E' il test su strada del nuovissimo gruppo meccanico top di gamma della casa giapponese. Tante novità e soprattutto miglioramenti totali sulla trasmissione e sui freni dual pivot. Intanto ecco la pesa del gruppo testato CLICCA QUI . Merita una piccola parentesi la Shimano, in quanto società., tanto per farci un idea precisa dei numeri che muove questo colosso industriale nipponico e soprattutto quanto sia vero che i concorrenti siano in difficoltà a tenere quote di mercato sempre più piccole. Secondo la Credite Suisse, il marchio giapponese, nel 2015 ha ottenuto 3,3 miliardi di dollari di ricavi, circa il 73% in più dell'altro colosso, taiwanese, che invece si è attestato su 1,9 miliardi di dollari. Tuttavia nei primi sette mesi del 2016 le vendite sono scese rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e questo rappresenta un dato utile per capire che c'è stata una flessione del mercato globale della bicicletta. Si perché la Shimano secondo la finanza mondiale rappresenta il termometro del settore, in virtù della sua enorme espansione nel settore. Nonostante la crisi avuta nel primo periodo dell'anno in corso, la Shimano secondo gli analisti svizzeri si è dimostrata altamente resistente agli shock macroeconomici, tanto da non avere avuto nessuna perdita nei suoi 40 anni di esercizio a partire cioè dal 1975. I costi di produzione del prodotto Shimano sono tra i più bassi del settore. Ma c'è un altro aspetto che garantisce al marchio Shimano un vantaggio sui concorrenti: i suoi componenti sono i meno costosi. Tant'è che gli analisti ritengono che il prezzo potrebbe essere aumentato senza intaccare la quota di mercato. La competitività dei costi dei prodotti per il ciclismo Shimano è aumentata grazie alla espansione di una linea di produzione interna, dotata di maggiore efficienza e automazione, presso la sede dello stabilimento della società a Sakan (Osaka), realizzata nel 2014. Per l'inizio del 2017 è previsto l'avvio di una nuova linea di produzione nella prefettura di Yamaguchi Shimoneseki. In Europa, la Shimano inoltre ha quattro centri di produzione, uno da poco avviato a Lione (Francia), gli altri a Nunspeet (Olanda), Poznan (Polonia) e Instabul (Turchia). Ora passo alla disamina del nuovo gruppo meccanico top di gamma, Shimano.
L'obiettivo di Takao Harada ingegnere responsabile della produzione in Giappone è minimizzare la perdita di energia per massimizzare la performance. Per questo il Dura Ace è stato reinventato. Le novità rispetto al DA 9000, oltre all'anodizzazione scura, sono molte, tanto e tali da costituire un gruppo nuovo e più leggero. La serie R9100 comprenderà anche la versione elettronica e le ruote.
La leva Dual Control del nuovo Dura Ace ha una ridotta escursione in modo da ridurre il tempo di risposta, un intervallo di regolazione della presa ampliato per un posizionamento preciso della leva e una selezione dei rapporti anteriori più leggera, in modo da velocizzare e rendere più intuitiva sia la cambiata, sia la frenata. La Shimano indica che l'escursione della leva più piccola, quella in composito, posta sotto la leva del freno, è ridotta del 14%, mentre l'escursione della leva del freno è ridotta del 24% !! Ribadisco. L'uso dei nuovi comandi consente, una spostamento più veloce e la forza necessaria è sensibilmente diminuita. E' stato migliorato anche il materiale della copertura e una forma ergonomica più ampia. Le leve possono essere utilizzate anche con il Di2 e i freni a disco. Il funzionamento delle leve per chi non lo conoscesse, è molto semplice ed intuitivo. La leva destra principale azionata verso sinistra serve a far salire la catena sui pignoni più grandi, mentre la leva più piccola, nera e in composito, serve a far scendere la catena verso il pignone più piccolo. La leva sinistra principale invece, serve a far passare la catena dalla corona più piccola a quella più grade ( per esempio dal 36 al 52); la leva più piccola, nera ed in composito, serve a far scendere la catena dalla corona più grande a quella più piccola. La leva più piccola, quella posta dietro la leva del freno sinistro, fa tre scatti: due per fare scendere la catena dalla corona più grande a quella più piccola, e uno per sistemare eventuali frizioni della catena sulla parte interna del deragliatore. Consiglio di azionare solo due scatti, con la leva inferiore, in modo che quando occorrerà ritornare dalla corona più piccola a quella più grande, il passaggio si compirà con unica movimento laterale della leva freno destra. In tal modo, la catena salirà sulla corona più grande, in modo veloce e preciso e nel farlo si avverte maggiormente la rigidità della guarnitura. Tale opzione è perfetta per le gare.
Il reparto trasmissione è stata realizzato sviluppando il know how del modello MTB cioè del disegno/tecnologia Shadow RD. All'uopo ho allegato la foto del deragliatore XT per evidenziarlo. Il cambio, cuore della trasmissione a 11 velocità, è stato ridisegnato e progettato per essere più leggero e veloce con l'aiuto di cavi rivestiti di polimero a basso attrito. Il nuovo cambio è compatto, cioè il percorso del cavo è più diretto, e mantiene una distanza costante dalla cassetta, in modo da aumentare la stabilità del cambio, in tensione; inoltre il montaggio diretto, offre una base più rigida e una riduzione al minimo delle possibilità di danneggiamento del telaio in caso di caduta, in quanto è l'unico cambio che non sporge dal profilo del telaio. Il deragliatore anteriore rispetto al precedente è dotato di una leva meno lunga è ha una struttura minimale. I motivi: 1) meno forza spinta della deragliata significa meno forza sulla fascetta a saldare del deragliatore, quindi meno possibilità di danneggiare la fibra di carbonio. Peraltro con i telai leggeri quella parte spesso non è accompagnata da un rinforzamento per evitare un aumento del peso; 2) il movimento del deragliatore è più reattivo e preciso, in quanto la struttura è più semplice. Il deragliatore ha una nuova struttura e geometria, più ampia. La nuova versione offre più opzioni di instradamento del cavo e una regolazione di tensione del cavo integrata, cioè la regolazione della tensione del cavo del cambio, si regola direttamente sul deragliatore. Il tappo del deragliatore serve a nascondere il cavo, in modo che non tocchi la parte interna della gamba destra. La gabbia del deragliatore è stata allargata per evitare lo sfregamento della catena negli incroci più estremi. Ma vedremo su strada se sarà così. Alluminio, titanio e carbonio i materiali che compongono la struttura del cambio per avere una maggiore rigidità e leggerezza. Il cambio con gabbia corta ha una struttura Shadow RD mutuata dallo XTR, con montaggio diretto ed innesto del cavo più rettilineo, compatibile con pignone da 30 ! Con il 30 Shimano rilancia la sfida ai concorrenti. E' il più agile. Basterebbe questo per capire il primato di questo gruppo. Insomma si può salire ovunque. La tecnologia Shadow RD consente al cambio di spostarsi all'interno per avere una cambiata più precisa e fluida, e non essere esposta ad urti laterali che ne possano compromettere la funzionalità. Il cambio è disassato verso l'esterno in modo da consentire di sganciare la ruota posteriore senza sgonfiare il tubolare da 25mm della ruota compatibile con i freni a disco e serrate con perno passante. Tale forma del cambio consente una volta allentato il perno, di sfilare la ruota, facendola cadere in giù, senza altra complicazione. Per la prima volta, Shimano utilizza una gabbia internamente in carbonio. Il cavo entra ad angolo. Il look del cambio ricalca quello della guarnitura sia per le linee che per la scelta cromatica Black fade/smokey grey.
Il Dura Ace 9100 è compatibile fino al 34, come si evince dall'indicazione 35D sul catalogo ufficiale Shimano.
La cassetta è stata innovato con le diverse dentature dei pignoni. E' stato introdotto il pacco 11/30, con pignoni in alluminio, 5 pignoni in titanio e 2 spider (telaietto) in carbonio. La scala è perfetta per la salita più ripida: 11,12,13,14,15,17,19,21,24,27,30. Top climb.🚵🔝
Shimano crede in un sistema integrato pedivella-corone per creare una struttura monolitica e dalla rigidità superiore rispetto a qualsiasi altro sistema tradizionale pedivella-corone. Una scelta non esclusivamente estetica ma anche strutturale garantendo anche un significativo risparmio di peso. Shimano mantiene la medesima spaziatura 4 bulloni, che permette l’adozione di corone aftermarket o di terzi produttori, come per esempio quelle di diverso diametro e le corone ovali, ma cambia la distanza tra le due corone. Quest’ultima è una scelta significativa in quanto una spaziatura maggiore consente un miglior allineamento con battute posteriore da 135mm e oltre nonchè carri che si vanno sempre più accorciando. Altra novità è la possibilità di adottare la guarnitura con misuratore di potenza integrato. Shimano ha introdotto il Power meter, con il quale integra il tutto all’interno della guarnitura con un sistema che ricalca per struttura e dimensioni quello prodotto da Pioneer. Sono occorsi circa 10 anni in sviluppo e test in Shimano per arrivare al prodotto finale, lo Shimano Power Meter. Tale misuratore, che sfrutta la connettività Bluetooth & ANT+ per dialogare anche con strumenti di altri produttori, è totalmente impermeabile oltrechè disporre di un sistema di ricarica tramite connettore magnetico in stile Apple Macbook cosi da evitare fastidiosi smontaggi o costretti ad aprire coperchi copribatterie. Le nuove guarniture saranno disponibili in differenti configurazioni con lunghezza pedivelle tra 165 e 180mm e dentature compact 50/34 oppure 52/36, 54/42 e 55/42.La linea della guarnitura definita da Shimano, iconica, è affinata con le pedivelle con sezioni più grandi e con profili con incavi e aerodinamici. Il profilo del ragno è anch'esso aerodinamico è maggiorato e dotato di nervature come la pedivella sinistra, e ciò per aumentare la rigidità. L'integrazione del ragno con le corone è tale da costituire una sorta di monoblocco. Il colore è il nuovo Black fade o su richiesta anche Smoke Grey o antracite. La pedivella con tecnologia Hollowtech 2 x11 è stata maggiorata nella struttura del braccio del ragno (spider), a quattro bracci e asimmetrica, ma la forma è stata ridisegnata, anche per rendere più efficiente le prestazioni della leva-comando del cambio ed ottimizzare il trasferimento della potenza. La corona esterna Hollowglide è stata rinforzata.
I freni sono stati anch'essi rivisti ed ora presentano una struttura quasi monolitica che lascia presagire una maggiore rigidità ed efficienza. In pratica sembra un triplo pivot ! E' stato aggiunto un brake booster all'interno della struttura del corpo freno e ciò garantisce una riduzione del 43% della flessione sotto sforzo rispetto al freno R9000. Il sistema in fondo era già in uso negli anni 90 e garantisce una forza maggiore senza dispersioni dovute a flessioni indesiderate. flessibilità. I freni ora sono compatibili con pneumatici da 28 mm e hanno un corpo freno a doppio perno.
I MATERIALI. Per le specifiche e i materiali usati CLICCA QUI . In sintesi. Le leve principali dei comandi sono in carbonio ( unidirezionale) mentre le leve più piccole scure sono in carbonio rinforzato con la plastica, un materiale denominato CFRP, usato anche in campo medico CLICCA QUI. Il CFRP è usato anche sul cambio. Per il resto alluminio, acciaio, titanio.
Shimano Dura Ace R9100 è garantito tre anni.
Se c'è qualcuno che pensa che il gruppo meccanico sia destinato all'estinzione, per effetto dello sviluppo dell'elettronico, credo che debba ricredersi e meditare, dopo l'evoluzione del gruppo più avanzato del mercato, il Dura Ace R9100. Shimano è il termometro del mercato della bicicletta. Nonostante l'epoca dello sviluppo tecnologico che passa per l'elettronico, se il più grande produttore del settore investe ancora sul meccanico, significa che la quota di mercato gode di ottima rendita e quindi di gradimento. Lunga vita al gruppo meccanico.
Ma quello che conta lo dice solo la strada e quindi salgo in sella ed inizio a testare. Il test è realizzato in collaborazione con Falasca Cicli, rivenditore Shimano.
Test su strada.
Aggiornamento test ( novembre 2019)
Le leve dei comandi ( mi riferisco a quelle piccole nere sotto la leva in alluminio più grande) spesso vanno a vuoto quando con la levetta destra cerco di cambiare il rapporto posteriore del pacco pignoni e quando con la levetta sinistra cerco di fare scendere la catena dal 50 al 34. Ho provato a risolvere spruzzando del liquido sbloccante-lubrifcante con parziale successo, nel senso che temporaneamente ritorna a funzionare bene, ma dopo un pò di tempo il problema si ripresenta. Posto il mini video che ho realizzato per spiegare il problema. Da info raccolte da meccanici sembra che si tratti di un problema ricorrente anche nella versione precedente. Il problema si presenta anche con guaine e fili del cambio nuovi.
L'obiettivo di Takao Harada ingegnere responsabile della produzione in Giappone è minimizzare la perdita di energia per massimizzare la performance. Per questo il Dura Ace è stato reinventato. Le novità rispetto al DA 9000, oltre all'anodizzazione scura, sono molte, tanto e tali da costituire un gruppo nuovo e più leggero. La serie R9100 comprenderà anche la versione elettronica e le ruote.
La leva Dual Control del nuovo Dura Ace ha una ridotta escursione in modo da ridurre il tempo di risposta, un intervallo di regolazione della presa ampliato per un posizionamento preciso della leva e una selezione dei rapporti anteriori più leggera, in modo da velocizzare e rendere più intuitiva sia la cambiata, sia la frenata. La Shimano indica che l'escursione della leva più piccola, quella in composito, posta sotto la leva del freno, è ridotta del 14%, mentre l'escursione della leva del freno è ridotta del 24% !! Ribadisco. L'uso dei nuovi comandi consente, una spostamento più veloce e la forza necessaria è sensibilmente diminuita. E' stato migliorato anche il materiale della copertura e una forma ergonomica più ampia. Le leve possono essere utilizzate anche con il Di2 e i freni a disco. Il funzionamento delle leve per chi non lo conoscesse, è molto semplice ed intuitivo. La leva destra principale azionata verso sinistra serve a far salire la catena sui pignoni più grandi, mentre la leva più piccola, nera e in composito, serve a far scendere la catena verso il pignone più piccolo. La leva sinistra principale invece, serve a far passare la catena dalla corona più piccola a quella più grade ( per esempio dal 36 al 52); la leva più piccola, nera ed in composito, serve a far scendere la catena dalla corona più grande a quella più piccola. La leva più piccola, quella posta dietro la leva del freno sinistro, fa tre scatti: due per fare scendere la catena dalla corona più grande a quella più piccola, e uno per sistemare eventuali frizioni della catena sulla parte interna del deragliatore. Consiglio di azionare solo due scatti, con la leva inferiore, in modo che quando occorrerà ritornare dalla corona più piccola a quella più grande, il passaggio si compirà con unica movimento laterale della leva freno destra. In tal modo, la catena salirà sulla corona più grande, in modo veloce e preciso e nel farlo si avverte maggiormente la rigidità della guarnitura. Tale opzione è perfetta per le gare.
Il reparto trasmissione è stata realizzato sviluppando il know how del modello MTB cioè del disegno/tecnologia Shadow RD. All'uopo ho allegato la foto del deragliatore XT per evidenziarlo. Il cambio, cuore della trasmissione a 11 velocità, è stato ridisegnato e progettato per essere più leggero e veloce con l'aiuto di cavi rivestiti di polimero a basso attrito. Il nuovo cambio è compatto, cioè il percorso del cavo è più diretto, e mantiene una distanza costante dalla cassetta, in modo da aumentare la stabilità del cambio, in tensione; inoltre il montaggio diretto, offre una base più rigida e una riduzione al minimo delle possibilità di danneggiamento del telaio in caso di caduta, in quanto è l'unico cambio che non sporge dal profilo del telaio. Il deragliatore anteriore rispetto al precedente è dotato di una leva meno lunga è ha una struttura minimale. I motivi: 1) meno forza spinta della deragliata significa meno forza sulla fascetta a saldare del deragliatore, quindi meno possibilità di danneggiare la fibra di carbonio. Peraltro con i telai leggeri quella parte spesso non è accompagnata da un rinforzamento per evitare un aumento del peso; 2) il movimento del deragliatore è più reattivo e preciso, in quanto la struttura è più semplice. Il deragliatore ha una nuova struttura e geometria, più ampia. La nuova versione offre più opzioni di instradamento del cavo e una regolazione di tensione del cavo integrata, cioè la regolazione della tensione del cavo del cambio, si regola direttamente sul deragliatore. Il tappo del deragliatore serve a nascondere il cavo, in modo che non tocchi la parte interna della gamba destra. La gabbia del deragliatore è stata allargata per evitare lo sfregamento della catena negli incroci più estremi. Ma vedremo su strada se sarà così. Alluminio, titanio e carbonio i materiali che compongono la struttura del cambio per avere una maggiore rigidità e leggerezza. Il cambio con gabbia corta ha una struttura Shadow RD mutuata dallo XTR, con montaggio diretto ed innesto del cavo più rettilineo, compatibile con pignone da 30 ! Con il 30 Shimano rilancia la sfida ai concorrenti. E' il più agile. Basterebbe questo per capire il primato di questo gruppo. Insomma si può salire ovunque. La tecnologia Shadow RD consente al cambio di spostarsi all'interno per avere una cambiata più precisa e fluida, e non essere esposta ad urti laterali che ne possano compromettere la funzionalità. Il cambio è disassato verso l'esterno in modo da consentire di sganciare la ruota posteriore senza sgonfiare il tubolare da 25mm della ruota compatibile con i freni a disco e serrate con perno passante. Tale forma del cambio consente una volta allentato il perno, di sfilare la ruota, facendola cadere in giù, senza altra complicazione. Per la prima volta, Shimano utilizza una gabbia internamente in carbonio. Il cavo entra ad angolo. Il look del cambio ricalca quello della guarnitura sia per le linee che per la scelta cromatica Black fade/smokey grey.
Il Dura Ace 9100 è compatibile fino al 34, come si evince dall'indicazione 35D sul catalogo ufficiale Shimano.
La cassetta è stata innovato con le diverse dentature dei pignoni. E' stato introdotto il pacco 11/30, con pignoni in alluminio, 5 pignoni in titanio e 2 spider (telaietto) in carbonio. La scala è perfetta per la salita più ripida: 11,12,13,14,15,17,19,21,24,27,30. Top climb.🚵🔝
Shimano crede in un sistema integrato pedivella-corone per creare una struttura monolitica e dalla rigidità superiore rispetto a qualsiasi altro sistema tradizionale pedivella-corone. Una scelta non esclusivamente estetica ma anche strutturale garantendo anche un significativo risparmio di peso. Shimano mantiene la medesima spaziatura 4 bulloni, che permette l’adozione di corone aftermarket o di terzi produttori, come per esempio quelle di diverso diametro e le corone ovali, ma cambia la distanza tra le due corone. Quest’ultima è una scelta significativa in quanto una spaziatura maggiore consente un miglior allineamento con battute posteriore da 135mm e oltre nonchè carri che si vanno sempre più accorciando. Altra novità è la possibilità di adottare la guarnitura con misuratore di potenza integrato. Shimano ha introdotto il Power meter, con il quale integra il tutto all’interno della guarnitura con un sistema che ricalca per struttura e dimensioni quello prodotto da Pioneer. Sono occorsi circa 10 anni in sviluppo e test in Shimano per arrivare al prodotto finale, lo Shimano Power Meter. Tale misuratore, che sfrutta la connettività Bluetooth & ANT+ per dialogare anche con strumenti di altri produttori, è totalmente impermeabile oltrechè disporre di un sistema di ricarica tramite connettore magnetico in stile Apple Macbook cosi da evitare fastidiosi smontaggi o costretti ad aprire coperchi copribatterie. Le nuove guarniture saranno disponibili in differenti configurazioni con lunghezza pedivelle tra 165 e 180mm e dentature compact 50/34 oppure 52/36, 54/42 e 55/42.La linea della guarnitura definita da Shimano, iconica, è affinata con le pedivelle con sezioni più grandi e con profili con incavi e aerodinamici. Il profilo del ragno è anch'esso aerodinamico è maggiorato e dotato di nervature come la pedivella sinistra, e ciò per aumentare la rigidità. L'integrazione del ragno con le corone è tale da costituire una sorta di monoblocco. Il colore è il nuovo Black fade o su richiesta anche Smoke Grey o antracite. La pedivella con tecnologia Hollowtech 2 x11 è stata maggiorata nella struttura del braccio del ragno (spider), a quattro bracci e asimmetrica, ma la forma è stata ridisegnata, anche per rendere più efficiente le prestazioni della leva-comando del cambio ed ottimizzare il trasferimento della potenza. La corona esterna Hollowglide è stata rinforzata.
I freni sono stati anch'essi rivisti ed ora presentano una struttura quasi monolitica che lascia presagire una maggiore rigidità ed efficienza. In pratica sembra un triplo pivot ! E' stato aggiunto un brake booster all'interno della struttura del corpo freno e ciò garantisce una riduzione del 43% della flessione sotto sforzo rispetto al freno R9000. Il sistema in fondo era già in uso negli anni 90 e garantisce una forza maggiore senza dispersioni dovute a flessioni indesiderate. flessibilità. I freni ora sono compatibili con pneumatici da 28 mm e hanno un corpo freno a doppio perno.
I MATERIALI. Per le specifiche e i materiali usati CLICCA QUI . In sintesi. Le leve principali dei comandi sono in carbonio ( unidirezionale) mentre le leve più piccole scure sono in carbonio rinforzato con la plastica, un materiale denominato CFRP, usato anche in campo medico CLICCA QUI. Il CFRP è usato anche sul cambio. Per il resto alluminio, acciaio, titanio.
Shimano Dura Ace R9100 è garantito tre anni.
Se c'è qualcuno che pensa che il gruppo meccanico sia destinato all'estinzione, per effetto dello sviluppo dell'elettronico, credo che debba ricredersi e meditare, dopo l'evoluzione del gruppo più avanzato del mercato, il Dura Ace R9100. Shimano è il termometro del mercato della bicicletta. Nonostante l'epoca dello sviluppo tecnologico che passa per l'elettronico, se il più grande produttore del settore investe ancora sul meccanico, significa che la quota di mercato gode di ottima rendita e quindi di gradimento. Lunga vita al gruppo meccanico.
Ma quello che conta lo dice solo la strada e quindi salgo in sella ed inizio a testare. Il test è realizzato in collaborazione con Falasca Cicli, rivenditore Shimano.
Test su strada.
Una premessa. Ci sono gruppi per fare le foto e da mettere in bella mostra ed altri concepiti e sviluppati per il mondo delle corse. Shimano Dura Ace R9100 è nato per le corse. Ogni suo componente, ogni suo movimento e forma, è stato progettato e sviluppato per le esigenze dei corridori. Non è un caso che è il Dura Ace è il gruppo più richiesto dai professionisti. La manovrabilità delle leve avviene senza sforzo. E non è un caso. Durante la corsa ogni minimo sforzo consuma energia, e in sella, tutto quello che sprechi prima, ti mancherà dopo, nel momento cruciale della corsa. Quindi l'ottimizzazione dell'energia è uno dei punti fondamentali del progetto Shimano Dura Ace R9100. Con le mani sui comandi, in presa alta e bassa, con le dita sempre vicine e in presa diretta con le leve dei comandi, la prima cosa a cui ho pensato, è stata quella di usare un gruppo progettato per il mondo delle corse. Perfetto per i velocisti, che sprintano a mani basse, scaricando la catena sull'ultimo pignone, altrettanto perfetto per lo scalatore che supera le asperità della salita, potendo contare su una trasmissione veloce, costantemente in presa diretta, nonostante la catena in tensione e su una frenata forte, precisa e pulita. Il DA R9100 è l'estrema evoluzione, di un progetto condiviso con i corridori, attraverso i loro feedback. Utilizzandolo si ha la sensazione che la trasmissione sia pronta, in ogni momento ad assecondare l'input del ciclista. E' molto reattiva la risposta della cambiata. Il DA R9100 è indifferente a condizioni critiche durante l'utilizzo; non è possibile portarlo oltre il suo limite. In salita la catena sale e scende senza problemi, nonostante che la catena sia in tensione costante e maggiore. Le mani hanno un contatto diretto con la trasmissione in modo permanente, immediato ed istantaneo. Per i velocisti, che usano fare la volata in presa bassa, con la possibilità di fare scendere la catena in una frazione di secondi, per non perdere il momento cruciale, il nuovo Dura Ace R9100 fa risparmiare tempo di risposta e forza di azionamento. E' sufficiente un lieve tocco sulle leve e la catena incomincia a salire e a scendere come se fosse elettronico. Non ha la cambiata multipla, ma la velocità e la fluidità del funzionamento della trasmissione, è tale che sembra che lo sia. Per gli scalatori, la catena è sempre in presa diretta durante l'ascesa, non soffre un rallentamento nella cambiata, e supera la criticità della tensione della catena. E' un gruppo da corsa, senza se e senza ma. Se invece cercate il gruppo per fare il giro del palazzo o le foto al bar, potete anche scegliere altro prodotto concorrente, forse più fotogenico, ma sicuramente meno performante.
La guarnitura testata è la semi compact 52/36. Il pacco pignoni è l'11/28 adatto per tutta la stagione. l'11 è ideale per le discese e le volate; il 28 invece per le salite più dure. Le leve dei comandi hanno un escursione ridotta e molto sensibile per aumentare la reattività della risposta, ora è sufficiente la semplice pressione di un pulsante delle leve, per azionare prontamente la cambiata. Si conferma la cambiata morbida, silenziosa e precisa di casa Shimano, ma questa volta l'asticella del primato è stata spostata più in alto; il DA R9100 ha una maggiore velocità, fluidità e silenziosità nella cambiata. E' sufficiente il minimo sforzo sui comandi per avere una risposta immediata. Il comando sinistro ha una leva racing e per l'effetto consente un funzionamento fluido, veloce e preciso nell'innesto delle corone. Massima reattività a scendere e a salire, sembra elettronico. La cambiata migliora la sua efficacia in termini di risposta, precisione, fluidità e silenziosità, anche sotto sforzo. Il DA R9100 non ha la cambiata multipla, è vero, ma il funzionamento è tale, da consentire di scalare con assoluta precisione, velocemente e silenziosamente, che alla fine, l'effetto finale è il medesimo, cioè arrivare prima sul pignone più lontano, nel più breve tempo possibile. La presa sulle leve ergonomiche è migliorata, è più facile ed intuitiva in ogni condizione, le cui dimensioni sono particolarmente utili per i ciclisti dalle mani grandi, ma non fanno perdere la presa sicura alle mani piccole. Anche con la presa bassa le leve sono facilmente raggiungibili, anche da dita piccole. La conformazione delle leve, più spostata lateralmente, è assolutamente perfetta quando si pedala in presa bassa, come avviene in fase di volata, quando occorre spingere in presa bassa e avere l'interfaccia con l'azionamento della trasmissione. In buona sostanza non si perde tempo a cercare la leva per fare scendere i rapporti, e non si perde la posizione in volata. In quei frangenti il risparmio di energia e i decimi di secondo sono determinanti. Frenata top in assoluto, mai testato niente di migliore. Le mani sui comandi hanno una presa comoda e facile. Non c'è niente di meglio sul mercato. Azionando le leve la cambiata e la frenata è intuitiva e immediata. Non ha la cambiata multipla, ma se si aziona di continuo la leva che fa scendere la catena, in un brevissimo tempo, scala più rapporti facilmente. Stessa cosa dicasi quando si aziona la leva per fare salite la catena. Se si fa raggiungere la massima escursione alla leva del comando, la catena sale più rapporti. Massimo controllo impugnando le leve in ogni posizione. Il deragliatore ha un funzionamento preciso e energico. La catena tocca sulla parte interna del deragliatore con gli incroci estremi (sconsigliati), come per esempio 36-11, 36-12, 36-13, non essendo possibile fare micro regolazioni con la leva del comando sinistro, come già riscontrato sul DA 9000. La cosa che mi ha impressionato di più è la rigidità notevole della guarnitura, niente di meglio su perni da 24 mm, almeno su questa fascia di prezzo. Si avverte una forza notevole in fase di spinta; si fatica di meno in termini di energia profusa nello sforzo atletico. Una guarnitura top e di riferimento in termini di prestazione. A chi piace l'estetica moderna, il DA R9100 è accattivante e futuristico. Il peso è stato ridotto, ma resta il gruppo meno leggero rispetto alla concorrenza anche se ha ridotto la distanza per esempio con il Campagnolo Super Record Evolved a circa 54 grammi considerando entrambi i freni dual pivot. Ma sul punto occorre fare una riflessione. Se il maggiore peso comporta maggiore rigidità della guarnitura e della forza/reattività in termini di risposta dell'intera trasmissione, la migliore frenata sul mercato, allora va bene cosi. Preferisco sacrificare il peso, per avere una migliore performance. Il nuovo deragliatore consente di evitare lo stracciamento della catena con la forcella interna del deragliatore, mediante una regolazione. Ma solo nel caso del 52/28. La catena invece sfrega con la parte interna del deragliatore con il 36/11-12-13 (ovviamente sono rapporti che non vanno usati per mantenere la catena in linea con il cambio). Ai più esigenti consiglio di sostituire il movimento centrale con uno ceramizzato, per esempio, il Ceramic Speed, per avere il massimo della scorrevolezza. A chi consiglio il nuovo Dura Ace: ai corridori e ai ciclisti che vogliono avare una cambiata e una prestazione racing.
In conclusione, Takao Harada è riuscito a fare migliorare il prodotto. Il Dura Ace 9000 è stato effettivamente migliorato, un passo più avanti, rispetto al modello precedente, sia per il funzionamento, sia per il livello qualitativo dei materiali dei componenti. Il Dura Ace R9100 sembra elettronico. Diverte, veloce, preciso, rigido, fluido, silenzioso, con un risparmio di energia nell'azionare le leve dei comandi. Al prossimo aggiornamento. Saluti ciclistici.
La guarnitura testata è la semi compact 52/36. Il pacco pignoni è l'11/28 adatto per tutta la stagione. l'11 è ideale per le discese e le volate; il 28 invece per le salite più dure. Le leve dei comandi hanno un escursione ridotta e molto sensibile per aumentare la reattività della risposta, ora è sufficiente la semplice pressione di un pulsante delle leve, per azionare prontamente la cambiata. Si conferma la cambiata morbida, silenziosa e precisa di casa Shimano, ma questa volta l'asticella del primato è stata spostata più in alto; il DA R9100 ha una maggiore velocità, fluidità e silenziosità nella cambiata. E' sufficiente il minimo sforzo sui comandi per avere una risposta immediata. Il comando sinistro ha una leva racing e per l'effetto consente un funzionamento fluido, veloce e preciso nell'innesto delle corone. Massima reattività a scendere e a salire, sembra elettronico. La cambiata migliora la sua efficacia in termini di risposta, precisione, fluidità e silenziosità, anche sotto sforzo. Il DA R9100 non ha la cambiata multipla, è vero, ma il funzionamento è tale, da consentire di scalare con assoluta precisione, velocemente e silenziosamente, che alla fine, l'effetto finale è il medesimo, cioè arrivare prima sul pignone più lontano, nel più breve tempo possibile. La presa sulle leve ergonomiche è migliorata, è più facile ed intuitiva in ogni condizione, le cui dimensioni sono particolarmente utili per i ciclisti dalle mani grandi, ma non fanno perdere la presa sicura alle mani piccole. Anche con la presa bassa le leve sono facilmente raggiungibili, anche da dita piccole. La conformazione delle leve, più spostata lateralmente, è assolutamente perfetta quando si pedala in presa bassa, come avviene in fase di volata, quando occorre spingere in presa bassa e avere l'interfaccia con l'azionamento della trasmissione. In buona sostanza non si perde tempo a cercare la leva per fare scendere i rapporti, e non si perde la posizione in volata. In quei frangenti il risparmio di energia e i decimi di secondo sono determinanti. Frenata top in assoluto, mai testato niente di migliore. Le mani sui comandi hanno una presa comoda e facile. Non c'è niente di meglio sul mercato. Azionando le leve la cambiata e la frenata è intuitiva e immediata. Non ha la cambiata multipla, ma se si aziona di continuo la leva che fa scendere la catena, in un brevissimo tempo, scala più rapporti facilmente. Stessa cosa dicasi quando si aziona la leva per fare salite la catena. Se si fa raggiungere la massima escursione alla leva del comando, la catena sale più rapporti. Massimo controllo impugnando le leve in ogni posizione. Il deragliatore ha un funzionamento preciso e energico. La catena tocca sulla parte interna del deragliatore con gli incroci estremi (sconsigliati), come per esempio 36-11, 36-12, 36-13, non essendo possibile fare micro regolazioni con la leva del comando sinistro, come già riscontrato sul DA 9000. La cosa che mi ha impressionato di più è la rigidità notevole della guarnitura, niente di meglio su perni da 24 mm, almeno su questa fascia di prezzo. Si avverte una forza notevole in fase di spinta; si fatica di meno in termini di energia profusa nello sforzo atletico. Una guarnitura top e di riferimento in termini di prestazione. A chi piace l'estetica moderna, il DA R9100 è accattivante e futuristico. Il peso è stato ridotto, ma resta il gruppo meno leggero rispetto alla concorrenza anche se ha ridotto la distanza per esempio con il Campagnolo Super Record Evolved a circa 54 grammi considerando entrambi i freni dual pivot. Ma sul punto occorre fare una riflessione. Se il maggiore peso comporta maggiore rigidità della guarnitura e della forza/reattività in termini di risposta dell'intera trasmissione, la migliore frenata sul mercato, allora va bene cosi. Preferisco sacrificare il peso, per avere una migliore performance. Il nuovo deragliatore consente di evitare lo stracciamento della catena con la forcella interna del deragliatore, mediante una regolazione. Ma solo nel caso del 52/28. La catena invece sfrega con la parte interna del deragliatore con il 36/11-12-13 (ovviamente sono rapporti che non vanno usati per mantenere la catena in linea con il cambio). Ai più esigenti consiglio di sostituire il movimento centrale con uno ceramizzato, per esempio, il Ceramic Speed, per avere il massimo della scorrevolezza. A chi consiglio il nuovo Dura Ace: ai corridori e ai ciclisti che vogliono avare una cambiata e una prestazione racing.
In conclusione, Takao Harada è riuscito a fare migliorare il prodotto. Il Dura Ace 9000 è stato effettivamente migliorato, un passo più avanti, rispetto al modello precedente, sia per il funzionamento, sia per il livello qualitativo dei materiali dei componenti. Il Dura Ace R9100 sembra elettronico. Diverte, veloce, preciso, rigido, fluido, silenzioso, con un risparmio di energia nell'azionare le leve dei comandi. Al prossimo aggiornamento. Saluti ciclistici.
Pagella:
Scorrevolezza del movimento centrale: 7 ( buona ma se si vuole avere la massima scorrevolezza, consiglio di sostituirlo con uno ceramizzato dell'ultima generazione)
Scorrevolezza del movimento centrale: 7 ( buona ma se si vuole avere la massima scorrevolezza, consiglio di sostituirlo con uno ceramizzato dell'ultima generazione)
Precisione della cambiata: 10
Fluidità della cambiata: 10
Silenziosità della cambiata e della catena: 10+
Frenata: 10+
Reattività della cambiata a scendere: 10
Reattività della cambiata a salire: 10.
Ergonomia ed impugnatura dei comandi: 10 +
Efficienza in termini di risparmio di energia e morbidezza dell'azionamento delle leve: 10+
Rigidità della guarnitura: 10+
Peso: 8
Aggiornamento test ( novembre 2019)
Le leve dei comandi ( mi riferisco a quelle piccole nere sotto la leva in alluminio più grande) spesso vanno a vuoto quando con la levetta destra cerco di cambiare il rapporto posteriore del pacco pignoni e quando con la levetta sinistra cerco di fare scendere la catena dal 50 al 34. Ho provato a risolvere spruzzando del liquido sbloccante-lubrifcante con parziale successo, nel senso che temporaneamente ritorna a funzionare bene, ma dopo un pò di tempo il problema si ripresenta. Posto il mini video che ho realizzato per spiegare il problema. Da info raccolte da meccanici sembra che si tratti di un problema ricorrente anche nella versione precedente. Il problema si presenta anche con guaine e fili del cambio nuovi.
Alluminio, titanio e carbonio. |
La gabbia del cambio è in carbonio |
Ecco come funziona la trasmissione del nuovo Dura Ace: veloce, precisa e silenziosa..........
Il deragliatore MTB Shimano XT dal quale è derivato quello del Dura Ace R9100 |
La guaina SHIMANO OTR8900 per il cambio |
Capacità totale 35D |
Ciao . Alla pesa rispetto al 9000 com'e' questo nuovo gioiello giapponese ? Grazie
RispondiEliminaCiao. Troverai le pese precise alla sezione grammomania. Ci sono diversi grammi di differenza. Saluti ciclistici.
EliminaComplimenti Claudio, test super esauriente come sempre.
RispondiEliminaA proposito delle pedivelle con il sensore di potenza integrato si sa qualcosa del periodo previsto per la commercializzazione?
Un caro saluto ed auguri di felice anno nuovo
Emiliano
Ciao Emiliano. Ti ringrazio per i complimenti. Considera che la Shimano ha fatto le cose alla grande lanciando contemporaneamente due gruppi top di gamma. Il sensore di potenza integrato non solo non lo ha provato nessuno, ma nessuno può dire ancora specifiche tecniche e disponibilità. Probabilmente dovremo attendere il lancio ufficiale del nuovo gruppo elettronico di cui il blog ha dato in anteprima ufficiale, le foto con le pese. La Shimano parla di sistema integrato quindi occorre aspettare l'ultimo anello della catena per sapere davvero tutto. Rimani sintonizzato sul blog. Grazie per gli auguri che ricambio volentieri. Saluti ciclistici.
EliminaBuongiorno! Sono possessore di 2 TREK, una emonda slr montata con etap e domane slr montata dura ace 9000 meccanico.. Sono in procinto di vendere emonda, ormai del 2015 e con parecchi km alle spalle.. Andrei ad aquistare la nuova BMC, tuttavia non saprei come montarla.. Vorrei su entrambe le bici lo stesso gruppo così é più pratico (ed evito di sbagliare le prime cambiate nel passaggio dall'una all'altra).. Lei cosa farebbe? Sia chiaro che in ogni caso monterei freni direct mount dura ace che reputo migliori, resta il dubbio etap o dura ace meccanico?
RispondiEliminaSolo un appunto. Il comando sinistro HA le microregolazioni azionabili con un piccolo scatto delle leve. Probabilmente il cambio usato nel test non era regolato a dovere
RispondiElimina🤔
EliminaSei sicuro di avere sentito bene ? !!!!!
EliminaCiao Claudio ho sentito parlare molto bene dell'ultegra R8000, sempre più vicino al Durace come tecnologia..tant'è che dovendo acquistare una nuova bici mi hanno confuso un po le idee se indirizzarmi su durace o ultegra. Tu cosa ne pensi (a parte il budget e cosa consiglieresti ?
RispondiEliminaGrazie anticipatamente
buongiorno, spero di non fare un doppio post....sono un ciclista anzianotto e con problemi alle ginocchia per cui sono molto interessato alla tua frase :" in effetti a leggere le istruzioni tecniche il cambio è compatibile fino al 35" questo perché interrogati sulla argomento tutti i meccanici di bologna,a parte la faccia schifata.... mi dicono che si fa fatica a montare la cassetta ultegra 11-32 e che la 11-34 è proprio impossibile , e uno addirittura mi ha fatto vedere un deragliatore posteriore DA di2 con il motore bruciato, secondo lui, per aver usato il 32, e che la stessa shimano si è rifiutata di cambiarlo in garanzia perché era stato usato con un pacco pignoni fuori dalle loro specifiche
RispondiEliminagrazie
Ciao Michele. Nel post ci sono due screen shot delle caratteristiche tecniche scaricati dal sito Shimano, dove potrai leggere e fare leggere, la compatibilità fino a 35 per il cambio meccanico Dura Ace R9100 e fino a 33 per quello R9150; così sta scritto sul sito della Shimano. Ogni rivenditore Shimano ha in dotazione la documentazione tecnica idonea. Saluti ciclistici.
Eliminaa scusa non avevo visto la tua risposta....
RispondiEliminaCiao Claudio,
RispondiEliminaancora una volta ti chiedo informazioni riguardo a un upgrade che vorrei apportare alla mia amata Wilier 101sr.
Vorrei sostituire il potenza che ora monto e che non mi convince del tutto con un gruppo diverso.
In primis il candidato è il Campy SR ma, facendo un salto per me epocale, sto condiserando anche il Dura Ace ed eventualmente Ultegra Di2, che mi intriga per la novità, per me, relativa a un gruppo elettronico ma mi lascia perlesso perché penso che rispetto ai primi due comporterebbe un notevole aggravio di peso, che stimo intorno ai 500 gr.
Posto che DA costa molto meno di SR, da un punto di vista di qualità dei materiali, durata nel tempo, eventuale minimizzazione della dispersione di energia (che già è poca nel mio caso ) e, perché no, estetica (anche se il parere è qui soggettivo), qual è la tua opinione?
Ti ringrazio fin d'ora , ben sapendo che il tuo parere si basa su considerazioni tecniche e provate su strada,
Raffaele
Ciao Raffaele. Mi sembra di avere capito che sei orientato a prendere gruppo meccanico.....ti consiglio il Dura Ace R9100 se vuoi il migliore gruppo race sul mercato, se punti alla prestazione pura. Il Campy SR è bello, molto bello, ma è inferiore nella prestazione rispetto al Dura Ace R9100. Peraltro è in scadenza cioè potrebbe uscire una nuova versione, considerato che questa versione sono molti anni che è in commercio; Campagnolo lo cambia ogni 4/5 anni. La qualità dei materiali Campagnolo è top ma il funzionamento e la rigidità della pedivella non è all'altezza del nuovo Dura Ace. Considera che con il SR non è compatibile con il pignone 30, si ferma al 29, mentre il nuovo Dura Ace è compatibile con il 30 e persino con il 32 ( quello meccanico arriva anche a 35) e ti posso assicurare che è un grande vantaggio per chi va per salita. La durata nel tempo , il Campagnolo è top, ( non per la catena), per quanto concerne il Dura Ace R9100, per ora ti posso dire che l'ho testato più di un anno, con più di 10.000 km e non ho visto segni di usura precoce, il pacco pignoni non mi da problemi. Mi riservo di verificarne la tenuta nei prossimi mesi. Cosa ti consiglio ? Se vuoi fare belle foto prendi il SR; se vuoi un gruppo race prendi il Dura Ace R9100. Per la rivendibilità è meglio il Dura Ace molto richiesto sul mercato dell'usato, in tutte le versioni. Se poi intendi montare l'elettronico, tra tutti quelli che ho provato, ( intendo Sram, Campy e Shimano), quello più spaziale è il Dura Ace Di2. L'Ultegra Di2 funziona benissimo, nei test mi ha dato grandi soddisfazioni, ma è un gruppo di media gamma, che penalizza con il peso, frame top di gamma. Saluti ciclistici.
EliminaGrazie per la tua pronta risposta.
RispondiEliminaMi orienterei verso un meccanico per motivi di manutenzione, che credo più semplice, oltreché per questioni di peso e di costo, anche se la tentazione dell' elettronico c'è : per questo motivo consideravo Ultegra Di2.
A riguardo le prestazioni dei gruppi in questione, le mie sono talmente mediocri che già il Potenza è adeguato.
Ovviamente c'è poi l' aspetto "auto-appagamento".
Ecco se devo dire la spaziatura dei rapporti di DA 24/27/30 mi lascia un po' perplesso. Ho quella spaziatura sulla mia bici in metallo con veloce e pacco "Centaur" 12/30 e il salto di tre denti un po' si sente.
Al di là di questo, che comunque è un dettaglio di scarsa importanza, la differenza più significativa è la rigidità della pedivella nettamente a favore di Shimano. Questo mi lascia pensare che con il DA, perdona l' ingenuità, si vada un pò di più.
Sbaglio? (si si lo so che la sola cosa che cambia nettamente le prestazioni sono l'allenamento e l' alimentazione, però...)
Grazie ancora,
Raffaele
Il meccanico non deve essere considerato come una seconda scelta. Come ho scritto la cambiata del DA 9100 è più veloce dell'ETAP. Il meccanico non ha bisogno di batteria. Francamente il gruppo elettronico che definisco smartphone non è sempre la migliore soluzione. Il cambio SR durante il test è stato regolato due volte al mese; quello DA mai. L'impugnatura delle leve è più comoda e porta ad abbassare i gomiti come è corretto; inoltre in presa bassa le leve sono più vicine alle mani, ed è possibile frenare e scalare i rapporti più facilmente, soprattutto durante le curve a gomito nelle discese veloci. La pedivella è più rigida lo ripeto. Per la scala è tutto un fatto di abitudine e di gamba. Saluti ciclistici
EliminaCiao Claudio , ho fatto tesoro delle tue indicazioni e sostituisco la Domane SLR con una Colnago C64 . La equipaggerò con il gruppo Dura Ace R 9100 . Potrò utilizzare con il DA la cassetta Sram XG 11 velocità 11-32 che ho utilizzato con il Red 22 sulla Domane SLR , sono compatibili ? Sempre nel tentativo di far diventare la Domane SLR una vera BDC , avevo montato la puleggia oversized OSPW sul Red 22 , posso montare la OSPW del Red 22 sul Dura Ace R 9100 ? Può essere adattata ? Te lo chiedo perchè , tenuto conto del costo , sarebbe un bel risparmio . Come valuti il montaggio solo delle pulegge CeramicSpeed ( quelle in titanio ) sul Dura Ace R 9100 ? Con la OSPW ( insieme al movimento centrale CeramicSpeed ) i miglioramenti ( sulla Domane SLR )sono stati netti . Oserei dire oggettivi .
RispondiEliminaSaluti
Salvatore Cuomo
Ciao Salvatore. Ottima decisione quella di prendere la Colnago C64. La cassetta Sram Red è compatibile con il DA R9100, ma non sono compatibili la puleggia OSPW del cambio Red e il movimento centrale Ceramic Speed montato sempre sullo Sram Red, quindi se lo vorrai, dovrai prendere quelli compatibili. Il cambio Shimano R9100 "mangia" tutto nel senso che funziona cosi bene che si adatta allo Sram, ma una volta usurato il pacco pignoni Sram Red, prendi la cassetta Shimano DA R9100. Valuta con il tuo biomeccanico se prendere la versione HIGH della C64, quella dotata di un tubo sterzo più alto, così eventualmente non monterai spessori sotto il manubrio, sarà più bella e la prestazione sarà migliore. Saluti ciclistici.
EliminaCiao Claudio , la prima scelta " veramente saggia " che ho fatto ( parlando di ciclismo ) è stata andare da Juri .
RispondiEliminaMi ha messo in sella , con il suo assetto ho pedalato divinamente . Ho già provveduto a contattarlo ed ha sviluppato le misure e la " mia " C64 è una 48h , servono 5 mm di distanziale per essere a posto .
Ancora grazie per tutti i preziosi consigli , ed un grazie particolare per avermi fatto conoscere Juri . Un grande professionista ed una splendida persona .
Buone pedalate .
Salvatore Cuomo
Come sempre è un piacere leggere i tuoi test. Mi piange il cuore pensando che Shimano ha deciso di abbandonare la produzione di questo gioiello meccanico. Io ho un Dura Ace R9000 da oltre 10 anni e funziona ancora come il primo giorno. Leggero, silenzioso, pochissima manutenzone e molto performante.
RispondiEliminaA questo punto ti chiedo :
1. Come è questo DA R9100 meccanico, purtroppo oramai fuori produzione, paragonato con i nuovissimi cambi elettronici e in modo particolare con il nuovo DA Di2 12v.
2. Paragonato al Campy Super Record 12v meccanico? Trovi che con lo Shimano DA 11v si è svantaggiati a livello di performance generale rispetto ad un 12v?
3. Come ho potuto leggere 11-32 SRAM Red 11v è compatibile il cambio DA, ma funziona anche bene? Se tu dovresti montare il 32 per salite molte lunghe e impegnative, sceglieresti il Red 11-32 piu leggero o rimaresti in casa shimano con l’ultegra 11-32 ?
Mille grazie e saluti ciclistici
Ennio
Sei ritornato sulla scelta elettronico/meccanico evidentemente non sei ancora convinto, non hai scelto. Premessa. Il gruppo, qualsiasi, non migliora la prestazione, per cui puoi staccare tutti anche con il Dura Ace 7900 detto lo stendino, il gruppo più efficiente mai prodotto, e che si vede ancora sulle strade. Ti ho già spiegato cosa penso a proposito del meccanico e dell'elettronico, per cui ti rimando ai miei commenti e ai post scritti. Il pignone 32 abbinato ad una corona 34 serve per scalare salite proibitive; per me il 30 abbinato al 34 basta ed avanza. Comunque io non do molta importanza ai gruppi, tant'è che uso prevalentemente il Dura Ace 9100, il cui limite è la guarnitura un pò delicata nella verniciatura ( si graffia e svernicia quasi facilmente); per il resto la trasmissione è veloce, precisa e rimane regolata senza dovere registrarla spesso come accade con Campagnolo e Sram meccanico; la trasmissione DA 9100 è più veloce dello SRAM elettronico, a causa del wireless. In generale la trasmissione e i freni Shimano sono i migliori sul mercato in termini di prestazione. Punto. Come ti ho già spiegato per me la migliore soluzione è freni, comandi, cambio, pignoni e deragliatore, Shimano DA 9100 ( quindi rim e meccanico), guarnitura THM con MC Ceramic Speed; in alternativa freni THM o Cane Creek. Saluti ciclistici.
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