domenica 2 dicembre 2018

JFB'07 BIKE PROJECT 2019 RED MAMBA. PINARELLO DOGMA F10 X LIGHT.


Notare gli occhi del Mamba !!!!










Le macchine più esclusive passano sul blog più letto dai ciclisti. 
Questo è un progetto realizzato dal biomeccanico Juri con il quale collaboro da tempo immemore; il nome è JFB'07 BIKE PROJECT 2019 RED MAMBA ! 
Per chi non lo sapesse il Mamba nero è il più grande serpente velenoso africano, tra le specie più letali del Pianeta, nome che rappresenta la perfetta simbologia per un arma letale come questa realizzata dal progettista che prediligo. 
Una macchina d'autore non c'è dubbio. 
Ve la presento nel dettaglio, la Red Mamba. 

Telaio: Pinarello Dogma F10 X LIGHT ( taglia 575). 
Gruppo: Shimano Dura Ace 9150 Di2 11V con gabbia e movimento centrale Ceramic Speed.
Pacco Pignoni: Shimano Ultegra 11-32.
Guarnitura: Rotor 2 In Power, dimensioni corone 53x39, lunghezza pedivella 172,5 mm.
Catena: Rotor Uno
Manubrio: Most Talon Aero 1K, 140 mm, 46 cm ext-ext.
Staffa manubrio: Most Italon Cockpit
Nastro manubrio: Deda Presa 3 mm
Sella: Pro Stealth carbon 142 mm.
Pedali: Speedplay Zero con asse in acciaio.
Portaborracce: Most carbon.
Ruote: Corima MCC S+ 47 MM tubolare
Tubolari: Vittoria Corsa Control Graphene 700x25 C
Garmin 1030

Cosa mi piace della Pinarello Dogma F10 ? Il fatto che sia un telaio unico nella forma e io preferisco quelli che distinguono e ce ne sono nel mercato, pochi ma ce ne sono ed è importante che ci siano, significa che il mercato è in grado ancora di proporre prodotti esclusivi, significa che il mercato è vivo. 


Saluti ciclistici. 

Aggiornamento post. 

La Red Mamba in versione Campagnolo Super Record EPS 12 velocità con misuratore di potenza Look SRM Exakt e tutto diventa decisamente più bello con uno stile italiano unico ! E' unicamente unica ed incredibilmente bella ! Comporre bici d'autore è un arte. Il peso aumenta di circa 200 grammi (totale 7 kg e 400 grammi come da foto), ma alla bellezza non si comanda. Il peso non è tutto, in una bici d'autore, dove conta l'esclusività del prodotto composto. Del resto biciclette da corsa troppo leggere hanno limiti nella prestazione ( rigidità e tenuta in discesa). Sappiatelo.

Saluti ciclistici.








7 commenti:

  1. ....tanta roba, W il made in Italy!!!!!
    Maurizio Ponti

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    1. Ciao Maurizio. In realtà la Pinarello ha veramente molto poco di Made in Italy. Ti spiego. Il kit telaio viene prodotto in Oriente, mentre in Italia viene forse solo verniciato. Inoltre il marchio Pinarello è stato venduto dalla famiglia Pinarello alla Luois Vuitton, noto marchio francese dell'alta moda. Saluti ciclistici.

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  2. si tanta roba si, ma il made in Italy, spiegami dove sia

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  3. Raffaele Russo, mai sentito parlare di Pinarello, TREVISO (ITALIA)?

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    1. Caro Maurizio,
      non disconosco affatto le qualità di questa bici: favolosa e bellissima ma il vero made in Italy è altro.
      I telai in carbonio vengono prodotti esclusivamente da tre grosse fabbriche del far esast per la quasi totalità dei marchi e dei modelli ( non solo italiani): poi ci sono dei modelli di marchi, come ad esempio Colnago, che vengono realmente prodotti in Italia e magari su misura, poi ci sono gli artigiani ma questa Pinarello di Made in Italy non ha granchè: gruppo giapponese, ruote francesi, telaio taiwanese ... tutta roba di qualità, certo ma non made in Italy.
      La cosa più italiana che c'è li è il nastro della Deda, ammesso che sono sia fatto in thailandia anche esso come le gomme vittoria, altro componenbte , peraltro , di indubbia qualità.
      Come già ti è stato fatto osservare, poi, la Pinarello è entrata a far parte del gruppo Louis Vitton.
      Se poi basti appiccicare la bandierina a prodotto finito in qualche parte in Italia, allora si, con le normative fuorvianti esistenti, possiamo pure dichiarare che sia made in Italy, soprattutto se ci piace crederlo.
      Forse, e dico forse, è designed in Italy, ma neanche di questo sono più sicuro da quando si è instaurata la partnership fra Pinarello , Jaguar e Sky
      Ripeto, con tutto ciò, senza voler inficiare il valore del mezzo che è sicuramente altissimo.

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  4. leggendo su vari siti internet il risparmio di peso è molto inferiore... dopodiché ho visto su Luescher teknik come sono fatti i telai pinarello di alcuni anni fa (è un ingegnere che taglia i telai danneggiati... come suggerito dallo stesso Claudio...).. non mi pare che siamo realizzati tanto bene (allo stesso tempo ho potuto capire come sono fatti questi super fantastici telai monoscocca rispetto a telai in carbonio fasciati...)... peso alla mano penso che scott foil modello vecchio con freni tradizionali e canyon aeroad siano più leggeri... volevo chiedere una delucidazione sulla componentistica... come mai tanti prodotti diversi per il gruppo? ha mai utilizzato il gruppo rotor uno?

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    1. Ciao. La guarnitura è stata scelta perchè compatibile con SRM. La catena è stata scelta per il colore rosso delle maglie. Il Rotor Uno è stato utilizzato ma non con soddisfazione. Saluti ciclistici.

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