sabato 1 marzo 2025

Test Bike: Shimano GRX 600 2X11 Speed


Testando la Schmolke Carbon Infinity Integral CLICCA QUI ho interagito con il gruppo Gravel nipponico. Fa parte della gamma GRX, specifica per il Gravel e il Bike Packing, disponibile 10 e 12 velocità e con cambio elettronico. Il GRX 600 è dotato di sistema frenante idraulico e trasmissione meccanica. Come va? Funziona come il Dura Ace e l'Ultegra 11 velocità meccanico, cioè ottimamente ! La trasmissione 2X11 (corone 46-30 / cassetta 11/34) non  perde un colpo, nemmeno se "maltrattato", cioè cambiando i rapporti con la catena in estrema tensione, come in salita ( non fatelo mai, si può spezzare); la cambiata è precisa, reattiva  e fluida; si cambia “con il pensiero” cioè con un minimo impiego di energia, in modo morbido e silenzioso! Ergonomia delle leve dei comandi da migliorare. E' disponibile anche l'opzione mono corona (40 D) con la stessa cassetta. I comandi come tutti gli Shimano sono "più lunghi", nel senso che bisogna distendersi di più e stare più bassi per impugnarli correttamente, rispetto a Sram e Campagnolo. Il gruppo è’ stato testato con manubrio svasato Deda Gerva (Gravel/Road) con drop e soprattutto reach ultra compact, le mani sono più vicine alle leve e ai comandi, quindi la posizione più lunga, si riduce molto. La frenata con rotori da 160 mm e tecnologia ICE ( rotori a 3 strati di acciaio inox-alluminio-acciaio inox con aletta radiale interna in alluminio, pastiglie ad aletta radiale con 2 strati in alluminio/acciaio inox) e’ potente ed uniforme, anche su fondo sconnesso e l’accumulo di calore e’ minimo anche su discese ripide; pratico il sistema di montaggio delle ruote Schmolke Carbon con innesti a chiavetta e anello di bloccaggio. Dunque anche per il settore Gravel, i nipponici si confermano un punto di riferimento! Consigliato. Ci sono tanti ciclisti e pedalatori delusi perché oggi nel settore road il gruppo meccanico non esiste più. Rispondo. Un motivo in più per passare al Gravel. Immaginatevi a pedalare in un luogo impervio per molti giorni, senza comfort zone, senza prese di corrente e altre cose che rendono la vita facile. Immaginatevi con la batteria del gruppo elettronico, scarica, senza batteria di riserva o con la batteria di riserva perduta o danneggiata o semi carica; oppure immaginatevi con la batteria o il sistema elettronico danneggiati. Immaginatelo e rimpiangerete il gruppo meccanico, semplice ed efficiente. Ovviamente il cambio elettronico funziona bene e su alcune persone genera la sensazione di essere "aggiornati", ma dipende dalla carica elettrica, è soggetto al malfunzionamento del malware e all'aggiornamento del software rilasciato dalla casa madre. come lo smartphone. Inoltre i cambi elettronici sono più suscettibili a danni provocati da dossi, urti o incidenti. Saluti ciclistici.

2 commenti:

  1. Buongiorno, ti trovi meglio con l 1x13 o con il 2x11?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno. Bravo, bella domanda, interessante ed utile. La mono corona da 40 non mi costringe a pensare quale rapporto sia giusto, anche per evitare incroci estremi, maggiore usura della catena, cadute della catena sul telaio (consiglio sempre di installare il dente di cane sotto il deragliatore ). Con l'1x13 sono sempre in presa diretta, scelgo solo il pignone necessario e pedalo; ideale in modalità Gravel dove devo cambiare continuamente, spesso all'improvviso e il dislivello è più impegnativo di quello che normalmente si affronta sulla strada asfaltata. Con il 2x11 devo invece scegliere prima la corona e poi il pignone necessario, la cambiata "è meno diretta", è più lento l'interfacciamento e nei percorsi Gravel, c'è sempre il rischio che la catena passando dal 46 al 30 esca, finisca sul telaio ( a me non è mai capitato perché ragiono prima di cambiare, ma quando non si è lucidi a causa della fatica, a qualcuno può capitare 😉). Quando pedalo sulle salite sterrate e off road, devo pedalare spingendo sulla sella, per evitare lo slittamento della ruota posteriore, rimanere bilanciato e favorire la trazione della ruota posteriore; in questo caso, l'1x13 facilità l'interfacciamento con il cambio. Invece sulla strada asfaltata, pedalo continuamente fuori sella e l'1x13 con corona da 40 e 10-44 T, con uno sviluppo metrico più lungo, mi agevola la pedalata con RPM alto. La scala 2x11 con il 30 davanti e 11-34 invece ha uno sviluppo metrico più corto, ed è più adatta, a chi pedala sulla salita asfaltata, da seduto.
      Il 2x11 non è adatto al Gravel perché la doppia corona e il deragliatore raccolgono sporcizia e fango e complicano la pulizia.
      La mono corona però deve essere scelta a seconda dei percorsi. Nel caso dell'1x13: 38 T, 40T, 42T, 44T ( con una diversa scala di rapporti: 9-36 T, 9-42, 10-44). Quindi si smonta e si rimonta a seconda della necessità. Personalmente non ho mai sentito la necessità di farlo percorrendo quasi sempre gli stessi dislivelli. Uso anche la pedivella da 165 mm, più corta di quella che normalmente uso cioè la 170 mm.
      Saluti ciclistici.

      Elimina