Ci sono imprenditori che vendono biciclette, e ci sono artigiani, meccanici, che assemblano macchine da corsa e le vendono. C'è una differenza abissale. La tendenza è quella di investire capitali, peraltro sempre più difficili da reperire sul mercato, ed aprire punti vendita forniti di molta merce, negozi che definisco "prendi e paga", stile super mercato. Tutto bene o quasi al momento dell'acquisto ( a parte sconti discutibili che lasciano presagire questioni diverse), ma una volta usciti dal negozio, iniziano i problemi, after market. La maggioranza dei ciclisti si ritrova con un mezzo nuovo in attesa di una messa a punto decente e della successiva manutenzione; a quel punto iniziano i problemi legati a chi rivolgersi per avere una bicicletta efficiente, considerato che gli interventi, almeno nel periodo di garanzia, dovrebbero essere eseguiti solo da un rivenditore autorizzato, normalmente quello in cui si è proceduto all'acquisto, anche se possono escludere la garanzia solo interventi negligenti, da parte di chiunque, quindi anche dello stesso revinditore. E qui veniamo al punto della questione: talune volte, il venditore non è dotato di un assistenza meccanica all'altezza, oppure fa il "furbo" con modalità di intervento che inducono l'acquirente a sostituire il mezzo con un altro più costoso, indotto a pensare che pagando di più si risolvano tutti i problemi, altre volte ancora il negoziante non risolve capziosamente il problema, costringendo il cliente a pagare più interventi di manutenzione, con manovre ingannevoli, per esempio quando non serrando gli sganci delle ruote non elimina il rumore in salita. E allora che fare ? Il consiglio è di acquistare tenendo conto non solo del prezzo, ma anche dell'assistenza meccanica "salva pensieri" e della serietà. Quindi è assolutamente inutile e dannoso acquistare biciclette da corsa ad un prezzo ridotto all'osso, quando poi si rimane senza assistenza meccanica idonea. Come scegliere il meccanico giusto ? Consiglio di fidarsi dei particolari, come quando la guaina del freno posteriore è stata assemblata con la scritta in perfetto rilievo, rispetto alla prospettiva del telaio.
In questo periodo confuso, dove tutti improvvisano i mestieri, e tutti fanno tutto, basti pensare al numero crescente di biomeccanici e di negozi aperti in questi ultimi anni, in questi anni dove molti pensano che servono solo gli investimenti e la politica del prezzo selvaggio per rimanere sul mercato, in questo momento di crisi europea, è arrivato il momento che anche in questo settore merceologico, si inizi a riflettere seriamente. Gli appassionati di ciclismo cercano gli artigiani, la realizzazione esclusiva, i particolari, il funzionamento perfetto degli ingranaggi senza rumore, la serietà e il prezzo onesto, che significa il prezzo giusto. Non è solo una questione di prezzo dalla parte del consumatore, ma è anche una scelta del prezzo che permette al negoziante di rimanere aperto. La maggioranza degli imprenditori non conosce la regola fondamentale in economia: l'impresa avrà la possibilità di aumentare i ricavi, ribassando il prezzo e aumentando le vendite, fino al punto in cui la elasticità della domanda che essa serve è maggiore dell'unità. Nel punto in cui l'elasticità del prezzo della domanda diventa unitaria, l'impresa non ha più la possibilità di aumentare i ricavi e se va oltre detto punto i suoi ricavi tenderanno a diminuire con l'aumento dello smercio. Assume a questo punto rilievo il ricavo marginale, il quale avrà un andamento decrescente con l'aumento della quantità posta in vendita e il costo marginale. Quando non ci sarà più equilibrio tra ricavi e costi marginali allora l'impresa non sarà più in un punto di equilibrio e le spese di produzione saranno maggiori delle entrate. A questo punto l'impresa che vuole massimizzare il profitto non dovrà vendere la quantità aggiuntiva che riduce il suo profitto. In buona sostanza, in certi casi, vendere troppo non fa bene al profitto. Come a dire chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ancora una volta è un problema di cultura e di onestà. Saluti ciclistici.
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