Passo Pordoi. Su una cima sacra del ciclismo e dello sport ci sono due stele commemorative. Una è quella dedicata all'Airone, al Campionissimo, tale Fausto Coppi, l'altra è quella dedicata ad uno dei più grandi scalatori d'ogni tempo, Gilberto Simoni. La stele di Gibo, è davvero suggestiva. La sua bicicletta, probabilmente l'ultima usata per gareggiare, è incastonata all'interno di una roccia alpina. Due cose che possiedono una forte valenza simbolica, per chi ama pedalare per montagne e vincere. Una bicicletta nella roccia è come una spada nella roccia, una leggenda, una storia. Il vento gelido, la neve, il ghiaccio, il sole, il tempo, niente può cancellare le emozioni di una impresa sportiva, di una vittoria di un campione. Ma c'è molto di più in questo simbolo che si erge maestoso, ma discreto, sulle Dolomiti. Credo che la bicicletta di Simoni, sia un simbolo che accomuna tutti i ciclisti, che ci rappresenti. Il Pordoi è la cima epica del Giro d'Italia, tra le più prestigiose per gli appassionati di "ciclismo alpino", come definisco, coloro che, come me, coltivano la passione di pedalare in montagna. Come scrive Simoni "Raggiungere i propri sogni scalando una montagna è la vittoria più bella.". Niente di più vero. Quelle emozioni incancellabili e straordinarie, che senti nascere dentro e salire sulla pelle, e che senti forte quando arrivi fino alla cima di una montagna, in sella alla bicicletta da corsa; quel sogno che si realizza dopo mesi di preparazione; una vittoria personale, unica e preziosa. Sacrifici e sogni coincidono in un piccola impresa, che non sarà una vittoria al Giro, ma rappresenta certamente qualcosa che un uomo comune, può dire, io l'ho fatto, da solo, con le mie forze. Grazie Gibo per averci regalato questa stele unica, la più bella sintesi di valori e sport, la cui immagine silente, si erge a sentinella, a rappresentare tutte le cime del mondo, dove ci sarà sempre qualche ciclista ad onorarla con il sudore e la forza. Il ciclismo ha bisogno di sogni. Il ciclismo ha bisogno di emozioni e di ricordare.
Se fossi un produttore farei un reality show sulle Alpi; location Cima Pordoi dove il tempo si è fermato e con un po' di fortuna, la sera, si può vedere salire la figura snella e forte del Campionissimo. Lo si deve attendere dietro la stele di Gibo, simbolo dei sogni e delle imprese dei ciclisti d'ogni tempo.....
Se fossi un produttore farei un reality show sulle Alpi; location Cima Pordoi dove il tempo si è fermato e con un po' di fortuna, la sera, si può vedere salire la figura snella e forte del Campionissimo. Lo si deve attendere dietro la stele di Gibo, simbolo dei sogni e delle imprese dei ciclisti d'ogni tempo.....
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Saluti ciclistici.
la targa sulla roccia recante la dedica di Simoni
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