domenica 3 gennaio 2016

Augustin NAVARRO e la LEALTA'.

AUGUSTIN NAVARRO: UNO DI NOI. 

In un mondo dove non esiste più la parola LEALTA', ONESTA', fa immenso piacere, avere appreso questa notizia, in una società ricca di informazioni e scarse opportunità, e possiamo farne tesoro, dal momento, che persino nelle uscite domenicali in bicicletta, ci sono episodi che di sportivo e di leale non hanno nulla. Invero il ciclismo, soprattutto amatoriale e quello fatto per hobby o per passione, è snaturato, ed è diventato un esercizio di vanità per mostrare l'ultimo acquisto, o persino di forza (quale ?) nei confronti del prossimo; non è un caso che si dopano anche per vincere un prosciutto e spesso per molto di meno ! In buona sostanza, il mondo è diventato difficile, ovunque e per qualunque cosa. Ovviamente non generalizzo. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. Ogni giorno assistiamo all'esercizio squallido e grottesco dei furbi, anche sotto le mentite spoglie dell'amicizia, i quali non pensano ad altro che a prevalere, violando le regole e le norme comportamentali, scritte non solo nelle leggi, ma anche nel codice della vita. E molto spesso, si pensa a quello che avrebbe potuto, ma non lo ha fatto perché "così fan tutti", e ti brucia dentro e ti fa montare la rabbia. E' vero siamo tutti peccatori; ma occorre pensare che nella vita, conta non solo vincere, ma anche essere leali ed onesti; ma con la lealtà e l'onestà ci si nasce e raramente si imparano. Nel mondo del liberismo stile statunitense, dove conta solo "chi fa i soldi", e non importa come ( Balzac scriveva che dietro ogni fortuna c'è un crimine), in un mondo che è fatto di vincitori assoluti, di profitto e di interessi, uomini coraggiosi che pedalano fuori dal gregge e se ne infischiano del successo ad ogni costo, esistono ancora, e si ergono ai nostri occhi, sempre più imponenti nella loro semplicità.
PECORE, PECORE. Ecco il disprezzo per i conformisti che non vogliono pensare e vivere in modo diverso dal gregge e lo seguono nel suo pascolare per le strade del consumismo e dell'omologazione esistenziale, sulle strade dell'inutile; il gregge, come è noto, è cultore dell'apparire e non della sostanza; denigra i portatori di sani valori e se ne infischia di chi ha la speranza di un mondo migliore per tutti. PECORE, PECORE. 
E allora il ciclista o meglio il ciclocrossista Augustin NAVARRO diventa l'icona della lealtà. La storia.Ci troviamo in Spagna, a Puente Viesgo, durante una gara di ciclocross.  Il concorrente Ismael Viesgo, tira il gruppo per tutta la gara; e lo fa fino a quando fora ad un chilometro dal traguardo. La rabbia gli sarà montata dentro; nel ciclocross chi sta avanti ha molte possibilità di vincere. Ma Viesgo, rimane impassibile davanti alla sfortuna, si carica la bicicletta sulla spalla, ed incomincia a correre fino alla dirittura di arrivo. La speranza incendia il suo cuore, e gli pervade ogni muscolo; sente che può farcela ancora, che tutto non è perso, che forse la fortuna non lo ha completamente abbandonato. Ricorda il primo comandamento del guerriero, dello sportivo: non mollare mai. Scontato che gli inseguitori, approfittando della sua sventura, lo avessero superato, e così accade; ma Viesgo continuava a correre  a piedi, sotto il peso della sua bicicletta e della delusione, ma senza perdersi d'animo, puntando almeno al podio, al terzo classificato. A questo punto succede l'impensabile; sopraggiunge, un altro inseguitore, un eroe dei nostri tempi, un vero sportivo, il corridore Augustin Navarro, che non se l'è sentita di superarlo e lo ha scortato, pedalandogli accanto, fino alla linea del traguardo. La sua dichiarazione raccolta alla fine della gara è stata: " Esteban non meritava di finire fuori dal podio, ha fatto una prova, la migliore, della mia per tutta la gara."
Propongo Augustin Navarro alla nomina di presidente dell'UCI. 
Questo video lo dedico al mondo, che lotta per essere libero dal conformismo e dalle mode. Queste parole le dedico allo sport e a chi lo pratica, in ogni modo, con correttezza e lealtà. Lo dedico a tutti gli onesti. Saluti ciclistici. 

2 commenti:

  1. Quanti ce ne sono cosi???nn si contano sulle dita di una mano
    Hai ragione claudio negli amatori
    O ciclisti che pensano di essere professionisti ci sono delle realta'
    Che fanno tristezza una tra tutte il doping!!!!questo Navarro meriterebbe un gran premio ma ahime' il mondo e' dei furbi!!salutii

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  2. Caro Claudio ti ho scoperto cercando i test di materiale ciclistico, leggerti è emozionante e da spunto a un sacco di riflessioni.
    Grazie ciao Juri

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