasa in operazioni aerospaziali,
dall'esercito degli Stati Uniti, ma anche per la produzione della tacchetta da
tennis top di gamma la Wilson Blade, nel campo dello scii e del wind
surf.
Il materiale utilizzato per la costruzione delle tubazioni della Bianchi Specialissima CV è del modulo Carbon T cioè tessuto unidirezionale in fibra di carbonio ad alto modulo. Pi precisamente si chiama Carbon T Uni 390 i cui filamenti di carbonio sono allineati nella stessa direzione a questo consente di disporre il tessuto nella direzione più opportuna per assorbire le sollecitazioni.
La costruzione è monoscocca.
Il materiale utilizzato per la costruzione delle tubazioni della Bianchi Specialissima CV è del modulo Carbon T cioè tessuto unidirezionale in fibra di carbonio ad alto modulo. Pi precisamente si chiama Carbon T Uni 390 i cui filamenti di carbonio sono allineati nella stessa direzione a questo consente di disporre il tessuto nella direzione più opportuna per assorbire le sollecitazioni.
La costruzione è monoscocca.
La
Specialissima CV ha un tubo sterzo basso, 115
mm, nella versione 50. La scelta racing e più estrema può
comportare la necessità di aggiungere degli spessori sotto il
manubrio. Ciò è stato un ulteriore banco di prova in merito
alla rigidità. Nel mio caso ho aggiunto dapprima 2 cm e
poi 1,5 cm. Nell'uno e nell'altro caso, non ho avvertito alcuna
flessione sensibile, il risultato mi ha favorevolmente sorpreso.
In nessuna condizione ho notato un peggioramento della prestazione, come spesso mi è capitato con altri prodotti concorrenti.
Immagino quanto possa accadere con l'attacco del
manubrio usato senza spessori !!!
Il movimento centrale Press Fit 86,5 x 41mm è scorrevole e rigido, in assenza di calotte esterne;
il reggisella FSA in carbonio monoscocca, non compreso nel kit
telaio, dal diametro 27,2 mm; serie sterzo FSA con sterzo
conico 1.1/1.8” 1.4”; passaggio interno dei cavi, concezione del cavo del cambio, il quale in prossimità dell'ultimo tratto, è esterno e sotto il fodero destro, e questa è la soluzione ottimale per avere la migliore cambiata, in quanto il filo, non è strozzato o stretto da guaine interne; i forcellini full
carbon con inserti in metallo, un accorgimento utile per evitare allentamenti del serraggio delle ruote e una parziale consumo del carbonio del forcellino a causa dello sfregamento degli sganci
rapidi; forcella con steli dritti, la cui forma denota una maggiore
reattività, migliore confort e maneggevolezza. Con la Specialissima CV invece non c'è stato nessun
problema durante il test. Il carro posteriore è over size, davvero massiccio per essere
un telaio da salita, foderi e pendenti sono ben strutturati. Il tubo sterzo, quello orizzontale e obliquo, sono morfologicamente
aerodinamici, il primo con profilo a punta con due angoli, il secondo schiacciato con un profilo ad una punta, il tubo obliquo, infine, con profilo a quattro angoli; è la scelta ottimale per avere la massima rigidità e reattività. Non e' un caso che la Bianchi dichiari che il profilo aero del tubo sterzo sia stato ispirato da quello del telaio da crono Bianchi Aquila Cv. E non è un caso che la Specialissima CV abbia dimostrato su strada, di avere un vantaggio anche in pianura. Il punto di raccordo tra il carro posteriore e
quello orizzontale, non è continuo nella linea di unione; la linea del carro posteriore è appena più bassa, rispetto a quella del tubo orizzontale, una scelta progettuale che di solito si trova con i telai aero, seppure più marcata. La scelta non è causale, ma serve ad aumentare la reattività. La forcella e il carro posteriore hanno forma e larghezza da renderli compatibili con cerchi larghi 28 mm e tubolari fino a 28 mm. Per il peso del telaio testato CLICCA
QUI
Ultima
caratteristica de
visu della
Specialissima, è lo stile italiano, da sempre il più elegante ed
esclusivo, anche per le colorazioni, personalizzabili via web, con la piattaforma chiamata Tavolozza.
La livrea è elegante, anche nella grafica, curata nei particolari.
Il colore nero carbonio opaco non è altro che carbonio a vista e le
scritte riportate sul telaio e forcella non sono decalcomanie, ma
sono verniciate in Italia, segno di qualità.
La
bici test è stata messa a disposizione da Falasca Cicli, rivenditore autorizzato Bianchi. La componentistica
usata nel test: ruote Lightweight Gipfelsturm Schwarz, manubrio in
carbonio FSA K Force compact Bianchi Reparto Corse 3K,
attacco in carbonio FSA OS99, reggisella in carbonio FSA K Force,
gruppo Shimano Dura Ace R9100 (altra anteprima pubblicata sul blog),
pedali Speedplay Titanium, sella San Marco Aspide Super leggera,
portaborracce Elite. Peso complessivo della macchina testata, poco
più di 6 kg, completo di pedali e portaborracce. L'assetto avanzato biomeccanico è stato elaborato da Juri. Le quote
biomeccaniche sono state riportate dal doctor Falasca.
Prima
di passare alla prova su strada, occorre fare una premessa. Il
peso del telaio tout
court
cioè preso come unico valore di riferimento o valutazione, significa
poco o nulla: dire che un telaio pesa 800 grammi oppure 700 grammi o
meno di 700 grammi non significa che è performante, ma ci dice solo quanto è
leggero. Non ci dice come va in salita e su ogni altro terreno Un telaio leggero o ultra
leggero se non è rigido o ultra rigido, flette e fa
consumare energia. Il peso è solo una delle caratteristiche, uno dei
parametri. E' necessario valutare la rigidità torsionale (la
capacità di resistere alla torsione della pedala, sotto sforzo, come
per esempio durante la volata) e quella laterale ( la capacità di
non flettere alla spinta in fuorisella), Il peso non ci
dice se è confortevole; un telaio scomodo accorcia i km, perché
stanca prima, consuma watt e danneggia la salute dell'apparato muscolo
scheletrico. Il peso non ci dice se è reattivo, se è preciso in
curva, se è possibile avere un controllo totale del mezzo, se ha una massima trazione. Ci vuole solo la migliore tecnologia e materiali di alta qualità per avere un prodotto performante. Per sapere che carattere possiede, un telaio, occorre "ascoltarlo", mentre pedali.
Bisogna sentire che sensazioni riesce a trasmettere. Bisogna
spingerlo al limite possibile ( per le gambe). Bisogna conoscere altri telai, ruote, pedivelle, eccetera, in una parola, il mondo della bicicletta da corsa.
Prova
su strada.
Per chi vuole un compendio del carattere della Bianchi Specialissima CV, ecco una rapida lettura.
In discesa: totale assenza di chattering; sensazione di controllo e sicurezza; cambio rapido di direzione; inserimento ed uscita veloce e precisa in curva; maneggevole.
In discesa: totale assenza di chattering; sensazione di controllo e sicurezza; cambio rapido di direzione; inserimento ed uscita veloce e precisa in curva; maneggevole.
In
salita: buona reattività e rigidità laterale e torsionale; rapida nelle accelerazioni in sella o fuori sella .
In
pianura: buona ottimizzazione delle energie.
Sul
percorso vallonato: veloce e rigida; mantiene la velocità costante, senza bisogno di rilanci in fuorisella.
Confort: totale senza perdita di rigidità e controllo.
Provando
la Specialissima devo dire che non ho riscontrato la caratteristica
nervosità dei modelli ultraleggeri, che li rende, poco confortevoli,
più impegnativi a gestire sulle strade sconnesse e meno rigidi
torsionalmente. La Specialissima è rigida torsionalmente e allo
stesso tempo estremamente confortevole, con una notevole stabilità e controllo del mezzo.
La Specialissima CV è una “poltrona da corsa” ! Il confort è davvero straordinario. Provare per credere. E' morbida sulle asperità e dura quando si spinge sui pedali. Sin dalla prima pedalata ho
avvertito un feeling immediato. Mi è sembrato di averci pedalato da
una vita. E’ un telaio equilibrato anche in fuorisella. E' Leggera,
reattiva e maneggevole in ogni condizione. La Specialissima consente
il massimo controllo del mezzo. Il Countervail funziona davvero e
caratterizza in toto le prestazioni del prodotto. Passando su una
strada rovinata o ruvida la differenza tra la Specialissima e molti
altri telai, in termini di vibrazioni, è la stessa che
passa tra l’auto, con il finestrino
aperto, e quello insonorizzato di un auto di
lusso. Ho testato il prodotto su asfalti fatiscenti ed instabili, con
ruote per nulla morbide, anzi estremamente rigide, le Lightweight. Il
risultato è stato sorprendente. Lo ripeto. Tenuta e stabilità buoni,
confort elevato. Al termine di 4 ore trascorse in sella, ho avvertito meno
fatica e meno stress muscolare, segno inequivocabile che buona parte
delle asperità del fondo stradale, sono rimaste assorbite nelle
trame del carbonio della Specialissima. Telai leggeri e ultra leggeri
concorrenti spesso sono rumorosi perché gli spessori dei tubi sono
ridotti al minimo e quindi non possono assorbire ottimamente le
vibrazioni dovute alle asperità della strada e fungono da cassa di
risonanza e per questo si avverte un rumore tipo "scatola vuota"
Ovviamente il Countervaiul non è un ammortizzatore, ma uno strato viscoelastico testato sul pavé delle Classiche del Nord con la Infinito. Se la Specialissima non avesse
avuto intrecciato alle pelli di carbonio, il Countervail, sono sicuro
che sarebbe stato un telaio talmente rigido da “spaccare” la
schiena, considerato quanta energia scarica sulla strada. Grazie a questa tecnologia, i tecnici hanno potuto esagerare con la
rigidità torsionale e laterale, ma senza pregiudicare il confort.
Risultato: massimo confort, buona rigidità torsionale, da sempre
due parametri in antitesi tra di loro. Dunque la Specialissima CV è
un monoscocca confortevole, come un telaio a congiunzioni. La Bianchi Specialissima CV è leggera. Ma v’è di più. La Specialissima CV ha un adeguato trasferimento dell’energia, grazie alla buona rigidità
torsionale. Ho riscontrato una perfetta stabilità
anche contro il vento durante una lunga discesa montana. Con il vento
forte contrario ho smesso di pedalare, e la bdc è rimasta in
equilibrio, senza sbandare. In discesa la Specialissima è
stabile precisa e maneggevole, rapida nelle curve, non
c’è bisogno di correggere la traiettoria. Controllo totale ed
istintivo in curva. La Specialissima è maneggevole. Un telaio dotato di una agilità netta, utile a scartare pericoli improvvisi.
La
reattività è buona, anche quando si spinge pedalando sulla
sella, e lo si avverte soprattutto nei cambi di ritmo, anche in
salita. Accelera facilmente. La scatola del movimento centrale ha una buona rigidità, come
l'intera struttura, e questo permette di non disperdere energia in
ogni situazione, soprattutto quando si danza sui pedali, dove si
sente la scatola del movimento centrale, come una buona “base” di
appoggio. La scatola del MC nevralgica per la performance, in questo
caso ha una sezione ampia, grazie allo standard 86,5 mm, adottato
dalla Bianchi, dopo avere abbandonato il BB30 e questa scelta la
condivido completamente.
La
Specialissima CV non è il telaio più leggero e nemmeno uno dei più
leggeri in assoluto. Il peso si attesta sugli 800 grammi. Un peso
che la colloca nella fascia dei telai leggeri. Ma quello che la fa preferire a telai più leggeri è altro. Quello che conta è
il rapporto peso/rigidità, buono, assolutamente performante anche sugli altri terreni. Un peso minore può comportare una
perdita della rigidità torsionale e una prestazione complessiva
inferiore, oppure, un prezzo più alto, fuori mercato.
Quello che entusiasma della Specialissima CV è anche il fatto che non stanca sulle medie e lunghe percorrenze. Si arriva in cima a Monte Cassino, salita del Giro d'Italia, dopo un buon chilometraggio contro vento, ancora con energia nelle gambe e la schiena fresca, potendo contare su una buona efficienza.
Posso dire che la Bianchi Specialissima CV è ottimizzata dal Countervail e ha un buon rapporto rigidità/peso.
Quello che entusiasma della Specialissima CV è anche il fatto che non stanca sulle medie e lunghe percorrenze. Si arriva in cima a Monte Cassino, salita del Giro d'Italia, dopo un buon chilometraggio contro vento, ancora con energia nelle gambe e la schiena fresca, potendo contare su una buona efficienza.
Posso dire che la Bianchi Specialissima CV è ottimizzata dal Countervail e ha un buon rapporto rigidità/peso.
Tirando
le somme consiglio la Specialissima ai ciclisti che amano pedalare in
montagna, ma anche a quelli che vogliono avere un telaio polivalente.
Tanto per fare un esempio e rendere l'idea. La facilità di accellerazione della Specialissima Cv è spiccata, se accoppiata poi, alle Lightweight Gipfelsturm Schwarz, è come accellerare con una Porsche, è immediata, secca, produce una spinta incedibile, cosa che non ho sentito, utilizzando le stesse ruote con altri telai.
Tanto per fare un esempio e rendere l'idea. La facilità di accellerazione della Specialissima Cv è spiccata, se accoppiata poi, alle Lightweight Gipfelsturm Schwarz, è come accellerare con una Porsche, è immediata, secca, produce una spinta incedibile, cosa che non ho sentito, utilizzando le stesse ruote con altri telai.
La sella San Marco Aspide Super Leggera si è dimostrata per il mio sottosella subito comoda, e dopo quattro ore abbastanza comoda. Pesa 106 grammi. E' ben curata nella realizzazione dello scafo in carbonio e nel rivestimento in pelle nera.
AGGIORNAMENTO
TEST.
In
una discesa veloce, per evitare un auto che procedeva in senso
contrario, sono finito su tre piccoli dossi, causati dallo smottamento della
strada dovuto alle radici di albero. A velocità alta,
la bicicletta test attraversando i dossi, ha dimostrato una stabilità molto buona, tanto da consentirmi un controllo totale del
mezzo e di proseguire senza problemi. Un altra cosa che mi ha
sorpreso, è che durante l'attraversamento improvviso di questo
particolare tratto di strada accidentata, ho sentito la
Specialissima rigida e confortevole, allo stesso modo, e
senza avvertire contraccolpi sulla schiena e sulle
gambe. In pratica è stato come usare un pezzo di ghisa elastico !! Tutta l'asperità del terreno è stata assorbita efficacemente dal
Countervail, e il telaio non ha avuto flessioni evidenti. Ribadisco quanto scritto in precedenza. La Specialissima CV è morbida sul fondo stradale accidentato e ha una buona rigidità quando si spinge sui pedali.
Pagella:
Reattività: 10 ( Con questo assemblaggio è una vera macchina da gara per la salita. La cosa che più mi sorprende è la facilità con la quale si accelera, in salita; è più che ottima la velocità di risposta, anzi over the top; lo chiamo "effetto Porsche")
Confort: 9+
Rigidità
torsionale: 8+
Rigidità
laterale: 8+
Maneggevolezza
(Agilità): 9
Controllo: 8+
Tenuta
in discesa: 8+
Rapporto
peso/rigidità: 8+
Tenuta
in pianura: 8 ( sembra un telaio aero)
Tenuta
in salita: 9
Tenuta
sul vallonato ( c.d.mangia e bevi):9
Difetti:Geometrie impegnative non alla portata di tutti. Tubo sterzo basso e tubo orizzontale quasi corto; si sta bassi davanti e poco distesi. Nella maggioranza dei casi occorre aggiungere degli spessori sotto il manubrio. Non ha un angolo piantone con un grado di shopping accentuato, quindi si sta seduti più dritti sul piantone; il Countervail limita le vibrazioni che arriverebbero più dirette sulla schiena. E' arrivato forse il momento che la Bianchi riveda le sue geometrie estreme, non adatte non solo alla maggioranza dei ciclisti, ma anche, a mio avviso, ai corridori che trascorrono più tempo in sella.
Verniciatura: dopo un anno si è tolta una piccolissima parte della lettera I verniciata sull'obliquo.
|
Il prototipo della Bianchi Specialissima CV che venne consegnato alla Lotto Jumbo. |
Buongiorno Claudio. Curiosissimo di leggere e capire cosa ne pensi e che sensazioni ti da. O lei o la DeRosa/Pininfarina sarà la mia prossima scelta, naturalmente con gruppo campy.
RispondiEliminaAnch'io aspetto con ansia la recensione e il naturale confronto con la trek emonda
RispondiEliminaCiao ! Rispetto a un telaio light da salita come l'emonda cosa consiglieresti ? Pregi e difetti.. con quali ruote hai testato la specialissima ? Parlando di confort la domane ha sempre qualche vantaggio ? Grazie
RispondiEliminaCiao. Ho testato la Specialissima con le stesse ruote usate per il Test Emonda SLR, cioè le Lightweight Gipfelsturm Schwarz. Domane ha un sistema meccanico di assorbimento delle asperità dalla strada. La Bianchi utilizza un brevetto di terzi applicato internamente alle pelli di carbonio, che lo rende non solo totalmente efficace con le vibrazioni, ma lo rende anche più rigido e più stabile con maggiore controllo. Il risultato che con il Countervail fa pesare meno il telaio e lo rende molto performante. Il Countervail viene anche utilizzato dal 2014 con la Infinito CV la diretta concorrente, anch'essa utilizzata nelle classiche del Nord Europa della Domane e con la Oltre XR4. Per quanto concerne Emonda SLR le differenze sono marcate. Tratterò l'argomento con un post specifico prossimamente. Quale consiglierei ? Sono entrambe telai da salita performanti. Nello scegliere l'uno oppure l'altro non sbaglieresti comunque. Saluti ciclistici.
EliminaPerò un anticipazione posso dartela sin da ora. La Bianchi Specialissima è più confortevole della Trek Emonda SLR. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio, innanzi tutto seppur in ritardo tanti auguri di buon Natale. Ho aspettato con molta impazienza il tuo test sulla Bianchi Specialissima in quanto mi ha incuriosito molto il metodo utilizzato nella sua costruzione. Ora vorrei cambiare telaio passando dal mio Tarmac appunto allo Specialissima e in base al tuo test mi sembra che questo faccia proprio il caso mio. Avrei un'alternativa, il Gallium Pro della Argon 18, a pesi siamo lì e anche in questo caso mi è sembrato di capire che hanno utilizzato un particolare procedimento costruttivo al fine di donare al telaio rigidità ma anche capacità di assorbire le asperità del terreno con il risultato di rendere la bici anche comoda. Questo risultato lo avrebbero ottenuto dividendo il telaio in due parti, la parte inferiore rigida e la parte superiore più elastica, non chiedermi come abbiano fatto ma mi sembra molto interessante anche questa soluzione che poi sia più o meno valida non sono riuscito a trovare fonti che diano riscontro in tal senso. Il prezzo è molto più abbordabile dello Specialissima e quindi attira anche per questo ma se si punta a qualcosa di innovativo e che funzioni realmente credo che la Bianchi abbia centrato il suo obbiettivo, saluti
RispondiEliminaDiego
Ciao Claudio sono possessore di una Tarmac 2016, sono interessato alla specialissima e leggendo la tua recensione sono sempre più convinto a sostituire il mio telaio con una una bianchi Specialissima, ma se posso vorrei approfittare di un tuo parere: avrei dei miglioramenti in termine di reattività ? Grazie anticipatamente e Buone feste.
RispondiEliminaCiao Pompilio. La Specialissima è più leggera a parità di componenti. La reattività dipende anche dal drop, dalla lunghezza del carro posteriore, dalla scatola del MC, dalla conformazione del tubo obliquo. A mio parere la Specialissima è più reattiva, ma non molto di più reattiva, nel senso che non devi aspettarti una differenza schiacciante. Tanto per dare dei voti, direi, Specialissima 10, Tarmac 8. La Specialissima e' un telaio equilibrato, che fa risparmiare watt. Credo che tu debba valutare anche altri parametri dove la superiorità della Bianchi è più netta cioè il confort, la stabilità, la maneggevolezza, la rigidità laterale e torsionale, la trazione e il controllo. In buona sostanza la Specialissima ha una performance da top di gamma senza se e senza ma, non lascia dubbi, ma solo certezze. Ti consiglio di prenderlo senza più pensare alla Tarmac, il cui progetto è stato rielaborato, ma è datato. Il cuore del progetto Specialissima è il Countervail. Il carbonio della Tarmac è assolutamente normale, senza particolari soluzioni tecnologiche, e il prezzo molto più basso ne è la conferma. Nessuno ti regala nulla, il carbonio top è costoso. Saluti ciclistici
EliminaCiao Claudio sono possessore di una tarmac 2016 e sono interessato alla bianchi specialissima, leggendo la tua recensione mi sto convincendo sempre di più a sostituire il telaio, ma prima vorrei approfittarne di un tuo parere: avrei dei miglioramenti in termine di reattività? oppure dove credi che avvertirei tali miglioramenti. Grazie anticipatamente e Buone feste.
RispondiEliminaTi ho risposto nella tua precedente domanda. La Specialissima CV e'complessivamente più performante della Tarmac. Buone feste. Saluti ciclistici.
EliminaGrazie Claudio per tuoi consigli ovviamente credo che quanto detto per la specialissima vale anche per la bianchi xr4 perché è molto bello il telaio ed in più ho visto che ha tecnologia countervail .
EliminaGrazie Claudio e Bentornato in famiglia "celeste" ;)
RispondiEliminaciao Claudio un consiglio ho l'infinito cv e vorrei ora passare a un telaio piu' performante senza pero' pregiudicare il confort della infinito è sono indeciso tra la specialissima e la oltre cv tu cosa mi consigli? grazie
RispondiEliminaCiao Virginia. Il confort della Infinito CV è maggiore rispetto alla Oltre Xr4 e alla Specialissima CV, anzi è forse il telaio più confortevole in assoluto sul mercato. L' Infinito CV ha il Countervail, come la XR4 e la Specialissima CV, ma soprattutto ha geometrie endurance: passo più lungo, tubo sterzo più alto, carro posteriore più lungo. Le geometrie della XR4 e Specialissima sono più impegnative e per questo dovresti valutare la compatibilità con le tue quote antropometriche. Se non ci dovessero essere problemi in tal senso, allora direi che il telaio che vedo più indicato è la Specialissima CV se percorri passi dolomitici e appenninici e fai generalmente GF, telaio comunque più polivalente rispetto alla XR4, che di per sé, è un telaio aero particolare, nel senso che è ottimo per la pianura, percorsi vallonati e va bene anche sulle salite meno impegnative. Saluti ciclistici.
RispondiEliminaCiao Claudio, Complimenti per l'Eccellente descrizione della Bianchi Specialissima. Secondo te è superiore all'Emonda SLR? Grazie Andrea Minelli.
RispondiEliminaCiao Andrea. Ti ringrazio per i complimenti. Emonda SLR e Specialissima CV sono due telai top di gamma, in ogni senso. Le differenze nella prestazione ci sono. Per evidenziarle ci vuole molta esperienza. In sintesi. La Specialissima CV è più rigida, più stabile in discesa, più confortevole, ha più trazione nel senso che mantiene costante la velocità su ogni terreno, mentre sulla Emonda SLR occorre rilanciare l'andatura, e questo lo si fa facilmente, in quanto molto reattiva. Emonda SLR è appena più reattiva, ma ci vuole molta sensibilità per sentirlo. L'agilità è pari tra i due telai. C'è una cosa che sorprende. Emonda SLR ha più effetto scatola vuota sui terreni sconnessi e sulle asperità dell'asfalto; le pareti sottili dei tubi, amplificano ogni rumore, anche proprio del telaio, quindi in trazione può capitare di sentire anche il minimo scricchiolio per esempio dello sgancio non chiuso bene, per cui raccomando un controllo ed un ingrassamento periodico di ogni componente. La Specialissima CV invece assorbe ogni vibrazione anche sonora, e questo è un valore aggiunto. La differenza che passa tra i due telai, è quella che si sente in auto viaggiando con il finestrino aperto o con il finestrino chiuso. Ovviamente non dico che la Emonda SLR è rumorosa, ma è normale che avendo le pareti così sottili, per avere un peso leggero, le vibrazioni sono amplificate soprattutto quelle che passano per il tubo obliquo oversize. Va detto anche che i freni Bontrager Speed Stop non sono all'altezza dei freni Dura Ace. Per carità, sono dei buoni freni, ma non possono competere con i freni giapponesi, che considero i migliori freni sul mercato, e questo in discesa ha il suo peso. Non è un caso che nel test ho consigliato di sostituirli con i freni integrati Dura Ace, almeno per chi usa lo stesso gruppo top di gamma. In sostanza, Emonda SLR è prettamente da salita, la Specialissima CV è un telaio da salita che tiene alla grande anche in pianura e sul vallonato, e quindi è più polivalente. Ripeto stiamo parlando di telai di livello alto, che consiglio. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio, ti ho magari già scritto in merito, ma mi permetto di chiederti un ulteriore consiglio onde evitare di buttare dei soldi al vento.
RispondiEliminaAttualmente possiedo una Bianchi InfinitoCV, sto per fare la pazzia di cambiare il telaio visto che il mio negoziante di fiducia mi valuterebbe bene il ritiro del mio telaio usato, anzi forse si è pure sbagliato e prima che cambi idea vorrei approfittarne.
Il telaio che vorrei prendere è il Bianchi Oltre XR4.
La prima domanda è avrei un telaio migliore rispetto a quello che possiedo attualmente ?
Io faccio molta salita, però la Specialissima non mi ha conquistato, quindi inutile acquistare un qualcosa che non piace.
Avendo tu testato la Specialissima e essendo la XR4 con geometrie simili, chiedo se la XR4 è facilmente guidabile in discesa.
Chiedo perché so che i telai più racing, almeno quelli di un tempo, erano un po’ scorbutici e richiedevano attenzione; l’Infinito in discesa sembra andare su 2 binari per dirne una.
Per inciso sono ritornato dal mio biomeccanico di fiducia, mi ha fatto alcuni test sulla flessibilità ed è risultato molto buona, quindi non dovrei avere difficoltà a passare da una bici endurance a una più racing, ovviamente mi ha detto di andare per gradi e che con gli spessori cercheremo di adattarci un po’ alla volta.
Conclusione, farei bene a passare da Infinito CV a XR4 o butterei via denaro?
Grazie e scusa il disturbo
Ciao Francesco. La Bianchi Infinito CV è il telaio più confortevole della gamma Bianchi ed uno dei migliori in assoluto per l'endurance. E questo ti deve fare riflettere. Dunque più comodo o comodo come sull'Infinito CV non ci starai mai sulla Oltre XR4. Se però intendi comunque passare alla nuova Oltre, incomincia a pensare che dovrai attraversare un periodo più o meno lungo di adattamento alle nuove geometrie, completamente diverse. Dovrai imparare a tenere le braccia piegate e fare molto stretching per mantenere la muscolatura più elastica. In termini di prestazione, la Oltre XR4 è più rigida e reattiva, ma non è molto più leggera della tua Infinito. In discesa non è più maneggevole della Infinito CV. Il telaio più performante in salita e più versatile è la Specialissima CV, giusto per farti un discorso complessivo.
EliminaAdesso permettimi di fare una considerazione personale e generale. Da quando è iniziata la moda dei telai aero, tutti cercano di convincersi e di convincere che i telai aero vadano bene anche in salita. Sbagliato. Un telaio aero per peso e geometrie è concepito per la pianura e al più i percorsi vallonati, ma mai e lo sottolineo, possono essere performanti in salita. Quando scrivo salita non intendo i cavalcavia o gli strappi, ma le salite alpine e appenniniche. Detto questo se tu mi scrivi che fai molta salita, e per salita intendi quella che intendo io, allora la Oltre XR4 non è adatta per te e per nessun'altro. Se poi ti piace e vuoi adattarti alla nuova Oltre è tutta tua. Spero di essere stato esaustivo. Saluti ciclistici
Ho capito mi tengo la mia.
EliminaIo faccio giri da 2000-2500 m di dislivello, la pianura non mi appartiene.
A riprova di quanto ti ho risposto se vai sul mio profilo instagram potrai trovare un commento che mi ha lasciato un utente dal nome pizziriloo possessore del tuo telaio il quale chiedendomi il mio parere su un eventuale cambio specialissima/xr4 mi dice che lui ha provato la xr4 e mi scrive " Ho provato la seconda e mi è piaciuta, sebbene in discesa è troppo pericolosa per il mio inesperto manico". Ecco anche lui ha confermato quanto ti ho risposto in merito alla tenuta in discesa. La Infinito CV è un altra cosa. La Oltre XR4 è troppo racing. Quindi tra le due al posto tuo mi terrei la prima. Ciò non significa che la XR4 non sia top, ma è impegnativa in discesa, soprattutto per chi è abituato alla infinito CV. Se poi ti ripeto vuoi il massimo in discesa dopo la infinito CV prendi la specialissima CV. Le bici aero sono troppo impegnative nelle discese alpine. Saluti ciclistici
EliminaCiao Claudio, ho acquistato il telaio Bianchi Specialissima e ieri sono riuscito a provarlo per la prima volta. Che dire, sono rimasto stupito da come mi sono trovato subito a mio agio , impressionante come vengono assorbite le asperità del terreno e allo stesso tempo quanto reattivo sia telaio. Prima avevo un specialized Tarmac ultima versione e devo dire che con Bianchi sono andato uno scalino apra, massima rigidità su MC e tubo sterzo, zero effetto scatola vuota quando si prendono buche, in discesa si ha la sensazione di avere il controllo del mezzo in qualsiasi situazione. Quoto al 100% la tua prova e le sensazioni che hai avuto tu. Parlando della trasmissione ho montato il nuovo Dura Ace 9100, un'opera d'arte, preciso, fluido e silenzioso per non parlare della frenata, bella regolare e potente, ora non resta che fare tanti e tanti chilometri, grazie molte per le tue recensioni, veritiere e quindi molto utili, a presto, ciao ciao
RispondiEliminaCiao Diego. Ti ringrazio per il complimento. Buone pedalate. Saluti ciclistici
EliminaEra da tempo, molto tempo, che aspettavo di provare uno dei modelli più "chiacchierati" del mercato. Il nome assegnatogli non è stato scelto a caso! La caratteristica tecnica brevettata, è la costruzione con carbonio e materiale visco elastico, denominato "countrevail", rendendo il telaio rigido torsionalmemte, robusto e leggerissimo, con riduzione quasi totale delle vibrazioni.
RispondiEliminaLa Bianchi specialissima CV si presenta con il classico stile italiano elegante. Livrea e grafica curata nei minimi particolari con scritte realizzate a mano in Italia.
Essendo un telaio da "salita", oggi l ho provata sulla temuta salita del passo del rastrello. Primi 5km con pendenza media del 7.2%
La specialissima, di nome e di fatto, non ha deluso le aspettative. Equipaggiata con gruppo completo Shimano Durace, ruote Fulcrum racing zero carbon, e componentistica full carbon Fsa, si è dimostrata molto rigida lateralmente e rapida nelle accelerazioni in sella e soprattutto nel fuori sella. Si ha la certezza che la sensazione di reattività che trasmette sia reale.
In discesa si guida benissimo, sembra un "giocattolino" che permette correzioni poco prima o durante la curva. Trasmette sicurezza e grande controllo. Il passaggio sul fondo sconnesso (Pieve di zignago) non ha comportato difficoltà grosse nella stabilità della bici, con grande meraviglia nel non sentire troppe "botte" alla schiena e braccia.
Il ringraziamento va fatto al negozio LA BICICLETTA di La Spezia, di Luigi & Andrea.
Ciao Peppe. Grazie per avere lasciato il tuo commento. Ottimo resoconto. Direi un altra conferma al mio test. In pratica hai avuto gli stessi riscontri. Non devo aggiungere altro. Mi sembra opportuno aggiungere invece una raccomandazione ai lettori. Scegliete prodotti che vi fanno testare perchè non temono confronti con la concorrenza. Se fanno provare anche le auto non vedo perchè non dovrebbero fare provare una bicicletta da corsa. Aggiungo. Scegliete solo negozianti che fanno provare le bdc perché hanno rispetto dei clienti. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio, prima di tutto complimenti per il blog, un riferimento per tutti i ciclisti. Ho avuto modo di provare la Specialissima in un test bike e me ne sono innamorato da buon Bianchista che sono! Tanto è che sono in attesa della consegna. Rispetto alla mia BMC SLR01 assorbe molto meglio le asperità dell'asfalto, pur mantenendo la rigidità. Non credevo che il CV si sentisse così tanto. In salita mi è sembrata un pelo più reattiva, in pianura secondo me a parità di ruote (fulcrum R0) regge meglio la velocità. In discesa ho tirato i freni (era un test bike) e non so valutare. Componenti al top, nessuno escluso e nessun compromesso. Ora aspetto la consegna della mia, ma il buongiorno si vede dal mattino!
RispondiEliminaPs: presa celeste
Ciao Claudio! Vorrei iniziare questo commento con un ringraziamento per tutto quello che condividi con noi. Questo blog è oramai un riferimento prezioso per i tuoi innumerevoli suggerimenti, consigli, test. Volevo lasciare un commento per farti sapere che la mia tanto sognata Specialissima e finalmente arrivata!! Ho seguito le tue prove, comparato il gioiello con altre bici di alta caratura come la BMC TeamMachine SLR01 e Trek Emonda SLR, ricercato un rivenditore di esperienza e capace di gestire una spedizione vs un cliente estero (vivo in Svizzera). Per l'acquisto mi sono affidato alla Falasca Cicli e devo dire che Luca ed il suo team sono un esempio di professionalità. La migliore esperienza di acquisto di sempre.
RispondiEliminaPer la scelta dei componenti ho fatto una ricerca accurata preferendo la leggerezza. Alcuni dettagli: Sram Red etap, Zipp 202 tubolare, manubrio Easton E100, Sella San Marco Superleggera.
Questa bici è davvero un peso piuma. Ieri la prima uscita e le impressioni sono ottime: sensazione di grande sicurezza, maneggevolezza e comfort. Il contervail fa un lavoro egregio. L accelerazione e la risposta alle pedalate energiche sono impressionanti. In salita scorre via leggera e progressiva. Devo dire che con le tue indicazioni, i tuoi suggerimenti, ed il support del team Falasca, mi sento di aver centrato l'obiettivo. Volevo una bici leggera, pensata per le salite, di quelle che quando sei in sella aspetti solo di vedere i tornanti di fronte a te. E mi sembra di averla trovata. Aspetto solo di macinare km sperando il bel tempo regga quassù al di là delle Alpi. A presto e grazie ancora per quello che condividi con noi. Cari saluti. Massimo
Ciao Claudio,
RispondiEliminati chiedo un consiglio: secondo te il telaio Bianchi Specialissima è all'altezza del BMC SLR01? sono soddisfatto del BMC ma la mia prima bici da bambino è stata una bianchi perciò ho la bianchi nel cuore ed ora che è uscito questo telaio che sembra innovativo mi chiedevo se è all'altezza per un eventual cambio..
Grazie.
Ciao
Ciao. Vai tranquillo. La Bianchi Specialissima Cv è più reattiva della BMC SLR01 e più confortevole. Non solo. E' il migliore telaio mai realizzato dalla Bianchi. Da collezione. Prendila senza pensarci più. Quando la prenderai lasciami anche Tu un commento sul post. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio,
Eliminasto rileggendo le tue recensioni in cerca di idee per scegliere la mia prossima bici.
Negli interventi precedenti quando si parla di BMC SLR01 si intende la penultima versione giusto?
Hai avuto la possibilità di provare la SLR01 2018? Sarei curioso di leggere una tua recensione e di un confronto con la Specialissima e la C64.
Grazie
Ciao Mauro. Il confronto Specialissima Cv e C64 l'ho spiegato in un commento sul post del test C64. La BMC SLR01 testata è la penultima, ma ti posso assicurare che la nuova sarà altrettanto performante, con certi prodotti vai sempre sul sicuro. Saluti ciclistici.
EliminaGrazie Claudio, avevo già letto il tuo "Specilissima vs C64" spero che abbia presto la possibilità di testare una SLR01 2018 magari non disc.
EliminaBuone pedalate.
Ciao Claudio,
RispondiEliminaChe mi dici della stabilità in discesa? Io ho avuto il bianchi oltre prima versione (quello nero opaco, bellissimo) e l'ho cambiato proprio per l'SLR01 perché in discesa sopra i 50km/h lo sentivo precario e poco preciso in inserimento. Decisamente non a suo agio nei curvoni veloci..
Grazie dell'attenzione e mitico che hai fatto lo zoncolan. Sei un mito 👍👍👍👍👍
Ciao Lorenzo. In effetti il limite di quella versione della Oltre, lo avevo già evidenziato nel test. Se la BMC SLR01 è assolutamente stabile, anche ad alte velocità in discesa, la Specialissima CV è ancora di più, è incredibilmente agile negli inserimenti veloci nelle curve tecniche, quelle che presentano un angolo impegnativo. Te la raccomando assolutamente. Ti ringrazio per il complimento. Ecco a proposito, facendo la discesa della Zoncolan, sul versante opposto a quello in cui sono salito, anche lì ho goduto della stabilità e sicurezza della Specialissima. Saluti ciclistici
RispondiEliminaOk Claudio,
RispondiEliminagrazie delle informazioni tecniche che apprezzo perché piace anche a me capire a fondo i prodotti che scelgo. Sei un riferimento utile e sempre disponibile. Si capisce che sei tanto appassionato di bici ma anche che ti spendi senza risparmiarti per questo servizio a beneficio del prossimo.
Forte!!! 😀
Ciao Claudio,
RispondiEliminaa proposito di test sui telai, pensi di provare la mitica Pinarello Dogma F10? Sarei curioso di avere informazioni reali dal campo su questo telaio celebratisssimo e di cui si parla molto bene..
Grazie 😀
Ciao Lorenzo. Io sono disponibile a testare realmente tutti i telai top di gamma. Ma non tutti i marchi sono disponibili ai test. La Pinarello nella mia zona non è arrivata con le bike test, che molto spesso, sono disponibili solo con taglie grandi. Comunque se mi capiterà di poterlo fare, lo farò senz'altro. Intanto Ti posso dire che il mio compagno di scalata dello Zoncolan, ha usato l'F10, e me ne ha parlato bene. Ma il responso può essere soggettivo. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio,
RispondiEliminasono un po' indeciso tra il nuovo slr01, la specialissima e la F10..io da qualche anno faccio un viaggio annuale da Santorso, dove abito, a Roma. Sempre su percorsi diversi. Sono arrivato anche a Bari..zaino in spalla percorso e allogo fissati a inizio anno e via..ho fatto due viaggi con la oltre, due con la Bmc tmr01 (2 telai nuovi in cui si è tranciata la vite che tiene la sella dopo nemmeno un anno e so che non sono stato l'unico..sulle cause sarebbe da aprire un discorso a parte perché ho le mie convinzioni al riguardo, credo valide perché sono un ingegnere meccanico..per fortuna sono ancora vivo) e due con la slr01. Sulle tappe pianeggianti la tmr era superlativa ma alla seconda rottura non mi son più fidato..detto questo forse il miglior compromesso per i miei obiettivi di viaggio è proprio la F10..credo la più curata dal punto di vista aerodinamico..in più mi piacciono molto le sue forme..
Grazie dell'attenzione
Ciao ��
Ciao Claudio, a giorni ordinerò la nuova Bianchi Specialissima. Attualmente possiedo una Cervelo R5 del 2012, praticamente il terzultimo modello fabbricato. Mi sono sempre trovato bene, leggero, reattivo e buono in discesa. Mi ha convinto la tua prova. Speriamo che con la nuova geometria mi possa trovare bene. Grazie
RispondiEliminaCiao Claudio. Ti volevo chiedere un consiglio. Posseggo una Cannondale SuperSix Evo ma avendo cambiato squadra avrei la possibilità di passare alla Specialissima volendo. Tu pensi ne possa valere la pena? Inoltre mi sapresti dire se fosse possibile montargli sopra la guarnitura Rotor 3d+inpower? Grazie Mille
RispondiEliminaCiao Andrea. Mi chiedi se vale la pena passare alla Specialissima CV !!! Ma certamente. La Bianchi Specialissima CV è un altro pianeta, lontano anni luce. Si puoi montare la Rotor in questione. Una domanda. Ma la Specialissima CV te la danno in comodato ? Quale squadra ti passa una Specialissima CV ? Così mi ci iscrivo !! Ahahah. Scherzo e solo per curiosità. Saluti ciclistici.
EliminaClaudio ciao ti faccio i complimenti per la dettagliata prova sulla Specialissima e per gli altri articoli che pubblichi, in particolare sulla Bianchi mi chiedevo se non sarebbe stata più adatta la taglia 47 per la tua prova dato che anch'io pedalo a 66 cm centro fine cavallo 76,5 per 164 cm e mi è stata consigliata tale misura dal proponente negoziante. Specifico che possiedo da anni vari modelli di cannondale ora supersix in taglia 50. Non ho concluso il nuovo affare perché voglio essere certo della taglia e attendo un altro parere.
RispondiEliminaGrazie mille.
Ciao Davide. Grazie, mi fa piacere.
EliminaPer quanto mi riguarda sono tra la 47 e la 50. Con la 47 avrei dovuto mettere più spessori sotto l'attacco e un attacco da 110 mm, il che non è ottimale per quanto riguarda la prestazione dell'avantreno, oltre che non bello da vedersi; di contro avrei avuto un maggiore fuori sella. Parliamo sempre di telai standard e non di telai su misura. Infine io sono brevilineo cioè ho il busto più lungo delle gambe, e quindi necessito di un maggiore allungamento sul tubo orizzontale, quindi la 50 avendo il tubo orizzontale più lungo, non necessitava di un attacco più lungo.
Infine trattandosi di un telaio test già disponibile in negozio, ho preferito non attendere altro tempo.
Per quanto riguarda la scelta della taglia del tuo telaio, non posso che consigliarti di consultare un bravo biomeccanico, anche perchè occorre tenere conto di altri fattori, come la lunghezza del busto e la capacità di flessione del busto.
Saluti ciclistici.
Ciao Claudio gran complimenti per le prove e test che pubblichi. Volevo scriverti per chiederti se relativamente alla prova della Specialissima ti trovavi bene con la taglia 50 con le tue misure dato che anch'io pedalo a 66cm avendo cavallo da 76.5 per 164 cm. Il venditore mi consigliava una 47 ma a me sembra piccola. Attualmente ho un supersix taglia 50. Sicuramente tu avrai ricevuto un imparziale giudizio da parte del tuo biomeccanico.
RispondiEliminaTi ringrazio anticipatamente e continua a testare materiali per noi...!
Di seguito volevo condividere il resoconto sulla prima uscita su strada col mio nuovo telaio Bianchi Specialissima CV.
RispondiEliminaInizio col dire che l’approccio non è stato facile perché si tratta di un telaio con geometrie molto spinte ed impostazione decisamente racing senza se e senza ma, a differenza del Trek Emonda SL H2 sostituito con la Specialissima.
Già sui rulli avevo capito che come misure il Trek con geometria H2 era decisamente più adatto alle mie misure e alla flessibilità della mia schiena, ma onestamente ne ero conscio già prima di averlo, se avessi badato solo a questo aspetto il telaio che avrei dovuto prendere era il Bianchi Infinito CV assai più simile al Trek come impostazione ma ero interessato a qualcosa di più performante…..
Quindi per la posizione di guida ho dovuto trovare qualche compromesso e tut’ora non é definitiva
Sostanzialmente ho dovuto mettere un attacco manubrio molto corto, 9 cm, limitando a 2,5 cm gli spessori sotto e comunque sto più basso rispetto alla Trek, per avere la stessa posizione avrei dovuto mettere un altro mezzo cm di spessore ma sia esteticamente che tecnicamente la soluzione non mi piaceva.
La sella ho dovuto metterla molto arretrata, al limite del carrello, forse ho ancora mezzo cm utile di arretramento e nelle prox uscite proverò a sfruttare anche quello
Veniamo alla strada, nonostante l’attacco corto e l’arretramento sella, la posizione é evidentemente sbilanciata in avanti rispetto alla Trek con la ruota anteriore ben caricata ed il peso abbastanza caricato sulle braccia che stanno circa 1 cm più in basso rispetto a prima
A parte la posizione che comunque richiederà inevitabilmente un periodo di adattamento la prima sorpresa é stato il confort e la capacità di assorbire le asperità della strada, per una bici di questo tipo ha quasi del miracoloso, praticamente é anche meglio della Trek che come impostazione era molto meno racing. Il sistema countervail di derivazione aerospaziale brevettato da bianchi evidentemente funziona e come se funziona! Telai di questo tipo normalmente sono delle tavole rigide spaccaschiena
La prima soddisfazione però l’ho avuta sul primo strappetto affrontato col gruppo del week-end. Ragazzi questa é una macchina da corsa! Impressionante la maniera in cui accelera, come vai sui pedali il telaio non fa una piega, niente flessioni, la potenza arriva tutta alla ruota e la bici parte!
Quest’ultimo é forse l’aspetto nel quale ho sentito maggiormente la differenza rispetto al precedente telaio TREK Emonda SL, per carità onesto ma si sentiva chiaramente che era di media gamma ed era decisamente meno performante rispetto a questo. Diciamo che faceva passare la voglia di scattare sui pedali mentre la specialissima te la fa venire e ti da una gran soddisfazione!
Le stesse sensazioni, con meno enfasi, si provano anche sul passo, l’impressione é che tutti i watt arrivano alla ruota posteriore, non se ne spreca nemmeno uno, la bici ti invoglia a spingere perchè guadagna velocità in maniera imbarazzante e la tiene alla grande
Anche in discesa la Trek é stata surclassata! Questa é un pezzo di carbonio estremamente rigido che però digerisce con disinvoltura anche le asperità del terreno. Una spada! La Trek sottosterzava, era dura da buttare in curva e ti metteva un po’in apprensione, questa gira col pensiero e non sembra mai essere al limite
Esce dalle curve come una fionda e ti fa venire voglia di alzarti e spingere dopo ogni curva.
Questa é la classica bici che ti fa sentire un ciclista migliore e ti spinge a migliorarti, perché più spingi e più va bene.
Sono tornato a casa stanco ma col sorriso stampato in faccia!
Ringrazio pubblicamente Claudio perché se non avessi letto il suo test che condivido in toto, probabilmente non avrei mai preso questo magnifico telaio.
Ciao Luca. Mi fa molto piacere leggere il tuo commento. Saluti ciclistici.
EliminaClaudio ciao, mi chiamo Andrea ti ho già scritto quando ho acquistato la bici e ho preso dandoti retta la specialissima, vorrei sostituire le mie vecche mavic con una ruota in carbonio, il mio negoziante mi propone le corima mcc s+ usate ma ben tenute o le campagnolo bora ultra 35 nuove, ti chiedo gentilmente un consiglio, il prezzo è leggermente superiore x le bora nuove ovviamente, grazie e resto in attesa.
RispondiEliminaCiao Andrea. Immagino che tu stia parlando delle Corima MCC S+ da 32 come quelle testate sul blog. Punto debole di questa ruota francese è la scorrevolezza del mozzo, imparagonabile a quello Cult ( con sfere ceramiche) della Bora 35. Sono entrambe due ottime ruote, completamente diverse per costruzione. Le Corima in questione sono appena più leggere. Io prenderei le Corima usate migliore rapporto prezzo/qualità, e tipologia esclusiva della raggiatura. Sia chiaro. Prendi le Corima solo se con scontrino e garanzia, altrimenti lascia stare e prendi le ottime Campagnolo. Mi raccomando la scelta del tubolare. Scegli tra Veloflex, Continental e Tufo. Saluti ciclistici.
EliminaGrazie come sempre dei preziosi consigli e complimenti per le spiegazioni dirette e senza vincoli, valuterò con il negoziante x la garanzia corma (si la ruota è quella da tè testata) anche se la ruota campagnolo mi darebbe anche una bici tutta italiana dal telaio al gruppo e ruote "non sarebbe male" grazie alla prossima ciao Andrea.
RispondiEliminaCiao Claudio, prima di tutto grazie per la competenza e la schiettezza dei tuoi post. Sono ormai convinto di acquistare una Bianchi specialissima CV 2020 con gruppo ultegra meccanico (per ragioni di budget) con ruote fulcrum zero. Volevo sapere se è la scelta giusta rispetto al primo approccio con una Giant TCR Advance SL2 sempre con gruppo ultegra meccanico (più economica). In secondo luogo volevo i tuoi consiglio circa i componenti eventualmente da ordinare tipo pedali, pacco pignoni, guarnitura ecc. ecc. Grazie mille Ciao Paolo
RispondiEliminaCiao Paolo. Ti ringrazio. Si è la scelta giusta. Il gruppo dipende dal Tuo budget, consiglio nell'ordine Shimano Dura Ace e Ultegra, anche nelle versioni Di2. Scala Rapporti 11/30 guarnitura 50/34 o 52/36. Manubrio compact e attacco secondo Tuo budget. Pedali Speedplay Zero Titanium oppure Shimano. Saluti ciclistici
EliminaCiao Claudio,
RispondiEliminaho cominciato con la bici da corsa lo scorso anno per poter fare il mio primo triathlon (portato a termine con succeso la scorsa estate) e mi sono innamorato di questo sport. Seguo il tuo blog da ottobre e mi sono letto le tue recensioni e Test. Attualmente posseggo una vecchia pinarello angliru in alluminio che avevo comprato con pochi soldi per provare questo sport. Ora vedendo che questo sport mi appassiona vorrei comprare una bicicletta di un livello piu professionale. Ho trovato al momento degli ottimi usati tra cui una bellissima Bianchi Specialissima. Vivendo a Berlino non ho qui purtroppo molte salite (anche se spero di portarmi la bici qualche volta sui miei amati appennini romagnoli), poi non sono propio un peso piuma e con i miei 83 kg (con l´obbiettivo di arrivare in estate a 78 :) e 180 cm di altezza ho qualche timore che questo telaio sia um potroppo "leggero" per me. Le ruote che monta la bicicletta sono le Fulcrum Zero Nite in alluminio (dovrebbero essere quelle originali della bici peso ammissibile 109 kg). Come alternative pensavo ad una bianchi oltre XR4 oppure, Pinarello F8 o Colnago C60. Potresti darmi qualche consiglio? Grazie mille. Marco
Ciao Marco. Benvenuto nel blog. Sei un passista quindi dovresti optare per una Bianchi XR4. Le Bianchi in questione hanno il tubo sterzo basso, per cui se non hai un ottima flessibilità alla schiena, dovrai aggiungere qualche spessore sotto l'attacco del manubrio. Vanno bene le Zero Nite anche se potresti notare con il tempo uno scolorimento delle piste frenanti; uso il condizionale perché questo accadeva con i primi modelli, dovrebbero avere risolto. Comunque usa solo i tacchetti colorati forniti in dotazione. Spero di esserti stato utile. Non trascurare una visita biomeccanica con un biomeccanico competente. Saluti ciclistici
EliminaCiao Claudio,
RispondiEliminagrazie mille per la risposta e per i consigli. Ho gia previsto di fare una visita biomeccanica prima dell´acquisto per essere sicuro prendere un telaio che si addica alle mie dimensioni(in qualche uscita piu lunga lo scorso anno ho anche avuto qualche fastidio al ginocchio, probabilmente anche legato alla posizione della sella e delle tacchette). Se riesco proveró anche a noleggiarmi un modello della oltre xr4 per provarla qualche giorno e verificare il tipo di guida. Anche l´alternativa di una dogma F8/F10 in ogni caso mi tenta molto. Saluti Marco
Prego. La Oltre XR4 è costruita con il Countervail che in sostanza rende il telaio in grado di assorbire ottimamente le vibrazioni. Le Dogma F8 e F10 sono meno leggere e meno reattive in salita. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio
RispondiEliminaInnanzitutto complimenti per il blog.sempre preciso completo e competente. Ti avevo già fatto la stessa domanda dove testi la specy sl6.
Ti rubo qualche minuto poiche forse ho fatto casino e la domanda non ti è arrivata.in sostanza posseggo un f8 e volendola sostituire sono in dubbio tra la specialissima bianchi e sl6sworks. Le ruote saranno le lw meilenstein che sto usando. Quale secondo te meglio si adatta ad un ciclista di165cmx55kg che predilige salite e dislivelli importanti. Grazie mille in anticipo e buon lavoro..Fausto
Ciao Fausto. Ti consiglio di iscriverti usando la tua email avendo cura di inserirla nella colonna destra della home page, c'è una funzione dedicata all'iscrizione. Detto ciò vengo alla Tua domanda. Due ottimi telai, grandi ruote le Tue, anzi LE RUOTE. Sono però molto rigide e allora le userei con la Specialissima il telaio più confortevole in assoluto, grazie al Countervail. La Tarmac SL6 rim brakes è un pò più reattiva ( scattante) e più maneggevole, confortevole ma non a livello della Specialissima. Verifica anche la compatibilità con le Tue misure antropometriche; la Specialissima ha una geometria classica, la Tarmac SL6 rim brakes invece molto più sloping. Saluti ciclistici.
EliminaCiao, io vorrei prendere la Specialissima, ma sono a cavallo tra la 50 e la 53 (171cm x 82,5) e pedalo a 71/72 cm, mi consigli la piccola o la grande?
RispondiEliminaTu mi pare, hai provato la 50, che misure hai?
Grazie
Ciao. Sarebbe opportuno che postassi commenti con un nome. A parte questo, l'indicazione che scrivi cioè "sono a cavallo tra la 50 e la 53" mi lascia perplesso e comunque non sono un biomeccanico. Saluti ciclistici.
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