sabato 10 marzo 2012

Test Bike: Campagnolo EPS Super Record

Il cambio a 11v

Il deragliatore 

Power Unit 

Comando EPS

Il DTI

Particolare della batteria: la chiavetta di protezione.

E' la novità in casa Campagnolo: l'EPS ovvero il gruppo elettronico. Molti anni di sviluppo e ingente investimento sono la storia di questo nuovo prodotto, che fa allungare il passo al brand italiano.
Test Bike ( eseguito su EPS Super record montato su un telaio Casati).
La sensazione che ho avuto è stata ottima, durante tutta la prova. Direi che me lo aspettavo. Non basta una pressione accidentale per azionare la deragliata. E questo è importante perchè evita un funzionamento accidentale. Alla Campagnolo lo chiamano Click Feeling che funziona con la tecnologia MultiDome. In pratica la leva del comando quando viene azionata, spinge un sensore composto da vari layer metallici, i quali riescono a trasmettere una particolare sensazione alle dita; direi che si ha l'impressione di un azionamento meccanico. Quello che sembra un gesto normalizzato dalla necessità di un impulso sensibile, si tramuta, in una formidabile cambiata: velocità e precisione sono elettronicamente migliorati. Uno spettacolo di sincronismo. Ho notato anche che la leva interna al comando è stata modificata con successo; infatti ora tale leva è azionabile con più facilità anche nella posizione più critica, cioè quella bassa, impugnando le curve laterali del manubrio, come nella fase della volata o durante gli scatti. Un passo avanti rispetto alla leva della versione meccanica. Ma la cosa più straordinaria è il sistema Multishifting, conosciuto nella versione meccanica, ma qui elevato all'ennesima potenza. La classica possibilità di azionare più pignoni allo stesso tempo, quale prerogativa del gruppo meccanico Campagnolo, ora nella versione elettronica è stato esteso a tutta la scala dei pignoni !!!!!! Mantenendo premuta la levetta interna ( per scendere) o la sottoleva ( per salire), è possibile scorrere tutti gli 11 pignoni. Dal punto di vista pratico è eccezionale il funzionamento soprattutto in gara, perchè consente un completo controllo della trasmissione. Il deragliatore anteriore ha un controllo della posizione e quindi una correzione millimetrica. Nessun sfregamento della catena perchè automaticamente la forcella del deragliatore viene corretta, grazie ad un impulso elettronico. Nella versione meccanica è possibile una micro regolazione manuale, ma non precisa e totale come avviene con l'elettronico. Per il resto il funzionamento delle leve è uguale a quello del meccanico. Quindi la sottoleva posteriore alla leva del freno, serve per la salita di un pignone oppure di una corona più grande; mentre la levetta laterale interna serve per la discesa. L'ergonomia dei comandi Campagnolo è ottima, anche in questa versione destinata all'elettronico: comodi ed efficienti. Il feeling con le leve è facile ed efficace. La superficie di appoggio e l'interfacciamento con le leve è perfetta. Si può intervenire efficacemente in ogni posizione, sia sulla leva del cambio, sia su quella del freno. 
Il sistema EPS, una volta montato, necessita di una regolazione iniziale al fine di allineare la posizione meccanica reale dell'intera trasmissione. In buona sostanza il sistema elettronico deve memorizzare l'evoluzione della cambiata, quindi la posizione del cambio, dei pignoni, del deragliatore e delle corone. Una volta che il sistema ha ricevute tale informazioni, riuscirà a trovare quello che chiamano il punto Zero, cioè la posizione del primo pignone, in modo da riuscire a calcolare automaticamente, la posizione anche degli altri pignoni.
Una volta regolato ovvero trovato il punto Zero ed eseguito appunto lo Zero Setting, il sistema EPS non ha più bisogno di regolazioni, fino a tempo indefinito. Unico limite di questo perpetuo e corretto funzionamento, è il cambio della ruota posteriore. In questo caso avviene diciamo un resettamento del sistema. Niente paura. Mi è capitato di verificare che non è difficile registrarlo perfettamente come prima delle sostituzione. Continuando a pedalare basta tenere premuto il tasto Mode per circa 7 secondi, fino a quando non si accende un led di colore rosa; a quel punto azionando la sottoleva e la leva laterale si centra di nuovo la catena. Una volta trovato, con una micro regolazione ( si parla di 0,25 mm per il cambio e di 0.1 mm per il deragliatore), basta spingere il tasto Mode, a destra per fissare la posizione del cambio e a sinistra per fissare invece la posizione del deragliatore, e il tutto viene memorizzato per sempre, fino al prossimo resettaggio. 
Una cosa importante è che in caso di urti, la parte meccanica del cambio si sgancia automaticamente da quella elettronica, in modo da evitare danneggiamenti.  Successivamente basta interrompere la pedalata e premere la sottoleva del comando per consentire che tali parti si riaggancino. Tale sganciamento consente di ritornare a casa in caso di guasto. Si procede infatti a sganciare manualmente il cambio, metterlo nella posizione che si vuole. Montare in sella e pedalare fino  a casa. E' tutto facile, ve lo garantisco.
Il cambio Campagnolo EPS dall'inconfondibile e classica forma a ginocchio, ha una vite senza fine corsa, azionata da un attuatore elettronico, composto da un moto riduttore e da un sensore, simile a quello del deragliatore anteriore. Sono presenti le viti di regolazione per regolare il fine corsa superiore, nonchè per avvicinare o allontanare il cambio dal pacco pignoni. E' fornito di pulegge con scorrimento su sistema in ceramica; la biella, il parallelogramma e il bilanciere sono in carbonio, come la versione meccanica appunto del Super Record, un opera d'arte, d'imparagonabile bellezza. 
Il deragliatore ha una struttura particolare in carbonio. Completamente elettronico nel suo funzionamento, è capace di correggere automaticamente la sua posizione, durante la marcia, in base al posizionamento della catena sui pignoni. E' possibile muoverlo anche senza pedalare. Mi hanno assicurato che non soffre l'acqua, come tutti gli altri componenti del gruppo EPS. Mi hanno riferito altresì che la Campagnolo lo ha testato immergendolo per 30 minuti nell'acqua durante il suo funzionamento, senza avere riscontrato problemi. 
Il dialogo tra la centralina DTI e il deragliatore, consente di correggere automaticamente la posizione della catena, in modo impeccabile. Il tutto attraverso impulsi elettronici. In futuro si potranno ricevere degli aggiornamenti del software. Occhio al multicolore del led. La batteria dell'EPS era carica perciò il led era verde, il che significa batteria carica dal 100% al 60%. Se scende al di sotto del 60% allora incomincia a lampeggiare, per passare al colore giallo e poi rosso,  ad esaurimento della carica. Nell'unità DTI collocata sul tubo obliquo, c'è un piccolo foro dove si innesta una piccola "chiavetta" che blocca il funzionamento del cambio. La guarnitura, il pacco pignoni 11v e i freni sono quelli della versione meccanica del Super Record e del Record, con tecnologia ceramizzata, Cult e USB, rispettivamente. Inoltre la versione Super Record usa semi perni in titanio, unica nel suo genere. E' appena il caso di precisare che la guarnitura Ultra Torque adotta il perno da 24 mm, con il vantaggio di poterla installare su ogni scatola del movimento centrale in commercio, davvero troppe, considerato che il consumatore è costretto a scegliere la guarnitura a seconda del telaio e a non poterla utilizzare, qualora scelga con il tempo di passare ad un altro telaio con diverso standard. La scelta tecnica di Campagnolo consente invece di avere  una compatibilità completa con tutti gli  standard sul mercato, quali BSA, BB30, BBright, BB86,  BB386, utilizzando calotte specifiche, che fungono da adattatori; mentre il montaggio sui telai della Trek che adottano lo standard BB90, non necessita di alcuna calotta, consentendo l'ulteriore vantaggio del risparmio di peso. Superfluo osservare che la bellezza della guarnitura Campagnolo Super Record e Record, usata anche nel sistema elettronico, è tale che risulta improponibile un paragone con le altre concorrenti. Il carbonio unidirezionale dona un effetto marmorizzato unico. La forma dei freni Skeleton è tale da renderli inconfondibilmente e straordinariamente eleganti.
L'autonomia ? Dipende dall'intensità dell'uso. Le stime sono di massima. Mi hanno spiegato, tanto per fare un esempio, che percorrendo circa 3000 km al mese, si ha un autonomia di circa 3029 km, prima di doverla ricaricare una volta al mese. Il sistema che si alimenta a 9 Volt, mantiene la carica in posizione di stand by fino a sei mesi. Se la carica scende sotto di 9 Volt, il sistema si spegne automaticamente per evitare danneggiamenti. In caso di non uso prolungato bisogna spegnere il sistema.
In buona sostanza posso dire di essere rimasto soddisfatto dell'EPS. Ineccepibile. 
Si poteva realizzare una batteria più piccola, perchè in effetti, la sua grandezza obbliga un fissaggio sul tubo obliquo. Inoltre è l'unica cosa che esteticamente non è all'altezza degli altri componenti, che sfoggiano la classica bellezza Campagnolo, che per quello che mi è capitato di vedere, è unica, rispetto alla concorrenza.
Discutibile e migliorabile è anche il peso. Il gruppo completo dell'EPS Super record che ho testato, pesa 2098 grammi con guarnitura 53/39. Mentre la versione EPS Record pesa 2184 grammi. Il pacco pignoni è quello nella configurazione più leggera 11/23. I dati relativi al peso mi sono stati forniti dalla casa madre. Il prezzo è alto, ma con il tempo diminuirà. 


5 commenti:

  1. Caro Claudio,

    avevo inserito un post chiedendoti qualle potesse considerarsi in casa Campy, il vero antagonista di Ultegra e lodando, per quanto possa valere la mia esperienza, i prodotti Campagnolo che io uso sulle mie bici.
    Tu mi hai risposto sul blog(cfr recensione ultegra 6800 e commenti sottostanti) esprimendo alcune perplessità anche per quanto riguarda il SR per la impossibilità di montare pacchi pignoni con ultimo pignone più grande del 29 vs i 32 e 35 che propone Shimano coi suoi gruppi.
    Secondo me la bdc non dovrebbe prevedere una scala di rapporti così leggeri (ai tempi eroici si faceva lo stelvio col 42/23) ma, a parte questa opinione personale, la tua risposta mi ha spinto a leggere la recensione del SR.
    Vedo che tu comunque lo apprezzi molto o nel tempo qualcosa è cambiato nel tuo giudizio?

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    1. Ciao Raffaele. Allora per quanto concerne l'utilità di una scala con rapporti corti ti rispondo che il migliore modo per pedalare è quello agile e per farlo occorre non solo riuscire a farli girare con l'agilità giusta, diciamo in generale 60 pedalate al minuto in salita e 90 in pianura ma anche avere rapporti che ti consentano di scalare in agilità salite lunghe e dure senza maltrattare le gambe e cercando di evitare crampi o infiammazioni. Pensa lo Zoncolan, il Fedaia, il Mortirolo, il Brockhaus, il Gavia tanto per citarni alcuni. Tu pensi che fare girare un 39/27 sia intelligente e utile quando si potrebbe fare girare un 34-30 oppure un 36-28 ? Pensa che Contador e stiamo parlando di Contador è salito sullo Zoncolan con il 34-32 !! E vuoi che io e te ci saliamo con il 34-29 ? !!!Tanto per farti un esempio. Ma la mia esperienza di salite alpine mi ha fatto capire che sulle Alpi e sugli Appennini più hai a disposizione rapporti agili e meglio è. Insomma una scala di rapporti lunghi appartiene al passato e ad un modo di allenarsi diverso. Certo gli eroici usavano il 42/23 ma è sempre più agile di una 50/34 o 52/36 o addirittura una 53/39 di oggi. Insomma la tecnologia viene incontro alle esigenze dei ciclisti. Pensa che nei prossimi anni la corona unica già usata sulle MTB potrebbe arrivare anche sulle bdc !!! E tu sai che opportunità potere alternare scale pignoni a seconda dei terreni !!!??
      Il mio giudizio è cambiato su Campagnolo dopo avere visto l'evoluzione della concorrenza in tutti questi anni che piano piano gli hanno mangiato la quota di mercato per quella sua incapacità di innovarsi davvero mentre Campagnolo al più ha rivisto in chiave personale quello già inventato da altri. Ho testato a lungo per poterlo capire e ho studiato il management dei tre produttori. Purtroppo non posso che confermare quanto ti ho scritto sul post del test Ultegra 6800. In buona sostanza Campagnolo deve dare una svolta e per farlo ci vogliono molti soldi ( la Campagnolo è una srl mentre Shimano e Sram sono spa e questo significa capitali molto diversi) e soprattutto ingegneri in gamba che possono lavorare nella Ricerca e Sviluppo con budget alti. Purtroppo nella vita e soprattutto nel mondo della tecnologia non si vive di rendita, ogni giorno occorre combattere per non perdere il mercato. Saluti ciclistici

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    2. Ovviamente non dimentico i primati di Campagnolo come il primo gruppo a 10 velocità, ma parliamo di cose del passato. Invece dobbiamo pensare al presente immaginando il futuro. Saluti ciclistici.

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  2. grazie della risposta...
    vedi per me il ciclismo ha un aspetto romantico imprescindibile...
    la sfida ogni volta che salgo in bici è assoluta perchè non dipende dal mezzo che uso o dalla salita che affronto ma dipende da me solo ed esclusivamente da me...meglio dalla mia testa...
    non è tanto importante fare il mortirolo quanto affrontare l' uscita con più coraggio con più determinazione con il piacere e il buon senso di ammettere e conoscere i miei limiti e magari migliorarli.
    ecco perchè amo Campagnolo, proprio perchè è una srl e non una multinazionale che contro i grandi colossi combatte con i propri mezzi , con i propri limiti comuqnue riuscendo a sopravvivere e non è cosa da poco..
    più in generale sarebbe bene fare tutti un passo indietro e vivere il ciclismo, metafora sportiva della vita, in modo meno esasperato...
    Ti ringrazio per le tue spiegazioni appassionate che proprio per questo tengo in grande conto

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    1. Quando si parla di tecnologia si parla di progresso e di miglioramento di un azione. Il resto non conta. Mi spiego meglio. Per esempio Shimano ha messo in vendita per prima il gruppo elettronico, ha inventato il primo freno dual pivot, ls guarnitura asimmetrica, la guarnitura compatibile con la compact, semi compact e standard, senza dovere cambiare le pedivelle ( un bel risparmio di tempo e di denaro). La FSA ha inventato la guarnitura compact e la semi compact, oltre al manubrio compact. Ora Campagnolo non ha messo sul mercato sistemi o brevetti alternativi, ma si è limitata a pagare i diritti del brevetto dei concorrenti e a rifarli, insomma ha copiato il brevetto. Ora non si può negare che questi brevetti citati abbiano migliorato il modo di andare in bici. Dunque non c'entra nulla il limite del ciclista, la battaglia di Davide contro Golia, eccetera. c'entra solo che chi riesce a migliorare la vita del ciclista con il progresso merita di stare davanti. E dal momento che i prodotti Campagnolo, come gli altri, si pagano, mi sembra ovvio che si scelgano quelli più avanzati. Che poi ci siano preferenze per questo o quell'altro prodotto per motivi esistenziali o di simpatia, non c'entra con il fatto che la tecnologia è futuro e futuro tecnologico significa innovazione. La metafora sportiva va riferita al gesto del ciclista o al suo stile di vita al ciclismo come pratica sportiva, ma non c'entra nulla con la tecnologia. Certo se ci si allena tutti i giorni, se si possiedono watt smisurati o un età giovane, o comunque a prescindere, si può anche pedalare con un telaio da 9 kg con un gruppo a 9 velocità e ruote assemblate non leggere, su percorsi impegnativi. Ma credimi pedalare con prodotti più performanti rende la vita del ciclista più facile, e considerato che il ciclismo è uno degli sport più duri, mi sembra opportuno prendersi qualche vantaggio messo a disposizione dalla tecnologia realizzata dal produttore più avanzato. In buona sostanza non mi importa chi produca il meglio, per me conta solo il prodotto migliore per le esigenze specifiche del ciclista. Non sono un ultrà di questo o quel marchio. Sono solo un tester che deve consigliare il migliore prodotto disponibile sul mercato. Sono solo un ciclista che vuole pedalare con il migliore risultato ovvero senza spendere fatica o soldi inutilmente, perché la fatica con gli anni si sente di più e i soldi è meglio risparmiarli e ottimizzarli. Saluti ciclistici.

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