venerdì 27 settembre 2024

Pedalando tra le nuvole ☁️ #novavitagravel

E' stata un esperienza straordinaria, quella di pedalare tra le nuvole; si hanno sensazioni incredibili, pedalando nella quiete dei monti, a prima mattina, in solitaria, senza incontrare nessuno, avvolti dai “custodi” del cielo, le nuvole, masse umide sospese. Una cortina densa di nuvole nascondeva i monti; la vidi e partì, con il desiderio, di arrivare in cima e di respirarle. Attraversai le nuvole, con meraviglia, mentre l'umidità fu tanta e tale, da bagnare la bici, eppure non pioveva, gocce dense di umidità, cadevano sul casco, l'aria permeava gli indumenti, il vento soffiava tra le fronde degli alberi. Ovunque quiete. Pedalai a vista, ad un metro e mezzo circa, senza lampadine, attraversando un paesaggio variegato, fatto di di ombre e luci, poi in cima, quasi buio. Il sibilo del vento echeggiava, e il soffio muoveva le nuvole, rimaste come impigliate tra gli alberi. Giunto in cima, appoggiai la bici al cancello della stazione Ray Way, a quasi 800 metri di altezza; lo feci, come sempre, ma  quella volta, fu fantastico, sembrò di essere finito in un bosco incantato, in una nuova dimensione temporale. Un altra esperienza di quello che definisco, gravel montano, un ciclismo spettacolare, emozionante, selvaggio, una fuga vera dalla scialba quotidianità. Saluti ciclistici. 
 

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