lunedì 3 ottobre 2011

Auguri Papà

Caro papà, l’orologio che ti ho regalato, parla di ciclismo e come tu sai, il ciclismo è come la vita: si impara, si pedala sempre, si perde, si vince.
L’ho scelto quindi per parlare di te. Hai partecipato a 71 corse e hai tagliato 71 traguardi. . Ti ricordo con la tua Olmo e la maglia sociale di lana che pedalavi da Roma a Terracina. La stessa passione con la quale hai affrontato la vita quotidiana. Ti ricordo quando ricevevi gli elogi per la competenza che dimostravi nel fare “suonare” i motori da corsa. Ti ricordo nei tuoi sacrifici. Hai iniziato da gregario, portando la borraccia agli altri, quando imparavi il mestiere. Hai concluso la tua carriera da capitano, ricevendo gli onori dagli avversari. Dopo tante salite e tante corse contro il tempo, ora pedali tranquillo, senza dovere dimostrare più niente a nessuno perché hai vinto la maglia rosa, la maglia gialla ed infine la maglia di campione del mondo. Mi hai insegnato ad essere onesto e leale; a lottare fino all’ultimo metro; ad onorare e ad amare la maglia, cioè la famiglia; ad imparare a correre, cioè a studiare e a lavorare con passione.
Ora mi piace vederti con la maglia di campione del mondo pedalare con i tuoi nipoti, in un giorno di sole con il sorriso e la serenità di chi sa di avere onorato la vita. Ti ricordi quando mi facesti montare da bambino sulla tua Olmo e pedalare da Roma a Ostia, incitandomi mentre mi stavi a fianco con il motorino? Ho imparato molto da quel giorno. Ora tocca a loro, a Eugenio junior, Alessandro, Morena e Miriam. Ecco perché oggi che sei lontano dalle gare, tutti noi abbiamo ancora bisogno di averti nella squadra.
Buon compleanno papà, buon compleanno campione.



Terracina 03 ottobre 2011

1 commento:

  1. Ho letto solo ora questo tuo post.
    Mi sono commosso, perchè quello che ti ha insegnato tuo padre sono stati gli stessi insegnamenti che ho ricevuto dal mio.
    Mi hai fatto tornare alla mente quando andavamo in giro insieme in bici (lui con una vecchia bdc col cambio sull'obliquo) e io con la mia prima MTB che mi regalò nel 1987. Mi ha sempre insegnato a non mollare mai in salita e a non arrendermi davanti alle difficoltà.

    Se oggi siamo uomini lo dobbiamo a loro e ai loro insegnamenti. Magari da ragazzi li vedevamo un po' "all'antica" ma ci hanno sempre insegnato e ancora oggi ci insegnano TANTO, perchè ci insegnano a vivere e i valori della vita.

    Grazie Claudio per avermi ricordato quanto è importante seguire a ruota un padre.

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