mercoledì 18 luglio 2012

Il mio diploma de La Montèe de l'Alpe d'Huez

18 luglio 2012. Il cielo azzurro e la temperatura fresca delle Alpi, a prima mattina, rigenerano la pelle. Oggi ho pedalato sulle strade della leggenda del ciclismo. Le scritta verniciate dai tifosi del Tour de France, dipinte sull'asfalto, i cartelli con il nome dei vincitori della tappa lungo i 21 tornanti, stretti e alti, come una rampa verso il cielo, veri e propri gradini della montagna, tanto alti, da spingerti all'indietro, la ricorderò per sempre, la mitica salita dell'Alpe d'Huez, chiamata dai francesi, la Salita.

La partenza da Bourg d'Oisans
Il traguardo della tappa del Tour de France e della mia cronoscalata



L'ho percorsa, il giorno dopo l'arrivo, in terra francese, senza il necessario adattamento all'altitudine, con un caldo anomalo, pedalando solo con il cuore e le emozioni, guardandomi intorno, per non perdermi nulla di quella ascesa, diventata la Leggenda. Uno spettacolo, una suggestione incredibile, tanto che quelle immagini, evocano le grida dei tifosi, al passaggio dei corridori e il loro respiro duro.
Come è consuetudine, ho ricevuto il diploma con il tempo dell'ascesa. Non male, se penso che vado a riso ed acqua e sono salito senza pensare a fare il tempo, ma solo con il desiderio, di sentire gli odori, le immagini e i suoni della tappa più famosa della corsa più prestigiosa, il Tour de France; un tempo di ascesa onesto, se paragonato a quello fatto dai vincitori, ovviamente fatti i dovuti paragoni CLICCA QUI
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