Se c'è una cosa che non sopporto tra quelle che fanno i ciclisti professionisti è quella di sfogare la propria rabbia con la bicicletta donata dallo sponsor tecnico. Biciclette costose che i ciclisti, quelli che amano il ciclismo e che sono appassionati di biciclette, possono averle ma a costo di sacrifici. Uno schiaffo a chi non può permettersela e la sogna. Ieri non ho avuto il tempo per vedere l'ultima tappa del Giro del Trentino, ma ora stavo navigando, e non mi è sfuggito questo video-notizia che si commenta da solo. E' appena il caso di precisare che la bicicletta non è voluta cadere: è rimasta in equilibrio, quasi fosse viva. Era impossibile che potesse accadere, ma non è caduta ! Incredibile. Quella bicicletta è sprecata per chi non sa apprezzarla. Se fossi in Pinarello la ritirerei e la conserverei nel museo aziendale, catalogandola: "la bicicletta che vive".
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il lancio della bici è una delle cose più fastidiose del ciclismo, certo anche negli altri sport non scherzano, anche un calciatore espulso che lancia la maglia per rabbia, pur non "rompendola", manca cmq di rispetto alla squadra a chi vive per quella maglia (ho preso un esempio extraciclistico, puoi mettere anche i piloti che lanciano il volante ecc). certo, loro con quei mezzi ci lavorano, c'è la rabbia per un risultato che sfuma ecc... resta il fatto che non danno un bel esempio, ci sono i grandi vincitorima, è più difficile trovare i grandi anche nelle sconfitte...
RispondiEliminaCiao Bastianella.
RispondiEliminaUna bicicletta lanciata è sempre uno squallido gesto che danneggia la bicicletta. Se cadono è per colpa loro e quando hanno un guasto meccanico non possono certo prendersela con la bicicletta, ma con i meccanici o con i produttori. Non solo. In quel gesto vedo solo la loro superbia. Peraltro quelle biciclette non sono le loro. Mi piacerebbe vedere se lo facessero anche se le avessero pagate di tasca loro. Non credo.
Grazie per il tuo commento.