giovedì 1 giugno 2017

Spessori e cunei sotto le tacchette delle scarpe per ciclismo. Prestare attenzione.

Confesso di avere visto molte cose, in tutti questi anni di ciclismo praticato e studiato, in collaborazione con esperti del settore. Ne ho viste di cose, e me le ricordo tutte. Per esempio, continuo a vedere i cosiddetti compensativi meccanici per risolvere dismetrie posturali, cioè cunei e spessori. I cunei, generalmente non risolvono il problema del cedimento interno del ginocchio ed alterano la fisionomia della scarpa, relativamente all'arco plantare, in questo caso, troppo accentuato rispetto a quello del piede; gli spessori vengono messi nel tentativo di risolvere il problema della gamba più corta, ma in questo caso alterano il livellamento naturale del corpo, con gravi conseguenze. In entrambe i casi, i problemi muscolo-scheletrici a monte non vengono risolti, anzi vengono aggravati.  Quando ci si accorge di anomalie rilevanti, come il bacino ruotato, o l'anca bloccata, tanto per fare qualche esempio, e comunque quando ci si trova davanti ad un soggetto con la postura instabile, come nel caso di un ginocchio che cede all'interno, insomma quando generalmente si riscontrano evidenti dismetrie, occorre fare sospendere la visita biomeccanica e rivolgersi ad un medico ortopedico.

Tempo fa, un amico medico ortopedico, ciclista, mi disse che aggiungere gli spessori sotto le tacchette reca gravi danni alla salute. Mi spiegò che ogni persona, in salute, non ha una anatomia muscolo scheletrica, perfettamente simmetrica. Dunque una gamba può essere più lunga dell'altra, ma tolleranze di qualche millimetro, sono impercettibili e non rilevanti dal punto di vista posturale. In questo caso, il corpo, in modo istintivo e naturale, cerca e raggiunge il livellamento. E questo basta. Dunque niente e nessuno può e deve alterare questo equilibrio; è sufficiente una compensazione naturale del corpo. Intervenire  con compensativi meccanici è dannoso. Ovviamente la situazione cambia, quando ci troviamo difronte, ad una dismetria posturale importante, oltre dati millimetri. In questo caso, occorrerà intervenire per risolvere il sotteso problema muscolo scheletrico importante e potrà farlo solo il medico ortopedico in primis, coadiuvato dal fisioterapista e/o l'osteopata. Ciclista avvisato, mezzo salvato.

Una chiosa per i biomeccanici. Non fate interventi con compensativi meccanici, per tentare di "risolvere" problemi posturali. In questi casi a monte, come è noto, ci sono problemi di salute , che vanno al di là, della scheda biomeccanica e della prestazione sportiva. Eviterete di essere esposti a richieste di risarcimento dei danni laddove tra i vostri "aggiustamenti" e l'evento lesivo ci sia un nesso causale. In altre parole, quando vi accorgerete che il vostro cliente, avrà problemi muscolo scheletrici, astenetevi dall'intervenire per cercare di risolverli, e consigliategli la visita dall'ortopedico. Eviterete anche di realizzare condotte che configurano reati, tra i quali, senz'altro,  l'esercizio abusivo della professione, considerato che quando si interviene per correggere difetti dell'apparato muscolo scheletrico, senza avere il titolo e l'abilitazione, si esercita abusivamente la professione di medico, osteopata e fisioterapista, a seconda del caso concreto.
Saluti ciclistici.
Cuneo

Cunei

Il cuneo non è piatto, ma inclinato a differenza dello spessore.

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