La VAM, cioè velocità ascensionale media, è il parametro di riferimento, per misurare la performance in salita. Cosa significa ? La VAM indica i metri di dislivello superati in un ora da un ciclista. In generale, i termini di riferimento sono 600 VAM per un ciclo turista, 900 per un ciclista con medio allenamento e 1200 per un ciclista con un notevole allenamento. Come si calcola ? Applicando una semplice formula. Eccola: il dislivello della salita misurato in metri va diviso per il tempo impiegato e moltiplicato per 60. Esempio: sulla salita del Col d'Izoard (dal versante di Arvieux) ho impiegato 58 minuti. Il calcolo è il seguente: 1007 ( dislivello della salita) diviso per 58 minuti, moltiplicato per 60, il risultato è 1042 (arrotondato), che tradotto in VAM, si legge, 1042 m/h. Dunque in 1 ora ho superato 1042 metri di dislivello. Il calcolo tiene conto di tre fattori, cioè la pendenza media, la quota di partenza e quella di arrivo della salita. Superfluo osservare che il risultato della performance in salita, è influenzato anche dalla lunghezza della salita (più è lunga e più è difficile mantenere alto il valore della VAM), dal rapporto peso corporeo/potenza (espresso in watt) del ciclista, tiene conto dell'altitudine, dai 2000 metri l'ossigeno diventa rarefatto, dal peso della bicicletta, dal vento, dalla condizione dell'asfalto e ovviamente dallo stato di forma transitorio. E pensare che un tempo, le crono scalate, delle grandi corse, venivano affrontate con telai in alluminio ultra leggeri, il cui limite era quello, oltre allo scarso confort, di usurarsi (rompersi) in un tempo molto breve, persino dopo qualche salita. Oggi le cose sono cambiate. E chiudo il post con due curiosità: i corridori prof, in media, sviluppano 6,3 watt per chilo; ogni chilo in più allunga di 30 secondi il tempo di percorrenza della salita. Saluti ciclistici.
Volevo segnalare un paio di cose riguardo la VAM , parametro che io tengo costantemente sotto controllo quando faccio le salite , parametro che ormai e' presente su tutti i migliori ciclocomputer presenti sul mercato . A tale proposito consiglio di usare la VAM media degli ultimi 30 secondi perché quella istantanea risulta troppo instabile . Riguardo a questo parametro aggiungo che la VAM piu' attendibile si ottiene su salite regolari impegnative con pendenze che variano dal 7 al 9 % , mentre su salite troppo pedalabili fare VAM alte e' cosa assai difficile e al contrario su salite con pendenze in doppia cifra si ottengono VAM alte rispetto alle salite tra il 7 e il 9 % . Altro parametro da considerare oltre all'altitudine che peggiora la prestazione e' anche la lunghezza della salita perché va da se che una cosa e' tenere una VAM alta su una salita di 4 km e un' altra e' tenere lo stesso valore su 20 km di salita . Ultima considerazione e' che su salite dove siano presenti tratti di falsopiano i valori di VAM media vengono sfalsati notevolmente .
RispondiEliminaGrazie, interessante. Personalmente, per me che non ho esattamente fisico ne allenamento da scalatore...penso che il cardiofreq sia sufficiente per allenarsi, anche se amici usano il power-meter.
EliminaPoi con questa aggiunta della VAM direi che il binomio cardiofreq + misuratore di VAM (io ho il Garmin 520) direi che è più che sufficiente, dico bene? Non l'ho mai impostata sul Garmin, lo farò nelle prossime uscite.
Direi che e' sufficiente , anche io che sono praticamente sempre in bici ho scelto di non usare il misuratore di potenza perché troppo condizionante .
EliminaCiao Evolux. La VAM è una velleità per chi ama misurarsi in salita, una cronoscalata contro i limiti. La salita la puoi fare come vuoi. Ma se decidi di farla a tutta può essere utile avere un riferimento ulteriore oltre quello insindacabile e affidabile del tempo impiegato. La VAM è un valore di massima che va misurato su salite lunghe almeno 5 km e comunque influenzato dal dislivello, dalla lunghezza dalla pendenza media e max. Non bisogna dimenticare che l'altitudine dai 2000 metri è un ulteriore fattore che abbassa la VAM. Detto questo lascia stare i misuratori di potenza e pedala tranquillo. Conosco ciclisti che a forza di misurare potenze e fare tabelle di allenamenti hanno preso la nausea della bdc. Per cui fregatene e pedala senza pensieri, che la vita ce ne procura già abbastanza. La bdc deve essere un evasione e non un allenamento paranoico o compulsivo. Altrimenti si finisce a confondere la realtà. Per essere felici e sereni in bdc occorre solo la passione e la natura. Saluti ciclistici.
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