venerdì 21 luglio 2023

La bici da corsa è noiosa e snervante...diciamocelo ! #NovaVitaGravel

Con la Pedemonte Altavia pedalo su sassi, pozzanghere, fango e non devo preoccuparmi delle strade rovinate, persino una pozzanghera estiva, diventa un occasione ghiotta per divertirsi e affrancarsi dalle preoccupazioni indotte dalla bici da corsa. Diciamocelo. Ti rendi conto quanto la bici da corsa sia noiosa, si percorrono sempre le stesse strade, e snervante, bisogna rimanere concentrati per evitare di tagliare le coperture o rompere le ruote su buche e sassi. Punto. E' l'amara verità, mai confessata dai stradisti ortodossi ! Riconoscerla farebbe bene al loro divertimento e rimuoverebbe le loro ansie. Liberatevi ed evolvetevi. Le abitudini sono gabbie esistenziali. Siamo solo dei ciclo amatori in cerca di divertimento, in fuga dalla scialba quotidianità; per divertirci ed "andare in fuga" abbiamo bisogno di nuove strade e di un mezzo versatile, più stabile (più sicura in condizioni estreme) e maneggevole. La Pedemonte Altavia è la bici che non c'era, la più moderna, è l'evoluzione più versatile della bici da corsa. Diciamocelo senza ipocrisie e fuori dal "gregge", ma diciamocelo! Saluti ciclistici. 

 

4 commenti:

  1. Sò benissimo che ci saranno dei pedalatori contrariati o scandalizzati da questo post, ma rimango coerente con la linea del blog, cioè quella di condividere le mie esperienze dirette, a qualunque costo, anche se devo andare contro corrente e abbattere gli stereotipi. Sò benissimo che ci saranno pedalatori che pensano ancora che sia sufficiente bici da corsa + MTB, invece della gravel, ma sbagliano tutto, spesso perché non hanno mai pedalato con la MTB. La MTB e la bici da corsa sono completamente diverse, e quindi comportano un diverso modo di pedalare e di allenarsi, uno stile diverso, persino abbigliamento, scarpe e pedali diversi, mentalità diversa, se non addirittura contrapposta. La gravel invece è la soluzione adatta per lo stradista, pensata per lo stradista; è una bici da corsa adatta all'off road leggero, quindi pedalare con la gravel è come pedalare con la bici da corsa, tant'è che in teoria si potrebbe pedalare persino con gli stessi pedali e scarpe, anche se è altamente sconsigliato, (peraltro le scarpe gravel/MTB sono più comode e pratiche). Ci sarà poi il pedalatore che invece non sopporterà il nuovo, e quindi odierà la gravel a prescindere, probabilmente quello sempre incazzato che pedalerà solo la domenica, e non riuscirà a smaltire la pancetta, quello che passerà il tempo sui social, che dirà che non riuscirà ad allenarsi perché è preso da cose più serie della bici (quali ? I social ?), ma in realtà, è un pedalatore e non ha la consapevolezza di esserlo; o quello che non può passare alla gravel perché il suo gruppetto usa solo bici da corsa. Per queste persone probabilmente non dovrei condividere le mie esperienze, dovrei rimanere nel recinto dell'ortodossia e parlare sul blog della caccia alle streghe ( il nuovo) che piace tanto a loro. Il fatto è che se non sei ciclista, caro pedalatore, non puoi capire quello che scrivo. Il mio blog non è adatto a te. Dammi retta, continua ad imitare i corridori professionisti, a comportarti come il tifoso ultrà che non sa giocare a pallone però spiega il calcio e si reputa un esperto del football. Caro pedalatore non potrai dirmi che conoscerai la gravel perché non hai mai pedalato con una gravel, anzi molti pedalatori come te non l'avranno mai toccata e vista fuori dai social. E allora forse pretenderesti che non se ne parli della Gravel, del resto tu non cambi la vecchia bici da corsa convinto che non ne fanno più, e odi chi cambia le bici magari solo per invidia ! Lascia stare !
    Sono un tester, e in quanto tester devo provare tutto, per valutare, comparare e consigliare; non c'è un limite. Così è accaduto con le bici rim, poi con le bici disc, i telai road industriali con misure standard e i telai road artigianali su misura; se non testassi il "concretamente nuovo" diventerei un opinionista da forum. Quello che per me conta è che i miei lettori continuino ad apprezzare i miei consigli e a scrivermi che sono soddisfatti di avere scelto la bici consigliata dal blog. Quello che conta per me è l'onestà intellettuale, scrivere quello che penso perché è frutto delle mie esperienze dirette, senza vincoli di contratto, quello che conta per me è testare per passione ed aiutare a scegliere bene. Tutto il resto è noia come le opinioni di un pedalatore. Ovviamente ognuno scelga quello che preferisce o riterrà opportuno per le sue tasche. Spero di avere indovinato l'opinione dei pedalatori ortodossi dopo avere letto questo post. A loro vada il mio “Saluti ciclistici” , a loro pedalatori inquisitori del pensiero libero e del “nuovo”, la “strega” di chi non conosce, di chi arriva tardi, quando le novità sono diventate già la scelta per tanti. Amen.

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  2. quel che scrivi rispecchia spesso quel si prova, la monotonia del fare sempre le stesse strade prima o poi, in maniera diversa da ognuno di noi, giunge. si supera cercando di variare, cambiare, invertire i giri ma poi la strada è quella. i pericoli sono tanti, direi troppi. il gravel è una bella via di uscita e per inziare a pedalare con colori diversi. la difficoltà però esiste, se esco in gravel l'asfalto lo concepisco come breve trasferimento per raggiungere percorsi da gravel, stesso discorso per una MTB ma con questa puoi andare veramente dovunque mentre la gravel ha comunque un minimo di limiti rispetto l'mtb, il problema vero, almeno per me, è che in molte zone i percorsi gravel si devono raggiungere portandoci la bici con l'auto un pò come chi porta la bici a 5/10 da attacco salita. uscire e rientrare di casa in bici almeno per me è parte integrante dell'idea stessa di andar in bici. non nascondo che il pensiero su una gravel c'è. vedremo.

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    1. Ciao Sergio, mi permetto di darti qualche consiglio gravel. La gravel è una bici da corsa con carro/forcella più larghi e più lunga che consente di montare ruote e coperture larghe, in particolare quella race gravel come la Pedemonte Altavia, poi ci sono quelle ammortizzate. Ebbene una race gravel l'apprezzi anche sulla strada asfaltata, la senti più stabile, più comoda e maneggevole, fila bene anche con ruote tacchettate, ma puoi montare anche coperture lisce o semi lisce. Quindi la gravel race si usa alternando le strade e in ciò sta la versatilità unica della gravel; non si carica in auto, mai. Anzi è adatta anche per i viaggi. Con la Gravel non hai bisogno della bici da corsa e della MTB. Spero di averti chiarito il concetto e l'uso della Gravel. Saluti ciclistici.

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    2. grazie, Gravel ne vedo sempre di più, spesso anche su asfalto, la tue parole una conferma di quel che sto anche valutando, ho tanta tanta strada meno rispetto te e quindi sulla bilancia la voglia di bdc, nonostante tutto, ancora ha il suo peso. mi piacerebbe però provare anche il "tassello stradale" e se si riesce a far la quadra penso che non subito ma potrei dare forma all'idea. forse proprio perchè mai provata ho dei limiti, vedo il tassello e mi viene in mente la mtb e non una bd..g tutto fare. comunque ti leggo sempre con piacere anche se sei passato al lato oscuro, "ghiaifangoso". Se posso, curiosità, ma la "nerissima" non l'hai proprio più utilizzata?

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