sabato 24 settembre 2016

La regolazione dell'altezza del manubrio di una bicicletta da corsa.

Ho pedalato tra tanti ciclisti. Ho pedalato per imparare, per conoscere i segreti dello sport più bello del mondo e migliorare con la passione e l'esperienza. Il ciclismo non è solo una pratica muscolare, si usano le gambe, è vero, ma ancor prima, la testa. Mi capita spesso di riconoscere cose che non appartengono alla bicicletta da corsa; è sufficiente una foto, come questa per spiegare un errore frequente, cioè i troppi spessori montati sotto il manubrio. Più spessori vengono inseriti e più la zona dell'avantreno, del tubo sterzo, flette, e peggiora la prestazione della macchina. Ma v'è di più. Si parte da un punto fondamentale, chi pedala su una bici da corsa, deve piegare la schiena e posizionare le braccia e le spalle, in modo parallelo al tubo orizzontale;  "pancia a terra" si usa dire quando si deve spingere a tutta, e non è un caso. Dunque bisogna piegare i gomiti e le braccia, durante la presa alta sui comandi, per essere più aerodinamici, risparmiare più watt e non sovraccaricare la schiena dalle vibrazioni; questo è il fattore aerodinamico che incide effettivamente sulla velocità, altro che telaio aero, inutile se poi si pedala con la schiena dritta come un cobra ! Ovviamente la presa bassa della curva deve essere agevole, altrimenti, anche in questo caso, si avrà una scarsa flessibilità della schiena, oppure la misura del telaio. La scelta di una curva compact oppure a raggio variabile aiuta molto la presa bassa, e in generale il posizionamento delle mani sul manubrio. Quindi sconsiglio, la scelta della curva tradizionale. Sull'argomento consiglio di leggere questo post CLICCA QUI La bicicletta da corsa, non è e non sarà mai, una MTB ! E se ci fosse qualcuno che volesse trasformarla in una MTB, alzando il manubrio all'inverosimile, bè, allora, gli consiglio di scendere dalla sella e confrontarsi con la realtà, almeno che preferisca la finzione. La bicicletta da corsa non è comoda, ma racing, deve essere assolutamente adatta alle quote antropometriche, e soprattutto la schiena e le braccia bisogna piegarle. L'eccessivo numero di spessori, è dovuto anche alla errata misura del telaio, o talune volte anche a un eccessivo arretramento della sella. Regola fondamentale: il telaio deve adattarsi al ciclista, e non è il ciclista a doversi adattare al telaio. Non tutti i telai sono adatti a tutti. Dunque un assetto avanzato (cioè specifico per quel telaio) non corretto significa un telaio dalle geometrie incompatibili con le misure antropometriche del ciclista. In questo caso si usano degli adattamenti grossolani, tra i quali inserire un numero sproporzionato di spessori sotto il manubrio, per compensare l'eccessivo dislivello sella-manubrio. Il ciclista evoluto deve essere capace di leggere le geometrie e le misure di un telaio e saperle confrontarle con le quote antropometriche, rilevate correttamente da un biomeccanico. Cosa fare? Scegliere solo telai adatti alle misure antropometriche, ed imparare a rendere flessibile la schiena, con esercizi mirati, che migliorano l'adattamento ad un maggiore dislivello sella-manubrio e quindi all'utilizzo di telai con misure del tubo sterzo più piccole, senza o con pochi spessori sotto il manubrio; da ultimo, ma non per importanza, raggiungere il peso forma, in modo da evitare che il grasso eccessivo sulla pancia non limiti o impedisca di piegarsi in sella. Comunque sul punto, vi rimando alla pagina Biomeccanica scritta a quattro mani con un biomeccanico testato CLICCA QUI .
Va comunque precisato che alcuni costruttori hanno fatto delle scelte discutibili e assolutamente sbagliate, optando per una lunghezza del tubo sterzo corta. Non si può fare un tubo sterzo per esempio di soli 115 mm !!! Così facendo riducono la prestazione del telaio e costringono i ciclisti, ad aggiungere molti spessori. E sia chiaro. Il problema di assetto, ce l'hanno non solo i ciclisti amatoriali, ma anche i corridori professionisti. Il telaio deve essere confortevole e pensato per ridurre al massimo, i problemi di adattamento. Quindi prima di scegliere un telaio, guardate le geometrie.
Saluti ciclistici. 


2 commenti:

  1. Rimanendo in casa Bianchi, se prendeva un'Infinito cv o una qualsiasi bici endurance, probabilmente non aveva il problema di aggiungere tutti quegli spessori.
    Tanta gente si ostina a voler imitare i pro, pur non avendo la loro flessibilità.
    A cosa serve aver preso un telaio extralight e con geometria racing se poi sei in sovrappeso ?

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