Primo consiglio. Tenuto conto dell'emergenza climatica e del dissesto idrogeologico italiano, vi consiglio la bici gravel; il sostantivo adattamento è la chiave di lettura della situazione mondiale. Con la gravel, le strade danneggiate e sporche, con acqua, sassi e fango, non sono un problema. Per capire meglio quello che sta accadendo all'Italia, consiglio la lettura di questo post CLICCA QUI . Peraltro le bici da corsa di ultima generazione, sono molto rigide, oltre che costose, quindi necessitano di strada asfaltate bene e di una assicurazione per danni (attenti alla franchigia e ai limiti contrattuali), inoltre i pneumatici road hanno ridotto grip in caso di pioggia, di strada bagnata e sporca. Secondo consiglio. Nel video pedalo sul gravel "croccante" impugnando il manubrio con una mano; non imitatemi. Il gravel è molto impegnativo, pieno di insidie e non perdona; il fondo non è piano e i sassi spostano la traiettoria della ruota; in pratica è come pedalare sul rullo libero, che consiglio, per migliorare la capacità di gestire la bici e la cadenza ( ritmo) della pedalata. Allo stesso modo la bici gravel migliora il modo di andare sulla bici da corsa, e migliora il gesto atletico. Diciamo che bici gravel/rullo libero è il livello superiore rispetto a quello bici da corsa/rullo fisso. Il gravel è divertente, affascina e rilassa per l'intimità con la Natura. Questo è il terzo consiglio. Il quarto consiglio ? Non ricordatevi che viviamo in un Paese il cui 90% dei comuni/frazioni è a rischio idrogeologico, quando si sono verificati eventi naturali catastrofici; fatelo prima ! Saluti ciclistici.
Il rumore secco e’ lo smartphone tenuto appoggiato con la mano sul manubrio per cercare di fare riprese meno mosse e per fare capire l’intensità del fondo sconnesso. Il bello della diretta.
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