In questi lunghi anni che gravito nel mondo della pratica ciclistica, ho visto di tutto, anche biciclette da corsa assemblate con i "piedi" da parte di meccanici troppo frettolosi o non all'altezza della situazione; e la cosa per certi versi drammatica, è che ci sono ciclisti, per la verità troppi, che sono ignari di quello che usano al punto che per paradosso, diventano la "caricatura" del ciclista. Ciclisti novelli o tracotanti che si preoccupano di imitare i corridori professionisti, persino quando gettano sulla strada le carte delle barrette, di vestire come loro ( che buffi), di usare le loro biciclette ( non è sempre vero che le bici che usano per contratto i professionisti siano sempre le migliori), ma che non sanno nulla o poco di quello che significa la bicicletta da corsa e la pratica del ciclismo su strada; del resto sono gli stessi che ritengono che scrivere sui forum, spesso attaccando chi ne sa di più, sia titolo per fregiarsi della carica di ciclista o peggio ancora di esperto, ma spesso sono solo ciclisti da tastiera. Stendo un velo pietoso su questa armata brancaleone!
Detto ciò fate attenzione al meccanico, e non associatelo mai al venditore di biciclette; una cosa è vendere bici, e lì prevale chi fa il prezzo più basso, un altra è fare il meccanico. Ho visto che i migliori venditori di biciclette non sono meccanici o smettono di farlo per vendere e decidono di assumere meccanici che talvolta non sono preparati.
Quindi prima di affidare la vostra bicicletta alle cure del primo meccanico che vi capita, accertatevi che sia quello giusto, altrimenti il peggio sarà per voi.
Ecco per esempio una foto utile per verificare se avete i comandi montati correttamente. I comandi vanno montati correttamente nella distanza. Il montaggio corretto è quello raffigurato nella foto, in cui il comando è parallelo e rimane ad una distanza di 8 mm. E' errato quello in cui i comandi sono più inclinati verso l'alto, quindi con una distanza minore, in modo che il comando non sia più parallelo, usato da chi ha problemi di assetto o posturali. Infatti il ciclista che li preferisce più inclinati verso l'alto, li sceglie più vicini, perchè ha la sella troppo arretrata o necessita di più spessori sotto il manubrio ( tubo sterzo troppo basso, quindi il telaio potrebbe essere non adatto) o ha problemi di flessibilità della schiena. Comunque sia il meccanico deve astenersi dall'intervenire per non correre il rischio di passare per quello che non sa montare le biciclette. E' meglio allora spiegare le problematiche al cliente e convincerlo a rivedere la questione. I comandi vanno sempre montati alla giusta distanza. L'assetto è fondamentale per la prestazione e la salute del ciclista. Non esistono opinioni, ma la regola aurea.
I comandi Shimano sono più distanti ( anche se i più comodi da impugnare) mentre quelli Sram e Campagnolo, sono più ravvicinati, di circa 3 mm, rispetto a quelli giapponesi.
I comandi Shimano sono più distanti ( anche se i più comodi da impugnare) mentre quelli Sram e Campagnolo, sono più ravvicinati, di circa 3 mm, rispetto a quelli giapponesi.
interessante e devo dire era ora:
RispondiEliminaCondivido appieno, ci sono troppe persone che si dicono meccanici ma che montano la bici come capita.
A volte i negozi più glamour fanno assistenza pessima e le botteghe più dimesse nascondono meccanici che lavorano con passione.
Si perché il mondo delle bicicletta è un mondo fatto di passione.
Chi conosce bravi meccanici se li tenga stretti magari li indichi a chi ne ha bisogno.
Un caso tipico è la regolazione del cambio: una sciocchezza ma se non ci si pone un minimo di attenzione si rischia di non avere una buona cambiata, salti di catena ecc ecc.
eppure quante volte abbiamo sentito lamentare dei ciclisti per he il cambio è impreciso, che perdeva le regolazioni?
Storie era semplicemente stato regolato male da un meccanico che non aveva tempo.
Bravo Claudio!
Articolo molto interesante, comunque è meglio stare lontanto da quelli che scimiottano i Prof.....
RispondiEliminaPontimau