Mi capita di vedere sulla strada e ultimamente sui social, ciclisti che non pedalano correttamente, ondeggiano con il bacino, stanno dritti come cobra, e pedalano di punta, come se dovessero piantare un ombrellone sulla spiaggia ! Penso che il ciclismo è quello sport che se non lo pratichi sempre non lo pratichi più; il corpo e la mente devono abituarsi alla fatica, per fare "meno fatica" e bisogna migliorare l'abilità con i km e le occasioni. Allo stesso modo, la pedalata corretta, è l'ABC del ciclismo praticato, della bicicletta vissuta sulla strada; ma se non sai pedalare correttamente come fai ? Mi sorprende che qualcuno di loro, abbia addirittura migliaia di followers, anche se ho scoperto che i followers, qualche volta, non dipendono dal consenso, ma dal pagamento di un servizio ! In pratica, si possono comprare followers. Ci sono dei siti che cercano sul web, profili, e gli propongono l'acquisto di tanti followers, migliaia, e anche di più, in modo da potere diventare influencer, e guadagnare con gli sponsor. Ovviamente ci sono anche profili social, che hanno followers veri.
Detto questo veniamo all'argomento del post. Come si pedala correttamente ( poi ognuno pedali come vuole). La pedalata deve essere rotonda in modo che vi sia una perfetta coordinazione tra muscolatura agonista ( quella che spinge) e antagonista ( quella che richiama). La pedalata a stantuffo, da evitare, invece è quella solo di spinta e di punta, e questa è quella che rende poco ed è la conseguenza di una sella troppo alta o della rotazione del bacino.
La pedalata rotonda, cioè corretta, ha una precisa evoluzione dinamica: parte dal punto morto superiore, a ore 12, momento in cui inizia la fase di spinta, da parte del quadricipite. In questa fase il tallone si trova in alto, e poi inizia a scendere, riposizionandosi più in basso, in modo che il piede finisca per essere parallelo al piano ( strada), il cosiddetto punto morto inferiore, a ore 6. A questo punto, dal punto morto inferiore, inizia la fase del richiamo della pedalata, verso il punto morto superiore, ad opera della muscolatura antagonista ( polpaccio e bicipite femorale). Quindi il piede dalla posizione parallela al piano, passando dal punto morto inferiore a quello superiore, riposiziona il tallone verso l'alto. La rotazione della pedalata deve simulare un onda, in modo che la punta del piede dal punto morto superiore non finisca mai verticale nel punto morto inferiore; occorre invece un alternanza tra la parte anteriore e quella posteriore della scarpa (tacco). Le ginocchia devono tendere internamente al telaio ( tubo obliquo/orizzontale), mentre il piede deve ruotare mediante la mobilità del tallone, leggermente verso l'esterno. Questo è l'unico modo per ottimizzare la spinta sul pedale. Altre varianti limitano la fase di spinta o quella di richiamo, che devono invece alternarsi in un sincrono perfetto. Mi fermo qui. Saluti ciclistici.
Detto questo veniamo all'argomento del post. Come si pedala correttamente ( poi ognuno pedali come vuole). La pedalata deve essere rotonda in modo che vi sia una perfetta coordinazione tra muscolatura agonista ( quella che spinge) e antagonista ( quella che richiama). La pedalata a stantuffo, da evitare, invece è quella solo di spinta e di punta, e questa è quella che rende poco ed è la conseguenza di una sella troppo alta o della rotazione del bacino.
La pedalata rotonda, cioè corretta, ha una precisa evoluzione dinamica: parte dal punto morto superiore, a ore 12, momento in cui inizia la fase di spinta, da parte del quadricipite. In questa fase il tallone si trova in alto, e poi inizia a scendere, riposizionandosi più in basso, in modo che il piede finisca per essere parallelo al piano ( strada), il cosiddetto punto morto inferiore, a ore 6. A questo punto, dal punto morto inferiore, inizia la fase del richiamo della pedalata, verso il punto morto superiore, ad opera della muscolatura antagonista ( polpaccio e bicipite femorale). Quindi il piede dalla posizione parallela al piano, passando dal punto morto inferiore a quello superiore, riposiziona il tallone verso l'alto. La rotazione della pedalata deve simulare un onda, in modo che la punta del piede dal punto morto superiore non finisca mai verticale nel punto morto inferiore; occorre invece un alternanza tra la parte anteriore e quella posteriore della scarpa (tacco). Le ginocchia devono tendere internamente al telaio ( tubo obliquo/orizzontale), mentre il piede deve ruotare mediante la mobilità del tallone, leggermente verso l'esterno. Questo è l'unico modo per ottimizzare la spinta sul pedale. Altre varianti limitano la fase di spinta o quella di richiamo, che devono invece alternarsi in un sincrono perfetto. Mi fermo qui. Saluti ciclistici.
La compravendita dei followers sui social
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